Enrico Impalà firma questo agile volume dedicato alla fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Lucia Capuzzi firma questo agile volume dedicato a suor Eugenia Bonetti. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Ilaria Nava firma questo agile volume dedicato al grande Gino Bartali, campione nello sport ma soprattutto nella vita. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Ilaria Nava firma questo agile volume dedicato a Malala Yousafzai, Premio Nobel per la Pace. « Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno». Malala Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Andrea Sarto firma questo agile volume dedicato al giudice Rosario Livatino, brutalmente assassinato dalla mafia. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Annachiara Valle firma questo agile volume dedicato a una figura storica della politica e del cristianesimo italiano, Giorgio La Pira. Un personaggio, un episodio, una virtù: I buoni maestri è una serie di dieci volumi pensata per raccontare la vita, il pensiero e l'opera di uomini e donne capaci di ispirare le nostre vite sulla strada verso il bene.
Donna, sposa, mamma, santa e catechista, Eurosia Fabris Barban è una figura sempre più presente nella devozione popolare, come esempio di madre impegnata nell’educazione dei gli e dei giovani insieme.
Come scrive padre Gianluigi Pasquale nella Prefazione, Eurosia «sembra aver vissuto in anticipo i quattro “suggerimenti” che papa Francesco, nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, afferma essere l’autentico tracciato che ha reso tali i santi: contemplare Dio perché
ci affascini ancora; riprendere l’entusiasmo di annunciare
il Vangelo di Gesù; gustare l’amicizia con l’eterno Figlio di Dio, riposando nel suo Spirito e, in ne, spendere la propria esistenza per cercare unicamente la gloria di Dio Padre».
In questa biografia, splendidamente scritta da Paolo Rodari, la figura di Eurosia risalta in tutta la sua grandezza e il lettore viene affascinato da una donna capace di parlare a tutti gli uomini e le donne, fedeli e non.
Nato come predicazione di Padre Cantalamessa alla Casa Pontificia nel 2003, quando papa Giovanni Paolo II era già molto malato, questo libro si offre come un vero e proprio accompagnamento alla conoscenza del mistero della sofferenza spirituale che Madre Teresa visse lungo tutta la sua vita, e che è stato portato a conoscenza del grande pubblico negli ultimi anni. La santa di Calcutta visse, infatti, in prima persona l'esperienza della "notte dello spirito", inserendosi così tra le grandi fi gure della mistica cristiana di ogni tempo. Molte persone, oggi, si trovano ad affrontare tempi di tenebra personale sia riguardo alla fede (atei), sia nel quotidiano relazionarsi a un compagno, a una compagna di vita (persone sposate in difficoltà): l'amore, insegna Madre Teresa nella sua esperienza della "notte spirituale", è un percorso difficile, perché implica di doversi calare nell'esigente presenza/assenza di un Tu che non è "a nostra disposizione". Attraverso riflessioni sulla fatica del credere da parte di Madre Teresa, padre Raniero Cantalamessa conduce il lettore a una profonda analisi della dedizione nella fatica, della resilienza nell'amore e, infine, della comprensione del mistero del credere contro ogni evidenza. Un piccolo libro che sarà di grande consolazione per chi è in difficoltà.
«Non posso dimenticare le ascese giovanili in Grigna passando dalla cresta Segantini… Credo che la via della Chiesa di oggi sia una via stretta: la chiamerei la via del crinale.»
È lucido e consapevole, ma pieno di speranza, lo sguardo con cui il cardinale Angelo Scola racconta la sua vita, la Chiesa e l’Italia, nella profonda e sorprendente conversazione con Luigi Geninazzi: dalla riscoperta della scelta cristiana nell’adolescenza alla militanza in Comunione e Liberazione in fecondo dialogo con il «genio educativo» di don Giussani, e dalle incomprensioni con qualche autorità ecclesiastica milanese all’amicizia con Giovanni Paolo II che lo nomina vescovo a soli quarantanove anni.
Non mancano ricordi personali e collettivi, dal travaglio della lunga malattia e dall’esperienza della psicoanalisi al passaggio tra il papato di Ratzinger, a cui fin dall’avventura di «Communio» lo lega una intensa amicizia intellettuale, e quello di Bergoglio, definito «un salutare colpo allo stomaco per le Chiese d’Europa».
Al centro di questo ricco affresco di aneddoti e riflessioni si staglia una domanda cruciale: a che punto è la Chiesa di oggi? Tra chi riduce il cristianesimo a semplice religione civile e chi propone un puro ritorno al Vangelo, il cardinale indica una «terza via» che è quella delle implicazioni dei misteri della fede.
E dell’impegno fattivo dei credenti per contribuire, ripartendo dalla fede, alla «nascita di una nuova Europa, inevitabilmente meticcia ma non per questo senza più identità».
Padre Cappello, sacerdote gesuita, è stato per quarant'anni un eccezionale confessore, che soccorreva con la medicina della misericordia chi era rimasto ferito nelle battaglie della vita. Padre Pio ai romani che andavano da lui diceva: «Perché venite da me, quando a Roma avete padre Cappello?». Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano come un uomo buono, mite, sorridente, sapiente e umile. Chi si rivolgeva a lui restava colpito dal suo sguardo: non si soffermava sui limiti e sui peccati, che appartenevano al passato, ma su ciò che il Signore poteva fare con ognuno. Leggendo queste pagine, anche noi possiamo incontrare un vero uomo di Dio, per lasciarci afferrare dal suo sorriso rassicurante e dalla sua illuminante saggezza.
Questo libro ha l'intento di far capire la grandezza di Giovannino Guareschi a 360 gradi. Egli non è stato solo un grande scrittore, ma in un certo qual modo anche un grande "teologo" ed un grande "filosofo", pur non possedendo titoli accademici né per l'uno né per l'altro. Un grande "teologo", perché ci ha preso. È riuscito a "profetizzare" le conseguenze ultime della crisi della Chiesa quando questa era solo agli albori. Un grande "filosofo", perché in un tempo di trionfo di relativismo, situazionismo e nichilismo, egli parla del buon senso contadino, quello robustamente realista che riesce a fare anche del "comunistissimo" Peppone un uomo della tradizione.