Consapevole che san Benedetto ci incoraggia a conoscere il senso più profondo delle parole da cantare, dei testi da leggere, dei segni liturgici da compiere e a interiorizzare il loro vero significato, per poi trasmetterlo mediante tutto il nostro atteggiamento, affinché alla fine tutto diventi una celebrazione autentica, padre Abrahamowicz, esperto di liturgia, ci offre un approfondimento sapienziale delle parole e dei gesti del Triduo Santo. Parole e gesti che quasi sicuramente conosciamo, ma che forse sono velati dall’abitudine.
Destinatari
Sacerdoti e religiosi.
L’autore Johannes Paul Abrahamowicz, nato il 1960 a Vienna (Austria), è stato ordinato sacerdote nel 1985, dopo gli studi teologici al Sant’Anselmo (Roma). Dal 2005 è Priore della Comunità benedettina a San Paolo fuori le Mura. È autore, tra l’altro, di canti per la liturgia.
La festa di Pasqua è la più importante di tutto l’anno liturgico. È una festa di luce: il Signore risorto c’illumina, mette nei nostri cuori un’immensa gioia, un’immensa speranza, e li riempie anche di amore.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C –, 2003, 2004, 2005); Mistero di Cristo e vita del cristiano (2004); Vivere nella nuova alleanza (2a ed., 1966); Messa, vita offerta (2007); Accogliere l’amore che viene da Dio (2008); e nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo.
Il volume raccoglie gli interventi di sei autori – noti biblisti, teologi e studiosi – per il periodo quaresimale 2010, sul tema «... E di me sarete testimoni». L’itinerario quaresimale proposto, di ricerca, meditazione e contemplazione, vuole aiutare a scoprire il vero significato della testimonianza:non trionfalismo esaltato e presuntuoso,non colonialismo ingordo e vorace,non proselitismo forsennato,ma vivere semplicemente la propria fede in maniera naturale e spontanea, nella comunione e contemplazione di Gesù di Nazaret.
Lo sguardo biblico:Testimonianza e speranza in Cristo secondo l’Apocalisse (Ugo Vanni);
Lo sguardo teologico:Testimoniare la luce del Risorto (CrispinoValenziano);
Lo sguardo filosofico-morale:Testimonianza, carità e martirio all’inizio del Terzo Millennio (Paola Ricci Sindoni);
Lo sguardo spirituale: La testimonianza del Vangelo nella vita quotidiana (Salvatore Martinez);
Lo sguardo ecclesiale: La testimonianza della speranza e la missione della Chiesa (Francesco Lambiasi).
Punti forti
Un ottimo sussidio per vivere la Quaresima. La fama degli autori: biblisti, teologi, studiosi riconosciuti e apprezzati. L’attualità del tema: la testimonianza rientra infatti nei piani pastorali della CEI.
Destinatari
Laici impegnati, che hanno familiarità con la lectio divina.
Parroci alla ricerca di spunti per impostare i quaresimali nelle loro parrocchie.
Curatore
Natalino Valentini è direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Alberto Marvelli» di Rimini, dove è docente di Ecumenismo e Filosofia della religione.
Gli altri autori: Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini. Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito. paola ricci Sindoni, docente di Filosofia morale all’Università di Messina. Crispino Valenziano, docente di Spiritualità liturgica al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma. ugo Vanni, biblista, docente di Esegesi neotestamentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
C’è una bellezza nel Crocifisso? Come si può conciliare il segno scandaloso di un orribile supplizio con la figura salvifica del Cristo? E ancora, come si deve guardare lo «spettacolo della Croce»? Queste sono le domande di fondo che ci accompagnano attraverso la lettura e la comprensione di sedici opere, che rappresentano la Crocifissione e che coprono un arco di tempo lunghissimo che va dall’VIII al XX secolo. Si potrà notare come nella raffigurazione dei Crocifissi gli artisti riflettano l’evolversi della teologia della Croce lungo i secoli. Contemplare la Croce significa sentire la forza della grazia e cercare la «bellezza del Crocifisso»; significa fare esperienza dell’oscillazione fra un segno storico scandaloso, eccessivo, drammatico e un simbolo salvifico efficace, ricco di significati e speranza.
Descrizione dell'opera
Il volume si propone di presentare gli aspetti fondamentali dei sacramenti, facendo tesoro di ciò che emerge dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione della Chiesa, con un'attenzione anche al modo in cui essi vengono celebrati. In una sorta di vademecum, catechisti e operatori pastorali possono facilmente mettere a fuoco in maniera organica ciò che la fede cattolica afferma a proposito dei sacramenti.
Dal punto di vista metodologico, l'autore parte dall'originalità di ogni sacramento, concentrandosi solo in un secondo momento su ciò che, in quanto comune a tutti e sette, caratterizza i sacramenti in generale.
Egli prende le mosse dall'eucaristia - e non dal battesimo, come avviene nell'enumerazione più classica - nel convincimento che il sacramento per eccellenza della Pasqua di Cristo offra la visuale più adeguata per guardare anche agli altri.
Sommario
Presentazione. Il mistero eucaristico memoriale del sacrificio di Cristo. Il battesimo e la cresima sacramenti dell'iniziazione cristiana. La penitenza. L'unzione degli infermi. L'ordine. Il matrimonio. Note sui sacramenti in generale.
Note sull'autore
Pierpaolo Caspani, nato nel 1960, dal 1984 è prete della diocesi di Milano. Ha conseguito il dottorato in teologia con una tesi dal titolo La pertinenza teologica della nozione di iniziazione cristiana (1999). Attualmente è direttore della Sezione della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, costituita presso il seminario di Milano, dove insegna teologia sacramentaria dal 1988. Presso le EDB ha pubblicato Rinascere dall'acqua e dallo Spirito. Battesimo e cresima sacramenti dell'iniziazione cristiana (2009) e, con P. Sartor, Iniziazione cristiana. L'itinerario e i sacramenti (2008).
Descrizione dell'opera
Nel cammino di conversione dell'autrice, le sette parole pronunciate da Gesù sulla croce rappresentano il luogo in cui viene raccolta in condensato l'esperienza vissuta nel corso di una lunga ricerca dell'amore divino.
Il lettore è così accompagnato a meditare sul Cristo sofferente e glorioso, in un itinerario di purificazione. «Speriamo che i lettori italiani prendano gusto al ricco messaggio di queste meditazioni e vi trovino conforto e approfondimento per la propria fede nel Crocifisso Risorto» (dalla Presentazione di R. Tremblay).
Sommario
Una parola di presentazione (R. Tremblay). Ho sete. Donna, ecco tuo figlio. Ecco tua madre. Elì, Elì, lemà sabactàni. Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. Oggi sarai con me in Paradiso. Tutto è compiuto. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
Note sull'autrice
Élisabeth Smadja è un'ebrea francese di origine tunisina, convertita al cattolicesimo.
Un aiuto per credenti e noncredenti a comprendere meglio il significato della Croce del Risorto e per una seria, preparata ed efficace celebrazione della Pasqua.
Nel suo cammino lungo la via dolorosa Gesù incontra una folla che gli manifesta odio e disprezzo ma anche chi gli esprime sentimenti di pietà
e compassione compiendo un qualche gesto d’amore per lui. In quella folla ci siamo anche noi. Ognuno è spinto a chiedersi in quale categoria di persone egli incontra il Cristo sofferente: tra coloro che si limitano
ad uno sterile sentimento di compassione, superficiale e passeggero,
oppure con gli Apostoli, fuggiti per paura di compromettersi?
Tra i carnefici che si accaniscono contro di lui, oppure con Maria
e Giovanni o con le pie donne, affezionate e fedeli?
Insomma qual è il nostro ruolo nella Passione di Cristo?
Questo testo, il quarto della serie «Omelie», si colloca sia dal punto di vista cronologico sia dal punto di vista tematico in continuità diretta con il volume Omelie e istruzioni pasquali.1968-1974,pubblicato nel 2005,in quanto propone la riflessione di don Giuseppe condotta nei giorni di giovedì, venerdì e sabato santo di Pasqua negli anni 1975-1978. Raccoglie vere e proprie omelie (sei) pronunciate durante la liturgia eucaristica e istruzioni (undici), forme particolari di omelie che don Giuseppe rivolgeva nel triduo pasquale alla comunità in occasione della recita di mattutino.Come si può facilmente notare,le istruzioni sono,rispetto alle omelie,assai più ampie,più complesse e più elaborate concettualmente.Il lettore potrà quindi cogliere un pensiero che si snoda,si articola e si arricchisce di testo in testo, e che illumina, sotto la guida egemonica della Sacra Scrittura,aspetti diversi e complementari del mistero pasquale di Cristo. Tra i temi dominanti nelle diverse omelie e istruzioni, si segnalano: il mistero dei giorni dell’amarezza e della passione; l’adorazione della croce che è insieme,in modo inscindibile,adorazione dell’incarnazione e adorazione dell’eucaristia;Gesù che si rivela Maestro,Signore e Servo;il senso e l’importanza del sepolcro;la presenza del Padre nella passione,morte e sepoltura del Figlio;l’adorazione del Risorto e l’adorazione del Padre in spirito e verità. Riflessioni sul triduo pasquale nei quali ciascuno di noi può ricevere le luci più illuminanti e può accogliere dal dono di Dio le grazie più trasformanti.
AUTORE Giuseppe Dossetti (1913-1996), giurista, canonista, professore di diritto ecclesiastico all’Università di Modena, dirigente politico nella Resistenza, deputato all’Assemblea Costituente e nella I Legislatura, vicesegretario della Democrazia cristiana, lascia la vita politica nel luglio del 1952.Nei mesi successivi promuove un progetto per la formazione,a Bologna,di una biblioteca per la ricerca storica e teologica per laici (Centro di documentazione). Nel 1956, ancora laico, dà vita alla comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata,con l’assenso dell’allora arcivescovo di Bologna card.Giacomo Lercaro.Nel 1957 lascia la cattedra universitaria. Nel 1959 viene ordinato sacerdote. Diventa stretto collaboratore, durante il Vaticano II e il post-concilio, del card.Lercaro,fino alla conclusione del suo episcopato bolognese nel 1968.Dal 1968 fino alla morte,avvenuta il 15 dicembre 1996,ha vissuto come monaco nelle comunità della Famiglia da lui fondata,in Italia e in Medio Oriente.
Il testo, agile e accessibile, si compone di 8 capitoli: 1. Sulle tracce del Signore risorto; 2. La teologia della croce; 3. Cristo risorto nel segno del pane; 4. Cristo risorto nel segno della Parola; 5. Cristo risorto nel segno della Chiesa; 6. Cristo risorto nel segno dei poveri; 7. Il segno del Risorto nella storia;8.La pasqua della Madonna. L’autore, con la sua esperienza e saggezza, risponde a domande quali: la risurrezione di Cristo è un fatto storico? Gesù ha parlato solo in passato o vuol parlare anche oggi? Come ascoltare lo Spirito Santo che vuol parlare nella nostra storia? Che cosa dice la risurrezione di Cristo rispetto al mistero della morte? Testo di meditazione semplice ed essenziale,ricco di citazioni bibliche,di autori famosi e del magistero. “Cristo è risorto”è la più bella notizia del mondo, perché ha vinto la più brutta notizia, la più tragica realtà: la morte. La risurrezione di Cristo è il kerygma, l’annuncio che ha cambiato tutto nella storia dell’uomo e del mondo. (L’Autore)
AUTORE Alfredo Battisti, nato a Padova nel 1925, èarcivescovo emerito di Udine dal 2001.Ordinato sacerdote nel 1947 e laureato indiritto canonico a Roma nel 1951,ha prestatoservizio a Padova come vicario generale.Eletto arcivescovo di Udine nel 1972,duranteil terremoto del 1976 ha vissuto in prima per-sona il dramma dei terremotati. Dal 1979 al1982 è stato presidente della commissioneCEI per i problemi sociali e del mondo dellavoro. Ha scritto numerosi articoli, nonchétredici lettere pastorali rivolte al clero e alpopolo del Friuli. Per Paoline ha pubblicatonella stessa collana Il paradosso delle beatitudini(2006).
Raccolta delle omelie della Quaresima, della Settimana Santa e di tutto il periodo pasquale fino a Pentecoste. Linguaggio vivo e moderno, al tempo stesso fedele alla tradizione.
«Questo è un libro che nasce, prima di tutto, da un desiderio: comunicare che Dio stesso si è comunicato e si comunica a noi, si comunica a te. E, se tu scopri questo, la tua vita non può essere più quella di prima. È poi un libro che nasce da una certezza: nel nostro cuore è racchiuso un grande amore per la Parola ; un amore che, spesso, non sappiamo intercettare e al quale, quindi, non permettiamo di maturare fino alla conoscenza, di condurci fino alla comunione, di possederci e portare frutto» (dalla Premessa).