Negli anni recenti il tema della mistagogia è affiorato con una certa costanza nella letteratura di carattere non solo teologico-liturgico ma anche pastorale-catechetico. Essa rappresenta ormai un orizzonte ineludibile per chi si occupa di adulti catecumeni come pure di ragazzi preadolescenti e adolescenti dopo i consueti itinerari per la cresima (qui "il riferimento alla mistagogia è in grado di offrire più di un motivo ispiratore": CEI, Incontriamo Gesù, n. 62; cf. anche nn. 51; 52; 61). Se le acquisizioni teoriche hanno fatto dei passi avanti, lo stesso non si può dire per i percorsi pratici, dove cioè la teoria ha da misurarsi con la concreta pratica pastorale, le sue opportunità, le risorse e le sue difficoltà. Il volume cerca di articolare il discorso in modo da propiziare l'ideazione di alcuni possibili itinerari mistagogici: uno per gli adulti che hanno vissuto il catecumenato, altri per giovani e adulti che ricominciano a credere (tra cui giovani coppie / mistagogia del matrimonio), altri per ragazzi preadolescenti e adolescenti.
Il progetto nasce dentro il mondo di Buona notizia e ne segue lo spirito. Si tratta di schede semplici, ciascuna costituta di due pagine affiancate: in una l'argomento è spiegato in modo sintetico e chiaro, nell'altra sono presentati i disegni e le attività da realizzare con i bambini. Temi, contenuti e stile risultano particolarmente appropriati per la famiglia di oggi, in tutte le sue forme. Il testo affronta la dimensione esperienziale, quella spirituale e quella contenutistica.
Nessuno nasce catechista, nessuno nasce annunciatore o educatore. In genere, neppure ci si candida da soli: oggi, a servire il vangelo si è chiamati. Di fronte a questo compito ci si può sentire spaesati: anche se si tratta "solo" di entrare in dialogo con bambini e ragazzi; anche se si tratta di lavorare non da soli ma con altre persone, siano esse preti, genitori, consacrati, educatori. Nella messa per la Giornata dei catechisti il 29 settembre 2013 papa Francesco definiva il catechista come "un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri". L'agile testo, che nella nuova edizione ha ricevuto significative integrazioni, si rivolge ai catechisti e vuole accompagnarli a vedere il compito dell'evangelizzazione con gli occhi dei vescovi italiani. Sono loro, infatti, ad aver offerto - a molti anni dal Concilio e dal Documento base - i nuovi Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi. Ogni capitoletto è corredato di attività pratiche per formarsi, da soli o in gruppo, progettare il cammino con genitori e ragazzi, verificare l'andamento del proprio servizio. Sapendo che catechisti non si nasce, ma si diventa. "Questo cammino ispirato ai nuovi Orientamenti possa rappresentare l'occasione non solo di una pur necessaria preparazione tecnica ma anche e soprattutto di una riscoperta della memoria di Dio e della dedizione che qualifica la vita." (Prefazione di mons. Marcello Semeraro)
Ad appena ventotto anni, Giulio Andreotti si trovò a gestire una serie di problemi delicati, con evidenti ricadute sia sul piano interno che internazionale. Nel 1947 era stato infatti nominato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e, fra le varie competenze affidategli da Alcide De Gasperi, vi era la responsabilità politica dell'Ufficio per le zone di confine, un organo istituzionale sorto per coordinare l'attività del governo nelle complesse situazioni di frontiera. L'Ufficio era alimentato da ingenti fondi riservati, che Andreotti decideva di volta in volta come utilizzare. Le carte inedite dell'Archivio Andreotti, e di altri archivi consultati per questa indagine, rivelano un giovane all'inizio della carriera, già dotato delle qualità che contribuiranno a renderlo uno fra i politici più rappresentativi della storia italiana del dopoguerra. Nell'affrontare, le principali sfide poste dal suo compito - la propaganda in difesa dell'italianità, la tutela delle minoranze linguistiche, l'attuazione dell'autonomia speciale), i rapporti spesso difficili con la classe dirigente locale - Andreotti si dimostra già uomo di Stato e di governo più che di partito, di grande pragmatismo e con rapporti privilegiati con il mondo ecclesiastico.
È una calda mattina di giugno a Urbavia, amabile cittadina del Centro Italia che vanta una splendida basilica cinquecentesca e un'impareggiabile ricetta a base di cinghiale. L'attenzione è tutta per le battute finali del torneo di scacchi organizzato dalla locale Confraternita scacchistica. Il Grande Maestro Achille Petrosi ha già fatto la sua mossa e, rompendo il silenzio in sala con il cigolio della sua poltroncina, sta aspettando irrequieto quella dell'avversario, che a dire il vero non si è ancora presentato. Quale imprevisto può aver trattenuto il Conte, uno dei favoriti alla vittoria? La risposta arriva poco dopo, quando l'uomo viene trovato senza vita nella sua villa, ucciso a coltellate. Turbato dalla morte del collega, Petrosi decide di indagare sull'accaduto con le poche armi che possiede: una spiccata propensione al pensiero logico, una grande curiosità e una conoscenza profonda del proprio piccolo mondo. D'altronde, ogni partita di scacchi non è forse un romanzo giallo in cui un Re viene assassinato, e bisogna capire come? Muovendosi tra la sua Urbavia e Cannes - dove affronterà la partita della vita - tra strozzini e trafficanti d'arte, Petrosi cerca, esplora, interroga (e s'interroga). Lo aiutano una mamma invadente, una studentessa russa che fa la badante ma sogna di diventare campionessa, un collega albanese che cerca fortuna in Italia. Ne emerge un quadro di invidie, gelosie e rivalità, in cui la verità sull'omicidio si rivelerà sorprendente e... paradossale.
Dal successo del progetto Buona Notizia e per andare incontro alle parrocchie che, pur non sacrificando l'impostazione mistagogica, seguono un cammino tradizionale di preparazione ai sacramenti è nato Buona Notizia Today. Il percorso prevede complessivamente cinque sussidi: il primo dedicato al Primo annuncio, il secondo e il terzo alla Prima Comunione, il quarto e il quinto alla Cresima. I sussidi sono affiancati da tre guide - Primo annuncio, Prima Comunione e Cresima -, che tracciano il lavoro dei catechisti. Proseguendo l'attenzione del progetto nei confronti delle "diversità" di ogni genere, il testo è redatto utilizzando caratteri ben leggibili dai bambini dislessici. Prevede inoltre i concetti chiave espressi anche in lingua inglese e spagnola, al fine di favorire l'integrazione dei bambini stranieri in parrocchia o comunque stimolare positivamente i bambini sul fronte dell'interculturalità, che essi già sperimentano a scuola e nelle attività sportive. Età di lettura: da 7 anni.
Dall’enorme successo del progetto Buona Notizia e per andare incontro alle parrocchie che, pur non sacrificando l’impostazione mistagogica, seguono un cammino tradizionale di preparazione ai sacramenti nasce Buona Notizia Today.
Il percorso prevede complessivamente cinque sussidi: il primo dedicato al Primo annuncio, il secondo e il terzo alla Prima Comunione, il terzo e il quarto alla Cresima.I sussidi sono affiancati da tre guide – Primo annuncio, Prima Comunione e Cresima –, che tracciano il lavoro dei catechisti.
Proseguendo l’attenzione del progetto nei confronti delle “diversità” di ogni genere, il testo è redatto utilizzando caratteri ben leggibili dai bambini dislessici. Prevede inoltre i concetti chiave espressi anche in lingua inglese e spagnola, al fine di favorire l’integrazione dei bambini stranieri in parrocchia o comunque stimolare positivamente i bambini sul fronte dell’interculturalità, che essi già sperimentano a scuola e nelle attività sportive.
La tavola è un'occasione di condivisione e di dialogo; Gesù l'ha voluta addirittura come luogo di comunione. Non è allora strano che due sacerdoti si occupino di ricette e - attraverso esse - ripercorrano alcuni dei momenti - e dei personaggi - più importanti della storia della Chiesa. Dal pane di crusca mangiato dai primi eremiti del deserto al paté di aringhe preparato dai monaci dell'abbazia di Westminster, dal pasticcio di carne di Leone X fino alla bagna càuda prediletta da papa Francesco, cinquanta ricette che hanno accompagnato in duemila anni di storia il cammino del popolo in comunione con Cristo.
Il libro nasce dall'esperienza dell'autore e dal suo incontro quotidiano con svariati operatori che svolgono la loro attività accanto ai giovani: genitori, insegnanti, allenatori, educatori e dalla scoperta della loro fatica nei rapporti con i ragazzi. Spesso, perché impostano una relazione di crescita basata su un'idea errata dell'adolescente. Occorre che tutti coloro che operano in ambito educativo rinnovino il proprio sguardo sulle nuove generazioni superando stereotipi non più aderenti alla realtà. L'autore attingendo dall'aiuto che può venire dalle scienze psicologiche, cerca di dare una corretta interpretazione di quanto si muove nel cuore degli adolescenti, nel tentare l'incontro possibile tra fede e vita basandosi su una corretta antropologia. Invita a riflettere sulla vita, sui problemi quotidiani, per interpretarli correttamente e cogliere come il Vangelo possa essere una novità per la vita, capace di dare speranza e fornire una alternativa rispetto al modo solito di vivere. Il tutto partendo da esempi concreti di vita, senza la pretesa dell'esaustività, ma cercando uno stile nuovo.
Nato presso Reggio Emilia nel 1931, Rolando maturò presto la volontà di diventare sacerdote. Nell'aprile del 1945 fu rapito e imprigionato da un gruppo di partigiani comunisti. Torturato e trucidato in odio alla fede, rese la suprema testimonianza di amore a Cristo.
Avevano fatto entrambi la Grande Guerra da alpini, lo scrittore Paolo Monelli e il pittore Giuseppe Novello; anni dopo vollero raccontarla insieme in questo libro, uscito nel 1929 "sotto gli auspici dell'Associazione Nazionale Alpini". Monelli era un giornalista affermato e aveva alle spalle il grande successo del suo diario di guerra "Le scarpe al sole"; Novello aveva invece cominciato da poco, proprio sulla rivista dell'ANA "L'Alpino", quell'attività di disegnatore esercitata poi per decenni sui giornali, che lo ha rivelato come uno dei maggiori umoristi italiani del Novecento. Il piatto forte del libro sono appunto le 46 spassosissime tavole in cui Novello affila la sua ironia a un tempo feroce e affettuosa; il testo di Monelli che le accompagna è anch'esso a suo modo una galleria di vignette, di aneddoti di guerra alpina un po' malinconici e un po' ridanciani. Insieme, parole e immagini compongono un libro unico, che celebra gli alpini e il loro mito ma insieme ne sorride, che racconta senza retorica la guerra ma non sa evitare, ricordandone l'esperienza umana, una misura di nostalgia.