Il tema principale di questa opera è lo sviluppo parallelo del calcolo e della meccanica nel Settecento, a volte nei suoi aspetti più tecnici ma, soprattutto, avendo come specifico riferimento le correlazioni tra idee matematiche e idee filosofiche. Il volume idealmente segue il precedente, "Da Talete a Galileo ed un po' oltre", ma può esser letto indipendentemente dal primo di cui conserva l'ambizione di voler parlare di matematica agli uomini di cultura. Essendo però le idee qui coinvolte più complesse è forse richiesto un maggiore impegno da parte del lettore che vedrà aumentare la successione di formule. Ma, con qualche sforzo supplementare, egli scoprirà come quello che viene ritenuto l'arido linguaggio matematico sia essenziale a rendere chiare e precise non solo le idee fondamentali in gioco ma, soprattutto, le loro interrelazioni e, forse, apprezzerà l'efficienza, la semplicità e l'armonia presente nella costruzione di questo linguaggio.
Le discussioni che appassionano l’opinione pubblica sono spesso difficili da seguire per il grado di tecnicità che le contraddistingue, e i dibattiti sulle problematiche morali non fanno eccezione.
Per venire incontro a questa situazione, da anni il professor Mario Rossino cura una rubrica sul bollettino del santuario torinese di Santa Rita. La sede degli interventi non è accademica, ma il servizio della rubrica è estremamente prezioso e va a vantaggio di un pubblico di lettori molto numeroso.
Il professor Rossino ha un’esperienza assai vasta, grazie al ministero pastorale che esercita da parecchi anni e alla competenza della sua specializzazione in teologia morale, oggetto da tempo del suo insegnamento nella Sezione Torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Questa trattazione in pillole, esemplare per l’accuratezza dell’informazione e la semplicità dell’esposizione, si colloca accanto agli studi specialistici dell’Autore e offre un servizio non indifferente per favorire chiarezza di idee e solidità di principi in una discussione che continuamente si rinnova.
Questo libro è un appassionato viaggio retrospettivo dentro la scuola, un viaggio a ritroso in cui le memorie dell'antropologa si intessono con i racconti di bambini, genitori, insegnanti, operatori sociali, impegnati a dare senso, in forme narrative e pragmatiche, all'"integrazione educativa". I dialoghi, gli avvenimenti e le scene di vita tra i banchi diventano un'occasione per specchiarsi e riflettere insieme sul mondo quotidiano della scuola, in una fase in cui in Italia si cominciava a sperimentare, come su un difficile banco di prova, il "paradigma interculturale". L'autrice restituisce, nella loro irrisolta frammentarietà, i vissuti, i dubbi e i desideri che animavano un circolo didattico periferico nel VI Municipio di Roma, nei primi anni di questo secolo, tra il 2000 e il 2001, e li reinterpreta alla luce degli scombussolamenti oggi in atto nel mondo della scuola. Ne emerge un affresco problematico delle dinamiche performative e simboliche che si attivano quando insegnanti, famiglie, educatori si confrontano con la governance dell'accoglienza per far fronte alla scolarizzazione di alunni "immigrati" e "rom".
E' una storia di fantascienza, pensata per un pubblico giovanile, ma che potrebbe trovare riscontro anche tra gli appassionati alle storie del mistero.
Il nuovo progetto artistico di Max Casacci, fondatore dei Subsonica, autore e produttore musicale, è qualcosa che non è mai stato fatto prima: raccogliere i suoni della natura, i rumori, i versi degli animali, gli schiocchi delle radici, per trasformarli in vere e proprie sinfonie senza l'utilizzo di strumenti musicali. Il libro, che include il cd con otto brani, racconta di quest'approccio e di come si sia realizzato, grazie al contributo di personalità come Michelangelo Pistoletto, Mariasole Bianco, Stefano Mancuso, Carlo Petrini e il geologo, volto noto della tv, Mario Tozzi. Quest'ultimo non soltanto ha fornito i suoni per costruire un brano sui vulcani ma ha accettato di scrivere una parte importante del libro, quella che dà voce alla natura (aria, vulcani, oceani, montagne, radici, api). Un modo nuovo di sensibilizzare giovani e non più giovani generazioni.
Sorto in Asia Minore nella seconda metà del II secolo d.C., il montanismo suscitò presto le reazioni delle gerarchie ecclesiastiche. Il profetismo estatico rappresentò la causa principale della sua esclusione dalla grande chiesa, e la condanna per eresia decretò la perdita conseguente degli scritti che erano stati composti dai membri del movimento. Questo libro si propone di restituire una visione completa della crisi montanista, cercando di gettare luce sulle questioni fondamentali che ne caratterizzano la tradizionale ricostruzione storiografica. L'autenticità degli oracoli pronunciati dai profeti e dalle profetesse del movimento, il loro legame eventuale con l'esegesi scritturistica e infine la rappresentazione eresiologica nella quale i protagonisti di questa storia si muovono sono le chiavi di lettura privilegiate attraverso cui viene condotta una nuova analisi su quello che è considerato come uno dei momenti di massima tensione nel cristianesimo dei primi secoli.
In queste pagine Mario Cucca aiuta i lettori a entrare in ascolto con quanto i profeti Isaia e Geremia hanno detto e quanto hanno da dire al mondo contemporaneo. Chi si accosterà a queste pagine troverà quindi alcuni criteri di lettura profetica che si propongono di affiancare il contatto diretto con le pagine della Bibbia. Introduce i lettori a Proverbi, Siracide, Sapienza in maniera non convenzionale e più consona all'etimologia del termine (intro-ducere, portare dentro), invitando chi legge a entrare nel testo, ad attraversarne gli snodi tematici e ad appropriarsi dei contenuti. La serie a cui appartiene il volume è pensata come un'introduzione ai libri della Bibbia attraverso un commento consapevole dei maggiori apporti dell'esegesi contemporanea. Non lasciando mancare elementi di originalità, le pagine che seguono optano per la lettura diretta di alcuni passi biblici che, come punti di accesso privilegiato, consentono uno sguardo all'insieme del maestoso edificio della Scrittura.
In queste pagine Mario Cucca aiuta i lettori a entrare in ascolto con quanto i profeti Isaia e Geremia hanno detto e quanto hanno da dire al mondo contemporaneo. Chi si accosterà a queste pagine troverà quindi alcuni criteri di lettura profetica che si propongono di affiancare il contatto diretto con le pagine della Bibbia. Introduce i lettori a Proverbi, Siracide, Sapienza in maniera non convenzionale e più consona all'etimologia del termine (intro-ducere, portare dentro), invitando chi legge a entrare nel testo, ad attraversarne gli snodi tematici e ad appropriarsi dei contenuti. La serie a cui appartiene il volume è pensata come un'introduzione ai libri della Bibbia attraverso un commento consapevole dei maggiori apporti dell'esegesi contemporanea. Non lasciando mancare elementi di originalità, le pagine che seguono optano per la lettura diretta di alcuni passi biblici che, come punti di accesso privilegiato, consentono uno sguardo all'insieme del maestoso edificio della Scrittura.
Questo testo, di tutte le numerose questioni riguardanti il sacramento della penitenza, prende in considerazione il solo momento dell'interazione tra il confessore chiamato a donare, nella carità, verità e giustizia, la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio e il penitente che, sinceramente pentito, riconosce e confessa i suoi peccati, implorando con umiltà e fiducia la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio.
Dal silenzio di una vita umile, dal duro lavoro nelle cucine dei ristoranti, dalle strade che spazzava come netturbino, è sorta la prosa poetica di Jean Marie Kerwich, con I giorni semplici e L'angelo che zoppica, scritti con un linguaggio di semplicità francescana. Da un uomo delle periferie, da un marginale sconosciuto ai più, da un invisibile della società fiorisce la delicatezza del tratto di queste pagine.
Il beato Giuseppe Toniolo è certamente tra i più autorevoli protagonisti della storia del movimento cattolico italiano ed europeo. Economista e riformatore sociale, storico dell'economia, sociologo. Interprete e ispiratore della "democrazia cristiana" delle origini. Negli anni inquieti del non expedit e del positivismo imperante, trasse dalla storia del pensiero cristiano gli orientamenti e gli istituti di una "democrazia organizzata" che aveva il suo fulcro nell'ordinamento corporativo e prefigurava il superamento dello Stato liberale ottocentesco. Per le sue solide ispirazioni e per la vasta elaborazione che l'aveva accompagnata, la dottrina tonioliana non poteva che diventare un riferimento imprescindibile per i cattolici nei decenni successivi. Ma nei fatti, quanta fortuna ebbe tra i democratici cristiani del Novecento? E quanta di questa concezione, transitando per il doppio filtro del murrismo e del popolarismo sturziano, arrivò al partito dei cattolici che si costituì negli anni della transizione dal fascismo? De Gasperi e Fanfani, tra i tanti, avevano maturato le loro posizioni sulla democrazia e sullo Stato proprio in un intreccio di continuità e discontinuità con il maestro trevigiano. La sua influenza era tale che anche il passaggio di consegne alla segreteria della Democrazia cristiana dall'uno all'altro, aveva trovato proprio in Toniolo e nella preoccupazione degasperiana per le «spire dell'alternativa tradizionale», il suo snodo fondamentale.
Le riflessioni dell'arcivescovo per il cammino della Chiesa di Milano nella città alla luce della Parola di Dio. Provocazioni sul tempo presente e sulle sue urgenze, che sollecitano la responsabilità personale e la testimonianza dei credenti, nei rapporti con i fratelli, nella convivenza civile.