In questo volume padre Tito Paolo Zecca, profondo conoscitore di santa Gemma Galgani, ricostruisce in modo documentato e ricco la storia di uno scontro, durato anni, tra santa Gemma e il diavolo. Chiappino - così Gemma chiamava il diavolo in modo pittoresco, beffardo e spregiativo - si è manifestato a lei in più forme e in più modi, per una guerra senza tregua, durata fino alla fine della vita della giovane, senza soluzione di continuità, senza esclusione di colpi e giungendo a compiere gesti e azioni clamorose, come tentare di bruciare i suoi scritti. Lei ha lottato a viso aperto, forte dell'amore di Cristo che vince ogni tenebra! La storia di Gemma e della sua lotta è importante anche per il nostro presente, perché il diavolo continua ad agire anche oggi: fa di tutto per ingannare, dividere e portare il male, come L'Autore chiarisce nella strana intervista che chiude il volume.
Vita, opere, spiritualità della prima donna stimmatizzata che la Chiesa ha riconosciuto santa. Questo libro attinge a documenti inediti del processo di canonizzazione e degli archivi della famiglia Giannini (di cui fa parte Gemma Giannini, coautrice di questo volume con Giuseppe Farinelli, da sempre studioso e prima ancora devoto della giovane mistica lucchese), dove Gemma Galgani visse gli ultimi tempi fino alla morte, che la prese con sé a soli 25 anni.
Gemma Galgani è stata una mistica e veggente italiana, legata particolarmente alla spiritualità dell'ordine dei passionisti. Morta a soli 25 anni, fu beatificata nel 1933 da papa Pio XI e canonizzata da papa Pio XII nel 1940. Nasce il 12 marzo 1878 a Borgonuovo di Camigliano (Lucca). Nel 1895 riceve l'ispirazione a seguire con decisione la via della Croce. Gemma ha alcune visioni del suo angelo custode. Ammalata, legge la biografia del venerabile passionista Gabriele dell'Addolorata (ora santo), che le appare e la conforta nel frattempo matura una decisione e la sera dell'8 dicembre, festa dell'Immacolata, fa voto di verginità. Nonostante le terapie mediche, la malattia di Gemma si aggrava fino alla paralisi delle gambe, dalla quale però viene guarita miracolosamente. Le visioni di Gemma continuano e le viene data la grazia di condividere le sofferenza di Cristo. Nel maggio del 1902 Gemma si ammala nuovamente e muore l'11 aprile 1903. Il testo rappresenta, in forma di recitazione, i passi fondamentali della vita della santa. Verrà rappresentato in varie città d'Italia.
Per la prima volta santa Gemma Galgani, la stimmatizzata di Lucca, si racconta tramite i suoi scritti. In questo volume, infatti, è lei stessa che parla della sua straordinaria avventura di sposa di sangue e di fuoco di un Re crocifisso. Leggendo e rileggendo le sue parole toccherai uno stile audace, com'è audace l'amore, che profuma di esperienze celestiali. L'originalità della sua vita spirituale, i singolari doni mistici di cui Dio l'ha colmata, la sua eccezionale vocazione di laica passionista, ancora oggi fanno vibrare l'anima e il cuore di chi la incontra.
La vita di Gemma Galgani si consumò nel breve arco di 25 anni (Lucca, 1878-1903). Ricevuta l'ispirazione a seguire con impegno la via della Croce, ammalata gravemente, lesse la biografia di Gabriele dell'Addolorata, che le apparve e la confortò. Guarita miracolosamente dalla malattia, continuò ad avere visioni mistiche e condivise le sofferenze di Cristo. Questo libretto illustrato racconta la sua vita.
Il libro di Tito Paolo Zecca tratta degli angeli. In particolare dell'angelo custode visto nella vita e negli scritti di Gemma Galgani. Attraverso la narrazione di eventi che hanno dello straordinario nella vita di questa santa, emerge la funzione dell'angelo custode nella sua vita. È una lettura di esclusivo interesse spirituale. La straordinarietà di molti episodi può incuriosire, ma resta la storia di esperienze mistiche che, a chi non le sperimenta resta comunque l'idea di qualcosa di soprannaturale che di certo esiste nella vita degli uomini. Del resto, anche Gesù nel vangelo parla degli angeli.
Santa Gemma Galgani (1878-1903) è la prima santa stigmatizzata del XX secolo. Visse in famiglia la sua vocazione di totale donazione a Cristo. La sua città, Lucca, fu per lei "ideale monastero, in cui ogni corridoio è rappresentato da una strada e ogni cella da una casa" (Paolo VI). Con questo piccolo libro è possibile seguire il suo itinerario, che ci porta dritto a Colui che il Padre – tramite la Croce – ha fatto cuore del mondo per la sua gloria.