Decostruire gli assunti fondamentali del neoliberismo divenuto ormai, nelle nostre società occidentali, pensiero unico dominante e restituire spazio e dignità al concetto di cittadinanza attiva e partecipata: sono questi i principali intenti del denso, appassionato volume di Paolo Maddalena, giurista impegnato da anni nella difesa del principio fondamentale della proprietà collettiva dei beni comuni. In queste pagine la difesa degli assunti costituzionali e delle prerogative dei cittadini prende la forma di una critica aspra al modello di società espresso dall'odierno capitalismo finanziario globale, che ha sradicato l'economia dalle sue basi materiali e si è fatto sovrano anche rispetto ai governi. Maddalena individua la causa fondamentale dell'attuale, profonda e persistente crisi dell'economia globale nella sostituzione dell'economia dello scambio con l'economia della concorrenza. Secondo questa visione divenuta imperante, vince il più forte, con buona pace dei concetti giuridici di giustizia ed equità; il pubblico deve cedere il posto al privato; lo Stato deve deregolamentare, spacchettare, liberalizzare; tutto confluisce nel mercato globale e tutto viene mercificato - anche ciò che, per sua natura, non può avere un valore di scambio e non può essere oggetto di commercio, poiché è di appartenenza collettiva (pensiamo ad esempio all'idea che ai beni paesaggistici e culturali di proprietà dello Stato si possa anche solo assegnare un "prezzo").
Una delle coppie più acclamate del cinema italiano si rivela per la prima volta al noto critico cinematografico Italo Moscati: dai percorsi di vita di entrambi al primo incontro amoroso e alla vita assieme, impastata di cinema, figli, televisione, arte. Virzì racconta il passaggio dall'Università di Pisa al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il lavoro da sceneggiatore con Furio Scarpelli, i suoi film Ovosodo, Caterina va in città, Tutta la vita davanti, il successo e i David di Donatello. Micaela Ramazzotti si intreccia al discorso narrando i suoi esordi nei fotoromanzi e poi l'ingresso nel cinema, l'incontro con il marito, il matrimonio, la famiglia. Fra drammi, sorrisi e tanta passione per la bellezza si snoda una avvincente storia di cinema e amore.
Ricette basate sulla dieta del dottor Mozzi adatte anche per celiaci, intolleranti a glutine e latticini e per chi ama una cucina sana, leggera e con ottima digeribilità. Senza rinunciare al gusto.
Dall'antichità ai primi decenni del XVIII secolo le epidemie di peste coinvolsero ovunque tutti i possibili aspetti della vita economica, politica e sociale, con analogie impressionanti: la psicosi collettiva, la caccia ai potenziali untori, la negazione delle prime avvisaglie del contagio per timore degli effetti economici che avrebbero innescato; le devastanti conseguenze sul commercio e sull'economia (in primis la "crisi del '300"), dovute alle misure restrittive; i tentativi dei governi di sanare il deficit con prestiti, emissione di titoli del debito pubblico, nuove tasse, e di soccorrere con sussidi i disoccupati; gli assalti ai forni per paura della quarantena. È sconcertante come gli strumenti di prevenzione disponibili ai nostri giorni siano gli stessi elaborati nel '300, a partire dal Nord della Penisola, recepiti tardi dal resto dell'Europa (tardissimo dall'Inghilterra), e adottati con successo fino al 1720, quando l'ultimo cordone sanitario (a Marsiglia) debellò quasi del tutto il morbo dal Vecchio Continente. Il ricorso a forme di vera e propria "dittatura sanitaria" fu dal '300 al '700 il metodo comunemente adottato per cercare di far rispettare le misure restrittive.
La storia del pensiero economico medievale, convenzionalmente trattata come una semplice era preistorica delle discipline e dell'analisi economica, viene qui ripercorsa come un fenomeno complesso, in cui lo sforzo dell'uomo teso a comprendere i fatti economici del suo tempo e le logiche dello scambio che li articolano si misura anche con la sua capacità di lettura dei comportamenti e delle relazioni che li sottendono, li legittimano. È uno sforzo grazie al quale la riflessione medievale giunge a costruire una tassonomia delle relazioni economico-commerciali. Mercato, moneta, mercanti-banchieri, ma anche valore, interesse, monopoli, profitto e utilità: il libro analizza i quesiti fondamentali dell'economia, le categorie portanti e le parole-chiave con cui si qualificano spazi, mezzi e attori dello scambio. La fisionomia di tale pensiero è ricostruita seguendo lo sviluppo di una vasta testualità prodotta dai Padri della Chiesa, dagli uomini consacrati e laici che fecero l'Europa, dall'età tardoantica sino all'umanesimo civile. Assumendo questo molteplice livello di osservazione il volume traccia una storia del pensiero economico nel Medioevo che si offre alla discussione di chi è interessato alla comprensione dell'agire economico, alla storia delle categorie proposte in età moderna per renderlo oggetto di elezione della ricerca scientifica.
Roma città eterna e accessibile a tutti! Otto itinerari tematici attraverso arte, storia, politica e cultura, con altrettanti approfondimenti e gite fuori porta. Dai Fori Imperiali al Gianicolo, dai Musei Vaticani alla Centrale Montemartini. E ancora: le stanze del potere, i dipinti del Caravaggio e i luoghi di culto (il pellegrinaggio alle sette chiese, la sinagoga, la moschea). Percorsi studiati e testati perché anche una metropoli così complessa possa accogliere tutti, famiglie con bimbi piccoli comprese. Per ogni itinerario la descrizione dettagliata e la mappa del percorso, i luoghi da visitare e tutte le informazioni utili e i servizi offerti a persone sorde, cieche o ipovedenti e a persone con disabilità motoria (anche temporanea). E poi i consigli su strutture ricettive, trasporti pubblici e privati, associazioni e tour operator attenti all'accessibilità.
Il progetto "Buona Notizia Family", di cui il presente sussidio costituisce la seconda uscita, nasce dentro il mondo di "Buona notizia" e ne segue lo spirito. Non è solo per le famiglie dei bambini che seguono il percorso "Buona notizia" o "Buona Notizia Today", poiché non ha alcun legame "diretto" con la catechesi che si fa in parrocchia. È costruito di schede semplici a coppie di pagine, dove in una c'è l'argomento spiegato in modo sintetico e chiaro e nell'altra le attività da realizzare con i bambini. La sezione del contenuto si divide in: breve riflessione iniziale che introduce anche l'attività proposta; parte biblica; parole da ricordare; in preghiera. Temi, contenuti e stile sono particolarmente appropriati per la famiglia di oggi, in tutte le sue forme. Il testo affronta la dimensione esperienziale, quella spirituale e quella contenutistica.
Santa Francesca Cabrini nasce a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) il 15 luglio 1850. Dopo aver preso i voti religiosi, nel 1880 fonda a Codogno l'Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1889 si imbarca per New York dove dà inizio alla sua opera missionaria a favore degli emigrati, fondando scuole, asili, ospedali. Muore a Chicago il 22 dicembre 1917. Beatificata nel 1938, viene proclamata santa nel 1946. Il testo ripercorre l'infanzia della Santa soffermandosi su affetti, ambienti, episodi suggestivi del suo percorso di crescita e formazione: le letture serali e le preghiere della famiglia riunita davanti al caminetto della cucina, il rapporto con la sorella Rosa che era per lei come una seconda mamma, le visite allo zio prete, i giochi dell'infanzia (come costruire barchette di carta da lanciare sull'acqua del torrente) con le sue disavventure (finire a mollo nel torrente), le fantasticherie sul suo futuro. Conclude l'album una breve scheda biografica su tutta la vita di Madre Cabrini. Ecco dunque l'obiettivo del testo: mostrare ai bambini che si avvicinano alla lettura che le persone straordinarie si nascondono in mezzo a noi; la santità scorre nella vita di tutti i giorni e nasce dalle cose semplici. Grazie a una scrittura piacevolissima, alla brevità delle sequenze e alla ricchezza del discorso diretto, alle belle illustrazioni colorate, il libro immerge il bambino nella storia. Età di lettura: da 6 anni.
Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia, e ce ne riconsegna l'itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, "più per dovere civile che per letteratura". Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli incontrati durante il viaggio. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell'Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un'Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco - svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell'acqua e del vento - e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col "piede libero". Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l'itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utile - considerata l'assenza di segnaletica - per chi volesse seguire le orme di questa marcia d'avanscoperta.
Quando mio babbo mi aveva consegnato il suo mondo, negli anni sessanta, mio babbo mi aveva consegnato un mondo che lui abitava, capiva, e che era mosso da regole che, in larga parte, condivideva, lo invece, che mi muovevo in un mondo dove i tifosi facevano gli autografi ai giocatori, dove i cani si chiamano Ansia, dove c'era chi votava le chiese su TripAdvisor e dove le antiche gelaterie erano state aperte sei mesi fa, e dove le librerie vendevano il vino e i panettoni, e dove di Dante si sapeva che gli piacevan le uova, e dove se c'era un fustino, era salvaspazio, io a mia figlia le stavo consegnando un mondo che non capivo tanto. Questo è un mondo, dicevo, dove io non so bene neanche dove andare a comprare i francobolli, e mi era venuto in mente un antropologo sardo che, qualche anno prima, aveva detto che la sua infanzia, lui era nato alla fine degli anni trenta, era più simile all'infanzia dei bambini dei nuraghi che all'infanzia dei bambini che nascono in Sardegna oggi.
Questa inchiesta si propone di dissolvere le ombre che avvolgono il più importante mistero della storia repubblicana, l'assassinio di Aldo Moro. Per cogliere quell'"evidenza invisibile" segnalata da Leonardo Sciascia già nell'agosto del 1978, Paolo Cucchiarelli ci offre una ricostruzione inedita del caso Moro, fondata sull'analisi dei tanti indizi materiali che raccontano un'altra storia rispetto a quella narrata dai protagonisti della vicenda: le BR, innanzitutto, ma anche i rappresentanti dello Stato, a tutti i livelli e di ogni fazione politica. Pochi e apparentemente insignificanti granelli di sabbia depositati sui vestiti che lo statista indossava il giorno della sua morte conducono il lettore verso la definizione di una trama complessa, ma in grado di demolire il castello di bugie e contraddizioni che negli anni ha reso impossibile l'accertamento della verità, fuori e dentro le aule dei tribunali. Ciò che fino a oggi sembrava incomprensibile o caotico - le allusioni delle lettere di Moro dalla "prigione del popolo", il comportamento paradossale dei suoi carcerieri, le oscillazioni dei politici...
Nel luglio 2014, mentre l'epidemia di ebola che ha colpito Liberia, Guinea e Sierra Leone preoccupa il mondo intero, Patrick Sawyer, un avvocato liberiano che sa di aver contratto il virus, atterra a Lagos, in Nigeria. Lì, con l'unico scopo di contagiare quante più persone possibile, riesce, mentendo e corrompendo medici e infermieri, a esportare il morbo in uno dei paesi più popolosi dell'Africa. Così, quello che all'inizio si configurava come un rischio grave ma controllabile, assume le sembianze di una tragedia potenzialmente devastante: diventa un "cigno nero" assoluto, un evento imprevisto e imprevedibile, capace di stravolgere nel profondo la realtà. Nella nostra vita non possiamo fare a meno di confrontarci con l'ignoto, tanto più oggi, visto il disordine che sembra dominare il mondo: dagli attentati terroristici alle crisi economiche, dalle catastrofi naturali ai venti di guerra, siamo circondati da potenziali "cigni neri" che minacciano la nostra stabilità, e ciò accade non solo a livello economico e politico, ma anche nel nostro microcosmo personale, per decisioni che riguardano la carriera o l'organizzazione delle prossime vacanze. Non possiamo pensare di poter controllare ogni singola variabile, e spesso percepiamo di essere in balìa del caso.