Duc in altum è un libro di preghiera per i più giovani. Per chi ancora non sa pregare e per chi vuole migliorare il suo rapporto con il Signore. Un personal trainer che accompagna passo passo nella meditazione, quella modalità di preghiera che don Pietro Margini (1917-1990, già riconosciuto "servo di Dio") ha insegnato a giovani e famiglie come metodo per crescere nella fede e nell'amore del Signore. Una preghiera che aiuta ad andare nella profondità della propria anima, là dove si incontra Dio faccia a faccia. Insieme con don Margini e a Pier Giorgio Frassati (il quale sarà proclamato santo il prossimo 3 agosto), la preghiera di ogni giorno percorre la Quaresima in un itinerario spirituale che conduce ad assaporare la pienezza della Pasqua.
Stanislao Medolago Albani è stato uno dei padri fondatori del cattolicesimo sociale italiano. Una figura straordinaria e ancora poco conosciuta. Bergamasco (nacque nel 1851 e morì nel 1921) fu un uomo di studio, di azione, di contemplazione. Discepolo di san Giovanni Bosco, fondò banche, istituti di assicurazione, giornali; fu precursore dell'Università Cattolica e stretto collaboratore dei papi Leone XIII e san Pio X, protagonista assoluto, dopo l'Unità d'Italia, dell'Opera dei Congressi che portò all'impegno politico dei cattolici. Era animato dalla convinzione che la carità cristiana deve essere l'anima della società nella quale le persone sono chiamate a partecipare responsabilmente alla vita sociale per realizzare il bene comune.
Io mi adopererò sempre, fin quando mi sarà concesso di vivere, a favore di una medicina che ridà la vita a chi la sta perdendo. So che mi sono vicini i tanti miei pazienti che vivono grazie a un trapianto. Siamo diventati una nuova grande famiglia ! Raffaello Cortesini "Accettare il concetto di una morte 'viva' per ridare speranza ad altri ha mutato il significato di morte... Questi pionieri, tra cui il professor Cortesini, hanno in definitiva scardinato il concetto di morte, con un percorso culturale e sociale epocale che ha rivoluzionato territori culturali, sociali e filosofici. Ma allora il professor Cortesini è stato un rivoluzionario? Per me sì, e questo libro lo dimostra appieno". (Marco Caricato)
Compostela e il suo angelo, pubblicato inizialmente nel 1948, un affascinante itinerario tra passato e presente, che si dipana tra le ruas e i palazzi della città jacopea, è ormai un classico ad oggi insuperato sia per le notazioni inedite offerte che per la visione d'insieme che propone. Un'opera storica, che racconta l'arte, i costumi e la religione attraverso i secoli, ma soprattutto un'opera poetica, che in poche ma intense strofe svela il vero volto di una città altrimenti destinata a rimanere misteriosa e magica, senza che mai si giunga ad afferrarne il segreto, custodito nei secoli dentro le mura della sua cattedrale-fortezza. Gonzalo Torrente Ballester lo ha carpito grazie al suo amore sincero e disinteressato per l'Apostolo Giacomo e per la sua città, e ce lo trasmette con una ricca e gustosa narrazione, grazie anche al suo linguaggio vivido, che consente al lettore di rivivere tutto d'un fiato una storia millenaria in modo appassionato e partecipe.
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l'8 settembre. Dell'armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall'amicizia con Lorenzo, un giovane toscano spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l'occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del '44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un'impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza. Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall'avanzata degli Alleati, c'è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti. Mentre si nutre con le lumache rosse che emergono dal terreno dopo la pioggia, emergono anche le sue memorie: la festa del Santo a Ferragosto, il profumo di burro e vaniglia dei biscotti preparati dal padre, il sapore dei babbaluci in umido, l'emozione della Targa Florio, la celebre corsa automobilistica. E il calore dei baci di Maria Assunta che, forse, lo sta ancora aspettando e che lui desidera riabbracciare a ogni costo. Ispirato a una storia familiare, "La strada giovane" è il primo romanzo di Antonio Albanese, che rivela un talento per la narrazione tesa, a tratti drammatica, venata di tenerezza. Nino è un protagonista struggente e vero, di cui è impossibile non innamorarsi.
Bambini e papà per crescere insieme una filastrocca, un momento indimenticabile che accompagna bambini e papà nel viaggio speciale per crescere insieme. La magia di un pomeriggio in bicicletta e della prima storia raccontata sotto le coperte, ma anche sfide difficili e lezioni imparate dopo molti tentativi. Essere genitori non è semplice: è un viaggio che inizia un giorno preciso, quasi come una magia, e non finisce mai. Ma anche essere piccoli ha le sue difficoltà. Paure, insicurezze, grandi gioie e prime volte. Perché non si smette mai di essere padri e non si smette mai di crescere. Alberto Pellai si rivolge a ogni papà e ogni bambino, celebra la tenerezza e l'amore, aiutando a comprendere i dubbi e le incertezze che ogni genitore può trovare sul proprio cammino. Questo libro diventerà un ricordo da rivivere insieme, un'occasione per rafforzare il legame, per scoprire come essere sempre più complici. «C'è molto Amore in queste pagine. Un Amore basato sulla tenerezza, sull'intimità condivisa, sulla consapevolezza emotiva che ci fa comprendere che un figlio chiede di essere nutrito affettivamente. Ma anche educato e sostenuto alla vita. Ha bisogno di radici e ali. Necessita di affetto e regole». (Alberto Pellai). Età di lettura: da 3 anni.
Grazie alle biografie laerziane, è stata conservata una incredibile quantità di notizie sulla storia della filosofia e della cultura antica, dai primi filosofi a Socrate, Platone e Aristotele, fino alle maggiori scuole dell'antichità, la stoica, la scettica, l'epicurea. In molti casi, infatti, solo grazie a Diogene Laerzio si sono potuti conoscere vita e pensiero di alcuni fra i maggiori pensatori dell'antichità. La curiosità per la notizia, il gusto per l'aneddoto, l'instancabile desiderio di ricostruire e tramandare per ogni fatto tutte le versioni conosciute, costituiscono motivo di piacevole lettura dell'opera laerziana, non solo per gli studiosi ma per tutti. La vita, le opere, le dottrine dei filosofi, spesso corredate da ampie citazioni dei testi originali, in un classico che resta un'autorevole via d'accesso alla lettura e alla conoscenza della filosofia greca.
Ottant'anni dopo la Liberazione dal fascismo, l'Italia è governata da un partito che di quella storia è erede. Cosa significa? Che effetti concreti ha sulle politiche del governo? E cosa ci dice del rapporto tra Fratelli d'Italia e la memoria di questo paese? Dall'autonomia differenziata al decreto sicurezza, dall'attacco ai magistrati alla torsione autoritaria su diritti e libertà, il governo Meloni si muove tra nazionalismo identitario e liberismo, repressione del dissenso e retorica populista. Il volume esplora le contraddizioni e i rischi di questa stagione politica, tracciando un bilancio - molto preoccupante - dell'Italia per come è e per come potrebbe diventare.
Fermiamoci un attimo. Ora, proviamo a pensare a quanto spesso ci ritroviamo così travolti da doveri e scadenze, dalla necessità di essere sempre reperibili e sul pezzo, da scordarci di prendere fiato, di dedicare tempo a noi stessi. Quante volte, poi, non ci curiamo di trovare un giusto equilibrio tra velocità e lentezza, di concederci attimi di silenzio e di noia, due dimensioni tanto temute eppure così necessarie e inevitabili? Per non parlare di quando è stata l'ultima volta che ci siamo fermati a riflettere sulla nostra felicità, a contemplare le meraviglie intorno e dentro di noi, la bellezza dell'arte, il potere antico del cantare, la pienezza di una castità che è libertà dal possesso in ogni rapporto, d'amore o d'amicizia. In un mondo sofferente in cui l'uomo si è posto al di sopra di ogni creatura, dovremmo invece, con umiltà, imparare dalla piccola lumaca: come lei, anche noi funzioniamo secondo un ritmo naturale che è ora di riscoprire, ascoltare e rispettare per poter vivere con gioia. È questo il messaggio che padre Maurizio Botta affida alle pagine del suo libro: prendendo le mosse dal successo del ciclo di catechesi dei "Cinque Passi al mistero" da lui ideato, con lo sguardo al Vangelo ma citando anche da Pavese, a Sartre, fino a Franco Califano e al rapper Anastasio, il giovane sacerdote procede a uno studio della contemporaneità che ci restituisce una nitida fotografia del presente; con delicatezza e onestà ci invita a meditare su aspetti del quotidiano spesso dati per scontati, ma fondamentali per riappropriarci di uno spazio di serenità nella frenesia del nostro tempo. Prefazione di Costanza Miriano.
Donne devianti, donne criminali, donne detenute, binomi complessi da affrontare e, soprattutto, da analizzare di fronte alla complessità del genere e alle implicazioni che emergono nel nuovo, diverso, loro coinvolgimento nelle organizzazioni malavitose. Il volume ripercorre l’evoluzione di donne di camorra che, grazie agli interventi ri–educativi del trattamento penitenziario, scoprono il proprio potenziale partendo da una revisione critica del loro vissuto e dei reati commessi, realizzando un percorso ideale che aiuta a comprendere gli elementi di forza e debolezza di un sistema penale che, nonostante le carenze, è ancora la strada per l’inclusione e la valorizzazione del capitale umano.