Ripensare criticamente i due pilastri fondamentali del moderno 'Stato di diritto': la separazione dei poteri e il principio di legalità. Paolo Grossi - uno dei più grandi giuristi italiani - ritiene assolutamente indispensabile una loro non marginale revisione. È necessaria una innovata visione di un ordine giuridico italiano che non si riduca e non si risolva soltanto in leggi dello Stato. Solo così si può attuare il pluralismo giuridico della nostra Costituzione: ritrovando la sua naturale complessità quale specchio fedele della realtà complessa della società.
Un nuovo strumento pensato per animatori e catechisti impegnati nell'animazione di itinerari formativi annuali di gruppi di bambini, ragazzi e adolescenti presenti nelle parrocchie, negli oratori e nei centri giovanili. La proposta è stata elaborata a partire da sette figure bibliche di "sognatori" e dalla storia di San Giovanni Bosco. L'itinerario presenta alcune dinamiche fondamentali che caratterizzano l'incontro dell'uomo con Dio e che, perciò, determinano precise attenzioni nel cammino di educazione alla fede.
Nel vuoto della quarantena, la bora pulisce l'aria, il mondo è sfebbrato, respira. La casa miagola, geme, rimbomba come un pianoforte pieno di vento mentre la città stessa vibra come un sismografo su linee di faglia. E un mattino Rumiz sale per una botola fin sul tetto, che diventa il suo veliero. Lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un'Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo. Milioni di persone che vegliano, incerte sul loro futuro. Gli affetti veri sono resi più vicini dalla forzata lontananza, e si scrive a chi si ama come soldati in trincea, mentre il virus accelera la presa d'atto di un processo che obbliga a riprogettare il proprio ruolo di cittadini in un mondo diverso. Della clausura Paolo Rumiz tiene un diario che entra sotto la pelle della cronaca, per restituirci il cuore di una grande mutazione, al termine della quale non saremo più gli stessi.
La Chiesa come popolo di Dio è la proposta ecclesiologica del Concilio Vaticano II e riconosce che tutti i battezzati partecipano del sacerdozio comune e del triplice munus profetico, sacerdotale e regale. La proposta viene recepita positivamente dalla Chiesa latinoamericana che, a Medellin nel 1968, aggiorna il proprio cammino ecclesiale a partire dalle intuizioni conciliari. L'opzione preferenziale per i poveri, l'esperienza delle comunità ecclesiali di base, la centralità della Parola di Dio, l'incentivo alla ministerialità dei laici sono tutte scelte segnate dalla svolta conciliare che caratterizzeranno il cammino di un intero continente. Più difficile e problematica è la recezione dell'ecclesiologia del Popolo di Dio in occidente. La contrapposizione tra Chiesa istituzione e Chiesa carismatica e la difficoltà di cogliere il significato positivo del termine «popolo» in un contesto sociale che tende a proporlo in una dimensione politica, conducono alla scelta, avanzata nel Sinodo straordinario dei vescovi del 1985, di sostituire l'accezione conciliare della Chiesa come popolo di Dio con quello di Chiesa come comunione. Secondo l'autore, solo ripercorrendo le tappe della proposta conciliare si possono comprendere le scelte pastorali di papa Francesco della Chiesa e l'indicazione di una Chiesa inclusiva che sa accompagnare, discernere e integrare tutti.
Sui magazine, nei talk show e on line: la psicologia è onnipresente. Ma mentre si ritiene che sia impossibile leggere un testo di fisica senza avere qualche conoscenza di base, con la psicologia ci sentiamo tutti un po' psicologi. Partendo dal presupposto che la psicologia scientifica è molto diversa da quella del senso comune, il libro ci offre una introduzione qualificata alla disciplina, di cui tratta i principali argomenti, dalla percezione visiva al comportamento sociale. Scopriremo, con il supporto di famosi esperimenti, che il nostro modo di percepire, pensare e relazionarci non è così scontato come crediamo.
Perché facciamo così fatica a dirci cittadini e a riconoscere chi detiene il potere, chi lo controlla e chi lo rappresenta? In questo nostro tempo di crisi, sospeso tra un populismo sovranista e le nuove tendenze oligarchiche e tecnocratiche, dei concetti di stato e di politica abbiamo più che mai bisogno: per difendere le nostre incerte identità, impaurite a causa della globalizzazione, per ridefinire in chiave solidale e civilizzatrice l'indispensabile spazio pubblico entro cui si svolge la nostra vita di relazione.
In questo libretto vengono riportati due discorsi tenuti nel 1959 dall'allora cardinale Giovanni Battista Montini, Arcivescovo di Milano, divenuto papa col nome di Paolo VI. Sono due discorsi che ricordano il centenario della battaglia di Magenta e il centenario della liberazione di Milano dagli austriaci.
Nel 2014, per la prima volta nella storia, l'uomo è entrato in contatto diretto con il nucleo di una cometa. Lo ha fatto con la sonda Rosetta e il suo modulo di atterraggio Philae, dopo un volo di 7 miliardi di chilometri nello spazio profondo durato 10 anni. Paolo Ferri, lo scienziato che ha diretto la missione, racconta la straordinaria avventura che ha rivoluzionato le nostre conoscenze delle comete e della nascita del sistema solare. Una cometa è un piccolo corpo celeste che vaga nello spazio profondo. Irraggiungibile, intangibile, l'uomo l'ha resa nella sua immaginazione presagio di sventura o spirito guida. Questo fino al 2014, quando i cacciatori di comete dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno raggiunto il nucleo di una di esse con la sonda Rosetta. Il touchdown, epico come l'allunaggio del 1969, è avvenuto dopo un viaggio durato 10 anni e 7 miliardi di chilometri nello spazio profondo. Un inseguimento che ci ha permesso di arrivare a studiare la scia della cometa, le sue code di gas e polveri e il suo cuore di ghiaccio. Per due anni l'hanno accompagnata, analizzata, osservata da ogni prospettiva, depositando persino sulla sua superficie il modulo di atterraggio Philae. Questa epopea viene oggi raccontata dal capo dei cacciatori, Paolo Ferri, che ha diretto il team di controllo della missione per più di vent'anni. Una storia emozionante che segue passo dopo passo un'impresa che non ha eguali nella storia della conquista dello spazio per le distanze percorse, i corpi celesti incontrati, le difficoltà della navigazione, i momenti di scoramento e di entusiasmo. Un diario di bordo che descrive le sfide tecnologiche e scientifiche della missione Rosetta, le emozioni di chi le ha dedicato una parte importante della propria vita e che, al contempo, racconta anche altro: la storia delle comete, i miti e le leggende, la ricerca millenaria di una spiegazione al fenomeno che ancora oggi affascina per la sua simbologia e la sua potenza ultraumana.
La fuga di Elia nel deserto è presa come modello di una duplice fuga. La prima, è la fuga esistenziale dalle proprie scelte definitive. È il tipo di fuga che la cultura postmoderna sta agevolando. È il sogno della possibilità di ripartire da zero, di ricominciare di nuovo, di scartare il passato, con tutto quello che c'è dentro. L'altro tipo di fuga è, invece, il percorso interiore che una persona decide di realizzare per capire se stessa. Fuga da un modo ripetitivo di vivere le proprie scelte per rimotivarle. Fuga. non tanto per prendere le distanze dalle scelte fatte, ma per viverle meglio. Se sino a qualche decennio fa il contesto religioso e morale nel quale si viveva, impediva o fungeva da forte deterrente ad ogni tentativo di fuga, soprattutto rispetto alle scelte così dette definitive, oggi non è più così. La crisi dei valori tradizionali, venutasi a creare all'interno della cultura occidentale, rende sempre più possibile la fuga dalla propria situazione esistenziale percepita come negativa. Oggi esistono sempre meno punti d'appoggio esterni, per prendere forza nei momenti di difficoltà o di messa in discussione del proprio vissuto. Nelle pagine del libro vengono condivise alcune riflessioni che prendono la fuga di Elia come punto di riferimento, ad un duplice livello. Nel primo, la riflessione si concentra su alcune tematiche religiose ed esistenziali nella ricerca di significati nuovi per il nuovo contesto culturale. Sono, dunque, riflessioni critiche, che hanno l'obiettivo di sondare cammini nuovi, mettendo in discussione le modalità tradizionali di pensare e vivere la fede. Nel secondo, vengono descritte le riflessioni che Elia produce durante la sua crisi esistenziale, che lo spingono nel deserto. Il testo si presenta come un'opportunità per riflettere sui principali temi esistenziali e religiosi del nostro tempo.
La Collana "Manuali brevi" è stata ideata e strutturata appositamente per tutti coloro che si apprestano alla preparazione degli esami orali per l'università e per l'abilitazione alla professione forense o ancora per le prove dei principali concorsi pubblici e degli esami per l'abilitazione professionale e universitari. L'opera è frutto di una combinazione tra gli aspetti caratteristici, da un lato, della tradizionale trattazione manualistica, di cui conserva la struttura e l'essenziale impostazione nozionistica, e, dall'altro, della più moderna trattazione "per compendio", di cui fa proprie la capacità di sintesi e la schematicità nell'analisi degli istituti. I problemi giuridici sono stati inquadrati equilibrandoli tra la loro profondità (tramite un contenuto richiamo ai principali orientamenti dottrinali) e la loro attualità concreta (tramite un'attenta selezione delle decisioni della giurisprudenza). Per agevolare chi deve comprendere e memorizzare "in fretta" e, al contempo, deve possedere una preparazione completa e approfondita della materia, i volumi si sviluppano lungo due principali direttrici: chiarezza nella forma, attraverso semplicità ed eleganza espositiva; completezza nella sostanza, attraverso una trattazione esaustiva ma allo stesso tempo sintetica. I volumi sono caratterizzati da: chiara articolazione degli argomenti in paragrafi e sottoparagrafi interni; esposizione schematica "per punti"; evidenziazione, tramite l'utilizzo di grassetti e corsivi, dei concetti-chiave di ogni singolo istituto; box di approfondimento sulle questioni più problematiche; - attenta selezione delle più rilevanti e recenti decisioni della giurisprudenza, segnalate in appositi "Focus giurisprudenziali"; segnalazione delle principali domande d'esame alla fine di ogni capitolo; dettagliato indice analitico-alfabetico, per agevolare la ricerca degli istituti. Aggiornato a: L. 28 febbraio 2020 n. 8, di conv. del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, "Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica".
Questo libro nasce dall’ispirazione contenuta nel titolo stesso dell’opera. La necessità di ricercare tasselli della nostra cristianità smarrita, invita ad un’importante riflessione a riguardo: la cristianità, intesa come popolo, gruppo di uomini che hanno smarrito la strada del loro esistere perché si sono allontanati dai principi morali e dai fondamenti della prima fede in Cristo, e la cristianità intesa come personaggi, elementi, fatti ed accadimenti che, nel corso dei tempi sono stati occultati, modificati e volutamente smarriti. Oggi, siamo intrappolati in una crisi profonda globale. È dunque impellente un risveglio spirituale, attraverso il recupero del significato dei messaggi profetici, dei padri della chiesa, e di tutti coloro che hanno vissuto per Cristo. C’è urgente bisogno di Luce delle menti, per un cambiamento epocale della nostra società, affinché essa riparta dalle intatte radici di un Cristianesimo autentico.
Lasciamoci abbracciare dalle storie di questo speciale libro che, pagina dopo pagina, richiama, in modo singolare, insegnamenti antichi atti a sciogliere le ferite e le sofferenze di questa vita, fornendo un significato trasformativo a tutto ciò; ma, soprattutto, richiama la nostra presa di coscienza che la cristianità smarrita ha a che fare con noi, poiché noi, come persone, ci siamo smarrite nei secoli, nel mondo subdolo della materia. Noi, smarriti nel buio delle inquietudini e dell’inconscio, noi smarriti nell’indifferenza e nel distacco, noi smarriti, incapaci di osservare la Luce che ogni giorno sorge all’orizzonte per illuminare la vita!
Paola Bizarri, è nata a Bologna nel 1959 e vive a Grizzana Morandi (BO). Ha lavorato e studiato all’estero come operatrice turistica e, da trent’anni, è impegnata nel campo delle medicine naturali: insieme al marito farmacologo e alla sorella biologa, ha creato una particolare metodica terapeutica. Nel 1994 ha conseguito il diploma di “Heilpratiker” a Zurigo, frequentando, successivamente, altri corsi di specializzazione in bioenergetica, floriterapia, alchimia, astrologia psicologica, melotesia e PNEI. Tiene conferenze e corsi di formazione in tutta Italia. Il suo maggiore impegno, oggi, è quello di divulgare i messaggi dell’Arcangelo Michele e di Maria Maddalena, attraverso conferenze e percorsi spirituali mirati a tutti coloro che sono alla ricerca della Via dello Spirito. Pellegrina di Terra Santa e cittadina onoraria di Gerusalemme, con una pluriennale conoscenza ed esperienza dei Luoghi Santi, organizza da diversi anni particolari pellegrinaggi accompagnati dai frati francescani. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Il giardino di Magdala” (2019).