Autore:
Jenkins Philip
Professore di storia e studio delle religioni presso la Penn State University di University Park in Pennsylvania. È considerato una delle voci più autorevoli nel campo sia della storia, sia della sociologia delle religioni negli Stati Uniti. È autore di numerosi libri..
Target:
Per tutti. Ambiente cattolico e laico. Studenti e università.
Contenuti:
Il panorama religioso europeo è cambiato. Chi avrebbe mai previsto negli anni Sessanta il declino della pratica cristiana? Chi avrebbe mai immaginato una presenza islamica così forte a Roma, Madrid, Parigi o Londra? Chi nel '68 avrebbe mai scommesso su leggi progressiste in materia di aborto e omosessualità?
Siamo di fronte a un'Europa diversa, il cristianesimo sta cambiando ma ciò non significa che stia morendo.
L'autore analizza la nuova immagine dell'Europa, permeata dalle radici cristiane ma contaminata dalle nuove comunità religiose.
In modo particolare offre uno studio accurato sulla comunità musulmana di oggi e si apprende che, nell'epoca del cambiamento, l'islam delle nuove generazioni vive le stesse crisi e incertezze del cristianesimo e che l'influenza delle tradizioni occidentali nelle comunità islamiche è tanto varia quanti sono i paesi nel quali l'islam si è insediato.
Richard Dawkins è uno dei più famosi scienziati di oggi e uno dei più strenui difensori della teoria darwiniana della selezione naturale. La tesi di questo suo nuovo libro, che ha suscitato un enorme clamore nel mondo anglosassone e ha generato un dibattito accesissimo, è molto semplice: Dio non esiste e la fede in un essere superiore è illogica, sbagliata e potenzialmente mortale, come millenni di guerre di religione e la recente minaccia globale del terrorismo fondamentalista islamico dimostrano ampiamente. Agli occhi di Dawkins, ogni religione condivide lo stesso errore fondamentale, vale a dire l'illusoria credenza nell'esistenza di Dio, e, con essa, la pericolosa sicurezza di conoscere una verità indiscutibile perché sacra.
Trentadue brevissime poesie e un disegno per dare a Dio i nomi della bellezza e della miseria umana: momenti e immagini della vita sulla terra, colti in flagrante dall'occhio pietoso ed esatto della scrittrice francese. Un inedito per celebrare il centenario della sua nascita.
In un'epoca in cui la religione è tornata a influire fortemente sulle scelte morali e politiche, è possibile pensare a un sentimento religioso staccato dalla fede in questo o quel dio? Diversamente da quanto predicano fedeli dottrinari e atei zelanti, siamo tutti credenti, se credere significa coltivare l'ansia e la meraviglia della scoperta. Per Dworkin, come per Einstein, nella religione si esprime infatti il senso del mistero, del bello e del sublime che ci pervade di fronte all'universo. Né riscossa dogmatica né intransigenza razionalistica: ciò che queste pagine contengono è un'idea di divino come dimensione della ricerca umana, e come senso di infinito che trae nutrimento dalla conoscenza. Presentazione di Salvatore Veca.
L'idea di città evoca complessità, intrecci di relazioni, spazio pubblico in cui si confrontano visioni e stili di vita diversi. Ogni città appare realtà ambivalente: include ed esclude, raccoglie e separa, rassicura e spaventa. Come se la abitassero parte delle promesse legate a Gerusalemme e parte dell'eredità di Babele. Al rapporto tra la città (nella sua densità simbolica e nel variare delle sue figure storiche) e le espressioni religiose (riferite, in particolare, al cristianesimo) sono dedicati i saggi del volume, i cui autori appartengono a più aree disciplinari. Il tema si ritrova dunque illuminato da prospettive diverse, anche se emerge il tentativo comune di interpretare le trasformazioni di quel rapporto nel corso del tempo, di indagarne i motivi, gli aspetti e le forme, di evidenziare le chances e i problemi che alla città e allo spazio pubblico derivano dall'esprimersi della dimensione religiosa. Affiora, percorrendo il volume, l'urgenza dell'interrogativo: che cosa sono oggi, per noi, «città» e «religione»?
Vernon affronta in modo chiaro e coinvolgente un ampio ventaglio di tematiche, dalla possibilità per la scienza di spiegare da sola la religione o di renderla superflua alle contraddizioni dell'epoca moderna, in cui il progresso tecnologico e la secolarizzazione crescente convivono con la recrudescenza di vari fondamentalismi; dalle tradizioni religiose e filosofiche orientali, come il buddhismo e il confucianesimo, all'ateismo, l'agnosticismo e l'apertura a una spiritualità vissuta al di fuori della religione organizzata. L'autore offre inoltre al lettore numerosi spunti di riflessione sulla necessità, il significato e la possibilità di una dimensione spirituale nel mondo odierno.
Nel "Lutherjahrbuch" 2017 Oswald Bayer, autore recentemente tradotto anche dalla Claudiana, ha indicato l'ontologia come uno dei principali temi da studiare negli anni a venire. Lo studio delle basi fondamentali infatti promette una comprensione migliore della teologia tutta del Riformatore, la rivalutazione di Lutero nel campo della filosofia, nuovi stimoli per il dialogo ecumenico e un contributo alla visione del mondo contemporaneo. La presente monografia vuole informare sullo stato della discussione internazionale e dare un proprio contributo, ponendosi soprattutto la domanda di come Lutero concepisca la presenza di Dio nel mondo, quindi l'incontro di realtà terrena e realtà divina, e, non per ultimo, la costituzione dell'individuo all'interno di questo sistema teologico. Il volume offre inoltre, a cura di F. Buzzi, la traduzione con testo originale a fronte della prima predica natalizia conservata del Lutero giovane e di due serie di tesi del Lutero maturo, Verbum caro factum est e De divinitate et humanitate Christi, di fondamentale importanza non solo per il nostro tema.
È diffusa l'opinione che Dio sia già sceso almeno una volta sulla terra per venirci a cercare, accettando per questo, lui, re del cielo, di giacere bambino in una grotta. Spetta a noi adesso andare a cercarlo. Ed è così che l'uomo da sempre costruisce templi per incontrare Dio. Dov'è Dio? Dalla più remota antichità e dai recessi più profondi dell'inconscio, il suo silenzio ci ha parlato in infiniti modi. Lo abbiamo colto nei misteri della natura e nelle meraviglie dell'arte tutte le volte che, al di là dei limiti del visibile e del comprensibile, abbiamo visto una luce e sentito vibrare il suono della sua potenza. Prendendo le mosse dalla ricerca di un divino immaginato e sperato, questo libro approda alle immagini concrete di come Dio si sia proposto nelle opere dell'uomo, in quelle forme architettoniche spesso perdute, malintese e dimenticate del santuario, del tempio, della sinagoga, della cattedrale, della moschea. Un percorso drammatico e intenso verso i luoghi dell'eterno a misura d'uomo.
Nel 2018 la Cina è comparsa di fronte alle Nazioni Unite a Ginevra per l'Esame periodico universale, cui tutti gli Stati membri dell'ONU devono sottoporsi ogni cinque anni per una valutazione del loro comportamento rispetto ai diritti umani. Un buon numero di critiche ha riguardato la persecuzione di un nuovo movimento religioso di origine cristiana, la Chiesa di Dio Onnipotente, con accuse di tortura e di omicidi extragiudiziali. La Cina si è difesa sostenendo che il movimento è colpevole di gravi crimini, ma studi di accademici indipendenti hanno concluso che le accuse sono infondate. Che cos'è la Chiesa di Dio Onnipotente? In che cosa crede? Perché è rapidamente cresciuta e perché è perseguitata? L'autore, uno dei pochi studiosi occidentali che ha studiato il movimento, risponde a queste domande in una ricerca che apre prospettive nuove sulla situazione delle religioni nella Repubblica Popolare Cinese.
In queste pagine il non credente Corrado Augias e il credente Vito Mancuso si sfidano in una sorta di disputa d'altri tempi. Si parla di Dio, ma anche della vita; più precisamente la vita di ogni giorno, con gli interrogativi etici ed esistenziali ai quali tutti siamo chiamati a rispondere. Si parla delle forme di potere connesse all'attività spirituale, che dovrebbe invece esserne scevra. Dell'amore, cioè di quanto nel cristianesimo sia rimasto di un amore inteso come relazione armoniosa nella sua assolutezza, succo del messaggio di Gesù. E della morte: gli esseri umani hanno il diritto di sentirsi padroni della propria morte e decidere, se afflitti da un intollerabile dolore senza rimedio, di porre fine ai propri giorni? Un dialogo in cui, partendo dal problema di tutti i problemi, Dio, la sua esistenza, la sua importanza per la vita, si affrontano i temi più disparati: l'evoluzione, il rapporto fede-scienza, l'eutanasia, l'accanimento terapeutico, lo scandalo del male, l'illuminismo, il Gesù storico, la Madonna e i suoi dogmi, la Trinità, le ingerenze politiche della Chiesa. Norberto Bobbio, diceva che "la vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa". Questo libro si rivolge a tutti coloro che vogliono pensare. Pensare, o forse meglio ripensare al senso complessivo del trovarsi al mondo: se cioè esista un senso (un Dio), oppure no, solo una variopinta e mutevole sfilata di sensi, ognuno diverso dall'altro.
Saggio breve, chiaro ed esaustivo sul fondamentalismo e i fondamentalismi, sul significato e l’origine di questi fenomeni religiosi e sociali.
La riflessione dell’autore si articola in due parti:
- nella prima si interroga sul senso del fondamentalismo in genere, sulle motivazioni teologiche e psicologiche;
- nella seconda presenta alcuni esempi di letture fondamentalistiche: Dio e la sua natura, il diluvio universale e la sua attendibilità storica, la guerra santa – anche sotto l’aspetto della jihad –, gli angeli e il loro legame con gli UFO e il ruolo della donna nella Bibbia e nella chiesa.
«La vivacità dei fanatismi ci insegna che il fanatismo ha la sua logica; non quella di un eccesso di Dio ma la traccia della sua drammatica assenza» Adrien Candiard
«Integralisti», «fondamentalisti», «fanatici»… Tutti termini che associamo a coloro che, in nome di un islam violento, seminano morte in Europa e nel mondo. Ma questi vocaboli sono sinonimi? E, soprattutto, cosa si nasconde dietro il fanatismo?
Adrien Candiard, che della religione è un profondo conoscitore, e l’islam lo studia al Cairo, ne è convinto: «Il fanatismo è una messa al bando di Dio, quasi un ateismo di religiosi». I fanatici sono quanti ritengono, sia nell’islam sia nelle altre fedi, cristianesimo compreso, che in nessun modo si possa conoscere Dio, ma solo la sua volontà — quale abbiamo deciso di intenderla noi: «Il fanatismo non è la conseguenza di una presenza eccessiva di Dio bensì, al contrario, il segnale di una sua assenza».
Per curare ogni deriva fanatica Candiard consiglia tre antidoti: l’esercizio della teologia; il dialogo tra persone di fedi diverse; il silenzio della preghiera. Tre vie per non incorrere in quelle distorsioni di Dio che lo rendono causa di disumanizzazione.
«Quelli di Candiard sono libri che hanno il dono della chiarezza, nello stile e negli intenti» Tuttolibri – La Stampa
«Un saggio breve ma illuminante» Le Monde