Il testo fornisce competenze specialistiche sulla definizione del profilo criminale e psicopatologico degli autori di crimini violenti. Il volume ha una struttura multidisciplinare nell'approccio ai fenomeni delittuosi, tra i quali i più rilevanti e conosciuti sono: lo stalking, il femminicidio, i serial killer, i mass murder, gli omicidi in famiglia ed i reati ad opera e contro i minori. I temi sono analizzati partendo da nozioni giuridiche e approfonditi dal punto di vista psicologico, psichiatrico, medico-legale e psichiatrico-forense. L'opera si divide in due parti: la prima, Profili sostanziali e processuali, offre un taglio giuridico e di approfondimento su aspetti giudiziari che vedono imputato il reo nel processo penale; la seconda, Profili psicopatologici e criminali dei soggetti autori di reato, analizza gli argomenti partendo dal generale, attraverso la trattazione degli aspetti psicologici e delle patologie psichiatriche, per poi approfondire l'analisi delle singole tipologie di azioni criminali, passando in rassegna i più comuni e conosciuti crimini violenti contro la persona. Una parte significativa del volume è dedicata all'analisi dei crimini sessuali, esaminati nella loro peculiare specificità, con l'esame degli aspetti psicopatologici della sessualità e lo studio della pedofilia, operando una precisa distinzione tra quella maschile e la meno conosciuta pedofilia femminile. Un accento particolare è posto sui minori, sia in veste di autori che di vittima di reato.
Queste pagine vogliono dare una mano a chi vuole usare del tutto la fede, la speranza e la carità del suo Battesimo, per farne una sintesi di amore adorante: l'atto più importante della sua giornata e della sua vita.
Le preghiere di Karol Wojtyla, vibranti di fervore umano e di convinzioni profonde, di intensità interiore e di straordinarie risorse espressive, abbracciano certezze soprannaturali e un ampio ventaglio di argomenti teologico-sociali. Riecheggiando alcuni Padri della Chiesa come sant'Agostino o san Tommaso d'Aquino, Giovanni Paolo II ritiene la preghiera, nella quale si affida a un ampio periodare, a una grande varietà di immagini, simboli e figure retoriche, un colloquio con Dio, una ricerca di Dio che è al tempo stesso la Sua rivelazione più alta. Alle preghiere si aggiungono le Poesie, che rappresentano un'esperienza umana e un efficace strumento pastorale allo stesso tempo. Pubblicate sotto diversi pseudonimi, più volte ristampate e tradotte in numerose lingue, continuano a godere ancora oggi di una straordinaria e ininterrotta fortuna.
La dipendenza del Diritto dal linguaggio è un dato di fatto millenario di cui il secolo scorso ha preso coscienza in modo esplicito soprattutto attraverso le varie Teorie dell'interpretazione sviluppatesi in ambito analitico ed ermeneutico. Il tema, però, è molto più ampio e si pone già all'origine stessa del pensare giuridico, nel momento in cui si cerca di esprimere con le parole la complessità del vissuto umano sottoposto sia all'attività normativa che giudiziale: è là che emergono i concetti, che popolano il mondo giuridico. I concetti, però, non esistono (in natura) ma dipendono dal linguaggio disponibile ad ogni cultura e civiltà, nel tempo e nello spazio della storia umana, soffrendo a volte le strettezze della stessa espressività... anche per mancanza dei termini adeguati, cosicché il giurista può rimanere ...senza parole (adeguate) davanti alla realtà.