Padri (In dialogo, collana Mutamenti, pagine 136, euro 16) è un volume a più voci, in cui si raccontano le storie di sette diversi papà di oggi; ciascuno, a partire dalla propria esperienza, ripercorrere le caratteristiche di san Giuseppe individuate da papa Francesco nella sua lettera Patris corde. Sono padri biologici, come Simone o Michele, adottivi o affidatari, come don Claudio, che vive con i suoi adolescenti nella comunità Kairòs. Padri nelle prese con la malattia dei propri figli, come Gabriele, o messi di fronte al dramma della separazione, perché costretti a fuggire dalla guerra, come Basel; padri che imparano a farsi da parte, come Maurizio, per consentire ai propri figli di spiccare il volo, oppure che accolgono come proprio un figlio che non hanno generato. Unifica questo “poliedro” la riflessione sull’essere padre nel terzo millennio a cura di Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva.
Quando si diventa davvero padri? Quando si scopre la positività di un test di gravidanza o quando si accoglie dentro di sé il mistero di una nuova vita, qualcosa di così enorme e meraviglioso da generare nella nostra esistenza un prima e un dopo! Tocca ad Alberto Pellai, medico psicoterapeuta dell’età evolutiva, noto saggista e divulgatore, offrire l’incipit del volume “Padri. Istantanee dei mille volti di paternità” , che passa i rassegna i molteplici volti che assume oggi la paternità.
Si cimentano nell’impresa, sotto la guida del curatore Edoardo Buroni, sette diversi papà, alcuni genitori biologici, altri accompagnatori nella vita di “figli” adolescenti, bambini o ragazzi, che sono tali in ragione di una costante e amorevole cura educativa, pur non essendo stati generati anagraficamente da loro, perché adottati, o affidati.
Esiste un “manuale del perfetto genitore“? Dove trovare un “modello di padre” a cui poter assomigliare? Le storie narrate da Maurizio, Michele, Basel, Gabriele e gli altri, mostrano che la paternità è un variopinto poliedrico, con sfumature e sapori capaci di rispecchiare la bellezza e la fragilità, la complessità e il mistero di un ruolo antico e sempre nuovo, bisognoso di pazienza e tanto coraggio per affiancare le nuove generazioni nel loro cammino. Emerge così la bellezza dell’esperienza di un giovane papà come Simone Bosetti, con un bimbo di due anni e due gemelle in arrivo, che dice di sentirsi come su un ottovolante e confida: “Padre amato è quello che sa cogliere il bene più grande, il miracolo di una vita che cresce di fronte a sé, un progetto di vita che va a costruirsi giorno per giorno. É l’uomo che è consapevole che questo progetto miracoloso va oltre le valutazioni e gli umori giornalieri, il momento di felicità o di rabbia quotidiano. sa mettersi al servizio di qualcuno che non gli appartiene, ma di cui è consapevole di essere profondamente responsabile. La coscienza di essere amati permette di accettare se stessi, con i propri pregi e i propri difetti, senza avere la pretesa di voler apparire ciò che non si è. Aiuta a contestualizzare quello che si vive e a inquadrare i limiti, le piccolezze e le fragilità in una cornice più grande, come dono e ricchezza nelle esperienze vissute”.
Il testo prende le mosse dalla necessità di un rinnovamento della pastorale dei malati. In questa prospettiva sono esaminati due aspetti: l’uno più eminentemente caritativo, l’altro di tipo culturale. Il primo aspetto auspica una maggiore integrazione della pastorale della salute nella pastorale ordinaria: la cura dei malati non può non essere espressione della carità cristiana,con il riconoscimento della persona malata quale risorsa della comunità. La relazione d’aiuto verso i malati, i diritti dei malati e le cure palliative sono alcuni degli argomenti trattati a questo riguardo. Il secondo aspetto interpella tutta la comunità sul senso della salute e della malattia, indagando come si possa recuperare la piena identità del malato, senza che sia ridotto al solo livello biologico e senza che si dimentichi la sua essenziale qualità di soggetto morale,cioè di persona. In questa linea si affrontano temi quali: la malattia secondo il Vangelo, il rapporto tra fede e malattia, eutanasia e accanimento terapeutico.
AUTORE
Michele Aramini, laureato in scienze politi che e in teologia morale,è docente di teologia III e IV presso l’Università Cattolica di Milano e di bioetica presso l’Università telematica UniECampus. Ha pubblicato numerosi volumi, alcuni tradotti in spagnolo,croato,polacco.Tra questi ricordiamo:Eutanasia. Commento giuri dico-etico alla nuova legge olandese (Milano 2003); Introduzione alla bioetica(Milano 20032). Per Paoline Editoriale Libri nella stessa collana ha pubblicato: Etica dei trapianti di organi. Per una cultura della donazione(1998); La procreazione assistita. Scoprire il senso di un nuovo modo di nascere(1999); Pacs, matrimonio e coppie omo sessuali. Quale futuro per la famiglia (20072); Bioetica e religioni (2007); Manuale di bioetica per tutti (2006,nuova ed.2008).
Al processo di cura si giunge partendo dalla persona, col suo nome, persona che è in situazione oggettiva di disabilità, che avrà bisogno di cure - nel caso anche riabilitative - che possono rafforzare il suo empowerment, in forza del diritto alla salute che ciascuno di noi possiede, affinché la sua vita possa essere vissuta con dignità. Solo un percorso siffatto può riconoscere e sostenere la dignità della persona in quanto tale. Nessuno stigma, nessuna classificazione finalizzata a raggruppamenti artificiosi, ma partire dalla dimensione stessa della persona per identificare un adeguato percorso di cura. Tutta la dignità possibile per quella determinata persona non nascerà dal suo stato di salute, ma dal modo in cui ci faremo carico di lei come persona e la accompagneremo nel suo percorso di vita.
Qual è l'identità degli sposi cristiani? In cosa si differenzia la celebrazione in chiesa da una convivenza spontanea o da un'unione civile? L'esperienza pastorale di molti sacerdoti dimostra che solo una piccola parte di chi sceglie il rito religioso è consapevole di quale portata possieda il sacramento appena celebrato. Per far sì che gli sposi cristiani comprendano la grazia che ricevono, è necessario ripensare il matrimonio come una consacrazione reale e effettiva. Non solo: bisogna affermare la sacramentalità dell'esistenza coniugale, non confinandola alla sola celebrazione del rito delle nozze. È il percorso compiuto dall'Autore, il quale, attraverso i documenti ufficiali del Concilio e le parole dei papi, guida alla riscoperta di un sacramento da considerare a pieno titolo come parte del tesoro della Chiesa.
I temi etici legati al fine vita continuano a essere presenti nel dibattito pubblico e a suscitare aspre controversie giuridiche e politiche. Fino a qualche anno fa eutanasia e suicidio assistito erano questioni confinate nell'ambito dell'etica medica: oggi stanno diventando sempre più questioni antropologiche fondamentali, che riguardano il modo in cui i cittadini delle società occidentali desiderano vivere la parte terminale della propria esistenza e affrontare la propria morte. In questo libro vengono presentati quattro documenti di ambito protestante e anglicano che, nel corso degli ultimi 50 anni, hanno messo in discussione l'idea che, da un punto di vista cristiano, eutanasia e suicidio medicalmente assistito siano sempre e comunque atti illegittimi. Nel caso del fine vita occorre trovare soluzioni ragionevoli che siano in grado di conciliare, all'interno di una società pluralistica, la tutela della libertà individuale, il valore della vita umana, in particolar modo di quella fragile e sofferente, e l'equità sociale nell'allocazione delle risorse sanitarie. Nella pratica, sul piano medico e soprattutto su quello legislativo, è necessario prendere decisioni il più possibile condivise, che stabiliscano criteri e norme d'azione certe e comprensibili. Perché questo sia possibile, è necessaria una riflessione individuale e collettiva su valori e principi, che si basi su una corretta e approfondita informazione.
Un libro giovane, che conosce i giovani e il loro modo di vivere e sognare l'amore. I passi per costruire il NOI è un percorso a tappe che parla direttamente alle coppie di fidanzati: a quelle che pensano di avere già programmato tutto e a quelle che hanno tanti dubbi; a quelle che cercano il "per sempre- e a quelle che ne hanno un po' paura. Capitolo dopo capitolo, i lettori troveranno gli strumenti per esplorare se stessi e scandagliare i sentimenti che provano per l'altro, comprendendo il valore del discernimento per scoprire che cosa Dio ha messo a germogliare in ciascuna coppia.
Inaugurando il clima culturale in cui ancora oggi ci muoviamo quando parliamo di sentimenti, Jean-Jacques Rousseau ha scritto che l'immagine dell'amore spento spaventa più di quella dell'amore infelice, e che il disgusto di quanto si possiede è cento volte peggiore del rimpianto di quanto s'è perduto. Meglio dunque la sofferenza di un amore mai appagato - ma proprio per questo vivo e bruciante - che la pacata routine di un possesso soddisfatto. Insomma, come insegna l'eterna vicenda di Romeo e Giulietta, meglio morti che sposati. Ma è davvero così? Quale inganno si nasconde dietro l'idea che il matrimonio sia solo un inganno? E se il matrimonio, più che la tomba dell'amore, fosse la sua culla? Un elogio dell'amore per sempre, che non si nasconde i suoi drammi e le sue fatiche, misterioso contraltare delle sue più esaltanti gioie.
Quali ideologie si celano dietro le moderne battaglie per i diritti individuali? Il prof. Umberto Spiniello, attraverso un linguaggio semplice e ben documentato, affronta temi attualissimi quali l'aborto, il divorzio, le unioni civili, l'eutanasia, considerati spesso dall'opinione pubblica come segno del progresso dei tempi, ma che presentano gravi ripercussioni etiche. Ponendo a confronto questi moderni "diritti" con il Magistero della Chiesa, e vagliando le ripercussioni di queste "conquiste di civiltà" attraverso indagini sociologiche e studi scientifici, si palesa una violenta offensiva ideologica contro l'Occidente cristiano. I popoli occidentali affondano le proprie radici nella cultura giudaico cristiana e nel sistema di valori morali ad essa ispirato perciò le moderne battaglie condotte per affermare supposti diritti individuali, che di civile hanno ben poco, presentano invece i connotati di una rivoluzione antropologia avversa ai principi cristiani. Le ideologie ispiratrici di tali diritti affermano, più o meno esplicitamente, il ripudio dei cardini identitari ed etici in cui si riconoscono i popoli occidentali, ma l'uomo, privato della propria identità culturale, smarrisce il senso ultimo della esistenza.
Il contenuto di queste pagine, scritte nel 1949, si può considerare un contributo preveggente alla questione riguardante l'inizio vita, oggi tanto dibattuta. Guardini vi ribadisce alcuni principi di fondo che ritiene irrinunciabili, quali anzitutto la natura di "essere personale" del nascituro: una natura che non è di tipo biologico o psicologico, ma «esistenziale» (existentiell) e che è per lui alla base della dignità di ogni essere umano. Una dignità che non può essere messa a disposizione di alcuna considerazione utilitaristica, sia essa fatta valere da un singolo, dalla società o dallo Stato. Ciò porterebbe a considerare e a trattare l'essere umano come "mera cosa" di cui altri possono disporre liberamente.
Che cosa accadrebbe se l'umanità potesse alterare la sostanza stessa del codice genetico? Questa domanda è rimasta a lungo confinata al campo della fantascienza, ma tutto questo sta per cambiare, come ci rivela qui Kevin Davies. "Riscrivere l'umanità" ci porta per mano all'interno dell'affascinante mondo di una nuova tecnica di editing genetico chiamata CRISPR, una potente cassetta degli attrezzi che permette di correggere il DNA di qualsiasi organismo, la cui scoperta è valsa a Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna il Nobel per la chimica 2020. Davies aiuta il lettore a conoscere quella che è forse la più radicale conquista scientifica della nostra epoca, incontrando gli scienziati in prima linea nelle ricerche e i pazienti la cui storia commovente riporta il racconto a un livello più umano. L'autore chiarisce infatti le conseguenze che questa nuova tecnica può avere, risparmiando a milioni di persone gli effetti devastanti delle malattie ereditarie o i problemi che crea la disabilità.
Questo libro è un tentativo di riprendere a fare esercizi di tenerezza in coppia. Ri-equilibrare il tempo insieme per dedicarne un po' all'affetto e alla cura del partner nelle situazioni di ogni giorno. Tornare a scoprire il corpo dell'altro e lo spazio che occupa nella nostra quotidianità. La speranza è quella di instaurare un nuovo corso: la tenerezza al potere. Ti svegli un mattino, dopo anni di vita insieme, e non sai più perché il partner che hai a fianco è proprio quello o quella, che senso ha il suo corpo di lato al tuo e chi siete diventati nel frattempo. Dov'è finita la tenerezza degli inizi? Che fine hanno fatto quei gesti e quelle attenzioni di cui tutti sentiamo il quotidiano bisogno?
Il libro introduce ai principali approcci etico-normativi che sono stati utilizzati nel campo della bioetica, per poi passare a un'analisi ravvicinata di questioni quali la sperimentazione su soggetti umani, i problemi di inizio vita, i numerosi temi legati alla fine della vita e l'allocazione di risorse sanitarie. L'intento è fornire allo studente un'informazione oggettiva e adeguata per comprendere le questioni etiche nella biomedicina, con attenzione particolare alle argomentazioni filosofiche, ma tenendo sempre presenti sia la caratterizzazione scientifica dei problemi sia gli interventi legislativi e giurisprudenziali. Rivolto in primo luogo agli studenti di filosofia, il testo costituisce uno strumento didattico utile anche per tutti gli altri corsi di studio che affrontano temi di bioetica. Indice del volume: Premessa. - I. Le etiche applicate e la bioetica. - II. Tipi di etiche normative. - III. La sperimentazione su soggetti umani. - IV. L'aborto volontario. - V. La procreazione medicalmente assistita e la genetica. - VI. Eutanasia, suicidio assistito e disposizioni anticipate. - VII. Morte cerebrale, trapianti d'organo e stato vegetativo. - VIII. Il diritto alle cure e l'allocazione di risorse sanitarie. - IX. Il potenziamento delle capacità umane. - Riferimenti bibliografici. - Indici.