300 bambini e ragazzi di diverse scuole italiane e gruppi di catechismo, accompagnati da insegnanti ed educatori, hanno visto e commentato il film Marcellino Pane e Vino. Una storia che li ha affascinati e ha fatto sorgere in loro emozioni, riflessioni, domande, espresse con pensieri e disegni raccolti in una mostra e in un catalogo. Un'esperienza esemplare che documenta il cuore grande dei bambini e del loro mondo interiore.
«Ma siamo sicuri che la nostra religione è quella vera?»
«Perché hanno crucifissato Gesù in croce? Se Gesù è resuscitato, come e quando è morto per la seconda volta?»
«Perché Gesù vuole che lo mangiamo?»
«Perché anche quando sono felice mi sento triste?»
«Cari bambini, mi presento. Sono padre Maurizio, un sacerdote di Roma.
Da tanti anni sono catechista di bambini come voi e ho scoperto quanto belle e profonde siano le vostre domande, le cose che vi affascinano e quelle che vi incuriosiscono di più».
«Cari genitori e catechisti, mi chiamo don Andrea; anch’io sono un sacerdote di Roma.
Quando i bambini trovano adulti che li aiutano a capire che esistono risposte alle loro domande, affrontano con coraggio la vita e nasce in loro il desiderio di crescere».
Illustrazioni a colori di Andrea Pucci
Il libro dell'Esodo è stato definito il «Vangelo dell'Antico Testamento». Leggere e meditare la vicenda del popolo d'Israele prima schiavo in Egitto, poi liberato da Dio, significa ripercorrere una delle dinamiche più importanti della vita cristiana, quella battesimale. È il cammino proposto ai Gruppi di Ascolto della Parola, invitati a riconoscere una grande novità. Nell'Esodo il popolo non passa dalla schiavitù alla libertà, bensì dalla schiavitù al servizio, cioè dalla schiavitù del faraone al servizio di Dio. Ebbene, "servire Dio" è il nome della libertà. In altre parole, questo libro dell'Antico Testamento dà un fondamento teologico alla nostra libertà.
Nel libro, terzo della collana, vi è l'essenziale di quanto riguarda l'Eucaristia, con molte indicazioni e spiegazioni di segni e simboli dell'Eucaristia. Seguendo lo svolgimento del rito dell'Eucaristia, i curatori presentano i contenuti teologici, liturgici e spirituali del terzo sacramento dell'Iniziazione cristiana. Disseminate nel libro vi sono alcune citazioni dei Padri della Chiesa, i quali ci hanno tramandato delle bellissime riflessioni; vi si trovano immagini di opere d'arte relative al sacramento, le quali fanno "vedere" con gli occhi ciò che si crede con l'intelligenza; inoltre vi sono delle indicazioni pratiche per la celebrazione. Alla fine vi è una pagina da personalizzare con foto e informazioni, per questo potrebbe diventare un bel ricordo della Prima comunione.
L’edizione dell’epistolario del servo di Dio don Carlo Braga (‘uomo dalle tre patrie’, ‘il piccolo don Bosco della Cina’) ha presentato difficoltà di diversa natura. Anzitutto quella dovuta al loro numero. L’intero corpus delle lettere superstiti, alle quali si devono aggiungere le circolari e le relazioni ai superiori dei vari dicasteri di Torino e ai responsabili preposti alle visitatorie apostoliche o alle diocesi, sono al momento attuale 499 (tre si sono aggiunte quando la catalogazione era già ultimata). Per questa pubblicazione se ne sono scelte 367, lasciando da parte quelle meno significative dal punto di vista del messaggio comunicato. Alcune di esse sono dei brevi trattati pedagogici, fondati sul ‘sistema preventivo’ di don Bosco.
A questa prima si affianca quella dipendente dalla variegata gamma dei destinatari. Si tratta di familiari, di amici, di antichi compagni, di benefattori, di confratelli, di autorità religiose e civili (don Braga incontrò anche Mao Tse-tung e Chiang Kai-shek, e veniva invitato alle più importanti celebrazioni con la sua travolgente ‘Banda Valtellina’). Il ruolo da essi ricoperto ha imposto al mittente il ricorso a una diversità di stili, dal familiare pieno di tenerezza, all’ufficiale formalizzato, per adattarsi con squisita empatia all’attesa di coloro che avrebbero ricevuto il messaggio.
Si aggiunga la necessità di possedere una certa padronanza di una vasta panoramica di lingue e di dialetti. Troviamo, sporadicamente, voci e locuzioni nostrane (valtellinesi, piemontesi, venete…), termini ripresi dalla varietà tagalog delle Filippine, citazioni in latino, reminiscenze degli studi classici, più spesso frasi scritturistiche provenienti dalla liturgia o riecheggiamenti memorizzati da un regolare ricorso ai documenti della chiesa, testi redatti in italiano, latino, portoghese, inglese, francese, cinese.
Si è voluto dare ampio spazio alle note. Anzitutto a quelle riguardanti la ricostruzione dei nessi familiari e dei circoli dei compagni di convitto, per cogliere più dal vivo la compartecipazione con la quale don Braga seguiva da lontano, giorno per giorno, la loro vita, nel ricordo delle varie ricorrenze e nella preghiera. Diffuse sono pure quelle che ricostruiscono i profili biografici dei destinatari, amici, autorità, confratelli e giovani accolti nelle numerose fondazioni, rivelatrici dell’ambiente di gioioso ed eroico fervore missionario che si era creato nelle comunità e nei vicariati. Molti di loro sono santi o in avanzato cammino verso la canonizzazione (san Luigi Versiglia, san Callisto Caravario, beato Vincenzo Cimatti, servo di Dio Andrej Majcen, giovani imprigionati e torturati per la loro fede). Non si sono trascurati neppure i riferimenti alle citazioni scritturistiche o anche letterarie, che danno la misura di un livello culturale alto del mittente.
Edición preparada por Francisco Javier Sotil y Ezechiele Pasotti.
Prólogo por Ricardo Blázquez Pérez, Cardenal-Arzobispo de Valladolid, Presidente de la CEE.
«Cincuenta años sin parar un instante, de viajes, de escrutinios, de visitas a tantas comunidades en Madrid, Zamora, Barcelona, París, Roma, Florencia, Ivrea... Escuchando y escuchando a cada hermano sobre su vida, sus sufrimientos y su historia, iluminándola a la luz de la fe, de la cruz gloriosa de Nuestro Señor Jesús. Pienso que tenéis derecho a conocer el corazón de Carmen, su inmenso amor a Jesucristo. Decía constantemente: "Jesús mío, te amo, te amo. Ven, ven, ayúdarne"» (Kiko Argüello).
Santa Veronica ci accompagna lungo i misteri del
Rosario aiutandoci a pregare con i suoi scritti.
Ella ha guardato Maria e da lei ha imparato ad
amare Gesù, a contemplarlo e a seguirlo.
Preghiamo con santa Veronica e chiediamole, per
intercessione della Vergine Maria, un amore
ardente affinché la nostra vita sia trasformata dall’esperienza
viva di Dio, che in Cristo Gesù ci ha
mostrato il suo volto e ci ha reso tutti fratelli.
Josemaría Escrivá de Balaguer nacque in Spagna, a Barbastro, il 9 gennaio 1902. Dopo aver ricevuto una educazione cristiana dai suoi genitori fu ordinato sacerdote il 28 marzo 1925. Il 2 ottobre 1928 fondò l'Opus Dei. Si trasferì a Roma nel 1946, dove risiedette fino al giorno della sua morte, il 26 giugno 1975. Il 17 maggio 1992 è stato beatificato da San Giovanni Paolo II e dieci anni dopo, il 6 ottobre 2002, fu proclamato santo. La presente opera in tre volumi espone teologicamente l'insieme del messaggio di San Josemaría sulla santificazione del lavoro professionale e dell'intera vita quotidiana.
Quadretto Creazione Argento bilaminato colorato.
misure cm 7 X 17