Tra XII e XIII secolo molti esponenti dell’élite cittadina romana si dedicarono ad attività creditizie di rilievo. “Banchieri del papa”, creditori e finanziatori di sovrani e principi della Chiesa e della Terra, gestirono grandi capitali finanziari; la loro presenza in Europa, e in particolare alle fiere della Champagne, fu precoce e costante, anticipando in molti casi quella di mercanti-banchieri provenienti da altre città dell’Italia comunale.
Il loro successo economico dipese molto sia dai rapporti che ebbero con i pontefici e la curia papale sia dalle favorevoli condizioni che poteva offrirgli la stessa città di Roma, Caput Mundi. Ma a differenza degli altri banchieri italiani – ai quali gli storici hanno dedicato numerosi e importanti studi – i mercatores romani sono rimasti nell’oblio, la loro è stata di fatto una “storia negata”.
Grazie a questo libro, che è soprattutto uno studio di storia sociale mirante a mettere in luce il forte dinamismo della società romana del tempo, i mercanti-banchieri dell’Urbe possono finalmente trovare la meritata collocazione nella grande storia del credito e della banca nel medioevo.
Editoriale
Il Rio delle Amazzoni si getta nel Tevere
di Roberto de Mattei
2
Attualità, politica e società
In carcere per la verità – Intervista a Mary Wagner
di Chiara Chiessi
4
La Vita val bene una Marcia – Intervista a Marcello Veneziani
di Mauro Faverzani
8
Così si tradisce Ippocrate – Intervista al prof. Cicero Galli Coimbra
di Chiara Chiessi e Fabio Fuiano
12
Un Sinodo cominciato male… – Intervista al prof. Stefano Fontana (Sinodo Amazzonia/1)
di Luigi Bertoldi
16
Una nuova Chiesa tribalista ed ecologista? – Sinodo Amazzonia/2
di Julio Loredo
19
Islam-Cristianesimo: ecco le criticità
di Marie-Thérèse Urvoy
23
Notizie
Francia – Account cancellato per chi critica Greta Thunberg
di Corrispondenza Romana
27
Camerun – Troppi “grembiulini”, allarme dai Vescovi
di Corrispondenza Romana
27
Francia – Blitz cristianofobici quadruplicati in 11 anni
di Corrispondenza Romana
27
Lgbt – Reintegrato dal giudice lo studente espulso per un post
di Corrispondenza Romana
28
Pakistan – Undicenne cristiano ucciso a sprangate
di Corrispondenza Romana
28
Repubblica Dominicana – Legge gender bocciata da popolo e Chiesa
di Corrispondenza Romana
28
Dossier
Notre-Dame, l’«11 settembre» di Parigi
di Christophe Buffin de Chosal
30
Lucciole per lanterne
di don Emanuele Caccia
33
Il cuore di Parigi tornò a pulsare
di Lorenzo Benedetti
37
I “barbari” a Notre-Dame
di Patrizia Fermani
40
Tempus edax, homo edacior
di don Emanuele Caccia
46
Arte e Cultura
Le sarte bretoni
di Francesca Bonadonna
50
La trasfigurazione della Croce
di Sara Magister
75
Fede, Morale e Teologia
O Arcangelo san Michele, difendici nella lotta!
di Raymond Leo Burke
52
La letteratura Martiriale
di Gemma della Torre
56
Tesori d'Italia
Slovenia, le origini cristiane
di Marco Mancini
60
Senza categoria
La fede nel chiostro
di Lorenzo Benedetti
64
Tesori d'Europa
Contro i nemici della Fede
di Marco Mancini
69
Recensioni
Il farmaco dell’immortalità. Dialogo sulla vita e l’Eucaristia
di M. F.
78
La Chiesa nella tempesta. Manuale della Resistenza
di Gianandrea de Antonellis
78
Apocalisse, Avvertimento, Speranza e Consolazione
di Gianandrea de Antonellis
79
Il salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica
di Gianandrea de Antonellis
79
Lettere
Il castigo di Dio
80
Agenda
Palio del Baradello
81
La cacciata
81
Festa del Santo Patrono San Nicola di Bari
81
Nell'età dell'"onnipaesaggio" e della "babele paesaggistica", il percorso indicato da Emma Giammattei delinea con chiarezza l'evoluzione, dal primo Novecento a oggi, del concetto di paesaggio nelle rappresentazioni e nella legislazione, come nelle contiguità dei saperi e nelle opinioni della comunità nazionale: antidoto alla verbosa tematizzazione e all'uso mediatico di un'immagine perennemente illustrata e problematizzata. Il discorso sul paesaggio ormai fa da sfondo, di fatto, agli attentati all'ambiente, alla situazione climatica, alla crisi della Natura e di tutti gli spazi abitati da uomini, piante e animali. Nella stagione delle «cose quasi-ultime» - secondo una definizione pessimistica del presente - il libro si rivolge quindi a quei lettori attivi in cerca non già di ulteriori teorie, apologetiche o apocalittiche, ma di aggiornamenti concreti e di un approccio dialogico, al fine di ripensare insieme con nuova consapevolezza il da-fare comune che ci attende. Con una nota tecnica di Alessio D'Auria.
L'ordinamento giuridico vive costantemente tra due poli, il potere e la sua forza coattiva, da un lato, e, dall'altro, i valori diffusi nella società, ossia la cultura che esprime quel diritto, che lo plasma e ne è poi a sua volta plasmata. In questo senso, è simile ad una moneta: queste due facce ne rappresentano le condizioni di esistenza. Un ordine non può essere solo imposto, e l'obbedienza deve essere compresa nel suo significato; d'altra parte, i valori devono specificarsi nel loro significato giuridico per potere essere spendibili giuridicamente, o per esistere nel diritto. Come la moneta è ancorata a riserve o risorse, un tempo auree ora di altro genere, così il diritto si ancora a risorse di senso o significato. L'opera scandaglia, nelle due parti in cui è strutturata, questi due aspetti, confrontandosi con questioni rilevanti nella storia e nella filosofia del diritto: suo fine vorrebbe essere contribuire a costruire una osmosi tra diritto e società, un abitare l'inevitabile positivismo con consapevolezza e intelligenza.
Luigi Sturzo (Caltagirone 1871-Roma 1959) fu politico di elevata statura morale e intellettuale animato da forte passione civile, oltre che esemplare personalità spirituale. In questo volume è studiata la prima espressione concreta del suo impegno politico, vale a dire il programma municipale col quale, all'inizio del Novecento, egli intendeva riportare i cattolici a essere fattivamente presenti in seno alla società. Per questo, a Caltanissetta, tra il 5 e il 7 novembre 1902, radunò i consiglieri comunali e provinciali che erano stati eletti in liste civiche d'ispirazione cattolica, guardando già a un partito municipale capace di garantire un'efficace rappresentanza degli ideali sociali di matrice cristiana negli enti locali. Di fatto, in quell'occasione, sorse l'embrione di quello che sarebbe stato poi il Partito Popolare Italiano.
Come funziona il lavoro psicoterapeutico, e più ampiamente clinico? Che cosa lo caratterizza? Che cosa può produrre il cambiamento terapeutico? Sulla base di tali interrogativi il volume esplora a fondo il «fare gruppi» come dimensione delle relazioni umane, definendo le condizioni ottimali perché il dispositivo gruppale sia efficace e risponda ai bisogni per i quali è stato attivato. Nella riflessione sui diversi aspetti del suo funzionamento, di particolare importanza il problema della operatività clinica, della formazione dei terapeuti, della correttezza della prassi operativa, della ricerca e dei side effects, ovvero come far sì che il gruppo corrobori i processi di crescita ed evolutivi e non rafforzi invece spinte regressive.
Il diritto penale «totale» è invocato in ogni situazione come intervento salvifico e, soprattutto, quale preteso rimedio -politicamente e mediaticamente remunerativo - a vari mali sociali. Una simile espansione del sistema penale comporta il sacrificio dei principi fondamentali di garanzia, con l'aiuto del vigente clima di populismo e giustizialismo. Il diritto penale totale è senza legge: all'opera di definizione dell'illecito partecipano fonti non solo normative o giurisprudenziali, ma anche di natura sociale e perfino legata a formule algoritmiche. Emergono nuovi paradigmi punitivi quali discriminazione, minoranza, vittime del passato, vittime del futuro. È senza verità: la verità assoluta su cui si costruisce una norma penale condivisa dai consociati è sostituita da tante verità relative che danno origine a sistemi penali differenziati, accentuando così le divisioni sociali e i connessi conflitti. Prescinde dalla colpa individuale: una sanzione è meritata non tanto per ciò che il soggetto ha fatto colpevolmente, quanto piuttosto per ciò che il soggetto è, per origini e storia, per il suo ruolo nella società, per la sua pericolosità sociale. Da qui, il binomio puro/impuro che oggi ha sostituito il binomio innocente/colpevole. In una simile situazione, lo sviluppo dell'attività di normazione privata (protocolli, linee guida, modelli organizzativi, codici di condotta) può essere una soluzione per cercare di recuperare il valore di civiltà dei principi basilari di responsabilità colpevole individuale e di certezza del diritto. Prefazione di Tullio Padovani. Postfazione di Gaetano Insolera.
Gli strumenti informatici e telematici, che nei primi anni di questo secolo rappresentavano per il giurista un oggetto volto a sostituire le tradizionali macchine da scrivere o le comunicazioni mediante posta ordinaria, sono diventati in un brevissimo lasso di tempo anche soggetto delle professioni giuridiche, ponendo sempre più interrogativi e problemi che il futuro operatore del diritto deve conoscere e risolvere. Il volume, utile ausilio per studenti e professionisti, tiene conto di queste due differenti anime delle abilità informatiche: quella più documentale e di supporto nell'attività quotidiana ma anche quella più strettamente giuridica con i temi e i problemi oggi in discussione nelle Corti di giustizia nazionali e internazionali.
"Questo testo affronta, con grande agilità e competenza, il tema del ruolo del diritto nella vita della Chiesa, tema che, a un giudizio superficiale, sembrerebbe riservato ad alcuni specialisti; in realtà riguarda, più o meno direttamente, tutti i fedeli. [...] Una pubblicazione sulla dialettica tra i poli del giuridismo e del pastoralismo, o, se si preferisce, tra ambito giuridico e ambito pastorale. [...] l'aspetto della giuridicità debba essere colto, non solo e non tanto come imposizione esterna, autoritativa, espressione della potestas gerarchica, ma anche come sistema dei diritti del fedele e della loro efficace tutela." (dalla prefazione di Emilio Artiglieri)
La transizione dalla dittatura fascista allo Stato democratico repubblicano è questione cruciale dell'Italia contemporanea, ancora oggi alle prese con una sua complicata vicenda civile. L'analisi di quel passaggio, già affrontata da autorevoli storici in anni passati (Pavone, Gallerano, Quazza, Franco De Felice), viene ora ripresa in questo volume attraverso nuove indagini su apparati dello Stato di grande rilievo (Prefetture, Pubblica Sicurezza, Magistratura) e su ambienti poco "illuminati" dalla ricerca precedente (archivi, istituti bancari, forze socio-economiche, sindacali e culturali, giornali, istituzioni sportive). L'intento è di scavare nei dettagli quantitativi e biografici senza però rinunciare ad analisi e interpretazioni critiche di largo respiro, per restituire a quella fase fondamentale un posto di rilievo nel dibattito storiografico. Le domande non si fermano al quesito primario, ovvero quanta parte del personale fascista sia riemersa in posizioni chiave dopo il 1945, ma si spingono fino a chiedersi quanto del modello illiberale e della formazione ricevuta nel regime sia filtrato nella nuova vita democratica del Paese.
"Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale io sono in questa giornata di giugno. Oh, se si potesse realizzare il contrario! Se io dovessi rimanere sempre giovane, e il ritratto diventasse vecchio! Per questo, per questo, darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo! Darei anche la mia anima per questo!
L'avvento del mezzo digitale ha profondamente trasformato tanto le dinamiche di produzione e diffusione del testo letterario, quanto la relativa prassi editoriale. Nonostante ciò, le questioni di fondo che pone la filologia conservano tutta la loro importanza: la volontà d'autore, la conservazione dei documenti, le modalità di pubblicazione sono sempre al centro di un dibattito che si è rivelato particolarmente vivace Oltreoceano. Il volume, che raccoglie saggi pubblicati dagli autori più influenti in materia, introduce alle principali questioni poste dalle varie forme della testualità digitale e dalla circolazione dei testi letterari nel mondo attuale. La digitalizzazione di massa, le nuove dinamiche di lettura, l'obsolescenza dei supporti digitali e le nuove forme di didattica e ricerca collaborativa sono solo alcuni dei temi qui affrontati.