Questo volume inaugura la sezione "Le fonti" della Collana Lineamenta Iuris che, insieme alla sezione "I manuali", completa la proposta dalla Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense di fornire strumenti didattici per lo studio del diritto che rispecchiano l'impostazione dei suoi insegnamenti e l'attività del suo corpo docente. Il testo è di supporto al Codice per le discipline internazionalistiche, una raccolta sistematica di testi normativi adottati a livello internazionale realizzata su iniziativa di Volontari nel Mondo-FOCSIV e del particolare ambito della Scuola di Politica Internazionale, Cooperazione e Sviluppo (SPICeS), operante dal 1990 per la formazione agli aspetti politico-istituzionali ed economici che investono la cooperazione internazionale allo sviluppo. Strumento didattico funzionale alla ricerca, allo studio o alle attività legate a diverso modo alla dimensione internazionale, il codice è strutturato in sei parti: Diritto internazionale generale e delle istituzioni; Diritti umani; Disarmo e Diritto internazionale umanitario; Cooperazione, Sviluppo e Commercio; Ambiente; Integrazione europea.
Atti della 4° Giornata Canonistica Interdisciplinare (3-4 marzo 2009)
Tra gli elementi di maggior portata teologica posti in evidenza dal Concilio Vaticano II spicca la corresponsabilità che ciascun battezzato –suo modo et sua parte– è chiamato ad esercitare all’interno del popolo di Dio anche attraverso l’assunzione di specifici uffici, incarichi e servizi per il bene comune.
L’Ordinamento canonico dà corpo anche strutturale a questa comune chiamata ‘teologica’ attraverso l’individuazione di responsabilità (individuali e collegiali) e sistemi di rappresentanza e cooperazione che ne permettano il concreto esercizio.
Il Diritto amministrativo e processuale canonico partecipano pienamente di questa prospettiva autenticamente ecclesiologica e non solo funzionale.
Paolo Gherri
presbitero diocesano dal 1988 (dottorato in Diritto canonico - P.U.L., 2001), insegna Teologia del Diritto Canonico (dal 2003) e Diritto amministrativo canonico (dal 2005) presso la P.U.L., dov’è docente stabile di Teologia del Diritto Canonico. L’interesse per i fondamenti della Scienza canonistica ed i suoi presupposti metodologici, ne motiva la ricerca di un aggiornamento –principalmente epistemologico– sensibile agli apporti della riflessione filosofica e teologica contemporanea, aprendo la Canonistica alle dimensioni che solo l’interdisciplinarità può offrirle. In questa prospettiva ha già pubblicato:Lezioni di Teologia del Diritto canonico (L.U.P. - Roma, 2004), Canonistica, Codificazione e metodo (L.U.P. - Roma, 2007). Organizzatore delle “Giornate Canonistiche Interdisciplinari”, ha curato la pubblicazione di: Categorialità e trascendentalità del Diritto (L.U.P. - Roma, 2007), Diritto canonico, Antropologia e Personalismo (L.U.P. - Roma, 2008), Norme e regole nella vita e nel Diritto (L.U.P. - Roma, 2009).
Questo libro, scritto da sei importanti studiosi, e che qui si presenta in una nuova edizione profondamente rinnovata, offre una ricostruzione nuova e originale di una delle maggiori eredità che l'antichità romana ha trasmesso all'Occidente moderno: il suo diritto. Esso è destinato innanzitutto agli studenti delle Facoltà di giurisprudenza. E, insieme a loro, a tutto quel pubblico di giuristi e di operatori del diritto, di insegnanti (per esempio, di latino e di storia), di docenti e studenti universitari di Lettere classiche, o semplicemente di persone colte, interessato ad approfondire, attraverso un racconto rigoroso e avvincente, un aspetto decisivo del nostro passato.
Costituzioni e trattati hanno agevolato la creazione di uno spazio culturale comune in cui le esigenze condivise dalle popolazioni specialmente nel settore della tutela dei diritti umani tendono ad ottenere risposte simili da parte dei legislatori e dei giudici. In particolare si è diffusa la convinzione che le corti costituzionali e quelle internazionali dialoghino fra loro al fine di sperimentare soluzioni comuni agli stessi problemi. Il libro vuole dimostrare che, mentre esiste un dialogo fra corti statali e corti di Lussemburgo, Strasburgo e la Corte interamericana dei diritti umani, altrettanto non si può dire per i rapporti fra corti statali. Non solo. Intende anche dimostrare come sia infondata la convinzione che il dialogo sia dovunque accompagnato dal ricorso alla comparazione. In realtà il cosiddetto dialogo e il ricorso al diritto comparato sono due miti, come dimostra la ricerca svolta in questo volume che evidenzia l'approssimazione e l'infondatezza di alcune fra le tesi più diffuse dalla letteratura giuridica contemporanea.
"il principio della restrizione dei poteri governativi [è] il principio fondamentale del liberalismo politico. La democrazia moderna non può essere separata dal liberalismo politico. Il suo principio è che il governo non deve interferire in certe sfere di interessi proprie dell'individuo"
Nella storia del pensiero liberal-democratico, un posto centrale è occupato dalla teoria politica di Hans Kelsen, in particolare dai saggi qui riproposti. Nell'affrontare questioni fondamentali del dibattito politico: che cos'è la democrazia, come funziona, se e perché è preferibile ad altre forme di organizzazione politica, Kelsen ne individua l'essenza nella dialettica fra libertà e costrizione sociale, e fra maggioranza e minoranza, ed elabora una teoria della democrazia fondata sul relativismo dei valori e sul compromesso politico. Ciò presuppone il primato della costituzione, e la condivisione dei principi della tolleranza, del rispetto delle minoranze, della libertà di parola e di pensiero.
Hans Kelsen (1881-1973) è stato uno dei maggiori teorici del diritto nel Novecento. Rimosso dall'insegnamento in Germania all'avvento del nazismo, emigrò in Svizzera e poi negli Stati Uniti, dove insegnò nelle Università di Harvard e della California.
A cura del Tribunale della Rota Romana.
In breve
Maestro della scienza penale, ministro della Giustizia, giudice e presidente della Corte costituzionale, Giuliano Vassalli (1915-2009), a lungo protagonista della vita pubblica italiana, ha coniugato pensiero scientifico e azione istituzionale e politica nel segno degli ideali di giustizia ed eguaglianza, nella difesa e per l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Il volume di Francesco Palazzo raccoglie gli scritti di Vassalli intorno a quattro temi principali: il nesso fra Costituzione e politica criminale, il fondamento della pena alla luce del solidarismo rieducativo del condannato, il processo penale e gli itinerari della sua faticosa riforma, la guerra e i crimini contro l’umanità.
Indice
Maestri del diritto. Un invito alla lettura di Paolo Cappellini e Giuseppe Conte - Giuliano Vassalli: perché legge e giustizia penale non si separino di Francesco Palazzo - I. DIRITTO PENALE, POLITICA CRIMINALE, GIUSTIZIA: IL RUOLO DELLA COSTITUZIONE E DEL CODICE - II. REATO E PENA - III. PROCESSO PENALE E LIBERTÀ - IV. DIRITTI UMANI E GIUSTIZIA PENALE INTERNAZIONALE - Colloquium con Giuliano Vassalli