"Giovani capaci di fare festa, ricchi di gioia e di fiducia nel Signore, se ne possono incontrare nella ferialità della nostra vita, nella quotidiana attività della parrocchia, della scuola e nella vita in comune di un'associazione. Occorre avere un poco di buona vista, perché in genere non lanciano proclami e non fanno miracoli, e a noi, che li abbiamo conosciuti come amici e apprezzati come compagni di cammino, capita che solo dopo ne cogliamo il valore e lo spessore della vita, diventata testimonianza. Testimoni senza mandato e senza tessera, giovani in mezzo ad altri giovani, ma che stanno maturando un crescere che un poco per volta si esprime nel fare proprio il Vangelo, vivendone gli ideali e facendolo diventare lievito della propria esistenza. E così diventano... aquile, capaci di quel volo che solo un cuore giovane ha l'ardire e la forza di intraprendere. La brevità della loro vita non ha interrotto il loro volo, perché esso continua in una memoria benedicente diventata forza esemplare per tanti altri giovani. Basta guardare in alto, lasciarsi prendere da ideali forti, per capire che il volo è possibile a tutti, come lo è stato per Gianfranco e Gigi." (dalla prefazione di Tullio Locatelli).
Comunicare con i morti. Sentire la loro voce e vedere la loro immagine tramite apparecchi elettronici! È una rivoluzione scientifica e spirituale allo stesso tempo. Si tratta di una scoperta iniziata già molto tempo fa... una scoperta che dovrebbe sconvolgere il mondo, molto più importante della maggior parte dei progressi scientifici, perché riguarda un aspetto essenziale della nostra vita.
In effetti si tratta di qualcosa dalle conseguenze enormi. Gli uomini sono stati sempre ossessionati da ciò che sarebbe successo dopo la morte. Quasi tutte le civiltà hanno creduto in una qualche forma di sopravvivenza ... noi, poco a poco ma sempre di più, abbiamo le prove della sopravvivenza dei nostri morti.
Cinquanta filastrocche scacciamostri da leggere prima di andare a dormire. Streghe, lupi e spaventosi babau, ma anche sbadigli, cieli notturni e orsacchiotti da coccolare. Le parole in rima, che si ripetono ogni sera come un rito, diventano antidoto alla paura di restare soli nella notte. Età di lettura: da 4 anni.
Conosci il Bible Journaling? Questa agenda di preghiera creativa è un'ottima introduzione a questa pratica così benefica per il cammino spirituale personale. Sarai accompagnato ogni giorno nella meditazione e nella preghiera. Rilasserai la mente e predisporrai l'anima decorando alcune parti dell'agenda o appuntandoti i passi più significativi della Scrittura. Inizierai con le preghiere del mattino, leggerai un passo tratto dalla Bibbia, un salmo per la meditazione pomeridiana e concluderai con le preghiere della sera. Avrai spazio per scrivere, disegnare, prendere appunti, trascrivere le tue risonanze. Alla fine di queste due settimane non riuscirai più a farne a meno e ti stupirai nel constatare quanto ti abbia fatto bene questo piccolo cammino, quanto sia importante pregare e quanto Dio ti ami! Prefazione Vittorio Rizzone.
Romanzo storico-teologico su un utopico papato modellato sulla figura di Francesco di Assisi, un libro di grande fascino e di grande letteratura che scalda il cuore del lettore e lo avvince dalla prima all'ultima pagina. Nell'ultimo conclave, ambientato idealmente nel giorno di Natale, a loro insaputa, i cardinali eleggono un semplice prete della diocesi di Genova che assume il nome di Francesco. Nel discorso Urbi et Orbi di fronte al mondo attonito e allo sconcerto ecclesiastico, in piazza San Pietro, Francesco I si spoglia di tutti i suoi averi, abolisce di fatto il Vaticano per restare semplicemente un uomo pellegrino sulle strade del mondo che indica la via del futuro: il ritorno alle sorgenti evangeliche e alle fonti dell"umanità".
"C'è una minoranza di persone che nomina le cose, sa farlo, e lo fa anche per gli altri; che guarda negli occhi la paura e dà al resto del mondo la misura del coraggio. Che entra nel buio e torna dicendo: questa dove si sta di solito è la luce. Allora gli altri dicono: certo, lo sappiamo. È vero, tutti lo sappiamo. Ma trovare le parole per dirlo fa la differenza, rende consapevoli." (dall'Introduzione di Concita De Gregorio)
Le relazioni di amicizia sono una componente fondamentale della nostra vita quotidiana. I sociologi per lungo tempo ne hanno sottovalutata l'importanza ma dagli anni ottanta, soprattutto nella letteratura sociologica anglo-americana, si sono moltiplicate le ricerche centrate sull'amicizia come punto di osservazione dal quale osservare i cambiamenti nella vita delle persone e nei legami interpersonali. Queste ricerche mostrano come i legami amicali siano un importante punto di riferimento per analizzare non solo le scelte morali e intersoggettive degli attori sociali, ma anche le metamorfosi dei loro modelli relazionali; L'amicizia è sia un modello di comportamento etico sia un processo relazionale interattivo che muta parallelamente al mutare delle biografie personali e dell'organizzazione generale dei rapporti sociali. Il presente volume si occupa dell'amicizia nell'età adulta. Nel merito, il testo indaga come e in che termini l'amicizia sia importante nel caso di passaggi biografici impegnativi e in momenti di crisi che modificano le traiettorie esistenziali delle persone; affronta il tema dell'amicizia nell'età adulta ponendolo in relazione alla differenza e alla costruzione dell'identità di genere; si sofferma sul rapporto fra amicizia e coppia ma anche sui legami di amicizia in ambito lavorativo.
In cammino verso Gerusalemme, per completare, dopo Santiago e Roma, i tre famosi pellegrinaggi medievali. 16 giorni a piedi tra Israele e Palestina, sulle orme degli antichi pellegrini che, sbarcati ad Acri, avevano come meta la Città Santa. L'itinerario, che può essere percorso in entrambi i sensi, ha come cuore la "salita" a Gerusalemme. Ma altre tappe fondamentali sono Nazaret e il Tabor, il monte delle Beatitudini, Gerico, Betlemme... Come sempre, spostarsi a piedi obbliga a incontrare le persone, le culture, le religioni. E poi la natura: dalla pianura della costa alla depressione del Giordano alle colline della Giudea. L'ospitalità è in monasteri, kibbutz, scuole, ostelli. Una guida per gruppi di pellegrini ma anche per singoli.
"La pazienza del nulla" è il diario intimo di un uomo immerso nel silenzio del deserto per quattordici mesi. Un libro che parla a credenti e non credenti, giovani e meno giovani. Un libro che mette in discussione chiunque lo legga, che fa da ideale contraltare alla parola più usata e abusata del nostro tempo: "nichilismo". In queste pagine l'esperienza del nulla diventa fatto positivo e addirittura decisivo. È l'occasione di un cambiamento radicale. Un vuoto che è anche pienezza di senso, la rappresentazione più autentica di ciò che Gesù intese con l'espressione "Beati i poveri di spirito".
Per chi è stufo di avventure, serate in solitudine, cacce estenuanti alla ricerca dell'anima gemella, o per chi, più semplicemente, è incappato nel nuovo, ennesimo innamoramento, un prontuario di facile e piacevole consultazione per affrontare le tappe che dal primo incontro portano al primo viaggio insieme fino a eventi più traumatici come la convivenza e - per i più coraggiosi - il matrimonio. Un libro ironico, caustico, a tratti spiazzante, sulla difficoltà (nonostante tutto) di restare single godendosi la vita in santa pace.
Il mondo di Tony Pagoda è grande, non si lascia contenere da un solo libro. E così eccolo di nuovo, presentato dall'ex cognato Ughetto De Nardis. Ughetto parla di "nuove esperienze" che a lui non sono piaciute per niente. Noi possiamo, con Pagoda, parlare di vecchi e nuovi amici, di tutti gli incontri che Tony ha continuato ad avere nel mondo che più gli piace, quello compreso fra lo spettacolo di chi fa spettacolo e lo spettacolo delle vite pubbliche. Fabietto e Carmen Russo, il mago Silvan e Tonino Paziente, Maurizio Costanzo e Jacqueline O'Rourke. Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa morale dell'assurdo che è diventata cifra stilistica, segno inconfondibile. Tony Pagoda non teme la risata, non teme la lacrima, non teme la sprezzatura, o lo sfottò. Con lui ci facciamo portare dentro un'umanità che mai avremmo visto così, con cui mai avremmo pensato di compatire. Ma questa volta è come se la voce di Tony raddoppiasse in quella del suo creatore, che infatti sentiamo arrivare, più si avvicina il congedo, ad aprirsi un varco, a lasciare un'impronta. Interprete del nostro tempo, Tony Pagoda è pur sempre il protagonista, lui e le sue tirate, come Falstaff: "L'umanità, dunque, è miserabile. Non si discute su questo. Eppure, non è stato inventato ancora niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpita. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si addizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compongono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine, è il senso".