Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Esperienza religiosa tenutosi presso la sede milanese dell'Università Cattolica il 17 e 18 novembre 2011 e organizzato nell'ambito del Progetto "Filosofia ed esperienza religiosa" promosso dal Dipartimento di Filosofia e dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana. Per assicurare l'autonomia della ricerca razionale e per proteggere l'ambito religioso e della fede cristiana dai riduzionismi razionalistici è bene tenere ferma la distinzione tra filosofia e religione (e teologia). Ma vi è una seconda attenzione, legittima e completiva della prima, che merita di essere accuratamente indagata: l'unità della vita e l'atto dell'uomo credente o, più in generale, dell'uomo che cerca la verità e il senso della vita. Infatti la distinzione (anche dei saperi) trova il punto di unità nell'uomo e nella sua tensione al raggiungimento del suo fine ultimo. Queste alcune delle convinzioni dei promotori del Progetto "Filosofia ed esperienza religiosa", con le quali sono in gioco l'identità e la vita del singolo e della collettività. Tuttavia esse non hanno impedito - e anzi hanno alimentato - il confronto stretto con altre tradizioni di pensiero, nella consapevolezza che la dialettica, quanto più è intelligente e appassionata, tanto più conduce avanti nella conoscenza della verità.
Il volume presenta la traduzione latina del De anima di Aristotele condotta e commentata da san Tommaso d’Aquino, con testo a fronte in italiano. La cura e la traduzione di questo libro è stata condotta da un gruppo di studiosi provenienti dalle Facoltà di Filosofia italiane, statali ed ecclesiastiche, riuniti nel Progetto Tommaso e impegnati da anni nella lettura e nell’esame puntuale delle opere tommasiane, in lingua originale.
Opera della maturità dell’Aquinate (scritta tra il 1268 e il 1270), la Sentencia de anima mostra un Tommaso che sviluppa le teorie metafisiche e antropologiche dell’aristotelismo in modo personale ed originale. La traduzione critica qui pubblicata è dotata di ricchi apparati di introduzioni, lessico e indici, ed è destinata a segnare una tappa importante nella bibliografia tomistica.
L'Autore
Tommaso D’Aquino, profondo indagatore della psiche umana, autore di una originale sintesi di fede e ragione, a confronto con Aristotele, e unanimemente considerato uno dei più grandi pensatori dell’antichità.
«Un dotto lo chiamo ciclope […]. Ci sono ciclopi tra i teologi, i giuristi, i medici. [...] Ognuno di essi dovrebbe essere fornito di un [altro] occhio di fattura particolare [...]. Il secondo occhio è [...] quello della conoscenza di sé della ragione umana». La riflessione 903 del lascito antropologico di Kant offre l’orizzonte allo studio Dell’esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762. Guardando con l’occhio di cui il ciclope è privo, l’Autrice coglie i risvolti teoretici della riflessione precritica di Kant sull’esi stenza di Dio ed individua le radici della lotta kantiana al nichilismo.
Sulla base del con fronto con le filosofie coeve a Kant, nel volume sono delineati gli albori della teoria del riferimento come primo distacco critico dall’egida del possibile logico leibniziano e dall’essenzialismo. La riflessione interna all’Unico argomento possibile sull’esistenza di Dio, cara allo stesso Heidegger, non presenta però solo una filigrana onto-teologica e teoretica, essa presta anche il fianco a riflessioni di ordine etico. Consapevole di come il problema del determini smo nell’agire morale faccia ancora discutere i filosofi continentali ed analitici, l’Autrice confronta l’argomento onto-teologico con i temi della ragion sufficiente della scuola leibniziana e wolffiana per segnalare e seguire i tentativi kantiani di differen ziazione dal mec cani cismo e dal fatalismo etico.
In un giorno di giugno, durante il tour di presentazione della sua autobiografia, Christopher Hitchens viene colpito nella sua camera d'albergo da lancinanti dolori al petto e al torace. Come scriverà più tardi nel primo di una serie di illuminanti pezzi per Vanity Fair, è il giorno in cui si trovò improvvisamente deportato "dal paese dei sani oltre il desolato confine della terra della malattia". Nel corso dei successivi diciotto mesi, Hitchens ha continuato a scrivere, a sorprendere i lettori con la straordinaria qualità del suo lavoro e a rifuggire illusori conforti, preferendo affrontare la vita e la morte con entrambi gli occhi aperti. In questo racconto descrive acutamente le afflizioni della malattia, discute dei tabù che la circondano ed esplora il rapporto con il mondo, abbracciando l'intera gamma delle emozioni umane. "Mortalità" è la storia esemplare del rifiuto di accucciarsi di fronte all'ignoto e una lucida indagine sulla condizione umana. Intriso di acuta intelligenza e dell'inconfondibile humour del suo autore, il testamento di Hitchens non è solo una brillante e coraggiosa opera di letteratura ma anche la rivendicazione della dignità e del valore dell'uomo.
Che sia giunto il momento di cambiare qualcosa, nel mondo in preda alla crisi globale, lo pensano davvero in molti. Che sia il caso di fare qualcosa per limitare tutti quei poteri dominanti, finanziari e politici, che ci hanno portato alla rovina sta diventando un sentimento condiviso. Con questo intenso pamphlet, Hardt e Negri entrano nel merito della questione: non si tratta più, infatti, di protestare, come hanno fatto in questi anni i movimenti di piazza, ma di costruire, facendo emergere principi e pratiche che possano tirarci fuori dall'impasse. Proprio i movimenti hanno messo in evidenza quelli che potrebbero essere i primi principi "costituenti" di un nuovo sistema. In primo luogo, il rifiuto della rappresentanza politica e la costruzione, in sua vece, di nuovi schemi di partecipazione democratica; poi la valorizzazione del "comune", come sfera separata sia da quella privata sia da quella pubblica, statale; ma anche la ridefinizione di nuovi significati per il termine "libertà". Questi nuovi principi derivano da una lunga elaborazione teorica e sono sempre più messi in pratica a vari livelli in tutto il mondo. L'obiettivo è adesso creare un potere costituente che organizzi queste relazioni rendendole durevoli, promuovendo innovazioni future e rimanendo aperto ai desideri della moltitudine. I movimenti hanno dichiarato una nuova indipendenza e a portarla avanti dovrà essere un potere costituente. Questo libro ci dice come.
Il testo riunisce gli atti di un convegno tenutosi all’Università di Villanova (USA) nel settembre 1997 sul tema del rapporto tra “Religione e postmoderno”. Il colloquio è di importanza rilevante per quanto riguarda le questioni fenomenologiche relative al dono, l’evento, il possibile (Derrida, Marion, Caputo) e per ciò che concerne la discussione sulla religione nel mondo contemporaneo e del suo rapporto con le nuove teorie filosofiche (Dodaro, Kearney, Scanlon, Taylor).
Luana Astore, laureata in Filosofia all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi sull’influenza della psicoanalisi freudiana nel pensiero di J. Derrida. Attualmente compie ricerche sul pensiero filosofico contemporaneo con particolare attenzione al suo rapporto con la psicoanalisi. Cura la traduzione di J. Derrida, La cartolina postale (Mimesis, 2012).
Angela De Simio, laureata in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” con una tesi di traduzione di “short-stories” nelle riviste letterarie degli anni Trenta. Ha collaborato come traduttrice, redattrice e correttrice di bozze con le case editrici Edizioni Associate, Edizioni Socrates e Newton Compton Editori.
Federico Massari Luceri, laureato in Filosofia presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” con una tesi sulla questione della corporeità in F. Nietzsche e A. Artaud. Attualmente dottorando presso l’Università del Salento, svolge ricerche sull’opera di Nietzsche con particolare riguardo alla crisi della soggettività moderna e alla possibilità della costituzione di un soggetto nuovo a partire dalla genealogia del corpo. Ulteriori interessi speculativi sono rivolti al pensiero critico di Kant e all’opera di G. Deleuze.
Beatrice Nuti, laureata magistrale in “Scienze storico religiose” presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dedicata al teologo cattolico contemporaneo J. B. Metz e ai panorami cattolici postconciliari. Ha lavorato presso la redazione della rivista “Confronti” impegnata sui temi del dialogo tra le fedi e le culture, del pluralismo e dell’educazione alla pace. Partecipa allo staff editoriale della rivista IRInews. Ha collaborato alla traduzione del documento europeo Toledo Guiding Principles on Teaching about Religions and Beliefs in Public Schools di prossima pubblicazione.
Luca Tantari, studia Storia contemporanea presso l’Università Tor Vergata di Roma, si è interessato di questioni di storia del Cristianesimo (nello specifico l’eredità proto-cristiana nelle encicliche post-conciliari), e di tematiche di filosofia del novecento con particolare riferimento alla figura di F. Nietzsche. È stato premiato da Uniarts anno 2010 per il racconto breve Screensaver.
Federico Viri, laureato su una tesi sul concetto di “dono” all’interno del pensiero di J.-L. Marion, attualmente è dottorando di ricerca presso l’“Università del Salento” e presso “La Sorbonne, Paris-IV”, si occupa di fenomenologia francese contemporanea. Ha tradotto altre opere di J. Derrida come Circonfessione (Lithos, 2008), Il faut bien manger (Mimesis, 2011) e La cartolina postale (Mimesis, 2012).
L'edificazione di un unico Stato liberale nazionale italiano, l'importante contributo del pensiero cattolico liberale.
Per la radicalità della sua ricerca, l'originalità del pensiero e la determinazione con la quale ha saputo ridisegnare il panorama filosofico, Ludwig Wittgenstein è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi filosofi del Novecento. Questo libro offre al lettore un'introduzione al pensiero del filosofo austriaco sintetica, rigorosa e completa al tempo stesso, a partire dal celebre esordio rappresentato dal Tractatus logico-philosophicus, per arrivare alle note Della Certezza, scritte poco prima della morte. Evitando di concentrarsi sulle ben note bizzarrie del personaggio, il libro di Sluga ha il merito di ricostruire gli eventi della vita di Wittgenstein riferendoli sempre e con grande attenzione alle condizioni storiche, politiche e personali dalle quali è scaturita la sua opera filosofica. Tratteggiando le idee fondamentali e i concetti-chiave delle diverse fasi della filosofia wittgensteiniana, Sluga rivela al contempo la misura in cui i mutamenti culturali e politici vissuti da Wittgenstein e dai suoi contemporanei riflettano molti dei drammatici eventi che caratterizzano il XX secolo, e come il pensiero del filosofo austriaco possa aiutarci ad affrontare i problemi peculiari dell'esistenza politica e sociale contemporanea.
Che animale è un Homo sapiens? Cosa lo distingue dagli altri? La libertà? Oppure questa è un'illusione? Sono domande che ci poniamo da secoli: su libero arbitrio e predestinazione si è consumata la frattura tra Cattolicesimo e Riforma; di uomo-macchina e determinismo ha discusso la filosofia tra il Seicento e l'Ottocento, poi è arrivato Darwin con la sua "pericolosa idea" dell'evoluzione; nel Novecento tutto è sembrato dipendere dai geni; i progressi delle neuroscienze hanno spostato - l'indagine all'interno del cervello. Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello fanno il punto sullo stato attuale della ricerca e analizzano i limiti teologici, fisici, etici e biologici che condizionano l'individuo. Il risultato è una nuova concezione di libertà: non più un dono dato per scontato, ma un processo strettamente legato alle nostre azioni. L'uomo costruisce la sua libertà giorno dopo giorno e poco importa se agisce contro Dio e la natura o se accetta le loro regole, perché, alla fine, non siamo altro che il prodotto delle nostre scelte.
Natura delle forme, attesa e memoria, origine e senso della colpa, egoismo e fede, realtà e prospettiva. Un'analisi di motivi e problemi non secondari della filosofia a partire dall'idea del cominciare e del terminare, del succedersi e dell'alternarsi di condizioni, situazioni, emozioni.