
Un'opera di attenta ed equilibrata analisi, per concepire la Storia, dal Risorgimento ad oggi. La Storia intesa come sguardo sull'uomo, sforzo di riflessione consapevole ed informato che, dalle vicende passate, ci proietta verso il futuro. Un significativo esempio di questo modo organico e totalizzante di concepire la Storia ci e offerto dal presente volume di Piero Basilico, il cui contributo essenziale sta proprio nell'impegno a pensare la Storia". L'attenta ed equilibrata analisi sviluppata dall'Autore vuol fare emergere come il Risorgimento italiano e, piu in generale, la modernita occidentale siano il frutto di una lunga evoluzione tematica, le cui radici sono rintracciabili unicamente all'interno di una vasta panoramica storico-ideologica che, a partire dall'eta medievale, si e venuta dipanando fino ad oggi. "
In questo libro l'autore intende ricondurre l'esperienza totalitaria alle sue origini metafisiche. La liberta per l'uomo non e semplicemente una prerogativa, neppure la piu importante delle prerogative. La liberta e l'essenza dell'uomo: negata la liberta, e negato l'uomo. Per cio i regimi totalitari sono disumani. Nell'intento di realizzare il paradiso per l'uomo lo uccidono, non innanzitutto fisicamente, ma pneumaticamente, facendo dell'anima l'agente di altre autorita. Il totalitarismo e al vertice della propria coerenza: la liberta comporta il male, chi vuole sconfiggerlo deve annientarla. Solo un Dio potrebbe redimere dal male senza strappare la liberta". Seguendo questo itinerario l'autore intende ricondurre l'esperienza totalitaria alle sue origini metafisiche. "
La «passione» di El Alamein non è fatta di alcun compiacimento guerresco, non si alimenta del mito politico della ricerca di un primato o di una egemonia. Ha piuttosto qualcosa che unifica identità, senso del dovere e pietas cristiana: un sentimento dignitoso e doloroso della guerra e della sconfitta che si tiene lontano dal disfattismo ma non cede mai alla tentazione dell'eroismo. Di scienza militare, di tattica, di manovre, nel diario c'è molto poco. C'è piuttosto la guerra nella sua immediatezza, nel suo concitato manifestarsi, nel groviglio delle confusioni che comporta la stessa intensità della battaglia.
Una ricostruzione classica, ancora oggi insuperata per originalità di taglio interpretativo e freschezza di racconto, del pensiero filosofico italiano della prima metà del secolo. Come afferma lo stesso Garin nell'Avvertenza iniziale: "più che alle opere conchiuse nella loro definitiva compostezza, si è guardato alle riviste e ai giornali, in cui le dottrine si affacciarono dapprima, o in cui discesero poi a combattere in una polemica o a volgarizzarsi in una propaganda. (...) In altri termini, uomini e dottrine sono qui considerati come espressione di un tempo e, insieme, come forze che in un tempo agirono: non spiriti disincarnati, ma persone reali, che presero posizione in terra anche quando dichiararono l'inconcludenza sublime e l'oltremondanità del pensiero".
Una ricostruzione classica, ancora oggi insuperata per originalità di taglio interpretativo e freschezza di racconto, del pensiero filosofico italiano della prima metà del secolo. Come afferma lo stesso Garin nell'Avvertenza iniziale: "più che alle opere conchiuse nella loro definitiva compostezza, si è guardato alle riviste e ai giornali, in cui le dottrine si affacciarono dapprima, o in cui discesero poi a combattere in una polemica o a volgarizzarsi in una propaganda. (...) In altri termini, uomini e dottrine sono qui considerati come espressione di un tempo e, insieme, come forze che in un tempo agirono: non spiriti disincarnati, ma persone reali, che presero posizione in terra anche quando dichiararono l'inconcludenza sublime e l'oltremondanità del pensiero".