"A partire dalla Grecia, la scienza è una sorta di dialogo fra il continuo e il discreto» scriveva Simone Weil. Un dialogo inevitabile perché il continuo e il discreto «sono un dato della mente umana, che pensa necessariamente l'uno e l'altro, ed è naturale che passi dall'uno all'altro». Più che categorie della Natura - a cui si potrebbero assimilare le immagini del mare e dei granelli di sabbia - continuo e discreto sono i poli di una fondamentale complementarità del pensiero di tutti i tempi e le loro applicazioni arrivano ovunque: dai numeri irrazionali ai pixel che compongono le immagini digitali, agli algoritmi proliferanti su cui si regge il nostro mondo. In questo libro Paolo Zellini non si limita a ripercorrere - con la precisione e la profondità di indagine che lo contraddistinguono - la storia della millenaria contesa tra due potenze complici e nemiche, ma va molto oltre: ci aiuta finalmente a delimitarne i territori, risvegliandoci dal «sonno dogmatico» che impediva di coglierne i rispettivi ruoli. Fin dall'antichità siamo abituati a pensare il continuo come un primum, un insieme ideale, autosufficiente, ovunque denso e compatto, da cui ogni cosa ha origine. Allo stesso tempo, per ragioni di utilità ed efficacia, accettiamo che quel primum si trovi anche in mezzo ai numeri, e quindi nel discreto. Eppure, afferma Zellini «ciò che conosciamo effettivamente è solo il discreto» e tutto il calcolo moderno si basa sull'informazione insita nelle serie di numeri che approssimano elementi di un continuo che non potremo conoscere mai. Perché dunque non capovolgere la prospettiva e pensare il continuo come «un'approssimazione del discreto»? Questa l'audace tesi di Zellini, che ruota intorno al circolo vizioso par excellence della matematica, lasciandone intravedere una possibile via d'uscita. Ma allora che cosa resta del continuo? È davvero qualcosa di cui dovremmo o potremmo disfarci? Sarebbe un grave errore pensarlo. Anche se inconoscibile, il continuo rimane un presupposto ineliminabile, un abisso senza fondo «più oscuro e impenetrabile dello stesso infinito». E «nelle tenebre di quell'abisso, di quella totalità amorfa e indefinibile che ci circonda da ogni parte, non smette mai di brillare immutato un tesoro".
Le pagine di Lezioni di sogni vogliono essere spunti, provocazioni, richiami, un'occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos'è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità?
Siamo nel pieno di quella che papa Francesco ha definito una catastrofe educativa: molti adulti si sentono sperduti, impreparati, quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e i giovani si trovano senza punti di riferimento sicuri. In un mondo che cambia con rapidità, è più che mai necessario ripensare il difficile compito di educare. Ripercorrendo quanto scritto negli ultimi trent'anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, Paolo Crepet offre il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito "il metodo Crepet". Un lungo viaggio, che pone al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro. Non possiamo ignorare che la necessità di un profondo cambiamento si scontri con resistenze, timori, egoismi difficili da vincere, freni che privano bambini e ragazzi del diritto di far nascere i propri sogni e di coltivarli, affidandosi alla capacità di sentire le proprie emozioni e di lasciarsi coinvolgere dalla passione per un progetto di vita. Serve dunque la forza di una voce critica, anche scomoda, che scuota da questo torpore educativo e aiuti a invertire la rotta. Le pagine di Lezioni di sogni vogliono essere dunque spunti, provocazioni, richiami, un'occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos'è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui nessuno può sottrarsi, perché «i bambini ci guardano e imparano da noi bellezze e viltà». Paolo Crepet scrive perciò questo libro "come un portolano utile, per naviganti impauriti da vecchie e nuove tempeste, per chi voglia riafferrare il bandolo di una matassa troppo strategica perché sia lasciata all'ignavia degli indifferenti2.
Le intelligenze artificiali permeano molti aspetti del vivere quotidiano: fare una ricerca in internet, chiedere un prestito, cercare lavoro e anche conoscere una persona attraverso una piattaforma avviene mediante l'azione di vari algoritmi di intelligenza artificiale. Queste tecnologie, proprio perché presenti sullo sfondo dell'esistenza, diventano pressoché invisibili e ci sono sconosciute nella loro vera natura. Cercare di rendere visibile e comprensibile l'azione di questi strumenti onnipresenti e chiedersi cosa fare per gestirli e come non estromettere l'uomo dal decidere è l'obiettivo di questo testo. Il libro affronta la sfida di mantenere l'umanità capace di controllo in un epoca in cui la macchina si fa capace di surrogare le decisioni umane. Cosa la macchina può fare senza il controllo umano? Che decisioni può prendere? Come gestire gli eventuali esiti nefasti di questa delega? Ma soprattutto come far sì che la persona rimanga sempre al centro di quei processi vitali per la sopravvivenza della nostra specie e per una pacifica convivenza sociale?
Il presente volume delinea la "storia d'Israele e Giuda" dalle origini fino alla rivolta di Bar-Kochba nel 132-135 d.C. cercando di superare le difficoltà nate dall'adozione, negli anni, di paradigmi storiografici diversi. Per l'esposizione degli avvenimenti storici, dai periodi più antichi della storia d'Israele fino ai più recenti, sono state consultate fonti archeologiche ed epigrafiche che includono la più recente ricerca storiografica, ma anche documentazione papiracea e archeologica. Ogni capitolo del libro, inoltre, è corredato da alcuni riquadri nei quali sono presentati e commentati alcuni documenti di natura extrabiblica. Il volume si rivolge a tutti i lettori che intendono ottenere le necessarie informazioni storiche per affrontare lo studio della Bibbia in modo consapevole e critico.
VOLUME 10: SANTI DEL CALENDARIO LITURGICO paolo vi in vita aveva manifestato la preoccupazione che i santi fossero conosciuti, che si avesse dimestichezza con essi, specialmente la dove erano vissuti e avevano operato, che la loro scuola di vita non fosse disertata da discepoli, che la loro risposta positiva all'appello alla santita fosse condivisa da tanti altri. Ora paolo vi continua da queste pagine la sua pastorale. Questo primo volume contiene panegirici" di paolo vi sui santi elevati all'onore degli altari p rima del suo pontificato e ormai da tempo entrati nel calendario universale della chiesa o nei calendari particolari delle chiese locali. Paolo vi, riformando nel 1969 il calendario liturgico, ha sfoltito l'el enco dei santi, specialmente nei tempi forti dell'anno litu rgico, perche`non fosse obnubilata la celebrazione primaria del mistero di cristo. Tuttavia ha desiderato che fossero conservati nel "martirologio" e che fossero venerati nelle chiese particolari, confermando cosi`la nostra affermazione che egli fu uu appassionato cantore dei santi. Paolo vi ha parlato innumerevoli volte dei santi, con entusiasmo e competenza. Fu amico e familiare dei santi. La sua profonda esperienza delle cose sprituali traspare da queste pagine e si comunica al lettore. "
VOLUME II:BEATI E SANTI CANONIZZATI DA PAOLO VI l'attenzione data da paolo vi al culto dei santi e`testimoniata dal numero delle beatificazioni e canonizzazioni da lui celebrate. Le cerimonie da lui presiedute per la beatificazione dei servi di dio furono trentadue, di cui quattro cumulative, e quelle per le canonizzazioni di beati furono venti, di cui due cumulative. Apaolo vi dava grande importanza alle celebrazioni per la beatificazione o canonizzazione. Si preparava diligentemente, leggendo la vita di ognuno dei servi di dio che doveva elevare all'onore degli altari, i discorsi, infatti, da lui pronunciati in queste occasioni sono pregevolissimi, anche sul piano della documentazione storica, oltre che per la presentazione spirituale delle loro vite. Veri modelli di moderni panegirici. Il presente v olume raccoglie tutte le omelie delle beatificazioni e canonizzazioni celebrate durante il pontificato di paolo vi e i discorsi all angelus pronunciati in ricordo dei nuovi santi o beati. In appendice sono riportati due documenti importanti di papa montini, in attuazione del dettato conciliare, per la promozione e il retto ordinamento del culto dei santi. Paolo vi chiede di vedere il culto dei santi come celebrazione della santita della chiesa, la quale si allieta di questi frutti, si rafforza con i loro esempi, viene arricchita dai loro insegnamenti e protetta dalla loro intercessione.
LETTERE E MESSAGGI PER CELEBRAZIONI DI SANTI. Paolo vi ha detto molte cose sui santi in numerose occasioni. Egli invitr a considerare il culto dei santi come un atto di glorificazione reso a dio, dalle migliori sue creature, nelle quali brilla il lume della grazia. In questo vol ume sono raccolte quasi tutte le lettere che paolo vi ha inviato all'intera chiesa, a dio cesi, a superiori o abati generali di ordini o congregazioni religiose per ricordare significativi centenari di santi: nascita, morte, canonizzazione, ecc., oppure per altri motivi: indizione dell'anno della f ede nel ricordo dei santi pietro e paolo, il conferimento del dottorato a santa caterina da siena e a santa teresa d'av ila, ecc. Si tratta di lettere importanti, soprattutto per la precisione storica e, non poche, per l'impegno teologico o pastorale o spirituale. Nella parte conclusiva del volume ci sono alcuni interventi sul cammino di paolo vi verso la beatificazione. Seguono le preghiere di papa montini ad alcuni santi. Chiudono il volume una nota bibliografica e numerosi indici utili per la consultazione dei tre volumi.
Che cosa significa essere umani in un'epoca di complessità e cambiamento? Come si può gestire lo sviluppo tecnologico? E quali sono i limiti da non superare nel momento in cui la tecnica viene utilizzata per interventi non più solamente esterni, ma anche interni all'uomo? Paolo Benanti si propone di fornire una comprensione filosofica e teologica della tecnologia, mettendone in luce le dimensioni etiche e interrogandosi sulla possibilità di liberarsi dalle categorie tradizionali di «umano», «tecnologico» e «naturale», per abbracciare una nuova relazione con il mondo che si potrebbe definire «tecno-umana».
Papa Francesco ha più volte mosso critiche al sistema economico basato sul profitto definendolo un modello vorace. Secondo il Pontefice le precarie condizioni della nostra casa comune sono dovute principalmente a un modello economico che è stato seguito per troppo tempo, orientato al profitto, con un orizzonte limitato, basato sull'illusione della crescita economica infinita, un sistema che viene definito disastroso. Questo libro avvalora la Sua tesi secondo cui alcuni modelli aziendali conducono a migliorare il benessere sociale, ambientale ed economico sia dell'azienda, sia delle famiglie in un'ottica di lungo periodo. Il libro è un percorso guidato verso la comprensione del concetto di azienda e dell'insieme di pratiche che permettono l'attuazione di un modello aziendale indirizzato verso il benessere dei lavoratori così da condurre a un migliore benessere economico, sociale e ambientale. Tratta gli argomenti basilari per approfondire le dinamiche aziendali, avvalendosi anche di ricerche scientifiche. Con la Prefazione del Cardinale Giuseppe Versaldi.
L'avvento dell'era spaziale ha permesso agli scienziati di inviare sonde interplanetarie a studiare il Sole dallo spazio, al di sopra dell'atmosfera terrestre, e poi anche di andare a osservarlo da vicino, sfidando l'enorme flusso di calore e di radiazioni. L'Europa, attraverso l'Agenzia spaziale europea, ha partecipato fin dall'inizio all'enorme sforzo scientifico e tecnologico di inviare sonde spaziali sempre più sofisticate in missioni sempre più ambiziose. A cominciare da Ulysses, Soho e Cluster, per poi osare avvicinarsi sempre più al nostro astro, prima con Venus Express, poi BepiColombo verso il pianeta Mercurio e infine con Solar Orbiter, la missione più ambiziosa mai ideata per lo studio ravvicinato della nostra stella. Questa esplorazione del Sole dallo spazio è anche una grande avventura che ci viene raccontata direttamente dall'uomo che, nell'arco di trent'anni, ha contribuito direttamente alla preparazione e all'esecuzione delle operazioni di volo di queste missioni spaziali. Conosceremo così le sfide tecnologiche e umane, le difficoltà incontrate, e scopriremo quale rivoluzione scientifica sta nascendo dall'osservazione dei lati nascosti del Sole.