Questo libro racconta il dramma israelo-palestinese attraverso alcuni dei suoi temi-simbolo. Ma, nello stessotempo, vuole mostrare come siano presenti, pur in mezzo a tante tensioni, significative esperienze di riconciliazione.
Tornando a riflettere sulla celebre frase pronunciata da Giovanni Paolo II - "Non di muri, ma di ponti ha bisogno la Terra Santa"-, emerge la necessità di non fermarsi ai segni di divisione, come il muro che separa Israele e i Territori Palestinesi.
Il passo realmente impegnativo, da cui dipende la possibilità concreta della pace, è infatti quello che porta alla costruzione di ponti. Per questo motivo l'autore ci propone di incontrare gli israeliani e i palestinesi che provano a dialogare tra loro.
Dalla crisi educativa si può uscire. Per farlo dobbiamo riacquistare il coraggio di vivere da adulti, perché non possiamo nascondere ai nostri occhi una verità che i ragazzi sanno leggere benissimo: la crisi educativa è una crisi degli adulti. E poi dobbiamo recuperare il coraggio di rischiare, di esporci in prima persona. Il coraggio di farci domande, di capire meglio il tempo nel quale ci è toccato vivere, per comprendere sempre più i ragazzi che di questo tempo sono i più autentici rappresentanti. Questo libro vuole essere un aiuto per tutti gli educatori che devono fare i conti con la tirannia del tempo. Un aiuto che prende la forma di 365 riflessioni sull'educazione, molte delle quali sono state pubblicate periodicamente dall'autore sulla pagina Facebook del sito lasfidaeducativa.it. Sono 365 punti che potrete leggere tutti d'un fiato o meditare, uno al giorno, per tutto l'anno. Oppure entrambe le cose. Un libro che vuole essere un aiuto per tornare a fare il mestiere più difficile ed al contempo più bello del mondo: quello di aiutare un cucciolo d'uomo a diventare ciò che è chiamato ad essere sin dal momento in cui è stato concepito. Il mestiere di educare.
È la vicenda di una mamma che non ha potuto abbracciare il suo bambino. Ed è la storia di un dolore, un'esperienza drammatica e lacerante a cui oggi, nella nostra società, forse non viene dato il giusto peso.
L'autrice racconta i giorni dell'attesa, dalla grande gioia per la scoperta di una nuova vita che cresce nel suo grembo, allo shock della perdita, al percorso di elaborazione del lutto, reso più difficile dalla sensazione di non essere capita da chi le sta intorno, di essere sola nel proprio dolore.
Un piccolo libro dedicato a tutte le "mamme speciali" e ai loro bambini, custoditi al sicuro nella memoria e nel cuore; e dedicato ai papà, ai parenti, agli amici, a quanti circondano la donna e vorrebbero esserle d'aiuto ma, magari, non sanno come fare.
Pagine intense, che danno voce al dolore, ma non si chiudono alla speranza. Perché anche le esperienze più sofferte possono trovare un senso e recare in sé i semi della rinascita.
A Edoardo Gregotti la vita non costa fatica. Ha trent'anni, un bell'aspetto, ed è appena diventato avvocato, anche se in fondo non gliene importa poi molto. Il mondo accogliente che lo circonda gli basta per non farsi troppe domande: ama Marta, che «vede quello che gli altri non vedono, la rotta che c'è dentro di lui», suo padre è uno dei soci dello studio in cui lavora, il collega Mauro è un buon amico. Le sere nei locali sono un'abitudine, come la musica del suo iPod e i saluti notturni su Facebook prima di prendere sonno.
Edoardo ha imparato a riempire lo spazio e il tempo come se a guidarlo per le strade di Milano ci fosse un pilota automatico, ma quando incontra Ksenja - che adora passeggiare nel parco e la sera si esibisce nei locali «stringendosi al violoncello come se volesse aggrapparsi» - niente gli sembra più naturale che passare la notte con lei. È una storia qualsiasi, clandestina e casuale, che metterà sottosopra le certezze di Edo. Lo attende un risveglio tragico, un viaggio che lo porterà fino a Novgorod, sulle tracce di un destino che - anche se non lo riguarda - stava aspettando proprio lui.
Giorgio Scianna costruisce un meccanismo narrativo di forte tensione: una storia fatta di direzioni stabilite e scarti imprevisti, dove i continui ribaltamenti di prospettiva - anche i più drammatici - si trasformano in un'occasione per conoscere se stessi. I giovani personaggi di questo romanzo si comportano come se «il mondo potesse bussare ed entrare da un momento all'altro»: hanno a disposizione tutte le carte che la vita può offrire - l'amicizia e il tradimento, l'amore e la morte - e stanno per scoprire che scegliere significa sempre dover anche rinunciare.
Età di lettura: da 3 anni.
365 meditazioni sulla Parola di Dio tratte dalle letture del giorno. Per ogni giorno dell'anno viene riportata una particolare festa o ricorrenza legata alla Vergine Maria e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati alla Madonna.
In breve
Dalla peste del Trecento all’Aids, alla Sars e alle altre patologie del nostro tempo, il maggior storico della medicina in Italia racconta come siamo giunti a trattare le malattie dal primitivo empirismo medico fino alle odierne tecnologie, come sono cambiati i luoghi di cura dagli antichi alberghi ai moderni ospedali, come si è modificato il rapporto medico-paziente e medico-società, come i vari modelli di medicina hanno prodotto nei secoli benefici o pericoli, inerzia o sviluppo, stagnazione o progresso. La storia della lotta contro le malattie e delle armi messe in campo a difesa della salute si intreccia con le idee e le culture delle società occidentali in continua trasformazione.
Indice
Prefazione – Introduzione – Parte prima, Alle origini del mondo moderno: un blocco di tre secoli – I. La «gran morìa» del Trecento – II. La «reformatione» ospedaliera del Quattrocento – III. La scienza medica del Cinquecento – Parte seconda, La lenta trasformazione – I. Una età di crisi: 1550-1650 – II. Durante e dopo la rivoluzione scientifica: – III. Prima della rivoluzione politica: gli acquisti del Settecento – Parte terza, La grande instaurazione – I. Dagli Stati preunitari all’Italia unita: l’Ottocento – II. Tra pace e guerre: la prima metà del Novecento – III. Nell’Italia repubblicana: la seconda metà del Novecento – Parte quarta, Verso e oltre il Duemila – I. Nello scorcio del secolo – II. La transizione secolare – III. Alle soglie del nuovo millennio – Non conclusione – Indice dei nomi
Giorgio Agamben ha raccolto in questo volume un'ampia scelta dei suoi saggi inediti o sparsi in riviste oggi introvabili, dal 1980 a oggi. Ordinati in tre sezioni distinte (Linguaggio, Storia, Potenza), i diversi motivi del suo pensiero ruotano ostinatamente intorno a un unico centro, che il titolo compendia nella formula: la potenza del pensiero. In ognuno di questi testi è, infatti, in corso un esperimento, in cui la posta in gioco è ogni...
Può apparire sorprendente, ma assai rara è la riflessione propriamente spirituale sulla politica, nonostante l’immensa mole di studi dedicati a questo aspetto della vita sociale. In queste pagine – partendo da una rapida ricostruzione del non sempre facile rapporto fra Cristianesimo e potere – si propone una rilettura del travagliato rapporto fra il cristiano e la politica, muovendo dalla ripresa della categoria evangelica del “servizio” e tentando di esplorare la difficile conciliazione, per il cristiano impegnato in politica, fra “etica del successo” ed “etica della testimonianza”.
Il costante riferimento al dibattito svoltosi su questi temi nella stagione postconciliare pone in evidenza la necessità di una rinnovata attenzione ad un problema, quello del rapporto fra etica e politica, troppo spesso rimosso. La “profezia” della Gaudium et Spes è l’ideale linea-guida del discorso qui condotto.
Giorgio Campanini, per lunghi anni professore di Storia delle dottrine politiche (Università di Parma), di Etica sociale (Università di Lugano) e di Teologia del laicato (Pontificia Università Lateranense), riprende e sviluppa in prospettiva spirituale la sua prolungata attenzione al pensiero politico cattolico fra Ottocento e Novecento, da Rosmini a Sturzo, da Maritain a Mounier, da La Pira a Dossetti. Tra i suoi ultimi lavori Il laico nella Chiesa e nel mondo (Bologna 2004); Democrazia e valori (Roma 2007); La dottrina sociale della Chiesa. Le acquisizioni e le nuove sfide (Bologna 2009).
Pubblicate dapprima nel 1550, esse sono frutto di un lavoro di paziente ricerca durato almeno dieci anni. Il Vasari aveva infatti iniziato a raccogliere materiali, appunti e notizie riguardanti la vita e l'attività degli artisti italiani già nel 1540, quando aveva trent'anni. Iniziando da Cimabue, il Vasari racconta, analizza, commenta la vita e l'opera degli artisti italiani vissuti nell'arco di tre secoli, per giungere fino ai suoi contemporanei, senza tralasciare nessuno: dai più celebri, come Raffaello e Michelangelo, a quelli che solo pochi conoscono. Con l'introduzione di Maurizio Marini.
La ricerca sulla figura storica di Gesù ha conosciuto negli ultimi anni sviluppi impressionanti, fornendo indubbiamente importanti novità, che hanno spesso raggiunto anche il grande pubblico. Con una migliore conoscenza dell'ambiente giudaico si sono approfonditi i legami dell'ebreo Gesù col giudaismo del suo tempo, si è allargata la base documentaria della ricerca, si sono abbandonati pregiudizi confessionali tipici di una prospettiva esclusivamente teologica. Eppure proprio i problemi squisitamente storici della ricerca su Gesù appaiono spesso trascurati o affrontati in maniera insoddisfacente. Prendendo in esame gli studi più significativi apparsi negli ultimi anni sul Gesù storico, il saggio di Giorgio Jossa ne affronta in particolare due: la pretesa di Gesù di essere il Messia d'Israele e le ragioni storiche della sua condanna a morte, cercando di sfatare alcuni luoghi comuni che sembrano condizionare ancora largamente la ricerca.