Una biografia in cui risuona la voce dello stesso Francesco, facendo emergere la figura e il pensiero del santo di Assisi così come lo descrivono le primitive fonti francescane.
Questo libro aiuta ad affrontare consapevolmente le questioni fondamentali del nostro tempo: per abitare il presente con entusiasmo e responsabilità, per affrontare anche la crisi come un'occasione di rinascita.
Il primo ingresso delle monache nel Monastero di Santa Chiara di Verucchio avvenne nel 1636. Un testimone oculare, il notaio Girolamo Celli, scrisse una "Memoria" dell'evento assai particolareggiata e suggestiva. Il manoscritto originale è perduto ma ci è pervenuta la trascrizione di Ariodante Marianni nel 1875. Il linguaggio è elaborato e solenne: il notaio è consapevole di presentare un episodio fondamentale della storia di Verucchio.
Jacopone da Todi (1233-1306), originalissimo poeta e solitario contestatore del suo tempo, viene qui rivisitato e storicamente inquadrato nella biografia e negli scritti da un saggista che si cala bene attrezzato nel succedersi di vicende nodali, le esplora, le ricostruisce, le unifica in un ritratto esemplare. Come nelle sequenze filmiche, in queste pagine scorrono in primo piano le stagioni di una vita sullo sfondo di travagli religiosi e civili che ebbero risonanze e conseguenze europee: la nascita e la crescita, gli studi a Bologna, la professione notarile, il matrimonio, la tragica morte della moglie Vanna, un decennio di esistenza senza dimora, l'entrata in convento, le lotte spirituali, i divieti, la prigionia, la morte. Papa Celestino V lo accolse e benedisse, papa Bonifacio VIII lo perseguitò e maledisse. La consona duttile prosa di Maffeo rende indimenticabile la lettura.
I giocatori per i quali l'azzardo è ormai una vera malattia sono sempre di più. A cadere nella dipendenza sono spesso i poveri, le donne, gli anziani. Chi è in cura presso i Sert, i gruppi di mutuo aiuto e le comunità di recupero è appena la punta dell'iceberg. Eppure gli inviti a giocare d'azzardo sono sempre più pressanti, nuove sale aprono ogni giorno, la pubblicità incalza promettendo facili vincite e una vita felice. Lo Stato non reagisce, anche se i costi sociali superano di gran lunga gli incassi per l'erario. Sul ricco bottino allungano le mani le mafie. È un'emergenza sociale senza soluzione? No. C'è un'Italia che reagisce. È l'Italia dei volontari, dei medici coraggiosi, degli esercenti di bar e tabaccherie, di sindaci e Regioni che non chiudono gli occhi e resistono all'aggressione dell'azzardo. Non vanno lasciati soli. Occorre sostenerli. Il primo passo è conoscere il fenomeno: il Gap, gioco d'azzardo patologico; e Azzardopoli, il sistema di connivenze e furbizie che lo alimenta.
Le meditazioni qui raccolte presentano il mistero della Pentecoste partendo dalla lettura che Luca ne fa negli Atti, Giovanni nel suo Vangelo e Paolo nelle sue Lettere. Mettendo insieme i loro punti di vista diversi e complementari, si ottiene un'immagine per così dire tridimensionale dell'evento dello Spirito Santo.
Il volume è la espressione di una volontà e di un desiderio di meglio conoscere e apprezzare la singolare importanza del papa Francesco che sta rinnovando e favorendo una maggiore adesione al messaggio cristiano nella gente sempre più numerosa e desiderosa di ascoltare le sue parole e seguire il suo insegnamento. Più autori hanno concorso nella stesura del volume che diventa aiuto e sussidio a meglio cercare di capire l'attualità di una azione umana, sociale, religiosa innovativa anche nelle usanze e strutture nella Chiesa. Le voci ed i nomi degli scrittori esprimono pensieri e giudizi che stanno coinvolgendo la folla di quanti, anche non cristiani, cercano di fare esperienza immediata e personale del "fenomeno".
Il libro raccoglie alcune lettere di Cirillo, patriarca di Alessandria, indirizzate al patriarca di Costantinopoli Nestorio e ad altri personaggi. Il curatore aggiunge alcune repliche di Nestorio e commenta con competenza gli antichi testi inquadrandoli nella temperie religiosa dell'epoca, quando il rigore dottrinale e l'impeto polemico innervano i delicati rapporti fra le Chiese, fra le scuole teologiche e fra le autorità ecclesiastiche e il potere imperiale. Al centro del dibattito, una delle questioni fondamentali della fede cristiana: l'incarnazione di Cristo, un tema di estrema attualità anche oggi. Sullo fondo, il concilio di Efeso del 431 in cui questa questione fu affrontata. Nello stile della collana "Vetera sed Nova-, il volume propone una selezioni di brani in una traduzione moderna e curata: parole di grande forza, capaci ancora oggi di scuotere il lettore.
Il filo conduttore di questo volume è tutto in una frase: "La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono - (Sap 2,24). Cipriano delinea con fine maestria la figura dell'invidioso, in modo quasi tragicomico, e indica la via per superare il vizio, padre d'infiniti altri vizi e peccati, secondo l'insegnamento del Nuovo Testamento. La trattazione inquadra soprattutto la gelosia e l'invidia, ritenute da Cipriano come il principio della vita viziosa; ma si allarga poi ad altri vizi e peccati tra i più gravi che da quelle derivano. Sotto questo aspetto, Cipriano sembra essere stato il primo autore cristiano a scrivere sui vizi capitali, un tema oggi di grande attualità. La collana "Vetera sed Novapropone brani scelti di grandi autori del passato proposti in una nuova traduzione accurata e moderna, con commenti e introduzioni capaci di ridare al testo tutta la sua forza.
Marius Oprea è un archeologo unico nel suo genere. Dissidente all'epoca di Ceaucescu e successivamente fondatore dell'Istituto per la ricerca sui crimini del comunismo, setaccia la Romania alla ricerca di storie mai dimenticate ma da decenni passate sotto silenzio, a testimonianza delle quali oggi resta poco. Restano le ossa di vittime assassinate dalla Securitate, la polizia politica rumena, e sepolte poco lontano dai villaggi come monito. Rimangono i resti dei vescovi e dei sacerdoti greco-ortodossi rinchiusi e martirizzati. Resta una storia della Romania quasi sconosciuta tutta da riscrivere. Dall'incontro di Oprea con Guido Barella sono nate un'amicizia e una stretta frequentazione, ma anche l'occasione per raccontare una storia profonda e avventurosa, che affonda le sue radici nella storia dell'Europa e della follia dei totalitarismi.
Il simbolismo dell'eucaristia nell'arte cristiana, dalle prefigurazioni dell'Antico Testamento alle rappresentazioni simboliche. Una ricerca accurata tra opere note e meno note, che passa in rassegna i numerosissimi simboli che, nelle diverse epoche, gli artisti hanno scelto per rappresentare questa verità di fede: dal pesce al delfino, dall'agnello al pellicano, dal corvo all'unicorno. Un percorso al tempo stesso di arte e di fede. Tra arte e fede: i simboli dell'eucarestia.