Le apparizioni della Vergine Maria a Fatima nel 1917 hanno segnato profondamente la storia della Chiesa e del mondo, lasciando un messaggio di conversione, penitenza preghiera. Tra le rivelazioni consegnate ai tre pastorelli, il cosiddetto Terzo Segreto ha suscitato per decenni attese, speculazioni e interrogativi, fino alla sua pubblicazione ufficiale nel 2000, durante il Giubileo guidato da san Giovanni Paolo II. Ma quale è stato il vero rapporto tra i Pontefici e il Terzo Segreto? Perché il suo contenuto è stato tanto discusso e, per alcuni, ancora avvolto nel mistero? Questo libro ripercorre la storia delle apparizioni di Fatima, il loro significato profetico e il modo in cui vari Papi da Pio XII a Francesco si sono confrontati con il messaggio mariano.
A venticinque anni dalla pubblicazione della terza parte del Segreto, questa indagine offre una lettura chiara e documentata degli eventi, analizzando fonti storiche, dichiarazioni ufficiali e interpretazioni teologiche. Un viaggio tra fede, storia e profezia che continua a interrogare il nostro tempo.
Che uomo è stato Joseph Ratzinger? L'autrice ne ha conosciuto qualità che stridono con l'immagine pubblica, e interpella collaboratori e amici. Ogni conversazione regala una prospettiva e diversi episodi: emerge il rapporto del professore con gli studenti, la ferrea organizzazione del lavoro, ma anche il quattordicenne poco sportivo che macina cinquanta chilometri in bicicletta per andare a un concerto al Festival di Salisburgo, il giovane perito che durante il Concilio raccoglie firme per una petizione a Paolo VI, l'anziano papa che regala al suo portavoce una sintesi del proprio colloquio con Fidel Castro... Di Ratzinger sapevamo molto a livello teologico e magisteriale, lo sguardo della cronista aggiunge fotogrammi di umanità. Prefazione di p. Federico Lombardi.
Don Miguel Mañara, ricco nobile spagnolo, ha tutte le donne che vuole, ma è insoddisfatto. Nell'incontro con una giovane donna scopre che cosa il suo cuore desidera davvero, la sposa e inizia per lui una nuova vita. Ma poco dopo lei, Girolama, muore, e l'esperienza del dolore costringe Miguel ad andare fino in fondo al suo desiderio. Diventerà frate, e morirà in odore di santità. Come tutte le opere di Franco Nembrini, anche la lettura del Miguel Mañara di Milosz nasce da una lunga frequentazione, che inizia quasi quarant'anni fa, quando Franco usa questo testo per le sue lezioni di religione, e prosegue fino a oggi. Come tutte le sue letture, non è un'analisi estetica o accademica, ma un'introduzione appassionata, tesa a mostrare come le vicende di don Miguel mettano in scena il dramma umano di ciascuno.
In questo volume, Angelo Casati, nel segno della libertà, percorre sentieri che toccano l'esistenza di ogni persona, a partire da alcune parole chiave evocative. L'autore racconta volti, incontri, sensazioni... riscatta nelle parole sacre l'entusiasmo degli inizi, si fa portatore del magnifico azzardo di credere. "Sta controcorrente non da bastian contrario, ma da salmone. Risale alla sorgente della parola sacra, la raggiunge com'era prima dell'abuso e dell'usura". Così Erri De Luca descrive don Angelo Casati nella prefazione di questo libro riproposto al pubblico in una nuova edizione. Tra parole e Parola, don Angelo cammina da esploratore di significati e di umanità, nello stupore e nel rispetto. A partire da alcuni binomi - Giustizia e Umanità, Libertà e Leggerezza, Arroganza e Mitezza, ecc. - don Angelo accompagna il lettore in un itinerario nel quale - come scrive ancora Erri De Luca - "si fa portatore del senso del magnifico azzardo di credere".
Ogni giorno, in Italia, migliaia di cittadini - per lo più volontari - sono impegnati nella lotta allo spreco di cibo. Raccolgono le eccedenze da supermercati, mercati ortofrutticoli, aziende agricole e alimentari, piattaforme logistiche e negozi di vicinato, per poi ridistribuirle a chi ne ha bisogno. Come funziona questa filiera? Siamo sicuri che basti quest'importante azione svolta dal non profit per ridurre gli sprechi, contrastare la povertà alimentare e mitigare i cambiamenti climatici causati dall'iperproduzione?Con lo sguardo di chi è impegnato sul campo, il testo riflette sulle responsabilità degli sprechi e sul ruolo operativo, culturale e politico del non profit nella lotta allo spreco.
Alcune delle più belle riflessioni del Papa emerito Benedetto XVI sul tempo più forte dell'anno liturgico, sulla penitenza e sul sacramento della riconciliazione.
Un addestramento davvero eccezionale quello a cui partecipano CRI, SUE e FRA: imparare a vivere insieme sulla Stazione Spaziale Internazionale. Anche se accompagnati dall’Intelligenza artificiale, tutto cambia a 400 km dalla Terra: muoversi, lavarsi, mangiare, dormire, allenarsi, coltivare, ma anche il proprio punto di vista su ciò che è importante ed essenziale per essere felici con gli altri.
Le celebrazioni seguono il percorso battesimale che caratterizza la Quaresima dell'anno A del ciclo liturgico. Ogni proposta celebrativa nasce dall'incontro del Signore con l'uomo, un incontro fatto innanzitutto di sguardi che si incrociano, che rivelano, che svelano, che salvano. Sguardi che permettono ai nostri occhi di aprirsi a una novità di vita, che permettono al nostro essere di riconoscersi e sentirsi amati in quello che si è e in quello che si vive. In questo cammino di conversione, Maria è la guida. I suoi atteggiamenti, le sue parole, la sua esperienza ci aiutano a comprendere che la conversione non è un percorso penitenziale, ma la scoperta di un Dio che ci guarda con occhi di Padre e ci accompagna con la sua Parola di vita.
Un vademecum offerto ai singoli fedeli e alle comunità parrocchiali per «aiutare a vivere il Giubileo come evento di Chiesa, tempo di grazia, cammino di speranza» (Mario Delpini). Le dodici parole chiave dell'Anno santo, da "desiderio" a "beatitudine", da "penitenza" a "pellegrinaggio", fino ai "segni di speranza", spiegate nel loro significato più profondo, accompagnano la presentazione delle chiese giubilari dove invocare l'indulgenza plenaria, i riti e i gesti per le celebrazioni, i pellegrinaggi e la preghiera. Dopo una prefazione dell'arcivescovo Mario Delpini e l'introduzione di Massimo Pavanello, Incaricato regionale Turismo e Pellegrinaggi Delegato diocesano Giubileo - Milano, la prima parte di questo volume ci introduce alle « parole del giubileo ». Sono 12 parole tratte dalla Bolla di indizione del Giubileo di papa Francesco , con una breve citazione iniziale tratta dal documento Spes non confundit . Ciascuna parola viene spiegata e approfondita da diversi autori (biblisti, psicologi, teologi, filosofi). Conclude un approfondimento dei segni di speranza di Fabio Landi, direttore de «Il Segno». La seconda parte, «Pellegrini in terra ambrosiana», preceduta da una nota introduttiva su e come strutturare i pellegrinaggi delle comunità e dei gruppi, presenta le 13 chiese giubilari della Diocesi di Milano, con cenni storici, artistici e architettonici. Vengono poi presentati i segni giubilari che accomunano tutte le chiese, i riti giubilari e le chiese penitenziali nelle sette zone pastorali. Conclude la preghiera del pellegrino.
Nel commento dei brani scelti del Vangelo di Luca, ogni capitolo presenta innanzitutto il testo evangelico in una versione il più aderente possibile al testo greco. Seguono alcune domande che invitano a rileggere con attenzione il testo per cogliere come si svolge la narrazione, cosa fanno i diversi i personaggi, ciò che accade; viene poi proposto un momento di silenzio di fronte al testo, uno spazio creativo nel quale chi legge deve mettere in discussione il proprio bagaglio religioso e confrontarlo con la proposta del testo letto. Infine il commento offre indicazioni, attenzioni, suggestioni per rendere il testo più comprensibile e mettere a fuoco le specifiche sottolineature in esso presenti. Da ultimo, alcune suggestioni interpellano il testo per motivarlo e per trasformare il presente di chi legge.
Nell'ambito della ricerca scientifica è doveroso anche l'atteggiamento di riconoscenza per chi ha operato in ambiti i cui esiti permettono di portare avanti la ricerca stessa. Il riunire insieme il frutto del lavoro di studiosi e offrirlo come segno di gratitudine è un dovere e insieme un esempio che può incoraggiare per tante altre occasioni. Il titolo della collana "Veritatem inquirere" - un'espressione dedotta da una Lettera di Niccolò Copernico al papa Paolo III - costituisce un invito a indagare nella ricerca della verità attraverso la conoscenza di tutto ciò che possa permettere un simile traguardo. Questo invita a conoscere più a fondo cosa è racchiuso in una formula liturgica, o in una descrizione circa lo svolgimento o i contenuti di una celebrazione. Il volume presenta 24 contributi che spaziano nei più diversi ambiti della scienza liturgica. Disposti secondo l'ordine alfabetico degli Autori, i contenuti trovano una linea di lettura nella Introduzione dove nel punto 3.2. si individuano i temi evidenziati attraverso sette percorsi. Unitamente all'Indice generale dettagliato è così possibile valorizzare i contenuti secondo le attese dello studoso. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole quanto mai augurali che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirere. E la conoscenza più approfondita del culto cristiano può donare un contributo peculiare all'approfondimento di questa «atmosfera spirituale». Presentazione di Sua Ecc. Mons. Enrico dal Covolo. Postfazione di Wojciech Cichosz.
Monaci e monache di tutte le razze e lingue si sentono profondamente legati. Ma cos'hanno veramente in comune? Già nel III secolo Clemente d'Alessandria segnalava la presenza, in questa città, di asceti indù e buddisti. Tuttavia i monaci delle diverse religioni non si sono incontrati che in questo nostro secolo, allorché il monachesimo cristiano si è impiantato in Asia e le religioni orientali si sono diffuse in Occidente. Dopo vari anni di ricerca, l'Autore confronta la Regola di s. Benedetto con le tradizioni ascetiche dell'Asia e quelle che l'hanno preceduta in Occidente. Il risultato di questo incontro e di questo scambio è un'emulazione reciproca nell'approfondimento della propria vita spirituale e della dottrina della propria religione. Per noi cristiani la questione della cultura e delle religioni nate fuori dall'Occidente ci invitano a precisare sempre meglio l'espressione della nostra fede, in modo da dare una risposta convincente ai nostri contemporanei.