Occorre maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare.
Papa Francesco
Come ci poniamo davanti alle sfide dell'ecologia e della custodia del creato? L'avidità, la stupidità, l'incuria e l'orgoglio dell'uomo hanno causato tanti danni, alcuni dei quali irreversibili. L'umanità sta distruggendo la sua unica casa. Papa Francesco, nella sua seconda enciclica, dal titolo "Laudato si'", apre una rivoluzione culturale, guardando al momento attuale con uno sguardo sapienziale, offrendoci una buona occasione di discernimento e di nuova progettualità. Visto in questa ottica, il problema ambientale si rivela fondamentalmente un problema umano, un problema di conversione continua e di autentica umanizzazione. Questa enciclica è un richiamo, un appello urgente rivolto a tutti, per la salvaguardia del creato. Per la prima volta, in modo maturo, siamo chiamati attraverso l'invito del Papa a esercitare una comune responsabilità per la terra, la nostra casa comune: "Una conversione ecologica", che riconosca il mondo "come dono ricevuto dall'amore del Padre". All'essere umano spetta la responsabilità di ""coltivare e custodire" il giardino del mondo (cfr. Gen 2,15)" (67), consapevole che "lo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio" (83).
Il "giullare di Dio" si fa ancora una volta modello e compagno di viaggio, mostrando tutta l'attualità della sua preghiera di lode e di amore. Una messa a fuoco del Cantico di frate Sole che l'enciclica Laudato si' utilizza ampiamente per proporre una ecologia della vita quotidiana: ambientale e umana, spirituale e culturale, economica e sociale.
Un manifesto per la cura della casa comune, un grido contro un sistema che uccide i poveri, una limpida meditazione teologica nel segno di Francesco d'Assisi: tutto questo è la "Laudato si'" di papa Francesco. Un'Enciclica che è stata accolta come l'avvio di un tempo nuovo, di dialogo e collaborazione per la custodia della terra. Questo piccolo volume è un'introduzione, indispensabile per cogliere le linee portanti di un testo complesso, che rinnova l'etica e la politica.
"Laudato si', mi' Signore", cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba". Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che "geme e soffre le doglie del parto" (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
Il pontificato di Paolo VI è stato determinante per la storia della Chiesa contemporanea, in una stagione ponte in cui vengono definiti i "decreti attuativi" delle grandi costituzioni conciliari, frutto dell'aggiornamento voluto dal Vaticano II. Questo volume intende ricostruire una delle dimensioni, spesso rimaste in ombra negli studi sul pontificato: il suo decisivo contributo a quel processo di profondo rinnovamento, tanto sul terreno metodologico, che dei contenuti della Dottrina sociale della Chiesa, espressione di quel nuovo umanesimo integrale, plenario, solidale e aperto al trascendente che è stato la bussola con cui ha cercato, lungo tutta la sua vita, di riconciliare quella scissione tra fede e cultura, stabilendo un dialogo con la modernità. Un contributo originale e innovativo, che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno riconosciuto come vincolante, il punto di riferimento, la pietra miliare del magistero sociale della Chiesa del XX e XXI secolo.
Dopo i precedenti lavori di ricerca storica attorno ai testi del Concilio Vaticano II - le 4 Costituzioni, 3 Decreti, Presbyterorum Ordinis, Unitatis Redintegratio e Christus Dominus, e le Dichiarazioni Dignitatis Humanae e Nostra aetate - viene pubblicata la Sinossi del Decreto sull'attività missionaria della Chiesa, promulgato il 7 dicembre 1965. Lo scopo principale di questo volume è quello di coordinare la documentazione del Concilio sul Decreto Ad gentes e individuare con rapidità ed efficacia il vero senso e la portata del significato di ognuna delle pericopi del testo conciliare. A questo scopo vengono presentate al lettore - in quattro colonne di testi paralleli - le successive redazioni che furono oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione del testo. Si offre così, in una visione unitaria e totale, il processo di depurazione e perfezionamento del testo, nonché le ragioni che motivarono le singole variazioni. Le note della Commissione in calce e i riferimenti ai documenti tramite i numeri di protocollo raccolti nell'Appendix nei quali i Padri motivarono i cambiamenti richiesti, fanno di questo libro uno strumento di elevato valore per l'approfondimento del testo e del significato del Magistero. La comprensione profonda dei documenti del Vaticano II rappresenta una sfida importante per tutti gli studiosi che si avvicinano a questi testi.
«La famiglia, oltre che sollecitata a rispondere alle problematiche odierne, è soprattutto chiamata da Dio a prendere sempre nuova coscienza della propria identità mlssionaria di Chiesa domestica anch'essa "in uscita"».
L'ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione e la riflessione sulla sua missione sono i tre grandi temi dell'Instrumenturm Laboris predisposto per il Sinodo dei Vescovi
in programma a Roma nell'ottobre 2015.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
La nuova enciclica sull'ecologia e sul nostro dovere di salvaguardare il creato. Sei i punti chiave attorno a cui si sviluppa la riflessione di papa Francesco: "Quello che sta accadendo alla nostra casa", "Il Vangelo della creazione", "La radice umana della crisi ecologica", "Un'ecologia integrale", "Alcune linee di orientamento e di azione", "Educazione e spiritualità ecologica". "Alla fine - scrive papa Bergoglio - ci incontreremo faccia a faccia con l'infinita bellezza di Dio e potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell'universo, che parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine... Nell'attesa, ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio... Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza" (dai nn. 243 e 244).
Il messaggio dell'enciclica è accompagnato da commenti che guardano al testo a partire da tre prospettive diverse: quelle di un teologo, di un vescovo e di un politico.