"Le fonti del diritto italiano", giunta alla quarta edizione, è un'opera che tratta in maniera completa e con una metodologia problematica tutte le fonti dell'ordinamento italiano. Nel dicembre 2017 il Senato ha approvato una riforma radicale del proprio regolamento con la conseguenza che le citazioni della maggior parte degli articoli del suddetto regolamento, contenute nella precedente edizione di questo volume, risultano oramai sbagliate non soltanto per quanto riguarda la numerazione degli articoli ma soprattutto per le novità introdotte sul piano sostanziale. Al riguardo è sufficiente ricordare la norma relativa all'assegnazione dei disegni di legge in sede deliberante o quella relativa al calcolo degli astenuti ai fini della determinazione del quorum di maggioranza. Con l'occasione è stata inserita anche una importante sentenza, adottata dalla Corte costituzionale nel corso del 2017, che risolve, almeno per adesso, il quesito circa la legittimità della cosiddetta autodichia, problema ampiamente trattato nella precedente edizione ma la cui soluzione veniva necessariamente lasciata in sospeso, sul piano giurisprudenziale, in attesa della suddetta sentenza. Inoltre, è stato completamente rivisto ed aggiornato il capitolo relativo ai rapporti con l'Unione europea.
Il volume rilegge il mistero di Pasqua attraverso tre sentieri: il primo, Pasqua mistero in-canto, per rintracciare l'incanto stupito che l'evento pasquale crea nel cuore di ogni credente; il secondo, Pasqua mistero al femminile, per riscoprire come la morte e risurrezione di Cristo riscatti le donne, dando loro un ruolo di primo piano sotto la croce e nell'annuncio a partire dalla tomba vuota; il terzo, Pasqua mistero affollato, per ribadire come la fede cristiana non possa perdersi in una deriva individualistica, ma sia patrimonio di Chiesa, di popoli, genti e nazioni.
La riflessione ha spesso la semplicità di un racconto che apre a suggestioni diverse. Il linguaggio è evocativo e offre prospettive e stimoli: frutto di preghiera, alla preghiera rimanda; medita sulle Scritture e ad esse rinvia.
Scrive l'autore: «Sono tasselli diversi e complementari per ricomporre il grande mosaico di cui siamo certi di far parte anche noi. Mosaico composto dalle tante allusioni, tavolozza dai mille diversi colori, abisso di vita declinata al plurale. Si racconta una vita mai detta fino in fondo, impossibile illudersi di esaurirne il racconto. Passo per passo procede il cammino a rintracciare percorsi inesplorati, e ricostruire misteriose mappe per giungere sempre allo stesso tesoro» (dall'Introduzione).
Sommario
Introduzione. Anno A. Pasqua: mistero in-canto. Domenica delle Palme. Cantare speranza. Giovedì santo. Cantare l'amore. Venerdì santo. Cantare col pianto. Sabato santo. Cantare vittoria. Domenica di Pasqua. Il canto è la vita. Anno B. Pasqua: mistero al femminile. Domenica delle Palme. Non c'è vangelo senza le donne. Giovedì santo. La donna nascosta. Venerdì santo. La donna impertinente. Sabato santo. Una notte popolata di donne. Domenica di Pasqua. Il giorno del grande riscatto. Anno C. Pasqua: mistero affollato. Domenica delle Palme. Il facile entusiasmo della folla. Giovedì santo. Una folla con spade e bastoni. Venerdì santo. La folla e la sua pasqua. Sabato santo. La folla invisibile. Domenica di Pasqua. Periferie affollate.
Note sull'autore
Mariano Pappalardo (1958), entrato nel monastero benedettino di Pontida, compie gli studi filosofici e teologici presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo a Roma. Dopo lunga attività in parrocchia, nel 1997 inizia un'esperienza eremitica presso il tempio votivo San Francesco al Terminillo (RI); nel 2000 vi fonda la Fraternità monastica della Trasfigurazione, nella Regola di san Benedetto e nella spiritualità del monte Tabor. Insegna Teologia dogmatica per la Scuola di formazione teologica di Rieti ed è parroco al Terminillo. Presso le EDB ha pubblicato: Con olio di letizia. Itinerario catechistico per la preparazione alla cresima dei pre-adolescenti (1995 132012), Eucaristia, sorgente della Chiesa?Scrittura, liturgia, teologia: consenso e congedo (2009), Chi non è ospitale non è degno di vivere. Suggestioni per una spiritualità dell'accoglienza (2011), Un amore che libera. Sentieri pasquali. Meditazioni per la Settimana santa. Anni A-B-C (2012); con Luca Scolari, Per me tu prepari una mensa. Sussidio per la preparazione dei fanciulli alla prima Comunione (2011) e Ave, speranza nostra. Rosario meditato (2013).
UN OPUSCOLO UTILE E PREZIOSO CHE, ATTRAVERSO VARIE FORME DI PREGHIERA, OFFRE AL LETTORE LA POSSIBILITA DI ALIMENTARE IL PROPRIO AMORE ALLA MADRE DI CRISTO.
"Quella raccontata da Mario Bortoletto è una storia di straordinaria resistenza personale. Bortoletto, da solo, è riuscito a mettere in luce i meccanismi nascosti con i quali le banche lucrano sui conti correnti dei cittadini. E ha aperto un mondo, prima sconosciuto." (Riccardo Iacona) "Un giorno ti svegli e non hai più niente. Tutto quello che avevi ottenuto con i sacrifici di una vita diventa proprietà della banca. Disperazione e notti insonni, non ti rimane altro, nemmeno l'età per ricominciare. Ti prendono tutto, anche quello che in realtà non gli è dovuto. Molte persone credono di essere debitrici nei confronti delle banche mentre in realtà sono creditrici. Mi auguro che questo libro possa aiutarle ad avere giustizia." (Mario Bortoletto)
Il libro affronta un tema molto discusso nell'antichità e sotteso a tutta la Bibbia. Nel mondo biblico conoscere il nome di una persona significava conoscerne l'essenza, l'identità profonda. Molti dolci e imponenti nomi sono stati dati a Dio nel corso della storia dell'uomo. L'autore ne esamina alcuni dei più importanti. L'analisi biblica condotta con un criterio dogmatico confluisce poi in una riflessione teologico-filosofica sulla relazione Dio-uomo.
Vivimos en una civilización científica. Comprender la ciencia, sus mecanismos, su valor, su relación con otras áreas de la vida humana, es una necesidad actual.
En Filosofía de la ciencia, el profesor Artigas expone cómo se ha desarrollado la ciencia moderna, cuál es su alcance y cuáles son las interpretaciones principales que de ella se han dado.
Se trata de un texto muy claro que resulta recomendable para los estudiantes y profesores de filosofía, y que también será útil para un público amplio.
Un ragionamento da sinistra, sorprendente e spiazzante, denso di dati e cifre, sui temi controversi del nostro tempo: matrimonio omosessuale, aborto, eutanasia infantile, diagnosi prenatale, "dolce morte", omogenitorialità, uteri in affitto, transessualità, rapporti familiari. Facendosi accompagnare da Pasolini e De André, un intellettuale controcorrente compie un viaggio con al centro la figura della donna e l'esaltazione della maternità.
La riflessione che Martini propone è un vero e proprio viaggio verso l’interiorità, un cammino tutt’altro che facile. Da un lato c’è quel che noi diciamo di noi stessi; dall’altro quello che gli altri capiscono e dicono di noi; su un versante ancora più impervio, infine, c’è tutto quello che né noi né gli altri sappiamo di noi stessi. La sfida di andare a fondo nell’esplorazione di questi tre fronti non deve trovarci impreparati. Occorre anzi affrontarla con coraggio. Del resto, ogni esplorazione dell’interiorità è una porta di accesso alla chiamata che Dio ci rivolge, ed è al contempo «l’altra faccia della nostra conoscenza di Dio». Dio ci chiama «per dirci il nostro nome, la nostra identità in un incontro personale, irripetibile, singolarissimo, che trasforma la nostra esistenza in maniera assolutamente insperata e imprevedibile». In questo, anche in questo, la via di Pietro è il simbolo di ogni cammino dell’umanità verso il Regno, di ogni pellegrinaggio verso la casa del Padre.
La domanda al centro dell'itinerario di discernimento proposto da Carlo Maria Martini è semplice ma cruciale: "Dove sono?". È l'esigenza tipica di chi viaggia, di chi deve orientarsi (o riorientarsi). Il modello biblico è quello di Giacobbe, simbolo dello sforzo di capire dove ci si collochi in momenti oscuri dell'esistenza. Martini non delude nel descrivere attitudini e presunte risonanze interiori di un patriarca la cui vicenda non manca di interpellare e stimolare la riflessione dell'uomo. Giacobbe non si limita a compiacersi dell'esperienza di un attimo. Sa che è pericoloso lasciare nel vago le intuizioni di un istante illuminato dalla grazia, ma che bisogna andare verso la realizzazione di ciò che è stato promesso: essere, nella pochezza della nostra esperienza mortale, segno vivente di una benedizione estesa a tutte le generazioni della terra.
L'evoluzione verso la complessità cosmica e biologica ha certamente seguito delle grandi linee organizzative, avendo però la flessibilità dei necessari adattamenti all'ambiente, una "libertà", inventiva ma anche distruttiva, quale vediamo per esempio nelle occasionali differenze tra i pianeti, nelle innumerevoli specie animali e vegetali; negli uragani, nelle malattie. Perché questa coesistenza di armonia bellezza determinismo con caso crudeltà-della-natura indeterminismo? Perché se al mondo fosse stato imposto un ordine deterministico assoluto, invece dei viventi ci sarebbero degli automi, e tanto meno ci sarebbe la possibilità dell'uomo di esercitare la libertà.
Muchos de los matrimonios que se separan la causa hay que encontrarla en el noviazgo. No se sabe lo que es el amor. Se confunde amor con sentimientos superficiales y cuando estos desaparecen se piensa que el amor se ha acabado. Muchos noviazgos transcurren sin conocerse, sin hablar en profundidad de temas vitales para una pareja. Muchas veces no se saben cómo hablar y de qué hablar. Estas preguntas pueden ayudar a pensar a personas que quieran tener un noviazgo que sirva para un matrimonio feliz, con dificultades, pero feliz.