Il sottotitolo di questo libro vuole rendere giustizia alla parola "animazione" che nella lingua italiana in questi ultimi quattro decenni ha subito un indebito e arbitrario mutamento di significato. Essa, infatti, è stata ed è utilizzata per indicare un insieme di attività ludiche, di intrattenimento e, nel migliore dei casi, espressive condotte in modo dinamico, vivace e coinvolgente. Questo utilizzo della parola "animazione" è arbitrario perché fa riferimento al significato della parola francese "animation" e non a quello autentico della lingua italiana del "dare anima" e del "dare, conservare e svolgere la vita". Volta al mondo educativo la parola animazione può perciò essere utilizzata per indicare una pedagogia che mette al centro dell'agire educativo la celebrazione della vita autenticamente umana tessuta dalla libertà, dalla creatività, dalla gioia, dall'amore per gli altri, dalla speranza come senso fondamentale dell'essere e, infine, dalla considerazione dello scacco e del fallimento come elementi ineliminabili dell'umano, che possono però, se educativamente sostenuti, essere origine di vita e non, invece, di distruttiva disperazione. Il titolo invece vuole alludere alla necessità, da parte dell'educare, di promuovere il ritorno dell'anima dall'esilio in cui l'ha collocata la modernità.
Mario Lodi scrive con i suoi alunni. Sono loro a provocare, suggerire, a inventare, a raccontare le loro esperienze. "Cipí", la delicata storia del passerotto che scopre il mondo, "La Mongolfiera", racconto del distacco dei bambini dalla famiglia e della conquista dell'autonomia, le avventure della foglia Bandiera sono nati così, negli anni 70, all'interno di un preciso percorso pedagogico fondato in chiave antiautoritaria sul rispetto del bambino e sulla libertà di apprendimento. Al di là della finestra della loro aula, i ragazzi di una piccola scuola di campagna hanno scoperto e annotato via via, nel corso dell'anno, gli aspetti della vita dei passeri sui tetti, nei cortili, negli orti. È nata così l'idea di scrivere insieme la loro storia. Protagonisti del racconto sono, con Cipí e la sua compagna Passerí, un gatto, una margherita-poeta, tanti altri passeri e farfalle; e soprattutto il sole, le nuvole, la pioggia, tutta la natura con l'eterno ciclo delle stagioni: personaggi reinventati e rivisitati da Mario Lodi e dai suoi ragazzi con fresca fantasia poetica. Età di lettura: da 7 anni.
Un viaggiatore misterioso, con la passione per le ragazze strabiche, si aggira per l'Europa. In apparenza non ha nulla da fare, salvo eseguire piccoli incarichi per conto di un grande amore lontano. Sarà proprio uno di questi "lavoretti", che riguarda una comunità esoterica nel Sud della Francia, a svelare la sua vera e forse inconsapevole attività, in un vorticoso giro di avventure oltre il limite della legge, tra affari, truffe, comici tradimenti ed enigmatici giochi di specchi. In questo romanzo ironico sul rapporto tra amore e delinquenza nell'era di Internet e del marketing televisivo, il protagonista scopre di essere al servizio di una mente forse criminale.
Mario Albertini ha dedicato la sua vita di studioso e di militante al federalismo, dando un contributo innovativo alla teoria e alla prassi politica. Calando nella realtà della battaglia per la Federazione europea le categorie della politica sulle quali si è concentrato il suo lavoro teorico, ha offerto la chiave di lettura che consente di comprendere il senso profondo della fase storica che stiamo vivendo. Nello stesso tempo ha contribuito in modo determinante all'organizzazione della forza federalista e alla elaborazione di una strategia adatta a un compito arduo e del tutto nuovo: fondare un nuovo Stato, federale, in un'area composta da Stati nazionali consolidati.
Il quadro mondiale ed europeo negli anni 1971-1975 era un quadro di crisi. Alla crisi del sistema monetario internazionale e allo shock petrolifero facevano da contraltare, in Europa, l'inflazione e il fallimento del Piano Werner. Era dunque più che mai necessario, per i federalisti, intensificare la battaglia per l'elezione diretta del Parlamento di Strasburgo per aprire la strada a un governo europeo. Il Vertice di Parigi del dicembre 1974 decise di tenere l'elezione europea a partire dal 1978 e i federalisti impostarono subito una campagna perché fosse rispettata la scadenza. Dopo la riunificazione dei Movimenti federalisti, avvenuta nel 1973, nel successivo Congresso dell'Uef, nel 1975, Albertini fu eletto Presidente. Con una serie di scritti sul Parlamento europeo e sul problema monetario europeo, egli ha offerto gli strumenti di riflessione alla battaglia in corso, e con un'ampia introduzione a un testo antologico su Proudhon ha proseguito le sue riflessioni sul rapporto fra rivoluzione e storia.
Mario Albertini nacque a Pavia nel 1919. Convintosi della necessità storica dell'unità europea, si iscrisse al Movimento federalista europeo nel 1945. Laureatosi in filosofia nel 1951, si avviò alla carriera accademica insegnando, presso l'Università di Pavia, Storia contemporanea, Scienza della politica, Dottrina dello Stato e Filosofia della politica. A partire dal 1953 il suo impegno federalista diventò prioritario, prima come stretto collaboratore e poi come successore di Altiero Spinelli. Nel 1959 fondò la rivista di politica "Il Federalista", che viene tuttora pubblicata in italiano e in inglese. Alla guida del Mfe italiano dal 1966, fu Presidente dell'Unione europea dei federalisti dal 1975 al 1984. Il suo impegno politico e intellettuale ha continuato ad indirizzare la politica del Mfe fino alla morte, avvenuta nel 1997.
Quella degli etruschi è una civiltà antica che più di altre ha sempre esercitato un particolare fascino per tutti coloro che le si sono avvicinati. Le mostre sono lo strumento più efficace per informare e documentare le rievocazoni delle civiltà del passato. Protagonisti dell'esposizione sono i grandi centri costieri del Lazio settentrionale che ebbero un ruolo di primo piano non solo nella storia dell'Italia antica, ma dell'intero Mediterraneo in epoca preromana. Il libro contiene le testimonianze dell'architettura del tempio di Apollo di Veio, come anche gli esempi dell'architettura funeraria di Cerveteri o gli affreschi delle celebri tombe dipinte di Tarquinia o ancora le sculture di Vulci.
Strumento dell’arte spirituale, la regola di vita ha caratteristiche che la differenziano radicalmente da ogni altra regola che si elabori in ambiti convenzionali (il gioco, le scienze matematiche, la lingua), è opera d’arte, segno che connota la singolarità di un’esistenza umana. In questo libro se ne ricerca il sorgere, la si rintraccia della narrazione evangelica e nell’esperienza cristiana originaria, la si colloca entro polarità significative. E, infine, si propone un itinerario per scoprire, creare, la propria regola di vita.
Uno strumento semplice ed efficace, una lettura visiva dell'anno liturgico, tempo di Dio e tempo degli uomini". "
Quindici racconti di scienze naturali: la storia della nascita, i profumi delle erbe, i giochi con le lucertole, la lotta alle cavolaie, le formiche, gli uccelli, i pipistrelli, lampi e tuoni, dove nascono le nuvole e le stelle. Un universo ricco di osservazioni, di riflessioni, la curiosità e lo stupore di un grande che ritorna bambino. Età di lettura: da 8 anni.
«L'amore passa. L'aver amato non passa mai.» Se per ciascuno il sogno è quello di un amore eterno, la realtà con cui dobbiamo fare i conti è spesso differente, e può venire il giorno in cui il "per sempre" a cui tendevamo con ogni fibra e ogni energia si riduce a un'espressione vuota e senza valore. In questo libro Maria Rita Parsi fornisce gli strumenti più adeguati ad affrontare la delicata fase di passaggio e trasformazione che accompagna la rottura di un legame di coppia, aiutandoci a far sì che possa diventare una risorsa: per chi non si ama più ma anche per chi, vittima innocente della situazione - i figli e i parenti -, ne viene suo malgrado coinvolto. Attraverso le testimonianze concrete e le voci autentiche di chi ha affrontato in prima persona una separazione, l'autrice descrive i diversi scenari e le conseguenze non solo psicologiche, ma anche sociali, economiche e legali che ne derivano. E giunge a formulare un vero e proprio «Decalogo del lasciarsi bene», per affrontare, elaborare, trasformare e superare la fine di un amore. Queste pagine sono pensate come una guida per conoscere le regole e i meccanismi che trasformano una comune "separazione" in un "lasciarsi bene" e persino in un'inattesa ricchezza.
A come Accoglienza, Ascolto, Attenzione... B come Battesimo, Beatitudini, Benedizione... C come Compassione, Comunicazione, Coraggio... Scandito sull'alfabeto dello Spirito, questo scrigno di parole martiniane offre oltre centocinquanta voci per riflettere sui desideri più profondi dell'animo umano. Una lettura da centellinare con parsimonia, lasciando che ogni vocabolo penetri nella mente e nel cuore a suggerire buone ispirazioni e valori preziosi per l'oggi. Il percorso ricco di sollecitazioni di questo dizionario aiuta il lettore a ripensare le proprie relazioni affettive e a scendere negli abissi misteriosi dell'amore di Dio. Un piccolo tesoro di sapienza a cui attingere ogni giorno per la meditazione personale.
"Quello che vorrei fare, non so se ci riesco ma ci provo, è far entrare dentro di me le cose al punto tale da dirle come sono semplicemente."
Che cosa è la Massoneria? Come è nata, quali realtà la compongono, quali riti vi si celebrano? Quali progetti persegue? E perché la Chiesa la condanna scomunicando i cattolici che vi aderiscono? È vero che Caino è considerato il primo massone? E che il luciferismo gioca un ruolo importante, decisivo, all’ombra delle logge?
A queste e a molte altre domande risponde il presente Quaderno del Timone, scritto dallo studioso Mario Arturo Iannaccone e che si conclude con una intervista a P. Paolo Siano, religioso appartenente alla famiglia dei Francescano dell’Immacolata, che ha studiato la Massoneria fin nelle sue oscure profondità