Era la sera del 9 novembre 1989 quando fu abbattuto il muro di Berlino. In quella stessa sera, durante la conferenza stampa, Günter Schabowski, il ministro della Propaganda, venne colto impreparato dalla domanda sulla concessione di permessi di viaggio ai tedeschi dell'Est. Rispose ab sofort, cioè "da subito-, con effetto immediato, e con due sole parole annunciò così la caduta del muro. I berlinesi lo presero alla lettera e si riversarono nei pressi del muro. Le guardie, lasciate senza ordine, non fecero altro che aprire i varchi. Le immagini dell'abbattimento del muro fecero il giro del mondo e in poco tempo l'euforia, lo spirito di riunificazione e libertà si diffuse in tutta Europa. Sono passati trent'anni e altri muri sono comparsi nel mondo. In occasione di questo anniversario, Giorgio Ferrari ripercorre le tappe del muro più tristemente famoso della storia attraverso i personaggi e gli eventi che ne hanno determinato prima l'edificazione e poi l'abbattimento: dalla Guerra Fredda alla crisi economica della Ddr allo storico discorso di John Kennedy, a Gorba?ëv, alla decisiva opera di Giovanni Paolo II. La prigionia psicologica, morale e fisica di Berlino è durata ventotto anni, nel mondo però non si è cessato di costruire barriere, confini e cortine di ferro che ancora separano e umiliano individui, popoli e culture. Dalla "Barrera" fra il Messico e gli Stati Uniti alle mura che avvolgono Gaza e cingono la Cisgiordania, ai confini interni della stessa Europa, dove risorgono muraglie e distese di filo spinato laddove dovrebbe esserci lo spazio libero della circolazione delle persone e delle cose, un viaggio fra le democrazie (liberali e autoritarie) accomunate dalla grande paura dei migranti.
A dodici anni Gesù scappò da Giuseppe e Maria e trascorse tre giorni da solo a Gerusalemme. Di questa fuga sappiamo poco, ma fu indubbiamente di fondamentale importanza per la sua formazione. Cosa accadde in quei giorni? Chi incontrò? Cosa maturò in quel ragazzino fragile e sensibile, disgustato dalla miseria e dall'ingiustizia? Cosa lo trasformò in quel giovane calmo e risoluto, dallo sguardo carico di ardore e il cuore dolce, che avrebbe trasmesso al mondo un messaggio di speranza? Stéphane Arfi - basandosi sui testi di Hillel il Vecchio, grande rabbino ebreo - racconta cosa avvenne in quei giorni e come Gesù scopri che il vero segreto della felicità non era l'amore, ma un altro valore, più sottile: il bene, "hessed". Un valore che Gesù non ha cessato di trasmettere nel corso della sua vita, ma nei secoli il suo insegnamento è stato accolto solo in parte, perché così potente da cambiare il mondo. Ecco la storia di un episodio poco noto della vita di Gesù e quella di una parola - bene - che risolve il più grande enigma umano: come essere veramente felici?
Meno di quarantotto ore dopo la partenza per un viaggio dall'Alaska fino a Vancouver, la barca in cui si trovano Chris, suo zio Jack e Frank, affonda. Nel naufragio lo zio perde la vita e i due ragazzi - senza radio funzionante, razzi di soccorso e cibo - si ritrovano su un'isola deserta e devono imparare rapidamente a sopravvivere e difendersi dalla minaccia di un orso gigante. Frank non sopporta Chris che si ritrova a stringere amicizia con un corvo che ribattezza Giovedì. Durante le loro perlustrazioni i ragazzi si imbattono in un misterioso albero con delle scatole di legno appoggiate sui rami, al cui interno ci sono delle ossa, lo Skeleton Tree. Nella notte, Chris sogna il padre defunto che gli annuncia: "Arriverà un uomo e dopo sette giorni verrete salvati". Il giorno dopo Frank sta male per un'infezione e Chris, nella speranza di trovare un aiuto, scala la montagna che li sovrasta, ma scopre che si trovano su di un'isola. Solo il ritorno allo Skeleton Tree e la scoperta di un improbabile filo che unisce Chris e Jack gli permetterà di trovare la salvezza.
Uno strumento per la preghiera personale per la preghiera comunitaria per la messa quotidiana per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione, ogni mese, giorno per giorno, i testi della Santa Messa e la Liturgia delle Ore il rito completo della Messa il commento di Papa Francesco alle letture di tutti i giorni i commenti alle letture a firma di don Luigi Maria Epicoco e don Claudio Doglio una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione testo a caratteri grandi facilmente leggibile tutto a portata di mano il calendario liturgico Benedictus e Magnificat le antifone per la preghiera della Compieta
Uno strumento per la preghiera personale per la preghiera comunitaria per la messa quotidiana per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione, ogni mese, giorno per giorno, i testi della Santa Messa e la Liturgia delle Ore il rito completo della Messa il commento di Papa Francesco alle letture di tutti i giorni i commenti alle letture a firma di don Luigi Maria Epicoco e don Claudio Doglio una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione testo a caratteri grandi facilmente leggibile tutto a portata di mano il calendario liturgico Benedictus e Magnificat le antifone per la preghiera della Compieta
Tutte le sere Lucilla, la figlia del guardiano del faro, sale sessantuno scalini per accendere la luce che avverte le navi di tenersi lontane dagli scogli. Ma in una notte di burrasca Lucilla si rende conto di non avere più zolfanelli, la luce non viene accesa e una nave si schianta contro uno scoglio. Per ripagare i danni, Lucilla dovrà lavorare per sette anni nella casa dell’Ammiraglio, la Casa Nera, dove si dice che viva un mostro. Quel che Lucilla troverà però è più inquietante e più straordinario di quanto chiunque possa immaginare…
Lucilla ci trascina in un mondo da fiaba in cui convivono pirati, sirene e artisti bizzarri e ci ritroviamo al suo fianco in una storia che comincia proprio lì dove ha fine la favola della Sirenetta, una storia in cui si lotta con coraggio in nome dell’amicizia, per la libertà e il diritto a essere diversi.
Vengono da lontano. Si chiamano Makan, Idowu, Teresa, Bomani, Trésor, Mariela, Amadou. I loro fragili passaporti li condannerebbero a restare dove sono, nel deserto della miseria e della guerra, ma non hanno altra scelta. Come Giacobbe che combatte tutta la notte al buio in un estenuante corpo a corpo con uno sconosciuto, attraversano il mare in una lacerante e disumana ricerca di salvezza, di identità. Identità che non hanno neppure le parole per esprimere. Laura Bosio, che insieme a tanti volontari li accoglie nelle aule della sua scuola senza muri, dove "italiano" significa ascolto, dialogo, incontro inaspettato, dà voce alle loro storie, incrocia i loro sguardi, accoglie le loro reazioni quando, costretti a rispondere "bene" alla domanda "come stai?" del manuale, "ridono, rovesciandosi all'indietro sullo schienale della sedia e allargando le braccia". E in questo mondo di rabbia e disprezzo, di pregiudizi e di muri, trova spazio il più autentico cuore di un sogno, quello dei migranti e il nostro: perché, dice Laura, nonostante tutto noi siamo qui, "sulle sedie multicolore, gomito a gomito, davanti a un libro aperto, a guardarci negli occhi mentre diciamo: Io sono, affermando il semplice diritto di esistere".
Con este volumen, la Premio Nobel Rita Levi Montalcini quiere transmitir a las generaciones más jóvenes los principios fundamentales que han inspirado su camino. Está dirigido principalmente a los adolescentes que en este tercer milenio se preparan para ocupar su lugar no como espectadores sino como actores en el escenario mundial, y los acompaña en la difícil tarea de elegir el recorrido que mejor se adapte a sus habilidades y a las posibilidades de realizarlo. Tu futuro señala los peligros a que están expuestos los jóvenes en la sociedad contemporánea, y sobre todo ofrece una guía para afrontar la vida con optimismo, confianza y valor. Rita Levi Montalcini ha donado los ingresos de los derechos de autor que le correspondan por este volumen a la Fundación Levi Montalcini, creada junto a su hermana Paola en honor a la memoria de su padre Adamo, cuyo objetivo es promover, coordinar y desarrollar todas las iniciativas y las actividades dirigidas a ayudar y animar a los jóvenes.
"Usted no escribirà nada sobre esto, me preguntò o me ordenò mi papà, su indice elevado, su tono a medio camino entre suplica y mandamiento. Pensé en responderle que un escritor nunca sabe de qué escribirà, que un escritor no elige sus historias sino que éstas lo eligen a él, que un escritor no es màs que una hoja seca en el soplo de su propia narrativa. Pero por suerte no dije nada. Usted no escribir6 nada sobre esto, repitió mi papà, su tono ahora m6.s fuerte, casi autoritario. Senti el peso de sus palabras. Por supuesto que no, le dije, quizàs sincero, o quizàs ya sabiendo que ninguna historia es imperativa, ninguna historia necesaria, salvo aquellas que alguien nos prohibe contar.»
En este nuevo libro del proyecto literario de Eduardo Halfon, el autor guatemalteco, siempre indagando en los mecanismos de la construcciòn de la identidad, se sumerge en aquellos que se originan en las relaciones fraternales: duelo como combate que se inicia con el nacimiento de un hermano y duelo también como luto por su muerte. Una novela profunda y emotiva que acrecienta la reputaciòn del autor, «uno de esos escasisimos escritores -como senalò la revista francesa Lire- que no necesitan escribir largo para decir mucho".
Un librero, una lectora, un escritor... y una mágica ciudad bajo la nieve.
Una deliciosa e inolvidable historia para todos los que amamos los libros por la autora de Mi maravillosa librería.
Viena, primeros años del siglo XX. Marie trabaja como niñera para la respetable familia del doctor Arthur Schnitzler, el famoso autor de La señorita Else. Cuando el señor de la casa la envía a recoger un pedido en su librería habitual, Marie vuelve con las manos vacías y empapada por la nieve: los libros no han llegado aún pero Oskar, el librero, se los acercará en persona en cuanto los reciba. Esa misma tarde toca el timbre de la mansión de la Sternwartestrasse con el paquete bajo el brazo, y lleva además una sorpresa para Marie: un volumen de Rilke que, junto con unos hermosos versos, guarda entre sus páginas una breve nota para la joven. A Oskar le gustaría verla una vez más...
Como una encantadora versión de 84, Charing Cross Road narrada por Charles Dickens, Invierno en Viena es un delicioso y cautivador cuento de navidad, una evocadora historia sobre el poder de la letra impresa, el placer de la lectura y el lugar que los libros y las librerías ocupan en nuestras vidas y en nuestros corazones.
Julián Bacaicoa ha alcanzado la cúspide en su profesión y se ha convertido en el más connotado médico español especializado en oncología. Ha dedicado todos sus esfuerzos, su tiempo y su vida a la curación del cáncer. Ha recorrido el mundo cosechando aplausos y reconocimientos, llegando al vértice del prestigio humano. Su satisfacción y su orgullo no tienen límites. Es un hombre seguro de sí mismo, de su valía, de su poder. Mal que mal ha salvado la vida de incontables enfermos. Pero, ¿ha salvado su propia vida?
Llegado el momento en que todo tiene su final, ya anciano y enfermo, Julián se enfrenta a su propia existencia, marcada por una angustiante soledad. Poco a poco van apareciendo en su mente los años transcurridos, su actuar en cada circunstancia. Aunque no lo quiera, resulta inevitable que se pregunte si logró alcanzar la felicidad, y más aún, si consiguió hacer felices a quienes le rodeaban. Julián hace un doloroso recorrido en su afán de llegar a la verdad.
Una obra emocionante e inolvidable que lleva al lector no solo a cuestionarse lo que significa verdaderamente vivir, sino a un mundo de esperanza y de perdón.
La obra de Aleksandr Pushkin (1799-1837) -reconocido unanimemente como el principal forjador de la literatura moderna rusa sirviò de crisol donde se fundieron la precision de la lengua escrita con la fértil fantasia dela lengua hablada. En La hija del capitàn (1836), bajo la influencia de Walter Scott, Pushkin, con una sinceridad alejada de
la exagerada afectacion roméntica, se sirve de un hecho històrico la sublevaciòn
del caudillo cosaco Yemeliàn Pugachov para explorar literariamente uno de los temas constantes en la historia de la sociedad rusa:
el conflicto entre un sistema despótico e injusto y un pueblo sometido y humillado, proclive
a utilizar la figura de falsos mesìas para defender su honor y liberar su ira contra el poder opresor.
Traduccidn de Ricardo San Vicente