Questo saggio offre uno scorcio chiarificatore sulla vicenda di molti religiosi della Compagnia di Gesù che, nell'Italia infiammata dalla Rivoluzione europea del 1848, furono messi al bando e costretti a defatiganti esili a causa dei moti risorgimentali dello stesso anno. Propellente ideologico innescato contro i Gesuiti furono soprattutto i corrosivi pamphlet di Vincenzo Gioberti, che li accusava di costituire "uno dei principali ostacoli al riscatto d'Italia". Al contrario, furono invece perseguitati e costretti a lasciare il paese insigni studiosi appartenenti alla Compagnia, molto apprezzati all'estero (dove poterono infatti trovare rifugio e continuare le loro attività), come i padri Francesco de Vico e Angelo Secchi considerati ancor oggi pionieri dell'astrofisica, i teologi Giovanni Perrone e Johann Baptist Franzelin, e infine il filosofo Luigi Taparelli d'Azeglio i cui studi sul diritto naturale e sui rapporti fra società civile e Stato (questi ultimi per molti aspetti anticipatori dell'attuale dibattito sul "principio di sussidiarietà") rappresentano pietre miliari nel pensiero cattolico contemporaneo.
In occasione dei suoi 25 anni professione religiosa (1982) l'autore aveva pubblicato un commento sulla Regola Carmelitana nel quale proponeva una "nuova interpretazione", in prospettiva di "fraternità". In questi anni ha pubblicato ancora altre proposte di commento. Ora al compiersi dei 50 anni dalla sua prima professione religiosa ha voluto ritornare ancora sul tema con questo commento, che riprende molte delle nuove prospettive da lui introdotte, e che sono diventate anche patrimonio comune in tutta la famiglia carmelitana. Il libro si divide in 6 capitoli, attraverso i quali in un linguaggio non complicato, ma dallo stile colloquiale propone un'interpretazione "globale e unificatrice", che renda ragione di ogni elemento del testo. Nel commento si trovano anche molti spunti di attualizzazione, in sintonia con la nostra sensibilità spirituale ed ecclesiale. La sapienza teologica e spirituale del p. Bruno Secondin, maturata in tanti anni di insegnamento alla PUG e mostrata in una trentina di libri pubblicati, garantisce la serietà del commento e la forza ispiratrice della sua rilettura della Regola Carmelitana.
Il volume parte dall'analisi del concetto di discrezione, che è alla base dell'istituto della direzione spirituale, per individuare caratteri e forme di una pratica dalle complesse implicazioni teoriche, che nel periodo dell'età moderna esce dai confini dei chiostri e delle confraternite e raggiunge progressivamente i singoli fedeli, fino a divenire nel corso dei secoli XVIII e XIX esercizio così generalizzato da sovrapporsi al sacramento della confessione. Nella letteratura spirituale il termine latino "discretio" ha valenza di categoria cognitiva e di categoria etica, e assume tanto il significato di discernimento tra il vero e il falso quanto quello di virtù regia, o mediana, che conduce alla perfezione; essa ha quindi rilievo non soltanto in rapporto alla coscienza individuale, ma anche in relazione alle attività interpersonali e di governo. Nella cultura religiosa della fine del medioevo la discretio spirituum diviene elemento fondante del percorso mistico e la prudenza che l'accompagna rappresenta la virtù privilegiata per acquisire un comportamento devoto; allo stesso modo nella cultura moderna la discrezione è virtù emblematica della civiltà di corte e della civiltà delle buone maniere, così come la simulazione e la dissimulazione sono comportamenti etici che hanno valenze molteplici tanto sul piano religioso che su quello sociale.
Una panoramica dei conventi francescani nella diocesi di Milano. Storia, Religione, Arte.
Tema del libro è la complessa e importante dialettica del rapporto tra eucaristia e vita consacrata. Quattro le parti nelle quali è ripartito il ricco contenuto: la prima guarda al mistero dell'eucaristia in se stesso e nel suo rapporto privilegiato con la vita consacrata; la seconda sezione è dedicata all'analisi della celebrazione eucaristica nelle sue diverse scansioni; la terza ha come oggetto la devozione personale all'eucaristia, nella sua consistenza psicologica e nelle sue specifiche manifestazioni; l'ultima parte del libro passa in rassegna il vissuto cristiano, e quello delle persone consacrate in particolare, scandito secondo alcune delle principali virtù che lo caratterizzano, viste alla luce dell'eucaristia.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di andare ad indagare in che modo i tre consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) interagiscono con l’identità personale del religioso o della religiosa.
La nostra personalità è un “guazzabuglio di tratti”, ma l’identità non pretende di mettere ordine, ma di dare armonia:
“Il dono di se stessi in una scelta di vita all’insegna dei tre consigli evangelici si armonizza in qualcosa di simile a un bel canto, se a cantare è realmente tutta la persona”.
In un ambiente secolarizzato e pluralista, i cristiani di oggi sperimentano un intenso bisogno di luce e di orientamento e si mettono quindi alla ricerca di autentiche guide spirituali, per raggiungere la pienezza del battesimo. A tale aspettativa corrisponde tuttavia grande scarsità di simili figure e altrettanta urgenza di preparare adeguatamente nuovi accompagnatori.
Dopo aver pubblicato un manuale sui principi generali della direzione spirituale, volto all’indispensabile formazione teorica, l’autore consegna ora, quale complemento, una iniziazione pratica. Essa fornisce gli strumenti atti ad approfondire la conoscenza individuale delle persone dirette, a scoprire le loro ferite emozionali per aiutarne la guarigione, ad orientare nella difficoltà della preghiera, ad accompagnare i giovani, specialmente nel momento decisivo della scelta dello stato di vita.
Sommario
Presentazione. 1. Iniziazione alla direzione spirituale. 2. La guida e l’incontro di aiuto. 3. Le funzioni dell’incontro di aiuto. 4. Direzione spirituale differenziata. 5. Sanzione interiore. 6. Guarigione delle ferite affettive. 7. Accompagnamento nella crescita iniziale. 8. Accompagnare gli inizi della vita di preghiera. 9. Illuminare i giovani. 10. L’accompagnamento nella scelta dello stato di vita. 11. Supervisione nella direzione spirituale. Conclusione. Bibliografia generale.
Note sull'autore
Benito Goya, religioso del Carmelo teresiano e vicepreside del Teresianum, è professore di psicologia applicata alla vita spirituale e alla vita consacrata al Teresianum, all’Università Salesiana e al Claretianum. Ha una lunga esperienza di orientamento psicologico e spirituale. Ha pubblicato: Psicología y vida espiritual, Madrid 1983; Psicologia dinamica e vita spirituale, Roma 1985; Psicologia e vita consacrata, Roma 1996; e presso le EDB: Formazione integrale alla vita consacrata, 22000; Psicologia e vita spirituale,22001; Vita spirituale tra psicologia e grazia, 2002; Luce e guida nel cammino. Manuale di direzione spirituale, 2004.
In un ambiente secolarizzato e pluralista, i cristiani di oggi sperimentano un intenso bisogno di luce e di orientamento e si mettono quindi alla ricerca di autentiche guide spirituali, per raggiungere la pienezza del battesimo. A tale aspettativa corrisponde tuttavia grande scarsità di simili figure e altrettanta urgenza di preparare adeguatamente nuovi accompagnatori.
Dopo aver pubblicato un manuale sui principi generali della direzione spirituale, volto all’indispensabile formazione teorica, l’autore consegna ora, quale complemento, una iniziazione pratica. Essa fornisce gli strumenti atti ad approfondire la conoscenza individuale delle persone dirette, a scoprire le loro ferite emozionali per aiutarne la guarigione, ad orientare nella difficoltà della preghiera, ad accompagnare i giovani, specialmente nel momento decisivo della scelta dello stato di vita.
Sommario
Presentazione. 1. Iniziazione alla direzione spirituale. 2. La guida e l’incontro di aiuto. 3. Le funzioni dell’incontro di aiuto. 4. Direzione spirituale differenziata. 5. Sanzione interiore. 6. Guarigione delle ferite affettive. 7. Accompagnamento nella crescita iniziale. 8. Accompagnare gli inizi della vita di preghiera. 9. Illuminare i giovani. 10. L’accompagnamento nella scelta dello stato di vita. 11. Supervisione nella direzione spirituale. Conclusione. Bibliografia generale.
Note sull'autore
Benito Goya, religioso del Carmelo teresiano e vicepreside del Teresianum, è professore di psicologia applicata alla vita spirituale e alla vita consacrata al Teresianum, all’Università Salesiana e al Claretianum. Ha una lunga esperienza di orientamento psicologico e spirituale. Ha pubblicato: Psicología y vida espiritual, Madrid 1983; Psicologia dinamica e vita spirituale, Roma 1985; Psicologia e vita consacrata, Roma 1996; e presso le EDB: Formazione integrale alla vita consacrata, 22000; Psicologia e vita spirituale,22001; Vita spirituale tra psicologia e grazia, 2002; Luce e guida nel cammino. Manuale di direzione spirituale, 2004.
Il testo inaugura una nuova collana di itinerari di riflessione per accompagnare giovani ed educatori ad approfondire la dimensione vocazionale, in cui l'Autore, A. Cencini, offre tutta la propria collaudata esperienza nel campo della pastorale giovanile e vocazionale. Il cuore del mondo nasce dal XX Seminario di formazione alla direzione spirituale al servizio dell'orientamento vocazionale, svoltosi a Bocca di Magra nell'aprile 2005, che ha affrontato la riflessione del pellegrinaggio interiore verso il centro di sé, a partire dalla spiritualità della "piccola via" di Teresa di Lisieux. Essa risulta l'unica via, praticabile da tutti, in grado di integrare tutta la nostra storia attorno al Signore crocifisso e risorto. Il centro per il credente è infatti il mistero pasquale. Il testo si sviluppa su tre versanti: il significato del centro della vita sul piano psicopedagogico e a livello credente, come si pone il giovane d'oggi di fronte alla ricerca del proprio centro, e infine alcuni cenni riguardo al cammino di accompagnamento del giovane stesso. Un aiuto offerto agli educatori che accompagnano un giovane alla ricerca del suo centro, e anche al giovane stesso in questo percorso da compiere in tutto l'arco della propria esistenza, per non correre il rischio di vivere lontano da sé.