Richiamandosi al Concilio Vaticano II si è operata una demolizione sistematica di quasi tutta la ricchezza musicale della tradizione cattolica in favore di musica profana entrata di prepotenza in chiesa. Questa svolta è stata operata in contrasto con gli insegnamenti ininterrotti della Chiesa, che il Concilio non ha smentito, che Giovanni XXIII ha riaffermato con chiarezza e che Paolo VI ha continuamente richiamato e autorevolmente spiegato. I primi a soffrirne sono i fedeli, che dalle contrapposizioni e dai relativi dissidi escono frastornati e ulteriormente provati nella spiritualità liturgica e forse anche nella fede. Questo timido e provvisorio bilancio relativo alla musica liturgica post-conciliare potrà servire alle generazioni future per realizzare quell’armonia che le nostre generazioni, immediatamente post-conciliari, non hanno conosciuto.
Chi è Cristo? E' figlio di Dio? E' un profeta o un uomo illuminato? E' rivoluzionario? Alcuni filosofi, teologi, intellettuali anche di altre religioni con opinioni e idee molto diverse si confrontano su questi temi.
Il volume dà ragione del IV Censimento nazionale dei servizi collegati alla Chiesa promosso dalla Consulta ecclesiale nazionale degli organismi socio-assistenziali. Rispetto alle precedenti rilevazioni, a cadenza decennale, l'ambito di studio è stato esteso anche ai servizi sanitari, attraverso il coinvolgimento dell'Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della CEI. Il lavoro è volto ad avviare una riflessione approfondita sul ruolo che le istituzioni ecclesiali socio-assistenziali e sanitarie del nostro Paese possono ricoprire, nel promuovere una rete di assistenza più prossima ai bisogni delle persone, e a porre le basi per un dialogo con il servizio pubblico e con le pubbliche autorità nell'ottica della solidarietà e della sussidiarietà.
"I testi raccolti in questo volume mi ricordano molte circostanze e incontri felici nei dieci anni del mio episcopato a Rottenburg-Stuttgart. Spero che, tradotti in un'altra lingua, possano parlare anche a gente che non è la mia nel senso stretto del termine, ma che, nel frattempo, ho imparato a stimare e ad amare; una gente che vive in situazioni e contesti analoghi, e che, come la mia gente, è in via, nella stessa Chiesa, una, santa, cattolica" (dalla Presentazione). Il volume, che raccoglie scritti brevi e di grande leggibilità del card. Kasper, si propone come libro di lettura spirituale. Al centro di ogni testo sta il Dio Trinitario: il Padre, che ha stretto la sua alleanza con Israele, il Figlio Gesù Cristo, che ha nuovamente fondato l'alleanza in eterno col suo sangue, e lo Spirito Santo, che dona la vita e una "Chiesa vivente". Con parole efficaci l'autore esprime la disponibilità infinitamente amorevole di Dio, che tuttavia non può evitare all'uomo la via della croce. Ma attraverso la risurrezione del Figlio può risplendere in ognuno la nuova vita e l'offerta della vita divina può rinnovarsi continuamente con il dono dello Spirito Santo nella Chiesa, comunità di fede. Attraverso una fede vissuta, a ogni uomo è così dato di sperimentare per sempre Dio, sorgente di vita eterna. L'edizione italiana si sviluppa in due volumi.
Già annunciata da Giovanni Paolo II, dal 4 al 25 ottobre 2009 si è svolta la II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Dopo un’apposita consultazione, Papa Benedetto XVI ha voluto che tale assise affrontasse il tema: La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,13.14). Molteplici sono le ragioni della sua importanza, non ultima la crescente rilevanza assunta dal dinamismo della Chiesa in Africa nell’orizzonte della Chiesa universale. Gli Atti di questo Sinodo costituiscono il primo strumento per conoscere il presente e il futuro della vita delle Chiese particolari in Africa (valori coltivati, difficoltà incontrate, aspirazioni, progetti ecc.). Il volume consente di seguire l’iter dei lavori sinodali, dal momento dell’annuncio del tema fino alla promulgazione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus.
I contenuti sono distribuiti in sei sezioni:
1. Annuncio e preparazione del Sinodo (storia e significato dell’istituzione sinodale; i Lineamenta; lo Instrumentum laboris);
2. L’inizio del Sinodo: temi e problemi;
3. In ascolto dei Padri (le prime 14 Congregazioni Generali; la Relatio post Disceptationem);
4. Il frutto pastorale (Nuntius e Propositiones);
5. Il Sinodo come evento;
6. L’Esortazione Apostolica Postsinodale Africae Munus (consegnata alla Chiesa da Benedetto XVI nel novembre 2011).
Il Sinodo dei Vescovi è un’istituzione permanente fondata dal papa Paolo VI il 15 settembre 1965, con la Lettera Apostolica Apostolica sollicitudo, per mantenere viva l’esperienza collegiale che, raggiungendo la sua manifestazione più alta nel Concilio, rende i membri del Corpo episcopale partecipi in gerarchica comunione della sollecitudine della Chiesa universale. Si tratta di un organismo che, favorendo la comunione dei Vescovi tra loro e con il Romano Pontefice, aiuta il Vescovo di Roma con il consiglio per la salvaguardia e l’incremento della fede e dei costumi, come pure per l’osservanza e l’incremento della disciplina ecclesiastica, per lo scambio di informazioni ed esperienze, per la comune ricerca di soluzioni pastorali adeguate e per lo studio dei problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo.
Cari genitori,
queste pagine sono dedicate a voi,
che avete figli piccoli eppure non più piccolissimi, bambini e bambine che chiedono ogni giorno cura e attenzione
ma insieme cominciano a domandare il senso di ciò che fate per loro. La domanda “perché?” è tante volte sulla loro bocca…
Presentando il Catechismo dei Bambini,
i vescovi italiani scrivono che, se si aiutano i bambini di oggi «a vivere e a camminare da bambini alla presenza del Signore, nella gioia e nella serenità, nella dignità e nella libertà», si pone «la premessa migliore per il loro sviluppo armonico domani».
State collaborando dunque, come genitori, con il Padre del cielo
che plasma a poco a poco questi bambini
nella loro originale identità, tenendoli tra le sue mani con tenerezza e fiducia.
È un compito bello e impegnativo
al quale questo percorso vuole dare concretezza.
Buon cammino insieme!
Un manuale che risponde a questiti precisi e concreti. Come restare in contatto coi genitori di bimbi battezzati? Come avviare un confronto con chi non si conosce? Come sostenere i genitori nel loro percorso educativo?
Un testo che interpreta il sacramento come l'inizio del percorso di fede e non, come spesso accade, la fine.
Le norme ufficiali per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni, con la prefazione del Card. Levada Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Scontistica CEI.
La riconciliazione della Chiesa con l'età moderna è stata la riconciliazione con l'uomo, non solo con gli uomini e le donne di "questo tempo", ma di tutti i tempi. Questo dicono i testi del Concilio. E la cosa da scoprire è proprio questa: che un Concilio che sembrava dovesse provvedere alla Chiesa e alla sua riforma, ha trovato la sua strada verso il futuro aprendo un nuovo grande discorso sull'uomo. Il primo atto di onestà verso il Concilio è dunque ora proprio quello di riprendere in mano i documenti. Ed è gran merito di questo libro riproporli e aver chiamato a raccolta diverse competenze per restituirne il significato e il valore (dalla Introduzione di Raniero La Valle). Il volume raccoglie interventi di Raniero La Valle, Giuseppe Militello, Roberto Repole, Paolo Gheda, Paolo Tomatis, Marco Tosatti, Maria Teresa Pontara Pederiva, Giacomo Galeazzi, Andrea Tornielli, Fabrizio Mastrofini, Luis Badilla Morales, Marco Ronconi, Gabriele Corini, Serena Sartini, Gianni Gennari, Gian Mario Gillio, Giorgio Bernardelli, Giovanni Ferrò.
Il cristianesimo è esperto in comunicazione. Lo mostrano venti secoli di storia: dalla vivacissima circolazione di testi, che caratterizza già le prime generazioni cristiane, sino al ruolo d'avanguardia assunto in questo ambito dalla Santa Sede nel corso dell'ultimo secolo e mezzo. Eppure, soprattutto a partire dalla metà degli anni Sessanta del Novecento, questo filo sembra essersi interrotto, moltiplicando le incomprensioni tra Vaticano e stampa internazionale. Perché? A interrogarsi in queste pagine sono figure di primo piano nell'ambito degli studi e della comunicazione: un cardinale (Gianfranco Ravasi), due docenti di storia contemporanea (Andrea Riccardi e Lucetta Scaraffia), cinque giornalisti non italiani (John L. Alien, Paul Badde, Jean-Marie Guénois, John Hooper e Antonio Pelayo) e il direttore di un quotidiano (Giovanni Maria Vian). Voci tra loro diverse, ma unite dalla volontà di capire senza tesi precostituite un nodo cruciale che, pur non limitato agli ultimi anni, affronta temi di stretta attualità. Comprendere il motivo di queste difficoltà mediatiche per un'istituzione esperta in comunicazione è un compito storico, che s'intreccia innanzi tutto con le problematiche ambivalenti della secolarizzazione e della modernità. In una tradizione di lunghissimo periodo come quella cristiana, nella quale la continuità presenta due facce: forza vitale e lentezza.
Il nostro è tempo di un profondo smarrimento antropologico e morale, potremmo dire - riprendendo le parole di Benedetto XVI - dominato da una "dittatura del relativismo" che vuole fare a meno della verità e di un'idea chiara dell'identità umana. In questo contesto sembra quanto mai urgente richiamare la bellezza e la bontà del Disegno di Dio sull'uomo e sulla donna. Riprendendo l'importante insegnamento antropologico della "Mulieris Dignitatem", il presente volume intende presentare una lettura uni-duale della lettera apostolica. Tutti gli articoli sono stati scritti a quattro mani e a due voci, una maschile e una femminile, allo scopo di esprimere "l'unità dei due" nella comune umanità di cui ci parlava il Beato Giovanni Paolo II: "Questa 'unità dei due', che è segno della comunione interpersonale indica che nella creazione dell'uomo è stata iscritta anche una certa somiglianza della comunione divina. Questa somiglianza è stata inscritta come qualità dell'essere personale di tutti e due, dell'uomo e della donna, ed insieme come una chiamata e un compito".
Viviamo in un'epoca dominata dalla comunicazione. Si comunica sempre. Comunque e dovunque. Una babele di parole, immagini, suoni. Un frastuono che spesso perde di vista la persona umana come centro del processo comunicativo. È questo il filo conduttore dello studio di Zanzucchi che, partendo dall'analisi del contesto massmediologico attuale, traccia un percorso di riflessione sul binomio 'silenzio e parola", e giunge alla proposta di una 'nuova comunicazione", dell'uomo e per l'uomo.