Carlos Bravo Gallardo, gesuita, teologo messicano, mettendosi nei panni dell’evangelista Marco, scrive una lettera alle donne e agli uomini del XXI secolo allo scopo di spiegare ed attualizzare il racconto evangelico. Al centro del libro è il concetto che è possibile riconoscere il Gesù risorto solo tornando in Galilea, camminando dietro di lui e continuando la sua missione. Questo è il motivo per cui Bravo Gallardo interrompe il racconto finale senza citare le apparizioni: perché non basta la narrazione della tomba vuota né delle apparizioni per convincere che la forza di Dio ha riscattato Gesù dalla morte. In realtà, solo chi Lo segue sperimenterà la forza della sua resurrezione.
Si parla spesso di sfida educativa e di emergenza educativa, e giustamente intervengono giornalisti, insegnanti, sociologi, pedagogisti, psicologi, filosofi, teologi, ecc. In questo ampio dibattito ci sembra quanto mai necessario provare semplicemente a ripercorrere come il Signore Gesù ha educato alla fede i suoi discepoli. È quanto cerchiamo di fare in questo contributo, stando al racconto del Vangelo di Marco. Fino a scoprire e a mostrare come questo itinerario presenti non poche sorprese per i credenti e sia capace di illuminare e provocare davvero chiunque abbia a cuore l’educazione, anche in termini non strettamente religiosi.
L'autore
Don luca Violoni (1965), laureato all’Università L. Bocconi nel 1989 in Discipline Economiche e Sociali, è stato ordinato sacerdote della diocesi ambrosiana dal cardinal Carlo Maria Martini l’8 giugno 1996. Dal 2002 è membro del Comitato Etico dell’azienda ospedaliera Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi, dal 2006 è docente di etica ambientale e d’impresa all’Università dell’Insubria. Dal 2009 è responsabile della sezione autorizzazioni dell’Ufficio Amministrativo della Diocesi di Milano e dal 2010 è Segretario generale della Fondazione Milano Famiglie 2012, che organizza il VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano nel 2012. Ha curato il volume Il significato della sofferenza (Franco Angeli, 2004), ha pubblicato C’è sempre una strada (Macchione, 2009) e Natale è oggi (San Paolo, 2010).
Descrizione dell'opera
«Comprendiamo a che cosa serviva questo testo nella comunità o nelle comunità che l'hanno visto nascere? Possiamo determinare il modo in cui questo testo giocava esattamente e funzionava nei riguardi dei primi ascoltatori?» (dalla Prefazione). Sono queste le grandi domande che p. Standaert pone sul Vangelo di Marco, in un commentario che è frutto di quindici anni di lavoro.
A suo modo di vedere, sul piano letterario il testo contiene tutti i segni distintivi che ne fanno un discorso convenzionale e un'azione drammatica, che richiede di essere proclamata in una sola volta, d'un fiato. L'ipotesi guida della sua lettura è la seguente: Marco veniva letto durante la notte pasquale cristiana, nella veglia fra il sabato e la domenica. I suoi destinatari erano una comunità mista, a maggioranza di gentili. Per alcuni nuovi membri della comunità tale notte era il punto d'approdo della propria iniziazione: al termine della lettura integrale del racconto evangelico venivano battezzati e partecipavano per la prima volta al banchetto eucaristico.
Nella terza parte del commentario Standaert tratta la sezione che va dal capitolo 11 fino alla fine del Vangelo: dall'entrata in Gerusalemme, l'ultima settimana di Gesù.
Sommario
LA SOLUZIONE: L'ULTIMA SETTIMANA: MARCO 11-16. Marco 11-12. Cinque controversie nel Tempio. Marco 13: Il discorso escatologico. Marco 14-15. Il racconto della passione. Marco 16. L'Epilogo. Perché aggiungere altro? Le altre finali di Marco. Postfazione: Marco, l'artista e il pensatore. Indici.
Note sull'autore
BENOÎT STANDAERT osb, monaco benedettino di St. André di Bruges, è attualmente uno dei massimi esegeti del Nuovo Testamento. Unisce grande acume spirituale a una profonda conoscenza delle lingue e degli ambienti biblici.
"Il sussidio di Alfa-Omega è attento al testo, alle parole, alle frasi. Non presenta riflessioni teologiche elevate. Accompagna a leggere e a sottolineare, nella lettura, gli elementi che sono più importanti. Dobbiamo ricordarcelo: la lettura, se è fatta con attenzione e con fede, è già una prima forma di preghiera." (dalla Presentazione di mons. L. Monari). Facendo tesoro dell'esperienza di oltre trent'anni a servizio delle Chiese locali in progetti di primo annuncio e a partire da una lettura popolare della Bibbia in piccoli gruppi, il volume presenta un percorso di lettura e di riflessione intorno al Vangelo di Marco. Il testo riflette la dinamica vissuta negli incontri che avvengono nelle case, con animatori che si impegnano ad accompagnare alla scoperta di Gesù, senza farsi maestri ma stimolando una ricerca comune e condivisa. Ciascuna delle venti 'tappe', in cui si snoda la lettura continua di Marco, presenta tre momenti specifici: 'aprire gli occhi' (osservazione del testo), 'svegliare la mente' (interpretazione del testo), 'scrutare il cuore' (applicazione del testo alla vita).
L'Evangelo secondo Marco è la narrazione della buona notizia che riguarda Gesù di Nazaret, Messia crocifisso. In che senso la vita di quest'uomo, morto in modo vergognoso, è per noi buona notizia del regno di Dio che si è avvicinato agli uomini? Con un costante riferimento a tale questione fondamentale, l'autore ripercorre l'intero racconto - al quale cerca di dare voce anzitutto attraverso una nuova traduzione - in un commento rigoroso dal punto di vista esegetico, che conduce a un'interpretazione spiritualmente feconda.
"Comprendiamo a che cosa serviva questo testo nella comunità o nelle comunità che l'hanno visto nascere? Possiamo determinare il modo in cui questo testo giocava esattamente e funzionava nei riguardi dei primi ascoltatori?" (dalla Prefazione). Sono queste le grandi domande che p. Standaert pone sul Vangelo di Marco, in un commentario che è frutto di quindici anni di lavoro. A suo modo di vedere, sul piano letterario il testo contiene tutti i segni distintivi che ne fanno un discorso convenzionale e un'azione drammatica, che richiede di essere proclamata in una sola volta, d'un fiato. L'ipotesi guida della sua lettura è la seguente: Marco veniva letto durante la notte pasquale cristiana, nella veglia fra il sabato e la domenica. I suoi destinatari erano una comunità mista, a maggioranza di gentili. Per alcuni nuovi membri della comunità tale notte era il punto d'approdo della propria iniziazione: al termine della lettura integrale del racconto evangelico venivano battezzati e partecipavano per la prima volta al banchetto eucaristico. Nella seconda parte del commentario, Standaert tratta la sezione che va da 6,14 fino alla fine del capitolo 10, in cui Marco introduce il suo lettore alla vera comprensione di chi è Gesù e alle conseguenze pratiche derivanti da tale corretta comprensione dell'identità riconosciuta.
Il libro è un percorso di rilettura del Vangelo di Marco. Si tratta di un itinerario vero e proprio, con la pretesa che sia stato Gesù stesso a immaginarlo e a percorrerlo insieme ai suoi discepoli.
«Comprendiamo a che cosa serviva questo testo nella comunità o nelle comunità che l'hanno visto nascere? Possiamo determinare il modo in cui questo testo giocava esattamente e funzionava nei riguardi dei primi ascoltatori?» (dalla Prefazione). Sono queste le grandi domande che p. Standaert pone a proposito del Vangelo di Marco, in un commentario che è frutto di quindici anni di lavoro.
A suo modo di vedere, sul piano letterario il testo contiene tutti i segni distintivi che ne fanno un discorso convenzionale e un'azione drammatica, la quale richiede di essere proclamata in una sola volta, d'un fiato. L'ipotesi guida della sua lettura è la seguente: Marco veniva letto durante la notte pasquale cristiana, nella veglia fra il sabato e la domenica. I suoi destinatari erano una comunità mista, a maggioranza di gentili. Per alcuni nuovi membri della comunità tale notte era il punto d'approdo della propria iniziazione: al termine della lettura integrale del racconto evangelico venivano battezzati e partecipavano per la prima volta al banchetto eucaristico.
La prima parte del commentario affronta la sezione che va dall'inizio fino a 6,13, in cui Marco propone una specie di dossier su Gesù.
Prefazione. Introduzione. Alcuni presupposti per la lettura. Il Prologo. Marco 1,1-13. LA NARRATIO: MC 1,14-6,13. Primo dittico: Mc 1,14-15.16-20. La prima grande sezione della narratio: Marco 1,21-3,6. Cinque controversie. Marco 2,1-3,6. Secondo dittico. Gesù e l'istituzione dei Dodici. Mc 3,7-12.13-19. La seconda grande sezione della narratio: Marco 3,20-5,43. Il discorso parabolico: Marco 4,1-34. Fine della seconda sezione della narratio. Marco 5,1-43. Terzo dittico e conclusione della narratio: Mc 6,1-13.
BENOÎT STANDAERT osb, monaco benedettino di St. André di Bruges, è attualmente uno dei massimi esegeti del Nuovo Testamento. Unisce grande acume spirituale a una profonda conoscenza delle lingue e degli ambienti biblici.
Lettura esegetica e spirituale di alcuni racconti di miracolo presenti nel Vangelo di Marco. L'Evangelista sembra voler porre l'attenzione sulle parole con cui Gesù si congeda da chi è stato gratificato dalla sua azione taumaturgica. In molti casi Gesù si congeda dicendo semplicemente: "va'". Accompagnato però da qualche specificazione adatta al suo interlocutore, quel va' pronunziato da Gesù indica soltanto il compimento dell'azione miracolosa oppure contiene un significato più profondo? L'autore è convinto che Gesù rimandi al dominio di sé e delle proprie forze migliori, chiamando coloro che sono stati guariti dalla sua grazia a rendere testimonianza delle grandi opere che egli compie nei credenti.L'analisi di ciascuno degli episodi presi in considerazione si articola in tre momenti: contesto, domanda che il lettore pone al testo, domande che il testo pone al lettore. Il risultato è una coinvolgente proposta di lectio divina o, meglio, di lettura che si vorrebbe attenta alla lettera e nello stesso tempo animata dallo Spirito, per rimandare dalla parola scritta alla vita vissuta nella grazia.
Intento dell'opera di David Rhoads, Joanna Dewey e Donald Michie è di mostrare come la critica narratologica possa illuminare un testo nelle sue strategie e nei suoi intenti. Gli autori esaminano il racconto di Marco dalle molteplici angolazioni narrative che lo caratterizzano: il ruolo del narratore in rapporto al mondo del racconto e nella sua relazione privilegiata col lettore, l'ambientazione nelle sue coordinate spazio-temporali e sociali, l'intreccio come organizzazione degli eventi tra consequenzialità e momenti di rottura, con particolare riguardo per il sorgere, svilupparsi e risolversi di conflitti, i personaggi e il loro posto nella società, i moventi e le pulsioni che li animano, il modo in cui compaiono nell'intreccio e in cui l'intreccio li cambia. Quando si entra nel racconto del vangelo di Marco si viene presi in un mondo di conflitti e di suspense, di capovolgimenti stupefacenti come anche di strani paradossi, di enigmi e significati nascosti, di azioni sovversive e intrighi politici. Ma ciò che più sorprende è il protagonista, Gesù, e soltanto il lettore che sappia restituire al racconto la sua profondità può a propria volta esserne cambiato.
Un invito alla lettura continua del Vangelo di Marco, soffermandosi in modo particolare su sette grandi episodi e lasciandosi guidare, giorno dopo giorno, in un'esperienza spirituale della durata di una settimana.