Miti, leggende e fantasie letterarie hanno costruito l'immaginario della battaglia di Legnano che ha segnato la storia d'Italia e dell'intera Europa. I fatti però andarono diversamente. 29 maggio 1176: nelle campagne a nord-ovest di Milano, l'imperatore Federico Barbarossa affronta l'esercito delle città italiane raccolte nella Lega Lombarda con un esito che all'epoca pochi si sarebbero aspettati. Perché avvenne lo scontro, come si svolse la battaglia, quali furono le ragioni dei contendenti, quali eventi precedettero il conflitto? Quale disegno politico aveva Federico Barbarossa e cosa rivendicavano i Comuni? Con gli strumenti della storia militare, Paolo Grillo segue passo passo le fasi della battaglia, scende fra le linee dei combattenti e svela cosa c'è dietro quell'amara sconfitta: a Legnano si affrontarono in realtà due forme contrapposte di organizzazione militare. L'Impero, da una parte, con la sua struttura aristocratica, era ben rappresentato dalla celebre e quasi imbattibile cavalleria pesante teutonica. I Comuni, dall'altra, si incarnavano nella collettività in armi dei fanti, che combattevano fianco a fianco ai cavalieri, da uomini liberi, decisi a battersi per la difesa della patria comune. Due mondi diversi, uno prossimo alla fine, l'altro - quello dei cittadini d'Italia - solo all'inizio.
Rinunciare all'automobile è possibile. Un'idea semplice e "rivoluzionaria" è quella di viaggiare utilizzando i trasporti pubblici locali, una forma di erranza in perfetto equilibrio tra lentezza e comodità. Ogni giorno migliaia di autobus tessono una capillare rete di linee extraurbane che penetrano nel profondo della provincia italiana solcando, a velocità moderata, le belle strade della Penisola. Con biglietti economici, comodamente seduti a quasi due metri di altezza, si può godere del lungometraggio del Bel Paese che scorre lento fuori dal finestrino sentendosi un po' nei panni di Soldati, Piovene o Rumiz. È una forma di viaggio che si può praticare dai dodici ai novant'anni senza essere accompagnati dai genitori. "L'esperto di vie traverse" Paolo Merlini ci guida in questo nuovo modo di viaggiare, selezionando i percorsi più significativi, descrivendo le autolinee più efficienti lungo itinerari suggestivi, portandoci per mano alla scoperta di un'altra Italia, da attraversare senza fretta.
Una divertente avventura per bambini, stampato con il font leggimi per bambini dislessici. Età di lettura: da 7 anni.
La voce è il mezzo privilegiato con il quale l'uomo si esprime, in modo particolare quando intende comunicare ad altri i propri sentimenti, in tal caso la parola cantata amplifica questo strumento e ne potenzia gli effetti. Per manifestare la propria religiosità, impetrare grazie e accattivarsi la benevolenza della divinità, e delle persone, ma anche per farsi reciprocamente coraggio nel rivendicare diritti inalienabili, gli uomini non hanno esitato ad affidare i loro messaggi alla poesia accompagnata dalla musica. Questo si è verificato dai tempi più antichi e perdura fino ai nostri giorni. Nella presente pubblicazione si cerca di dare una giustificazione a tale tendenza specificamente umana, facendo ricorso a testimoni illustri. Nel testo molte pagine sono dedicate a musicisti e poeti fautori di questa svolta epocale, accanto a filosofi, letterati e patrioti, che non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria vita per un ideale.
Santa Rita visse fra il XIV e il XV secolo a Cascia, un comune dell’Italia centrale, dove gli inizi degli scambi commerciali avevano portato benessere, ma anche divisione e sconcerto. Di fronte alla crescita delle tensioni sociali l’umile donna di Roccaporena testimoniò con tutta la sua vita il primato del soprannaturale. Il matrimonio e la successiva perdita del marito e dei figli furono le tappe che portarono Rita al convento, dove la capacità di amore e di perdono, la serena accettazione della sofferenza, il vivo amore per Cristo imposero l’umile monaca all’attenzione delle consorelle e dei contemporanei. Dopo la sua morte i numerosi miracoli la resero oggetto di una vasta e spontanea devozione popolare.
Sulla falsariga di un’antica biografia, Paola Giovetti ha tracciato un fresco e piacevole ritratto di una delle sante più venerate d’Italia, alla cui tomba i pellegrini ancor oggi accorrono numerosi.
Destinatari
Ampio pubblico
Autore
Paola Giovetti. Nata a Firenze, risiede a Modena con il marito e i due figli. È laureata in lettere presso l’Università di Bologna e ha svolto inizialmente attività di insegnamento. Da molti anni si dedica alla ricerca nel campo della psicologia e dei fenomeni mistici, pubblicando su giornali e riviste.Tra i titoli apparsi presso le Edizioni San Paolo, Brigida di Svezia. Una santa europea (2002) e Teresa Neumann. Una grande mistica del nostro tempo (20076).
Il lavoro esamina le decisioni di politica economica susseguitesi in Italia dalla nazionalizzazione dell'industria elettrica in poi, definendole "eresie", ossia dottrine contrarie ai dogmi della razionalità economica, le quali hanno dato vita a puri "esorcismi", riti che hanno lasciato le cose come prima. Infatti, nonostante le promesse di tagli, la spesa pubblica è continuata a crescere imperterrita, come pure, ma meno, la pressione fiscale, facendo così lievitare l'indebitamento pubblico. Lo Stato si è impossessato di metà del reddito annuo del Paese e non pare ancora soddisfatto, dato che va aggredendo in modo indistinto la ricchezza. L'autore individua nella "manovra" la madre di tutti i mali, una pratica di cui si avvale ora anche l'Unione Europea. La crisi che stiamo vivendo è il conto che gli italiani sono chiamati a pagare per gli errori commessi dagli Stati Uniti nel dopo Bretton Woods, non avendo adeguato le regole sul piano della moneta e dei cambi, e dall'Unione Europea nel dopo Trattato di Maastricht, per non aver attuato il disegno di unificazione politica che l'aveva indotta a creare l'euro. Il lavoro indica anche le "scelte giuste" da prendere per riportare l'Italia sul sentiero della ripresa produttiva e dell'occupazione. Il lavoro si chiude con un esame critico della Manovra Monti e delle decisioni prese a Bruxelles il 9 dicembre scorso che sono la continuazione della concezione di una "vecchia" Europa.
Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com'è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d'inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. E la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell'evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d'amore. "Il mio inverno a Zerolandia" è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.
"Babilonia era una coppa d'oro in mano al Signore, con la quale egli inebriava tutta la terra." Così il profeta Geremia evoca il potere e il fascino tentatore di questa antica città, le cui testimonianze echeggiano nella Bibbia e nei classici. Ma cosa si cela dietro il mito? Come ha potuto una delle città più importanti dell'antichità, capitale e faro culturale del Vicino Oriente, trasformarsi in un'immagine nefasta di confusione, vizio e lussuria? Guidando il lettore in uno stimolante viaggio tra mito e realtà, Paolo Brusasco svela la storia della città con le sue straordinarie meraviglie - i Giardini Pensili, le Mura, la Torre di Babele - e le incredibili conquiste culturali tramandate sia a Oriente sia a Occidente. Senza dimenticare che il sito archeologico è stato gravemente compromesso dagli eventi bellici della seconda guerra del Golfo.
Uno strumento pratico e immediato per seguire la liturgia eucaristica festiva per tutto l'anno 2013. Con introduzioni, richiami, preghiere.
Il testo si muove su un doppio registro: narrazione" e letteratura scientifica. Come sfogliando il diario del protagonista, il lettore diviene compartecipe degli incontri, delle vicende, delle riflessioni di un medico che si interroga sulla propria professione e che avvicina, con curiosità, alcuni concetti psicologici. " Vengono trattati esplicitamente temi inerenti la relazione medico-paziente, la motivazione alla professione medica, il ruolo delle emozioni, la gestione della cronicità, i meccanismi di difesa, le strutture di personalità, i paradigmi scientifici, la relazione mente-corpo, la regolazione affettiva, la creatività...