Marietti 1820 propone in due volumi gli scritti teorici di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana e titolare della prima cattedra universitaria in Italia dedicata a questa disciplina. Il secondo volume propone i seguenti testi:
L’ultima lezione. Critica della sociologia contemporanea • Lineamenti di storia del pensiero sociologico • L’identità dialogica • L’empatia creatrice. Potere, autorità e formazione umana • La conoscenza partecipata. Crisi e trasfigurazione della sociologia • Filosofia e ricerca sociale
San John Henry Newmam è considerato il padre spirituale del Concilio Vaticano II. Tanto profeta inattuale nel suo tempo, quanto maestro attuale nel nostro, perché testimone, egli vive e pensa da cristiano in un mondo sempre meno cristiano. Centrale nel suo pensiero è la polarità di umanesimo e teismo, "myself and my Creator", i due soli esseri assolutamente evidenti in se stessi: se a Dio va il primato, all'uomo spetta di formare la propria essenza nella perfezione dell'intelletto in cui consiste la filosofia. E' questa la chiave di lettura del volume che, dopo l'introduzione all'itinerario spirituale e speculativo di Newman, presenta un'ampia antologia delle sue opere più significative: sottraendolo alla facile agiografia, ne documenta la profondità di pensiero su temi decisivi come la dottrina cristiana, il rapporto fra la ragione e la fede, l'educazione, la coscienza morale.
Il Salterio, libro della preghiera del popolo di Dio nell’Antico Testamento, attraverso Cristo che con esso ha pregato e alla luce dei salmi ha interpretato la propria vicenda terrena, è divenuto il libro privilegiato dei canti e della preghiera della Chiesa, che sin dai primi secoli ne ha fatto largo uso nella predicazione, nella celebrazione dell’eucaristia, nella preghiera oraria, nei riti sacramentali e nelle processioni. Essi esprimono come nessun altro libro la gioia, il dolore, l’azione di grazie, lo stupore per l’opera di Dio nella creazione, nella storia della salvezza, il lamento, il pentimento dei peccati, gli interrogativi profondi dell’uomo, la riflessione sulla vita e sulla storia, la fiducia, la speranza, dinanzi a Dio nel suo agire storico. La preferenza della Chiesa per i salmi è dovuta principalmente al fatto che, come hanno spiegato i Padri nei loro commentari, in essi la Chiesa riconosce la sintesi orante di tutta la Scrittura e la voce di Cristo, capo e corpo al Padre nonché la propria voce a Cristo, suo sposo. Il volume approfondisce l’uso che del Salterio fa oggi la liturgia, l’ottica con cui lo legge, le problematiche che tale uso pone, nell’intento di offrire suggerimenti per un suo migliore impiego.
Il codice civile è aggiornato ai più recenti e rilevanti interventi normativi in subiecta materia, ovvero:
- L. 9 gennaio 2019, n. 3 - Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici
- L. 30 dicembre 2018, n. 145 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021
- D.M. 12 dicembre 2018 - Modifica del saggio di interesse legale
- D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101 - Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)
- D.Lgs. 3 agosto 2018, n. 105 - Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante: «Codice del Terzo settore, a norma dell'art. 1, co. 2, lett. b), della l. 6 giugno 2016, n. 106
- L. 9 agosto 2018, n. 96, di conv. del D.L. 12 luglio 2018, n. 87 - Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (c.d. Decreto Dignità)
- L. 9 agosto 2018, n. 97, di conv. del D.L. 12 luglio 2018 n. 86 - Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità
- D.Lgs. 21 maggio 2018, n. 68 - Attuazione della direttiva (UE) 2016/97 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 gennaio 2016, relativa alla distribuzione assicurativa
- D.Lgs. 18 maggio 2018, n. 54 - Disposizioni per disciplinare il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali, in attuazione dell'art. 33, co. 2 e 3, della l. 17 ottobre 2017, n. 161
- D.Lgs. 1° marzo 2018 n. 21 - Disposizioni di attuazione del principio di delega della riserva di codice nella materia penale a norma dell'art. 1, co. 85, lett. q), della l. 23 giugno 2017, n. 103
- L. 11 gennaio 2018, n. 4 - Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici
Nel cuore della Santa sede, all'interno del palazzo apostolico, i cardinali sono impegnati da mesi in un'operazione di salvataggio che sembra impossibile. Un piano segreto di emergenza da realizzare assolutamente entro cinque anni. I dossier riservati che compongono la nuova inchiesta di Gianluigi Nuzzi tracciano uno scenario impensabile: la Chiesa è prossima al default finanziario. Mancano i soldi per pagare i dipendenti, sono sospese le ristrutturazioni dei palazzi, è minacciata la sopravvivenza delle parrocchie in Italia e nel mondo. "Giudizio universale" è un viaggio esclusivo nelle stanze più inviolabili dei sacri palazzi. Un racconto in presa diretta realizzato grazie a oltre tremila documenti top secret, che arrivano fino all'estate del 2019. Ciò che qui viene svelato provocherà una profonda inquietudine, non solo tra i cattolici. Eppure fotografa una realtà che potrà essere affrontata solo se non resterà nascosta, ma diventerà patrimonio di tutti.
Il Concilio Vaticano II, il ventunesimo nella storia della Chiesa, fu aperto da Giovanni XXIII l'11 ottobre 1962 e chiuso da Paolo VI l'8 dicembre 1965. Nonostante le attese e le speranze di tanti, l'epoca che lo seguì non rappresentò per la Chiesa una "primavera" o una "pentecoste" ma, come riconobbero lo stesso Paolo VI e i suoi successori, un periodo di crisi e di difficoltà. Questa è una delle ragioni per cui si è aperta una vivace discussione ermeneutica, in cui si è inserita l'autorevole voce di papa Benedetto XVI che ha invitato a leggere i testi del Concilio in continuità con la Tradizione della Chiesa. Al dibattito in corso, Roberto de Mattei offre il contributo non del teologo, ma dello storico, attraverso una rigorosa ricostruzione dell'evento, delle sue radici e delle sue conseguenze, basata soprattutto su documenti di archivio, diari, corrispondenze e testimonianze di coloro che ne furono i protagonisti. Dal quadro documentato e appassionante tracciato dall'autore, emerge una "storia mai scritta" del Vaticano II che ci aiuta a comprendere non solo le vicende di ieri ma anche i problemi religiosi della Chiesa di oggi.
Oggi, per una parte consistente dell’opinione pubblica mondiale, Israele è diventato sinonimo di un male emendabile solamente attraverso la sua dissoluzione. Versione aggiornata della soluzione finale hitleriana, questa prospettiva non è solo prerogativa del radicalismo islamico ma è il pensiero dissimulato o esplicito di una buona parte dell’élite politica e intellettuale europea. A settantaquattro anni dalla fine della seconda guerra mondiale, l’Europa dei «congedi» (post-cristiana, post-illuminista, post-postmoderna), considera Israele un anacronismo da cancellare, ovviamente in nome del progresso. Un progresso che si declinerebbe teleologicamente nel superamento degli Stati nazionali, di tradizioni consolidate, di confini territoriali, culturali o identitari forti. Ambigui sensi di colpa e terzomondismo, culto dei diritti umani e antirazzismo elevati a religioni secolari, sono le forze che, abbinate a un antisemitismo mai scomparso dal suolo europeo, hanno spinto Israele nel girone dei dannati, trasformando gli arabi e i musulmani in umiliati e offesi. Si tratta di un’unica traiettoria, in cui l’odio di sé dell’Occidente, e in particolare dell’Europa nei confronti di sé stessa, ha portato all’esito devastante e paradossale di fare di Israele un capro espiatorio e dei nemici della democrazia e del liberalismo interlocutori privilegiati.
Jacques Brosse fa parte della prima generazione di europei che hanno cercato di presentare il messaggio zen originale ai loro contemporanei. Discepolo del maestro giapponese Taisen Deshimaru, prima, e poi maestro zen a sua volta, egli sottolnea con entusiasmo e spirito d'osservazione il carattere rivoluzionario che lo zen potrebbe avere all'interno della nostra civiltà: il "mentale" perde la sua centralità per lasciare il posto alla ricerca del vero sé attraverso l'esperienza tutta personale della meditazione. Il testo, utile alla comprensione del pensiero Zen, è ricco di riflessioni, approfondimenti e rimandi alle dottrine teologiche e filosofiche della nostra cultura occidentale.
Che cosa significava libertà nel medioevo? A questa domanda rispondono alcuni dei migliori medievisti a livello mondiale, ciascuno secondo un particolare angolo visuale. Sul piano teologico la libertà era la condizione essenziale di Dio, della quale gli uomini potevano a vario titolo partecipare pur all'interno di un ordine gerarchico che abbracciava il Cielo e la terra. Essere liberi significava allora godere di privilegi concessi dall'autorità regia o dai papi. Questi ultimi a partire dal XI secolo usarono il concetto di Libertas ecclesiae / Libertas ecclesiastica dapprima per rivendicare l'autonomia della Chiesa dai poteri secolari, quindi per difendersi dai tentativi di impossessarsi del patrimonio ecclesiastico operato dai Comuni. Nel frattempo la libertas si era insinuata nel linguaggio politico delle città italiane con modalità enfatizzate dalla nostra tradizione storiografica. Su questi temi il volume offre significative e stimolanti novità.
Nel secolo XX, le 226 diocesi italiane hanno lavorato intensamente nella costruzione di nuovi complessi edilizi, chiese e opere parrocchiali per offrire luoghi d'incontro religioso e sociale alla comunità che, lasciando le montagne e le aree meno dotate di servizi, si costituivano nelle periferie urbane e nei piccoli e medi centri della penisola. Fino a pochi anni fa di questo vasto cantiere erano noti solo alcuni casi, riferibili a diocesi come Torino, Bologna, Genova, Milano e ad architetti di fama come Giovanni Muzio, Giovanni Michelucci, Ludovico Quaroni, Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Ora, grazie al censimento promosso dalla CEI, è possibile conoscere in modo analitico quante e quali chiese sono state costruite nell'arco del secolo appena trascorso, in quali diocesi e regioni (come illustra l'ampio repertorio fotografico che impreziosisce questo libro). In alcuni casi, come Milano e Roma, siamo di fronte a numeri imponenti: nella diocesi di Roma sono state costruite più di 300 complessi parrocchiali e più di 400 a Milano. Ma si può dire che tutte le diocesi, in tutte le regioni, si sono attivate. Resta ora da completare il quadro e da approfondire caso per caso, studiando da vicino le storie delle comunità, i loro rapporti con gli architetti, il profilo delle architetture, più di cinquemila, che sono ormai entrate a far parte del paesaggio italiano.
"Un suggestivo parallelo tra Giobbe e Kafka e la loro interpretazione del male. - Il rapporto tra Dio e il male nel libro di Giobbe confrontato con la sofferenza dei personaggi di Kafka. Da una parte il grido di Giobbe a Dio “Tu dov’eri?”; dall’altra l’uomo di Kafka che interpella Dio sul destino ultimo della creazione. - Un testo che mostra un Kafka inedito e di bruciante attualità."