Attraverso disegni delicati e testi semplici il libro introduce alla vita di Santa Chiara d'Assisi, ai suoi rapporti con san Francesco e alla sua tenacia nel realizzare l'ideale di vita rivelatole da Dio. Le Sorelle di Santa Chiara, le clarisse", aiutano ad osservare da vicino la forma di vita nata dalla stessa, che anche a distanza di ottocento anni continua a fiorire e ad attirare donne coraggiose e tenaci. "
Il volume è la testimonianza di un cammino di crescita cristiana, proposto ai ragazzi preadolescenti insieme con i loro genitori. Se non si può negare un pane a un figlio che ha fame (cfr. Lc11,9-13), a maggior ragione le esigenze più profonde che un figlio vive non possono restare disattese, frustrate, inascoltate soprattutto da quegli adulti che gli hanno donato la vita. Da qui l'idea di mettersi insieme - genitori e figli - alla scuola del Vangelo, per trarne ispirazione in vista di cammini educativi in grado di orientare le scelte per il futuro. Il cardinale Carlo Maria Martini accettò di compiere personalmente, nella sua prima edizione, questo cammino con i ragazzi e i loro genitori, scegliendo di commentare di racconto di Gesù dodicenne al tempio.
Il cardinale Carlo Maria Martini, grande appassionato e conoscitore della Sacra Scrittura, ci offre un'intensa meditazione sulla preghiera più famosa dei cristiani, insegnata direttamente da Gesù. Soffermandosi sulle invocazioni che il credente rivolge al "Padre che è nei cieli", Martini entra nelle più remote pieghe dell'esistenza e aiuta il lettore a mettere a nudo le sue domande più autentiche. Il commento segue dunque un andamento "pedagogico e didattico", come dice il cardinale stesso, partendo dal primo "grido del cuore" umano, "liberaci dal male". È il grido più elementare, più semplice, che sta sulla bocca di tutti coloro che vivono la tribolazione, la malattia, che sono assaliti dalle piccole o grandi sofferenze e preoccupazioni che porta con sé la vita quotidiana. "Ho scelto di iniziare da ciò di cui abbiamo maggiore esperienza", spiega Martini, "come il male, la tentazione, i peccati, la fame. Sono domande che possiamo trovare sulle labbra di credenti e non credenti, dei seguaci di ogni religione, perché non c'è esperienza più universale di quella del male."
Per chi ha conosciuto l’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini è nota la sua grande devozione a Maria. Infatti tutte le sue omelie terminavano sempre con una personalissima preghiera alla Vergine. In Stella del Mattino si voluto ipotizzare un percorso mariano, collegando le cose più significative delle sue omelie e preghiere mariane registrate da “Radio Marconi” di Milano
Contenuti del cd
1.Maria, stella del mattino
2.Maria, regina di giovinezza
3.Maria, vergine dell’annunciazione
4.Maria, madre della fede
5.Maria, madre della famiglia
6.Maria, madre dell’eucaristia
7.Maria, madre nostra sotto la croce
8.Maria, regina del cielo
9.Maria assunta in cielo
Crediti
Testi e voce recitante: Carlo Maria Martini. Musiche: Christiana Gervais, Cecilia Stiz, Fiorella Schermidori. Coro: Rabbunì, diretto da Fiorella Schermidori. Progetto artistico: Giulio Neroni. Produzione ed edizioni: Multimedia San Paolo edizioni musicali e discografiche. Tecnico del suono e mastering: Lillo Drogo
Una novena mariana, con i testi del cardinal Martini, che si presta per la preparazione alle grandi feste in onore di Maria. Ogni giorno viene proposto un brano biblico, un commento del Cardinale attinto dalle sue predicazioni in occasione delle grandi feste Mariane e una preghiera composta dallo stesso Martini. Il libretto è arricchito dal Magnificat e da un’orazione conclusiva.
L'AUTORE
Carlo Maria Martini (15 febbraio 1927 - 31 agosto 2012), gesuita e biblista, è stato vescovo di Milano dal 1979 al 2002. Protagonista della storia della Chiesa e d’Italia, fu a lui che le Brigate Rosse consegnarono l’arsenale in segno di resa nel 1984. Alla sua morte oltre 150mila persone gli hanno reso omaggio in due giorni alla camera ardente allestita nel Duomo di Milano.
Nel libro vengono spiegati e commentati, in modo esistenziale e umano, alcuni brani del Nuovo Testamento in cui sono protagonisti gli angeli: dall’angelo dell’Annunciazione alla Vergine, all’angelo-sogno di Giuseppe che gli fa accogliere Maria; gli angeli della Nascita di Gesù; l’angelo-sogno della fuga in Egitto; gli angeli della Passione e l’angelo della risurrezione di Cristo. Ogni considerazione termina con una bellissima preghiera. Gli angeli sono quegli esseri spirituali che stanno al cospetto di Dio, lo contemplano, lo adorano, e si tengono al suo servizio sia per il provvidente governo del cosmo, sia per l’esecuzione del piano della salvezza in rapporto agli uomini. Il mondo invisibile non è una realtà lontana, a sé stante, ma riempie l’universo visibile e non rimane estraneo ad alcuna sua vicenda. Gli angeli sono proprio gli intermediari di queste misteriose comunicazioni; sono suscitatori di buone ispirazioni, difensori contro le tentazioni e insidie diaboliche, sostenitori del bene. Secondo un’antichissima tradizione, ogni popolo ha il suo angelo protettore, come ogni singola persona.
L’AUTRICE
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae» sull’isola di San Giulio (Novara). Autrice di numerose pubblicazioni.
Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale.
"La supplica di Brahma" è 'la struggente preghiera mistica' con cui Lamberti si fa 'macchina da scrivere dell'universo'. L'autore "trascrive il suo itinerario affettivo, le sue pene d'amore perdute, la sua personale scoperta delle quattro 'sofferenze' della vita, proprio come il giovane principe Siddharta uscito un giorno 'dal palazzo reale della nostra autoillusione', perché 'cogliere la bellezza del suo momento fiorito è la via della liberazione'. "Mi strugge l'idea, seduto davanti al mare, che sono io quell'onda che ritorna uguale."
Este libro transcribe una tanda de Ejercicios Espirituales predicada por el padre Luis M.ª Mendizábal, SJ. El título hace referencia al tema en torno al cual se desarrollaron las meditaciones: «Redentor del hombre». Se trata de una remisión al título de la primera Encíclica de Juan Pablo II (publicada en 1979), que sirvió en efecto como inspiración de estos Ejercicios. La lectura de este incansable predicador y certero director de almas es siempre actual y fuente de renovación espiritual. En concreto, las páginas de este libro proponen un camino a todo aquel que, consciente de haber sido redimido por Cristo, busca convertirse en redentor con Cristo. Son los Ejercicios Espirituales de san Ignacio leídos en clave de redención, a partir de las páginas programáticas de la Encíclica de Juan Pablo II.
Hablar de reconciliación en nuestro contexto actual resulta delicado y arriesgado. Es curioso observar que, mientras en otros países los expertos utilizan esta palabra con naturalidad y libertad, aquí es preciso adobar el concepto que ella encierra con una expresión más “eufemística”: convivencia pacífica.
El contenido evocado por la palabra “reconciliación” suscita en muchos ciudadanos una reacción negativa todavía muy apasionada. Las heridas del pasado reciente están aún en carne viva. Las posiciones ante este pasado son muy distantes y candentes. Las víctimas, muy numerosas. ¿Será todavía prematuro abordar el tema de la reconciliación?
Este libro nace con la convicción de que es preciso hablar ya ahora, con serena sensibilidad y con la máxima objetividad posible, de la reconciliación.
El mensaje cristiano de la reconciliación es un servicio de primera magnitud que la Iglesia está obligada a prestar a nuestra sociedad. No debe omitirlo ni descafeinarlo por temor a reacciones disconformes e interpretaciones sesgadas, incluso agresivas.
En mi exposición he intentado atenerme al pensamiento social cristiano y aplicarlo […] a nuestra situación, necesitada de reconciliación. No pretendo, con todo, imprimir a mis palabras una autoridad eclesial que no tienen. Soy un obispo jubilado que no preside pastoralmente ninguna Iglesia local. Cuanto afirmo en este escrito, lo sostengo a título particular. Pero el tema de la paz y la reconciliación me ha ocupado y preocupado durante mi ministerio al frente de las diócesis y me ha obligado a reflexionar, incluso posteriormente. La esperanza de que estas reflexiones puedan ser útiles y contribuyan, siquiera modestamente, a la reconciliación efectiva es el único motivo que me ha inducido a escribirlas y publicarlas.
JUAN MARÍA URIARTE nació en Frúniz, Vizcaya, en 1933 y fue ordenado sacerdote en 1957. Licenciado en Teología por la Universidad Pontificia Comillas y en Psicología por la Universidad de Lovaina, obtuvo la Diplomatura en Psicología religiosa por el Instituto AMAR de París. Nombrado Obispo Auxiliar de Bilbao en 1976, Obispo de Zamora en 1991 y Obispo de San Sebastián en 2000, estuvo al frente de esta diócesis hasta 2010. En la Conferencia Episcopal Española (CEE) ha sido miembro de la Comisión Episcopal de Seminarios y Universidades (1978-1990) y de la Comisión Episcopal del Clero (1990-1993), de la que fue Presidente de 1993 a 1999. Perteneció a la Comisión Permanente de la CEE (1993-2005) y fue miembro de su Comité Ejecutivo de 1999 a 2005.