Mons. Chenis, nei pochi ma fecondi anni di attività pastorale, culturale e istituzionale, ha dato a tutti noi l’opportunità di apprezzare la sua straordinaria esperienza di umiltà e di dedizione all’amore di Dio, disponibile per chiunque avesse bussato alla sua porta, sempre pronto ad accogliere, ammaestrare, donare.
Mons. Chenis aveva la capacità di unificare in sé la passione per la bellezza e per l’arte con l’amore per il Signore, a partire dalle cose di ogni giorno: la sua quotidianità era improntata alla ricerca della volontà di Dio, a partire dallo splendore che rifulge nella bellezza della creazione e, ancor più, nella magnificenza della Redenzione.
Egli è giunto presso la nuova Diocesi forte della preziosa esperienza di segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa, che aveva impresso in lui un profondo senso di appartenenza alla comunità ecclesiale e di progettualità sempre rinnovata per il bene della Chiesa. La nuova sfida pastorale lo ha da subito proiettato in una instancabile opera di evangelizzazione e di amore verso il prossimo, investendo sempre più energie, non risparmiando nulla di sé.
Nel suo operoso impegno di vescovo non trascurava mai, infatti, la dedizione per la ricerca filosofica e teologica presso l’Università Pontificia Salesiana, e, in particolare, nella sua attività pastorale, l’attenzione per la liturgia e la cura di ogni suo aspetto, considerata come un segno della delicatezza dell’amore di Dio per ogni uomo. La liturgia costituiva la chiave di volta della sua spiritualità, dove l’arte diviene preghiera e il bello si incarna in un Volto, quello del Signore Gesù. Un Volto che vuole incontrare il volto di tutti e di ognuno, e che mons. Chenis ricercava con tutto se stesso.
(dalla Prefazione).
Una sapiente riflessione, a partire dal documento della Cei «Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno», che mette al centro il compito della Chiesa oggi: formare coscienze forti, capaci di coniugare fede e vita, intuire il bisogno di speranza che c’è nel cuore di ciascuno e far prendere coscienza del fatto che uomini e donne del Nord e del Sud cercano in ugual modo risposte grandi di fronte all'attuale realtà del nostro Paese.
«Il federalismo è vero quando sa essere capace di stimolare la tipicità del Sud e mantenere alto e quindi custodire il bisogno di reciprocità del Nord: non un federalismo che scarica ma un federalismo che si intreccia e costruisce tra Nord e Sud un clima di insieme positivo.» G. Bregantini
Giancarlo Maria Bregantini nato a Denno in provincia di Trento nel 1948, è stato vescovo di Locri-Gerace dal 1994 al 2007 ed è arcivescovo di Campobasso-Boiano dal 2007.
Dai loro frutti li riconoscerete (Mt 7,15-16).
La comunicazione non è un mondo a parte,
perché coinvolge tutto ciò che la Chiesa fa ed è.
Il messaggio è ciò che siamo.
La Chiesa comunica ciò che è e ciò che fa.
L'Assemblea Plenaria della Congregazione per l'Educazione Cattolica, su invito di Benedetto XVI, ha provveduto con questo decreto a riformare gli studi ecclesiastici di Filosofia. Già nel 2008 Benedetto XVI aveva invitato ad analizzare attentamente i progetti di riforma" concernenti le Università Cattoliche e le Facoltà Ecclesiastiche. "Le discipline ecclesiastiche, soprattutto la teologia, sono sottoposte oggi a nuovi interrogativi, in un mondo tentato, da una parte, dal razionalismo (...) dall'altra, dai fondamentalismi, che falsificano la vera esesnza della religione. "
La sfida più urgente della nostra civiltà – ricorda il card. Martini – è imparare a convivere come diversi condividendo lo stesso territorio geografico e sociale; imparare a convivere senza distruggerci, senza ghettizzarci, senza disprezzarci. Non lasciamoci ispirare dalla paura. I migranti non sono un pericolo, ma degli uomini con la nostra stessa dignità. Esigiamo senz’altro il rispetto delle nostre regole di convivenza, ma costruiamo insieme la città dell’uomo.
Le linee guida per il Sinodo dei Vescovi che si terrà dal 7 al 28 ottobre 2012 e che avrà a tema la Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". I frutti di questa riflessione saranno inviati alla segreteria generale del Sinodo entro il 1/11/11 e verranno poi sintetizzati nel documento di lavoro dell'assemblea, l'Instrumentum laboris. " I Lineamenta costituiscono una tappa importante nella preparazione della prossima assemblea. Il loro scopo è suscitare a livello della Chiesa universale la discussione sull'argomento scelto. Ogni capitolo è accompagnato da una serie di domande - in tutto 71 - che dovrebbero facilitare la riflessione delle Chiese particolari : diocesi, parrocchie, congregazioni, movimenti, associazioni, gruppi.
In una realtà quotidiana sempre più simile a una moderna torre di Babele, dove tutti parlano e nessuno capisce, nei volti di troppi uomini appaiono l’incertezza, l’angoscia e il senso di solitudine, premesse a una società meno umana. Non mancano i fabulatori, i fabbricanti di parole che non nascono dall’onestà, dal silenzio, dalla coerenza di vita. Sembra che quanto più regnano l’interesse e la superficialità tanto più si moltiplichi la mole di parole vuote: forse l’intento non è comunicare la verità, ma stordire la gente e illuderla, per meglio dominarla. Per contro, ci sono persone che parlano poco, ma in quel poco dicono molto! È necessario che la parola comunichi qualcosa di vero e di grande, e quindi di bello, che permetta di entrare in rapporto con gli altri, di intrecciare le vite. E, prima ancora, bisogna che essa aiuti a entrare nel proprio mondo interiore, ad andare in profondità per scoprire la verità di se stessi, quella verità che può essere guida nella vita.
Particolarmente indicato per genitori ed educatori, potrà comunque interessare un ampio pubblico di laici e religiosi poiché affronta quello che sarà tema chiave dei prossimi anni, consacrati della CEI all’educazione.
L'autore
Nato a Pontevico (Brescia) nel 1943, angelo Bagnasco è stato ordinato presbitero nel giugno 1966 e vescovo nel 1998. Dal 2007 è presidente della Conferenza Episcopale Italiana e cardinale. È inoltre presidente del Consiglio per gli Affari Economici, membro della Congregazione per le Chiese Orientali e della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. "Educare. Dialogo con la vita" è il suo primo libro.
Il documento ufficiale a termine dell'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi.
La voce di chi non ha voce, così si definiva Dom Helder Camara. Un profeta scomodo, consapevole che non può esserci pace senza giustizia, che vedeva nella miseria del popolo la prima violenza.
Arcivescovo della città di Recife, si schierò sempre dalla parte degli ultimi. In questo volume le sue parole tornano a lenire le sofferenze dei più poveri, come già fecero le sue azioni.
Destinatari
Un ampio pubblico di credenti, attratti dalla forza di un messaggio mai così attuale
Autore
Dom Helder Camara (1909-1999) è stato arcivescovo di Olinda e di Recife. Ardente difensore dei diritti dell’uomo, attivo presso i movimenti non violenti, è stato uno dei principali attori del Concilio Vaticano II e si è sempre schierato accanto ai più diseredati.
La raccolta degli Atti del “Convegno nazionale dei Cappellani Militari” svoltosi ad Assisi nel 2010. Il volume ci aiuta a riscoprire insieme la forza e l’importanza dell’Annuncio del Vangelo e della preghiera. All’interno sono presenti interventi di Mons. Vincenzo Pelvi, Raniero Cantalamessa, Michael Davide Semeraro e Ermes Ronchi.
Destinatari
Cappellani militari, sacerdoti.
L'autore
Giuseppina Avolio, nata a Napoli nel 1974, è una consacrata dell’Ordo Virginum. Laureata in Filosofia e dottoranda in Teologia, è assistente al Biennio di specializzazione in Teologia pastorale della Facoltà teologica di Napoli. Giornalista pubblicista ha collaborato con il Settimanale della Diocesi di Napoli, ha scritto articoli di teologia per la rivista “Via Verità e Vita” ed è attualmente Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Ordinariato militare per l’Italia.