Un uomo e una donna sono al centro di questo libro. Si potrebbe dire che si tratta di una storia comune, ma in realtà il racconto della relazione amorosa che intercorre tra i due ha qualcosa di straordinario: lui è un sacerdote, ottuagenario, esiliato in Brasile, tra i poveri, dalla Chiesa; lei una giovane donna che sembra caparbiamente impegnata nella costruzione di una comunità di pace. Tra i due scorre una fitta trama di parole, lettere, incontri che sembra trascendere il desiderio e la passione e, giorno dopo giorno, si colloca sul piano della scoperta. "Racconto questa esperienza della relazione - scrive Arturo Paoli - perché, mi pare, illumini un tema al centro della vita ecclesiale". Questo racconto/confessione non cerca lo scandalo, nemmeno quando muove da affermazioni forti come questa: "Ti desideravo e avevo paura di te". Proprio con questa esperienza della relazione, "l'impossibile è avvenuto". Una messa in gioco radicale del ruolo della donna nella Chiesa e nella ricerca della verità che avvicina l'essere umano a Dio.
Questo volume adotta un approccio analitico all'introduzione della sociologia: piuttosto che esporne la storia e fare una rassegna delle teorie sociologiche, usa quelle teorie per descrivere e spiegare i fenomeni sociali, trattati come esempi e campi concreti di applicazione dei concetti illustrati. Il manuale si divide in tre sezioni di interrogativi e temi, relativi rispettivamente all'azione sociale, all'ordine sociale e al cambiamento sociale. Nel primo caso le domande del sociologo - a volte esplicite, a volte implicite - ruotano attorno al problema dell'autonomia e del condizionamento del comportamento: come e quanto le strutture sociali influenzano l'azione e, di converso, come e quanto questa stabilizza o trasforma le strutture stesse. Nel secondo, le domande attengono al problema del funzionamento della società e della prevedibilità dei comportamenti in relazione alle condizioni, alle forme e alle conseguenze della stabilizzazione delle strutture. Nel terzo caso, infine, le domande hanno per oggetto i fattori, i processi e le conseguenze del cambiamento delle strutture sociali. L'obiettivo dichiarato dell'autore è costruire, senza rinunciare alla complessità della materia, uno strumento di studio accessibile e chiaro, che fornisca gli strumenti concettuali necessari per osservare e cercare di comprendere sociologicamente un mondo che, per il fatto di essere in transizione, appare incerto.
Carla, insegnante di lettere in un liceo di Torino, è la voce narrante di questo romanzo. Al centro della vicenda sono i problemi quotidiani con cui la protagonista deve confrontarsi, ma soprattutto il rapporto intenso e profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente, Tanni. Nasce tra loro una complicità che porterà la ragazzina a confessare una difficile situazione familiare, con la madre che se ne è andata, il padre che ha qualche problema con l'alcol e un fratello più piccolo da accudire. Ed è solo con lei che Carla condividerà un progetto apparentemente folle, cui ha dedicato tempo e passione: quello di far volare le galline che alleva nel giardino di casa.
La nona edizione dell'opera è stata completamente rivista ed aggiornata con la giurisprudenza e la normativa, pubblicate entro il 30 giugno 2017. Con riferimento alla normativa, si è in particolare tenuto conto delle novità introdotte dal D.L. 2016/59, convertito con L. 2016/119 in materia di esecuzione forzata; del D.L. 2016/168, convertito con L. 2016/197 in materia di giudizio di Cassazione; ed infine del c.d. Jobs Act autonomi (L. 2017/81). Si è tenuto conto anche delle novità della giurisprudenza delle Corti supreme, in particolare delle sezioni unite della Corte di Cassazione. Fra le tante, possiamo segnalare Cass. 2 febbraio 2016 n. 1914, in tema di impugnabilità in Cassazione dell'ordinanza di cui all'art. 348-ter c.p.c.; Cass. 19 aprile 2016 n. 7700 (che sviluppa quanto già deciso con Cass. 4 dicembre 2015 n. 24707); Cass. 20 luglio 2016 nn. 14916 e 14917, che hanno profondamente innovato in materia di inesistenza e nullità della notificazione; ed infine Cass. 21 marzo 2017 n. 7155 sull'art.360-bis c.p.c.
Libro + DVD. Il regista Paolo Damosso, con la produzione della Fiction Io non lo so e con la stesura di questo testo dallo stesso titolo che completa e arricchisce la sceneggiatura iniziale, è riuscito nell’intento di non scrivere una biografia, ma di far incontrare il cuore che batte di una Beata che ha le sue origini nella Valle D’Aosta e, precisamente, di Suor Nemesia Valle, nata ad Aosta il 26 giugno 1847. Ha offerto la trama di una narrazione avendo sullo sfondo le immagini dei luoghi dove Giulia Valle, poi Suor Nemesia, ha trascorso la sua vita familiare e quella religiosa tra le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Sia la fiction che il libro di Paolo Damosso provocano lo spettatore-lettore a comprendere come la vita, il messaggio, la spiritualità, la testimonianza di una persona possano rimanere attuali, anche a distanza di molto tempo.
Paolo Damosso, nato a Torino nel 1964, sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la Nova-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster (arcivescovo di Milano); Padre Pio. Uomo di Dio, prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio, film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so, film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ha proposto il “romanzo” del suo film Una cosa in mente (San Paolo, 2006) su san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Un nuovo modo per comunicare tutte le emozioni e le riflessioni vissute.
Ogni domenica milioni di persone nel mondo, discepoli del Nazareno, si radunano per ascoltare la sua Parola. Parola che feconda, che spezza, che riempie, che scuote, che indaga, che scruta.
Ma che spesso cade in un terreno asfaltato e arido. Questo libro vuole rompere la crosta perché la Parola attecchisca. Ripercorrendo ogni domenica il vangelo di Matteo durante l’anno liturgico, Curtaz approfondisce il suo messaggio: Matteo, il pubblicano diventato discepolo, scopre che la parola di Gesù compie l’attesa d’Israele e che può compiere l’attesa d’ogni uomo.
Paolo Curtaz è presbitero della Chiesa di Aosta e tiene i contatti con i suoi parrocchiani e con i tanti amici turisti utilizzando Internet ( www.tiraccontolaparola.it). La sua voce arriva nelle case attraverso il circuito di Radioinblu (“Prima di tutto”). Ogni tanto scrive libri. Con la San Paolo ha pubblicato Cristiano stanco? (20073), Convertirsi alla gioia (20073), In coppia con Dio (20073), La Parola spezzata. Riflessioni sulle letture della domenica - Anno C (2006), Gesù zero (2007).
In un'ex scuderia reale di Stupinigi, vicino a Torino, una ragazza di quindici anni, figlia di un operaio Fiat, non va più a scuola e aiuta la madre a vendere verdura al mercato. Un giorno però, l'incontro con un venditore di libri le cambia la vita, perché la ragazza si imbatte per caso nelle antiche poesie dei trovatori provenzali e si mette in mente di diventare una di loro. Affascinata da quelle letture, scappa di casa: non per fare politica come tutti quelli che ha intorno, ma per... cercare l'"amore da lontano". Il romanzo, tra il realistico e il paradossale, racconta con toni un po' ilari e un po' dolenti le avventure di questa ragazza, così distante dalla storia che le scorre accanto: per amore della celebrata lontananza lei commetterà errori a volte piccoli, a volte più gravi, si infilerà in storie a volte mediocri, a volte sublimi, fino a che, alle soglie della maturità, incontrerà il sogno che - forse - nemmeno sapeva di avere.
Le manovre intorno a Telecom Italia, il crac della Parmalat di Tanzi, l'ascesa dei nuovi finanzieri e non solo: il libro racconta la storia sotterranea del "capitalismo di rapina". I percorsi occulti del denaro, un sottobosco poco illuminato dagli articoli dei giornali, che secondo gli autori spesso non vanno oltre i semplici verbali d'interrogatorio o le intercettazioni telefoniche. Gli autori seguono le tracce dei soldi, entità resa ormai sempre più astratta, tra conti bancari e giochi di sponda in Borsa, fino a ipotizzare complicità ad altissimo livello nelle grandi banche, nelle istituzioni, nel mondo politico, nelle autorità di controllo. Un'affollatissima galleria di personaggi: Fazio, Fiorani, Ricucci, Coppola, Gnutti, tutti finiti sotto i riflettori dei media per effetto delle inchieste giudiziarie, alle cui spalle vive e lavora una folla di banchieri, avvocati, fiduciari. Sono loro a essere definiti come i gran sacerdoti del capitalismo di rapina.
L'autore si sofferma sulla retorica che circonda il Web, la cosiddetta "Rete". Dalle Internet Companies di fine anni '90, popolate da ragazzetti che dormivano nel sacco a pelo per non lasciare nemmeno un minuto gli open space dove si progettava il futuro, alla tendenza alla bolla, quel correre a comprare qualcosa perché oggi vale più di ieri e si pensa che domani varrà più di oggi. A detta di Landi, fior di giornalisti e di economisti, non più adolescenti, cavalcano Internet come ultima scommessa per sentirsi e sembrare giovani, sovrastimano il valore di aziende improvvisate, fino a che la bolla non scoppia coprendo tutti di ridicolo. L'autore afferma che non c'è dittatura più proterva del Web, che vede come un grandioso palinsesto di truffe commerciali, violenze, manie, pornografia, trabocchetti pubblicitari. Così, per sapere cosa succede fuori, bisogna chiudersi dentro casa e accendere il computer: non più viaggiatori che esplorano il mondo, ma ospiti sedentari di un mondo che si offre in tutta la sua falsa completezza.
Il 29 giugno 1944 a Guardistallo (Pisa), a seguito di uno scontro con i partigiani, i tedeschi effettuarono una rappresaglia uccidendo una sessantina di persone. Da allora il paese è diviso tra chi attribuisce ai partigiani la responsabilità prima dell'eccidio, e chi ne rivendica l'operato. Come andarono davvero le cose? Dall'indagine è nato questo libro. Ricostruendo l'accaduto Pezzino enuclea con chiarezza i tre nodi fondamentali: la responsabilità delle stragi tedesche; l'azione partigiana e le sue conseguenze sulla popolazione; la "lotta sulla memoria" ingaggiata tra difensori e detrattori della Resistenza nel dopoguerra. Quanto alle stragi, l'analisi mostra che erano frutto di decisione individuale e non di una direttiva generale all'esercito tedesco; quanto all'attività partigiana, essa collideva con una visione passiva e attendista, e originava forti tensioni fra partigiani e popolazione; quanto alla memoria Pezzino conclude che non potrà esistere di quegli anni di guerra una memoria comune e pacificata. La nuova edizione è completata da una lunga postfazione che fa il punto su quanto la storiografia degli ultimi dieci anni ha prodotto sul tema.
Da più parti si ritiene che Alcide De Gasperi vada considerato insieme a Cavour il massimo statista dell'Italia unita. Negli ultimi anni, il cinquantesimo anniversario della sua morte ha dato occasione a una rinnovata stagione di studi degasperiani, di cui si va ora raccogliendo i frutti. Con appassionata precisione, Pombeni ricostruisce tutte le tappe dell'apprendistato degasperiano, dall'esperienza di studente universitario nella Vienna di fine secolo, dove viene a contatto con molti fermenti culturali e sociali, alla direzione del quotidiano cattolico di Trento, all'ingresso nel parlamento dell'Impero nel 1911. Basato su una minuziosa ricerca originale, il libro getta luce sulla parte più controversa e meno conosciuta della vita del grande uomo politico, costituendo al tempo stesso un viaggio nei meccanismi di formazione di una leadership politica e nelle asperità di un periodo storico in cui si scontrano nazionalismi, identità culturali e religiose e declinanti sistemi politici di antico regime.