Ventotto testimonianze di prima mano scritte da gente che ebbe contatti personali con san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, agli esordi della sua traiettoria, tanto spirituale come ecclesiale. Non interpretazioni a posteriori, ma ricordi dal vivo, narrati in presa diretta dai protagonisti: solo fatti, fatti rivelatori di disposizioni interiori che, nel loro insieme, compongono il ritratto di un santo proteso al servizio di tutte le anime, senza discriminazioni, in sintonia con tutti, amante della pluralità , rispettoso di una varietà che vede come ricchezza della Chiesa (pp. 400).
si tratta di una raccolta di testimonianze raccolte per la prima volta insieme in questo volume. Il ritratto di mons. Del portillo che ne deriva ne evidenzia i tratti, la sua figura ecclesiale e il suo pensiero canonistico-teologico. Servo buono e fedele sono le parole con cui giovanni paolo ii defintl mons. Alvaro del portillo nel telegramma di condoglianze immediatamente dopo la sua scomparsa il 23 marzo 1994. Sette anni dopo il suo pio transito, la pontificia universita della santa croce con il presente volume vuole rendere omaggio al suo fondatore e primo gran cancelliere. Si tratta di una raccolta di testimonianze nate in ambito universitario e per occasioni diverse, raccolte per la prima volta in questo volume. Vivi ricordi di testimoni oculari che contribuiscono a tratteggiare un ritratto incompleto ma sufficiente di mons. Del portillo articolato intorno a tre nuclei fondamentali: la sua persona, la sua figura ecclesiale e il suo pensiero canonistico-teologico. Tutte le prospett ive in cui nel volume viene inquadrata la figura di mons. Del portillo, convergono nel delineare delle caratteristiche personalei cosi`amabili per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e l instancabile opera di un uomo che ha speso tutte le proprie energie e qualita per fare della propria vita un instancabile servizio alla chiesa.
L'autore ha realizzato con quest'opera la prima biografia critica di san Josemaría Escrivá (1902-1975), elaborata anche sul materiale della causa di canonizzazione. Un'opera che vuole essere definitiva, per estensione, metodo e per il fatto che, per la prima volta, un biografo ha potuto consultare tutto il materiale esistente, fino ad ora in gran parte inedito, conservato nell'Archivio della Prelatura dell'Opus Dei. Questo primo volume prende in esame la vita di Escrivá dal 1902 al 1936.
Negli anni della guerra civile spagnola l'autore, giovanissimo, viene in contatto con l'Opus Dei e con il suo fondatore. Un incontro che gli cambia l'esistenza. Sono pagine ricche di aneddoti che trasmettono tutte le ragioni e la gioia di una scelta e di uno stile di vita (pp. 160).
Una riflessione sul senso ultimo dell'esistenza umana nel suo fondamento. Questo senso è nell'intreccio o appartenenza scambievole di libertà e verità: solo la verità rende liberi, ma solo la libertà induce alla ricerca mai esaurita della verità (pp. 240).
L'incontro di un giovanissimo sacerdote con il fondatore dell'Opus Dei, nella Spagna degli anni Trenta, dischiude una dedizione che spiana la strada verso il martirio (pp. 208).