Quante cose si fanno durante il giorno? Possiamo dire che sono almeno 8 le azioni più importanti? Mi alzo, vado in bagno, mangio, lavo i denti, gioco, leggo (o mi leggono) una storia, faccio il bagnetto, dico a tutti buonanotte! Ma come fare per scoprire quanto è bella una giornata? Una bella scatola-gioco con otto puzzle e un libretto può aiutare i più piccoli a scoprirlo giocando, colorando e magari anche iniziando a leggere. Ogni puzzle (fronte-retro) è studiato con differenti forme di incastro perché il bambino possa sperimentare varie operazioni utili all'apprendimento: riconoscere i colori e le forme per abbinare ogni pezzo, montare il puzzle su uno specifico supporto contenuto nella scatola. Età di lettura: da 3 anni.
«Sublimitas et miseria hominis» è la nuova lettera apostolica firmata da papa Francesco il 19 giugno 2023 in occasione del quarto centenario della nascita del filosofo francese Blaise Pascal. Grandezza e miseria dell'uomo, paradosso attorno al quale ruota la riflessione e il messaggio del Filosofo, segnano l'incipit della lettera. Blaise Pascal, nato quattro secoli fa, il 19 giugno 1623 a Clermont, è il grande cercatore della verità. «Quattro secoli dopo la sua nascita, Pascal», scrive papa Francesco, «rimane per noi il compagno di strada che accompagna la nostra ricerca della vera felicità e, secondo il dono della fede, il nostro riconoscimento umile e gioioso del Signore morto e risorto».
I canti di questa messa nascono dal desiderio degli autori di donare alla loro comunità parrocchiale una messa di Pasqua inedita, scritta appositamente per le persone che quotidianamente condividono insieme un percorso di fede. Il tema di fondo è la necessità di riscoprire la gioia che deriva dalla Resurrezione, una gioia che non può essere trattenuta o ingabbiata, una gioia che si libera dal nostro controllo e che porta a gridare con tutto il cuore (e il fiato) che Cristo è risorto e noi con Lui. Il fascicolo contiene gli spartiti e i testi di 10 canti che accompagnano i riti e i vari momenti della celebrazione con uno stile musicale leggero, coinvolgente, gioioso, adatto a tutte le assemblee liturgiche giovanili.
In una grande giungla vivevano tanti animali... beh certo... che novità? Ma erano animali speciali... cantavano e suonavano per portare allegria. Tra loro c'era anche Bum, un piccolo elefante molto, ma molto bravo a suonare con la sua proboscide... Ma Bum era timido, aveva il terrore di suonare in pubblico... finché un giorno... Quella di Bum l'elefantino è una storia di coraggio e autostima, di cura e condivisione. Perché Bum ha un dono, ma è la fiducia degli altri la vera leva per tirarlo fuori. Il testo fa uso del maiuscolo e del font ad alta leggibilità. Alcune tematiche emergenti dal racconto: talento, insicurezza, crescita nell'autostima, condivisione. Età di lettura: da 3 anni.
In un paese molto lontano una bambina viveva con i suoi amati nonni. Il suo nome era Anna e a lei piaceva proprio tanto aiutare nonno Gino e nonna Sara a lavorare nei campi e a occuparsi della casa. Un giorno il nonno diede ad Anna dei semi: piccoli, brutti, senza colore né profumo. Da semi così non nasce mai nulla purtroppo. Eppure nonno Gino chiese ad Anna di seminarli. Che cosa succederà? Quella di Anna è una storia delicata, che fa scoprire quanto voler bene sia magico e potente. Il testo fa uso del maiuscolo e del font ad alta leggibilità. Alcune tematiche emergenti dal racconto: importanza delle piccole cose, prendersi cura, andare oltre le apparenze, avere fiducia. Età di lettura: da 3 anni.
Sui rami di una grande quercia viveva una famiglia di passerotti. Un giorno Papà passero dovette partire, ma prima diede alcuni semi ai suoi piccoli passerotti: «Custoditeli e usateli nel modo migliore», disse Papà passero, e partì. Al suo ritorno i tre passerotti avranno ancora quei piccoli semi? E che cosa ne avranno fatto? Quella di Otto il passerotto è una storia di paure e di condivisione: paura di perdere, paura di deludere, paura di non essere bravo come gli altri. Ma anche di condivisione, perché un dono diventa più prezioso proprio quando lo condividi. Il testo fa uso del maiuscolo e del font ad alta leggibilità. Alcune tematiche emergenti dal racconto: dono, condivisione, fiducia in se stessi. Età di lettura: da 3 anni.
Molto tempo fa c'era un paese grigio. Grigio perché tutti gli abitanti erano sempre tristi. Il re fece di tutto per capire cosa fare, ma nulla sembrava funzionare. Poi un giorno un bambino di nome Bobo disse al re di costruire il castello del sorriso, un palazzo grande pieno di storie belle, di coccole e abbracci, e aperto a tutti. Il re accettò, ma chiese proprio a Bobo di costruirlo. Ma come fare? Bobo era solo un bambino. In suo aiuto arrivò un elfo costruttore. Quella di Bobo è una storia di fiducia, dove anche i piccoli sassi, quelli che i grandi massi deridono, hanno un posto importante nella costruzione del castello della felicità. Il testo fa uso del maiuscolo e del font ad alta leggibilità. Alcune tematiche emergenti dal racconto: emozioni, coraggio, autostima, merito, coinvolgimento. Età di lettura: da 3 anni.
Gegio è un orsetto. Non è magico e non parla. È un giocattolo, e neppure troppo bello, anzi proprio tanto spelacchiato. Nessun lo vuole e quando Betta, Ale e Lele giocano a scambiarsi i giocattoli, Gegio resta sempre nella cesta. Però, per quanto ormai troppo vecchio, Betta quando esce non lo lascia mai da solo a casa. Un giorno mentre Betta, Ale e Lele stavano giocando nel parco, arrivò improvvisa una tempesta di neve. Tutti scapparono verso casa, ma solo una volta a casa Betta si accorse di aver perso Gegio. Dove sarà? Quella di Gegio l'orsetto è una storia di coraggio e di accoglienza. Perché quando vuoi bene a qualcuno non puoi mai abbandonarlo. Il testo fa uso del maiuscolo e del font ad alta leggibilità. Alcune tematiche emergenti dal racconto: prendersi cura, attenzione per i più fragili, dare valore a ognuno. Età di lettura: da 3 anni.
Madre Teresa è la donna minuta che, insieme con le sue consorelle, è divenuta la «gigante» dell'amore verso i più poveri, i bisognosi, i cercatori di speranza, i sofferenti. Queste pagine raccolgono alcune sue preghiere per offrire a tutti la possibilità di rivolgersi a Dio anche solo «per cinque minuti» al giorno. Teresa di Calcutta osò affermare che avrebbe aspettato fuori dal paradiso finché non fosse entrato l'ultimo dei figli di Dio. «Ti ho trovato in tanti posti, Signore. Ho sentito il battito del tuo cuore nella quiete perfetta dei campi, nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota, nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea di persone che ti amano».
Lo sport è una delle più efficaci modalità di comunicazione: è grazie allo sport che in modo efficace si possono trasmettere principi come lealtà, rispetto, determinazione, senso della disciplina. Sui valori etici e formativi dello sport si concentra questo libro, articolato in tre parti. Nella prima l'attenzione è posta sul perché lo sport abbia in sé un valore. E la risposta sta nella sua capacità di coniugare dimensione ludica e agonismo, meritocrazia e uguaglianza, pianificazione e creatività. La seconda parte si interroga sul come i valori dello sport si siano evoluti in base ai cambiamenti socioculturali. La terza parte prende in esame il cosa, ossia gli aspetti che possono offuscare il valore dello sport, come ad esempio l'autocelebrazione.
La storia di Noè, che costruendo l'arca mette in salvo tutte le specie di animali che popolano la Terra, è uno dei racconti che da sempre affascina i bambini. Sfogliando il libro cartonato i piccoli lettori potranno scoprire i personaggi della storia, staccare dalle pagine i cartoncini fustellati e le relative sagomine e così giocare con Noè e gli animali salvati. Piccoli e grandi potranno divertirsi a raccontare la storia, giocando. Età di lettura: da 4 anni.
Le esperienze scolastiche spesso veicolano l'idea dell'errore come motivo di fallimento, di vergogna e senso di colpa. Accade così che, tra un segno rosso e uno blu, l'errore si identifichi con l'insuccesso. La sfida di questo agile saggio è ribaltare questa concezione. Il coraggio di staccarci da schemi didattici precostituiti infatti può portarci a ritenere l'errore come compagno di viaggio, che paradossalmente facilita il percorso di conoscenza e di crescita. Occorre imparare a considerare e a gestire l'errore in modo positivo: quando si cade l'importante è rialzarsi. Da macigno l'errore diventa il motore della conoscenza: un percorso che porta nuove energie al processo di apprendimento. Affinché ciò accada è necessario comprendere il nesso strettissimo tra l'apprendimento e la sfera emotiva, che è la molla che permette di attivare le risorse utili a rialzarsi. Dunque, se sbagliare è un fatto spesso inevitabile, è indispensabile imparare a gestire l'errore con successo, soprattutto in ambito scolastico. Prefazione di Stefania Savino.