Un mazzo di fiori variegati viene raccolto nel grande prato del mondo e tenuto insieme da un nastro rosso: la speranza. È la speranza cristiana la vera ed incondizionata protagonista delle nove storie di donne che vengono proposte. L'intento è quello di dimostrare come il Signore attraverso vie a volte molto capillari, entra nella nostra vita per portarci un'ancora di salvezza, una possibilità di rinascita. Basta un po' di lievito, per fermentare la pasta della nostra umanità e lasciando agire la grazia divina, possiamo diventare come il pane, qualcosa di bello e di nuovo, che non avremmo mai immaginato.
Nelle società che finalizzano l'economia alla crescita della produzione di merci il consumismo non è un vizio privato, ma una pubblica virtù, perché se la domanda non crescesse di pari passo con l'offerta occorrerebbe ridurre la produzione e l'occupazione, innescando una crisi che si aggraverebbe progressivamente. In queste società l'atto di acquistare travalica la sua funzione utilitaristica e diventa un valore in sé. Non importa cosa si compra. Importa che si compri. Secondo uno slogan pubblicitario, non a caso in inglese, "Shopping is life". Ma gli acquisti possono soddisfare solo le esigenze materiali della sopravvivenza, non possono dare un senso alla vita. Nel 1968, in un discorso pubblico, Robert Kennedy affermò che «il Pil misura tutto, ma non ciò che rende la vita degna di essere vissuta». Solo la spiritualità, che è una dimensione costitutiva degli esseri umani (e non va confusa con la fede in qualcosa che non è dimostrabile razionalmente), consente di appagare le esigenze esistenziali più profonde e di vivere come una conquista la riduzione della dipendenza dal consumismo compulsivo, che è la causa principale della crisi ecologica. Valorizzare la spiritualità significa oggi promuovere una forma di disobbedienza civile.
Un giovane di Assisi era figlio di un ricco mercante e banchiere (nonché, forse, usuraio). Il padre, che lo conduceva con sé nei suoi viaggi d'affari in Francia, volle rinominarlo 'Francesco' in omaggio alla dolce terra della poesia cortese, che il ragazzo amava. Francesco non era né nobile né particolarmente bello e il suo fisico era fragile, cagionevole. Ma era ricco, brillante, affascinante, spiritoso, sapeva cantare, suonare e danzare: era il 'principe della gioventù' della sua città. Sognava la gloria, le imprese cavalleresche in paesi lontani, l'amore. Poi venne la lotta civile nella sua città, alla quale prese parte, e infine la guerra contro Perugia: combatté, forse uccise, restò alcuni mesi prigioniero. Quando tornò a casa, gli amici avrebbero voluto vederlo riprendere la vita spensierata di prima. Ma non era più lui. Il contatto con la guerra e con il dolore lo aveva cambiato. Una volta incontrò un lebbroso: la lebbra gli aveva sempre fatto paura e orrore. Ma quel giorno scese da cavallo e abbracciò quel miserabile. Da allora, sarebbe diventato cavaliere del Cristo.
Il problema religioso è inscindibile da quello filosofico: non si può arrivare al vertice e conquistarlo che partendo dalla base. Quest’opera di appassionata e profonda ricerca filosofica ha impegnato l’Autore per decenni: non a caso la chiamava «l’opera di tutta una vita». In essa si coglie il cominciamento metafisico ch’è un atto di libertà verso la verità che salva.
Senso di abbandono e consolazione. Troppo facile stabilire che il primo è negativo e l'altra positiva. Percorrendo i sentieri delle Sacre Scritture, il libro mostra che le cose sono più complicate. Per la Bibbia, il senso di abbandono è esperienza originaria e complessa. Tocca Dio e gli umani, peccatori e innocenti, chi si svincola da legami e chi li tesse. La risposta è la consolazione, non un "premio di consolazione" che, come tale, né premia né consola. Il profeta Isaia, ad esempio, afferma che Dio consola allattando come una madre. Cosa vuol dire ciò? Si tratta indubbiamente di un'esperienza gratificante; eppure, l'allattamento agisce alternando poppata e astinenza, stretto contatto e distacco. L'allattamento non satura, ma prepara alla separazione tipica dello svezzamento. Tale dinamica è presente nel primo annuncio di Cristo: «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17). Cioè Dio "è nelle vicinanze". Esattamente come una mamma che non resta sempre presso il suo bambino, ma deponendolo dopo la poppata, pian piano lo abitua a stare solo. Ella rimane nelle vicinanze, pronta alla chiamata del piccolo. Abbiamo bisogno di riscoprire questo aspetto della fede, che l'autore esprime anche con la bella e significativa immagine dell'"andirivieni- di Dio e del suo Messia. Se Dio abbandona è per dire "inventa", "mettiti in gioco".
Cosa succederebbe se fossero i vizi capitali a dominare il mondo? Il ritrovamento del diario segreto di uno scienziato che stava lavorando con la sua equipe ad un progetto per viaggiare attraverso gli universi paralleli, conduce il lettore ad intraprendere un viaggio interiore alla scoperta della propria umanità. Un romanzo fantascientifico per tutte le età, capace di indagare gli abissi del cuore umano e sulle futuribili derive legate a scelte che hanno come comun denominatore l'ego smisurato e la ricerca del proprio piacere.
La nozione di gloria, essenziale alla rivelazione biblica più ancora che alla ragione pagana, è stata spesso trascurata a profitto di un'umiltà che sembra convenire più ai pusillanimi che non ai magnanimi. In queste pagine Fabrice Hadjadj cerca di ripensarla, muovendosi allegramente dalla gloria di Dio a quella del sasso, del pavone o della civetta, passando senza vergogna attraverso la sua personale gloria.
Una fortunatissima espressione di Tertulliano definisce il Padre nostro «breviarum totius evangelii». Questa definizione, orientata all'origine verso il messaggio spirituale contenuto nella "preghiera del Signore", può ora, in un certo senso, essere applicata anche alla ricerca delle fonti o, più in generale, all'indagine critica degli scritti neotestamentari. Ogni uomo che prega, al di là della religione che professa, vive quotidianamente il pericolo della superficialità: tante parole, desiderio di finire presto, assenza delle intenzioni del cuore. La più antica e originale preghiera cristiana indica con chiarezza l'atteggiamento di chi prega e l'oggetto della preghiera, in modo liberante. Attraverso un prezioso commento teologico che prende in considerazione pure la nuova traduzione italiana recentemente adottata anche in ambito liturgico, Piero Stefani conduce il lettore a riappropriarsi del testo consegnatoci da Gesù a partire dalle sue radici ebraiche. L'autore riesce a spiegare in modo semplice il significato di ciò che si domanda nel Padre nostro: aumentando la consapevolezza della "richiesta", cresce infatti anche la sua efficacia.
Il commento di Papa Francesco al Vangelo di Matteo che si legge durante l'anno liturgico A. Con la brevità sapiente che lo contraddistingue, il pontefice spiega il senso profondo della parola evangelica mostrandone tutta la forza e profezia per il tempo in cui viviamo.
Questo libro è una composizione fatta con brani del diario della Beata Alexandrina Maria da Costa, "Sentimentos da alma", scelti e tradotti dai coniugi Chiaffredo ed Eugenia Signorile. Ciascun brano porta la data del diario al quale appartiene, per chi desiderasse uno studio approfondito, risalendo alla fonte. Concordiamo senza dubbio in questa necessità di essere una "campana forzata" che squilla l?allarme, ma sentiamo il bisogno anche di mettere in evidenza che Dio è amore, sempre, anche quando castiga.
Si tratta di una nuova edizione dell'antologia pubblicata nel 2009. Questo testo raccoglie il «cuore» e l'essenza delle sedicimila pagine redatte e messe in forma corrente dal poeta del Romanticismo tedesco Clemens Brentano (1778-1842) circa le numerose visioni bibliche e le contemplazioni mistiche della beata estatica Anna Katharina Emmerick (1774-1824). Il curatore ha cercato di scegliere i più toccanti episodi biblici (narrati dalla Emmerick al Brentano, mentre era rapita in estasi) dando ad essi una certa continuità storica secondo la tradizione ecclesiale. Ne risulta un'interessante presentazione degli eccezionali doni divini di una delle più grandi mistiche estatiche dei tempi moderni, la quale ha vissuto gli episodi biblici incarnandoli non soltanto con le visioni, ma anche con le sante stimmate. Il suo forte carisma spirituale è a tutt'oggi motivo di fede, di preghiera e di meditazione. 6a edizione, aggiornata nello stile grafico per una migliore leggibilità del testo.