Pericolosamente basse nel confronto Internazionale, le competenze degli italiani appaiono certamente inadeguate allo status di paese avanzato dell'Italia. In un circolo vizioso, le imprese e la società puntano su altri fattori di successo, mentre una fiacca domanda di capitale umano e la precarietà del mercato del lavoro fanno venir meno gli stimoli ad investire in conoscenza. Come uscirne? Attraverso politiche del lavoro inclusive ma soprattutto con un forte investimento nel sistema educativo. Non bastano però più soldi: occorre ripensare in modo radicale le politiche educative, rilanciando la carriera degli insegnanti e puntando sull'autonomia degli istituti per innescare processi innovativi diffusi.
I videogiochi sono il peggiore intrattenimento per i nostri figli? Assolutamente no, basta scegliere quelli giusti. Vietare internet ai bimbi? È una battaglia senza senso, meglio educare i più piccoli a sfruttarne le potenzialità e a evitarne i rischi. La tecnologia è un danno per l'apprendimento? Al contrario, se usata correttamente può diventare una grande risorsa. In un volume unico nel suo genere, Paolo Ferri - tra i maggiori esperti in Italia del rapporto tra media e società, nonché padre di un "nativo digitale" - mostra l'infondatezza di pregiudizi e paure che oggi circondano il mondo digitale - da "i videogame rendono stupidi" a "per colpa del web i giovani non hanno più relazioni vere" - e ci aiuta a comprendere cosa significhi nascere e crescere in una realtà permeata dalla tecnologia: dai videogiochi a internet, dai social network agli smartphone, questa guida permette a mamme e papà di risolvere i più comuni "dubbi digitali" e offre consigli e indicazioni pratiche per muoversi insieme ai figli tra rischi e potenzialità dell'"universo tecnologico" senza ansie e preoccupazioni.
Segno per segno tutte le previsoni per un meraviglioso 2015. Come sarà il 2015? Dal più noto astrologo italiano, tutte le previsioni per il nuovo anno. Mese per mese, segno per segno, l'indicazione dei giorni più fortunati, per conoscere i momenti più propizi per il lavoro, l'amore e la forma fisica. Per conoscere in anticipo cosa ci riserva il futuro. E in più le affinità di coppia, il calcolo facile e veloce dell'ascendente, le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato tra due segni e vuole finalmente sapere a quale appartiene, e le caratteristiche, giorno per giorno, dei bambini che nasceranno nel prossimo anno.
Nel maggio del 1975 la Fraternità Sacerdotale S. Pio X - congregazione di vita in comune senza voti (pubblici) fondata cinque anni prima secondo tutti i crismi del diritto canonico da mons. Marcel Lefebvre ad Écône in Svizzera, nel Vallese - fu soppressa dall'Ordinario locale unitamente al Seminario che ne costituiva la sua stessa ragion d'essere. Secondo il diritto, solo al Papa spettava il potere di dissolvere una congregazione regolarmente istituita. O al vescovo diocesano, ma solo come esecutore dichiarato e dimostrato della volontà del Papa di sopprimere l'ente. Tale volontà doveva risultare da una pontificia "approvazione in forma specifica" della procedura di soppressione. Ma la prova di tale indispensabile "approvazione" non è mai stata fornita. Si è trattato di un caso da manuale di abuso di potere, abuso che il presente saggio espone in dettaglio in tre capitoli, con un'analisi della documentazione esistente, dalla quale risultano inequivocabilmente le numerose e gravi irregolarità che viziarono l'intera procedura.
La richiesta avanzata recentemente da più parti della fondazione di un partito cattolico nazionale, capace di raccogliere i voti dei numerosi cattolici stanchi oltre ogni dire dell’andazzo generale e traditi clamorosamente dall’attuale centro-destra berlusconiano e non, dovrebbe dar vita ad una discussione il più possibile aperta e globale ai fini dell’elaborazione di una “Carta dei princìpi” di un partito politico veramente cattolico.
Il presente saggio vuole solo approntare dei “materiali” utili all’auspicata discussione. L’argomento è diviso in quattro sezioni. La prima riguarda il concetto di partito politico e i caratteri esteriori del partito cattolico. La seconda i princìpi etici e religiosi inderogabili. La terza, i princìpi civili. La quarta i princìpi politici in senso stretto, concernenti la forma di governo o Stato, l’idea di patria e di nazione in relazione alle presenti esigenze storiche.
C'era una volta, in un paese lontano... È l'incipit che accomuna i testi più celebri della tradizione fiabistica, storie immortali che da sempre nutrono la fantasia di lettori di ogni età. Paolo Barbieri reinterpreta le favole e le fiabe più belle, attingendo alle versioni integrali dei testi. Tratti ardenti, atmosfere cupe, vibranti pennellate di luce e suggestioni grafiche di rara potenza ci restituiscono il cuore segreto di queste storie, ed esaltano l'essenza più vera e drammatica dei personaggi. Raperonzolo avvolta nella sfolgorante bellezza dei suoi capelli, Biancaneve, così luminosa che i neri artigli della matrigna la possono appena sfiorare, i sette nani dai volti fieri e rugosi, l'eterea Cenerentola abbracciata al più tenebroso e seducente dei principi. E poi destrieri magici, draghi alati, ambigue sirene e streghe crudeli. Creature fantastiche, ma tutte talmente reali che il loro sguardo diretto e penetrante costringe il lettore a provare emozioni pure e ancestrali. Introduzione di Herbie Brennan.
Succede spesso di spiegare i comportamenti degli altri in base alle loro inclinazioni, al loro carattere o alle loro opinioni. Il fatto è che diamo per scontato di avere, oltre al cervello, anche una mente, o - secondo la concezione degli antichi - un'anima che si contrappone al corpo. Che cosa dicono in proposito la psicologia e le neuroscienze? Se in ambito scientifico appare vincente la progressiva riduzione delle funzioni mentali a quelle neurali, perché nella vita quotidiana continuiamo a pensare, sentire e interagire secondo una premessa dualista, come se mente e corpo fossero separati? Le risposte a queste domande sono oggi più rilevanti che mai, dal momento che nascita, vita e morte non dipendono solo dalla natura, ma anche dalle scelte intenzionali degli individui.
Che cos'è la Cena del Signore? E che cosa facciamo quando la celebriamo? È da questi "semplici" interrogativi che prende il via il percorso di riflessione del teologo Paolo Ricca.
Paolo Isotta è famoso pur non andando in televisione. È storico della musica e fa il critico musicale al "Corriere della Sera" ma è scrittore completo. Con questo libro fa una summa della sua esperienza umana, prima, artistica, poi. "La virtù dell'elefante" (che è quella di avere una mente robusta per sopportare una mole di sapienza) non è un'autobiografia perché non racconta la vita di Paolo Isotta secondo una sequenza cronologica: la sua vita discende dalla favola di Napoli e dei grandi personaggi, certo non solamente della musica, che egli ha incontrati. Senza aver letto questo libro è impossibile capire che cosa sia Napoli, città che si offre con aspetto lusinghiero e ingannevole, ingannevole nelle prospettive di gioia come nella querimonia perpetua. Qui un napoletano rivela che cosa si nasconda dietro la maschera. Paolo Isotta vive da quasi sessant'anni in simbiosi con la musica. Nessuno può oggi vantare un'esperienza umana e artistica pari alla sua. Così le sue memorie investono una lunghissima serie di colossi, della musica e della vita; ne sono glorificati molti, e richiamati alla mente di un'età atta all'oblio; alcuni falsi miti vengono sfatati. Anche tanti geniali, o non geniali, poveri cristi, di quelli che ogni giorno si arrampicano sugli specchi per sopravvivere; e alcuni esseri furbissimi e cattivi: raccontano le memorie. E le memorie toccano tanto musica e compositori quanto interpreti e interpretazioni.
Enormi o minuscoli, leggeri e agili o pesanti e lenti, aggressivi o innocui, in branco o solitari, corazzati, cornuti, con le piume, i dinosauri dominarono il nostro pianeta per oltre 150 milioni di anni. Che cosa mangiavano? Come si comportavano? Crescevano i cuccioli? Quali pericoli dovevano affrontare? Da quali antenati si sono evoluti? E si sono davvero estinti? Il mondo di queste incredibili creature del passato non smette di suscitare fascino e interesse. Grazie alle corrette e semplici informazioni fornite da Paola d'Agostino, esperta paleontologa nonché curatrice del Museo dei Fossili di Besano, e ai realistici disegni di Davide Bonadonna, illustratore scientifico di animali preistorici, i dinosauri torneranno a vivere tra le pagine di questo libro per svelare i loro segreti più sorprendenti. Età di lettura: da 8 anni.
Sempre più spesso, a Natale manca il protagonista. Quel Gesù di Nazareth, volto di Dio, che ha segnato la storia. Quella nascita che ci fa impallidire, la notizia di un Dio che diventa accessibile, incontrabile, che si fa bambino, non è più il centro del Natale. Natale, ormai, è diventata una festa di compleanno senza il festeggiato, che tristezza! È giunto il momento di riprenderci il Natale.
Ermanno Baistrocchi si sveglia in un letto d'ospedale e subito salta fuori sua moglie. Eran degli anni, che non la vedeva, e gli vien da pensare, a vederla così, da vicino, che ha tanta di quella pelle. E le dice anche una cosa che forse non avrebbe avuto il coraggio, di dirgliela, se non avesse picchiato la testa, e gli sembra che sia così bella che gli viene da chiedersi "Ma perché, è così bella?" Poi salta fuori sua figlia, Daguntaj, che ride di fianco al letto intanto che legge un romanzo che ha scritto Ermanno, "La banda del formaggio", si intitola, poi salta fuori Cianuro, uno spacciatore romagnolo che deve chiedergli un favore, poi salta fuori la Mirca, l'ufficio stampa della casa editrice che prima era di Ermanno adesso lui l'ha venduta, poi salta fuori Salvarani che ha comperato la casa editrice di Ermanno e si è impegnato a pubblicare il romanzo, "La banda del formaggio", solo dopo che Ermanno è morto. E l'ha pubblicato prima perché i giornalisti davan la morte di Ermanno come un fatto certo e imminente, e quando uno scrive un romanzo e poi muore, è una strategia di marketing vincente, dice Salvarani, e Ermanno è d'accordo. E quel romanzo che ha scritto, "La banda del formaggio", Ermanno l'ha scritto per raccontare la storia del suo migliore amico, Paride, che si è suicidato, e adesso Ermanno si accorge che gli è successa una cosa stranissima che dicon però che succede: una persona scompare, e il mondo si ripopola.