Prefazione di Giovanni Filoramo
E. Bianchi - F. Sbardella, La parola al non-detto
Prassi del silenzio
E. Bianchi, Silenzi e omissioni in nome del Buddha. Codifica del non-detto nei codici monastici cinesi
M.C. Giorda, Il silenzio è il lessico famigliare monastico? L'esperienza dei monaci del Dominus Tecum
A. Herrou, Dall'atmosfera «calorosa e rumorosa» alla quiete. Uso moderato di linguaggio e silenzio presso i monaci taoisti oggi in Cina
F. Sbardella, Silenzi e non-detti. Controllo discorsivo nella clausura cattolica contemporanea (Francia, 2006-2014)
Narrazioni del silenzio
S. Boesch Gajano, Voci nel silenzio. Clamori demoniaci e armonie angeliche nell'agiografia altomedievale
M. Garzaniti, Le forme del silenzio. Narrazione agiografica e istruzione spirituale negli scritti del patriarca bulgaro Eutimio (1320/1330- ca. 1402/1409)
D. Campo, Raccontare il silenzio. Lo spazio interiore descritto dai monaci buddhisti cinesi
Iconografie del silenzio
N. Celli, Il silenzio nei dettagli. La formazione dell'iconografia del Vimalakirt?nirde?a nell'arte cinese del V e VI secolo
F. Marcattili, Silentium denuntiat. Veli e bavagli tra modelli greci e tradizione romana
Parole e silenzio
A. Iacovella, Silenzio e linguaggio emblematico nel Kitâb Kashf al-Asrâr 'an Hukm al-Tuyûr wa'l-Azhâr di 'Izz al-Dîn al-Muqaddasî
I. Cariddi, La dialettica del silenzio nel Racconto dell' Oasita eloquente e nella letteratura sapienziale egiziana di Medio Regno
G. Pellegrini - F. Squarcini, Le dighe e il contadino. Sul silenzio, la parola e la semiosi del dividere nella metodica degli Yogasutra
Spinto dall'urgenza di affrontare i fenomeni attuali dell'immigrazione e dell'integrazione, Enzo Bianchi cerca nella Bibbia risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. È etico, infatti, accogliere senza poter fornire casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettività e una dignità nel nostro corpo sociale? Partendo dal presupposto che l'accoglienza non è solo soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia "stranieri e pellegrini" che hanno dovuto subire l'ostilità e addirittura la persecuzione, analizza la condizione dello straniero per riscoprire le origini dell'ospitalità e dell'apertura, che sono al centro dell'etica cristiana. "Vedere gli stranieri" non è solo il centro tematico dell'intervento pronunciato da Enzo Bianchi al Senato, contenuto in questa nuova edizione, ma un invito all'ospitalità come dono inatteso. Non solo una condivisione degli spazi, ma una qualità aggiunta ad essi, in una logica di concittadinanza dove l'esigenza principale è imparare a riconoscere il prossimo come valore umano inestimabile.
I nostri Padri ci insegnano a leggere l'incontro di Gesù con il (giovane) ricco come un pressante invito a non ovattare il cuore con la ricchezza del mondo. Ogni discepolo - in maniera più o meno radicale, a seconda della vocazione specifica di ciascuno - è chiamato a servire un solo padrone, che non è Mammona, ma Gesù Cristo e il suo amore. Possano queste pagine riecheggiare efficacemente l'accorato Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2017, e prepararci al prossimo Sinodo dei Giovani dell'ottobre 2018 (S.E. Mons. Enrico dal Covolo).
Ci sono storie, nei Vangeli, che a distanza di duemila anni sanno ancora sorprenderci e provocarci, perché sono capaci di farci osservare la realtà da una prospettiva inattesa. Le parabole sono racconti di uomini e donne come noi - padri, figli, lavoratori - e hanno in Gesù il loro narratore d'eccezione. L'eredità che lasciano a chi le ascolta o a chi, come noi oggi, le legge, è rivoluzionaria e scardina i pregiudizi e la concezione tradizionale di giustizia, mantenendo intatto lo sguardo umanissimo di Gesù sul quotidiano: famiglie in crisi, poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi, lavoratori stanchi e modi diversi di amare e vivere la preghiera. Tra le parabole evangeliche, Enzo Bianchi ne ha scelte quattro tra le più note e, muovendosi con agilità tra passato e presente, ci consegna un'appassionata rilettura di quelle che restano ancora oggi pagine aperte dei Vangeli. In esse la parola si fa rivelazione del volto di Dio, guidandoci in profondità, fino al centro del suo cuore colmo di misericordia, che significa amare in grande. Per ricordarci che è attraverso la parola di Cristo che l'amore di Dio si trasferisce all'umanità, trasformandone per sempre l'esistenza.
Questo volume presenta una raccolta di testi per la lettura e la meditazione personale per tutto l'anno. Sono testi che tengono presente l'autorità dei Padri orientali e occidentali della Chiesa indivisa, ma anche di autori spirituali successivi, dal primo millennio ai giorni nostri. I messaggi che i testi trasmettono testimoniano sempre la ricerca di Dio, la sete di vedere il suo volto. La raccolta ha un carattere ecumenico in cui cristiani cattolici, ortodossi, evangelici e anche ebrei, nella molteplicità delle voci, proclamano l'unicità del Signore. I testi sono suddivisi secondo i tempi dell'anno liturgico. La Comunità monastica di Bose, fondata da Enzo Bianchi negli anni '60 del secolo scorso sulle alture nei pressi di Biella, è formata da uomini e donne provenienti da chiese cristiane diverse, che vivono nel celibato, nella comunione fraterna e nell'obbedienza al Vangelo.
Questo libro nasce dall’esigenza di restituire alla bellezza la centralità che le compete nella vita cristiana. La bellezza è infatti, come ricordava Hans Urs von Balthasar, “la manifestazione immediata di quel qualcosa di irriducibile che si scopre in tutto quanto è rivelato, di quell’eterna gratuità che abita l’essere di ogni esistente”. La poesia veicola nelle nostre vite la bellezza della parola, che possiede un’energia capace di trasformare il nostro cuore, facendoci penetrare nel suo intimo, fino a ravvivare quell’invisibile fiamma che attende soltanto di ardere nella pienezza della vita. Alcune tra le più belle poesie religiose del Novecento, disposte in modo da accompagnare la meditazione del mistero cristiano lungo i vari tempi dell’anno liturgico, sono così offerte a ogni lettore, vicino o lontano che sia dalla vita cristiana, per aiutarlo a penetrare i più profondi interrogativi su Dio, sull’uomo e sull’indicibile bellezza che sgorga dal loro incontro.