Si tratta di una raccolta di modi di dire e vocaboli toscani spesso molto saporiti, che il Borzacchini (pseudonimo di Giorgio Marchetti) ha raccolto per i lettori del Terzo millennio affinché queste perle della tradizione popolare italiana non vadano perdute per sempre, travolte da un italiano tristemente "uguale per tutti". In questo libro la tristezza non entra mai, né vi entrano l'omologazione, l'appiattimento, il senso del pudore. Gioco linguistico allo stato puro: beffardo, scurrile, paradossale, ma sempre di irresistibile comicità. Pubblicato la prima volta nel 1996, nel 1999 ottiene un seguito. Questo terzo volume del Borzacchini universale contiene tanti nuovi lemmi.
Non possiamo smettere di raccontare la realtà storica dei lager, le ideologie distorte che li hanno generati, le scelte dei singoli che hanno determinato per tanti la vita o la morte.
Questo libro raccoglie documenti, fotografie, testimonianze sulle relazioni tra oppressori e oppressi, la struttura e l'organizzazione dei lager, la grande rendita economica che generarono, insieme a tante storie di abiezione e di eroismo con una cronologia e un lessico essenziale.
Il libretto traccia brevemente la storia di questa antica pratica e offre suggerimenti metodologici e modelli per una sua utilizzazione personale e comunitaria.
La chirurgia nasce cone lavoro manuale, esercitata dal medico ippocratico e poi, a partire dal Medioevo, dal barbiere o sui campi di battaglia. Appresa attraverso i libri, ma per imitazione e ripetizione di gesti, la chirurgia è cresciuta nelle corsie degli ospedali e nella sale chirurgiche dove l'esercitazione anatomica ha creato le premesse scientifiche per una operazione efficace sul corpo dei vivi e, dopo l'avvento di varie tecniche, fra cui l'anestesia e la disinfezione, la chirurgia raggiunge i traguardi di oggi. Il libro narra questa lunga storia, intessuta di conquiste scientifiche e tecniche, di paure e di azzardi.
Serafini e cherubini, limbo e paradiso, giusti e dannati, cavalieri dell'Apocalisse, danze macabre, possessione diabolica ed esorcismo: lunga è la lista dei soggetti iconografici che ruotano intorno alla problematica del Giudizio, della salvezza, della dannazione e dell'aldilà, temi chiave e fonte d'ispirazione per gli artisti fin dagli albori del cristianesimo. Il volume è dotato di un vario apparato iconografico: 350 opere d'arte, tra dipinti, affreschi, sculture, codici miniati e incisioni, popolate di creature angeliche e infernali.
Il fenomeno-Berlusconi è il segnale di un'involuzione politica più generale, di una degenerazione della democrazia che coinvolge non solo l'Italia, ma tutto il mondo occidentale. Mentre alcuni aspetti del fenomeno possono apparire folcloristici, altri non lo sono affatto, e sono anzi l'anticamera di una qualche forma postdemocratica di società: ne sono un esempio il governare, secondo il giornalista, esclusivamente per i propri interessi, l'uso sistematico della menzogna, la demonizzazione degli avversari, lo screditamento di tutte le istituzioni, la furia di produrre a ogni costo leggi nuove che eliminino le tracce del sistema precedente.
"La sposa" narra la storia della famiglia Giusti nell'arco di due generazioni. Dopo trent'anni di matrimonio. Giulio lascia Silvia, se ne va. In un futuro non lontano, anche suo figlio Gino verrà assalito da un'inquietudine alla quale non riesce a resistere. Perché, quando hanno smarrito, entrambi, le ragioni di un legame coniugale che credevano profondo? Qual e il segreto impulso che muove Giulio e Gino? Le vicende della famiglia si snodano negli anni - sullo sfondo di una Roma splendida e struggente - finché, all'improvviso, Francesca: la moglie di Gino, cambia ogni prospettiva e, con un atto d'orgoglio, scompare. Il tempo non è innocente, scrive Montefoschi all'inizio della terza parte della Sposa. Il tempo è il grande tema dei suoi romanzi. Solo dopo un lungo silenzio, dopo il vuoto scavato dalla perdita, solo "dopo il tempo" può emergere la verità. E quello che capiterà a Gino, quando riuscirà a liberarsi di una relazione ambigua che gli ha impedito di vedere e, anche grazie a un evento del tutto imprevisto, capirà. Le pagine di questo romanzo ci dicono che la felicità può esistere. A patto di far chiarezza in noi stessi: di restituirci a quella luce interiore senza la quale è impossibile accogliere l'altro, e donarci.
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La prima giornata di Gesù - scelta come icona biblica di riferimento del Convegno ecclesiale di Firenze - offre gli elementi fondamentali del discepolato cristiano. Il volume porta il lettore a Cafarnao, aiutandolo a ripercorrere l'esperienza dei discepoli in quella prima giornata con Gesù: nella sinagoga, mentre prega col suo popolo; in una casa, dove vive la dimensione più laica della quotidianità; per le strade di quel villaggio, mentre guarisce; poco distante, in un luogo nascosto, dove prega da solo. Lì si può incontrarlo, ma non ci si può fermare a lungo. Come i discepoli sono partiti per seguire Gesù, che da lì è andato "nei villaggi vicini", così in quella città della Galilea si può ancora udire la sua voce: "Andiamocene altrove!" (Mc 1,38).