Mediante lo Scapolare, i devoti della Madonna del Carmine esprimono la loro volontà di plasmare la loro esistenza sull'esempio di Maria.
La pietà cristiana ha percorso lo stesso cammino di Cristo in quel rito religioso che è la Via Crucis, caro al cuore di ogni fedele, che in spirito di penitenza si è affiancato a Gesù sulla via del Calvario. La Croce non è solo patibolo infamante, ma è via, anzi nel linguaggio biblico è vita. La Croce è quindi anche e soprattutto il sentiero della Vita: Via Crucis, Via Vitae. Il tratto di strada rappresentato va dal pretorio di Ponzio Pilato, dove Gesù viene condannato a morte (prima stazione) fino alla cima del Calvario, dove viene affisso alla Croce, alta fra cielo e terra, e dove si trova "un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo" (Gv 19,40) in cui verrà deposto il corpo di Gesù (quattordicesima stazione). Le immagini e le parole che illustrano questo itinerario della Via Crucis ci aiutano a diventare sempre più "vera icona" del Figlio: lo Sfigurato della Passione, il Trasfigurato nella Gloria.
la vita e l attivita in campo liturgico di un prestigioso attore del rinnovamento liturgico.
L INNOGRAFIA NELLA LITURGIA DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE CRISTIANE. TESTO ORIGINALE IN FRANCESE. DOCUMENTO DELLA CONFERENZA DI SAINT SERGE IN OCCASIONE DELLA XLVI SETTIMANA DI STUDI LITUR
C'è una valenza simbolica universale che può essere riconosciuta nel pellegrinare da parte degli uomini mossi da un desiderio. Il viaggio è normale sia per il lavoro che per lo svago. Intraprendere un cammino, avere una meta, percorrere una strada fa parte della storia degli uomini e di ciascun uomo o donna. Il popolamento della Terra, l'individuare luoghi e ambiti del sacro è una costante dell'esperienza dei popoli fin dalle origini. C'è un simbolismo e c'è una relativa iconografia, c'è la circolazione delle persone e delle idee, esiste una correlazione organica con alcuni percorsi privilegiati. E tutto ciò ha un ulteriore effetto che può essere riconosciuto nei grandi percorsi storici.
Nei saggi raccolti in questo volume viene affrontato lo studio della santità e dei culti dei santi. L'attenzione degli autori si concentra soprattutto sugli itinerari compiuti dai santi e dalle loro reliquie, sul ruolo svolto dai loro culti come strumento di radicamento di dinastie regnanti in territori di nuova conquista, come elemento della strategia politica di famiglie nobili, come fattore di coesione all'interno del gruppo e della comunità che si affida al loro patronato, come vincolo di solidarietà fra emigranti che ne diffondono il culto fuori dalla loro città.
L'opuscoletto raccoglie meditazioni, salmi, brani di vangelo sulla Pasqua, affiancati a belle illustrazioni.
Il titolo del libro è di per sé molto esaustivo e non ha bisogno di spiegazioni. Ecco allora una testimonianza che farà comprendere l'importanza di questo libricino: Una signora di Bolzano da lunghi anni offriva il Sangue di Gesù per i sacerdoti defunti. Dovette tralasciare questa pia pratica quando fu sopraffatta dalle faccende e dagli impegni per accudire il marito malato. Un pomeriggio, mentre era assopita in un sonno leggero, vide la stanza affollarsi d'innumerevoli sacerdoti e le sembrò che quel luogo non fosse più capace di contenerli tutti. Erano di ogni età e di ogni nazione e rimanevano in angosciosa attesa. Ella, stupita, volle chiedere che cosa aspettassero, quando a un tratto vide venire verso di sé un sacerdote giovanissimo che le disse: «Aspettiamo le Trentatré offerte del Sangue di Gesù per sollevarci dalle nostre pene». Comprese, allora, la grande efficacia di questa devozione che aveva trascurato e che da allora non tralasciò più.