
Perché nell'Ottocento l'Europa ha imboccato la strada dello sviluppo economico-industriale? Quali sono le ragioni della "grande divergenza" che si è aperta fra l'Europa e il resto del mondo? Avvalendosi di un'analisi settore per settore, il volume mostra che in realtà le condizioni dell'Europa e della Cina erano del tutto simili ancora nel Settecento per speranza di vita, consumi, mercato dei beni e fattori produttivi, strategie familiari. A creare la differenza furono il carbone e i commerci con le Americhe. La combinazione di questi fattori consentì all'Europa nord-occidentale di svilupparsi secondo un modello basato su un alto sfruttamento di risorse e una bassa intensità di lavoro, al contrario di quanto avvenne in Cina.
Regilla nasce nel 125 d.C. da una famiglia dell'elite romana, imparentata con la moglie dell'imperatore Adriano. Sposa un greco, il ricco sofista Erode Attico, e lo segue in patria. All'ottavo mese di gravidanza è uccisa con un calcio nel ventre. Trascinato in tribunale con l'accusa di omicidio e giudicato da una corte composta da senatori, il marito viene assolto grazie all'intervento dell'imperatore, anche se le eccessive, quasi farsesche, manifestazioni di lutto cui lui si abbandona equivalgono a una confessione. Inutilmente difesa dalla famiglia, sulla morte della giovane donna cade il sipario. La polvere del silenzio nasconde a lungo il volto di Regilla. Ci voleva una delle voci più autorevoli negli studi sulle donne antiche a dedicarle un ritratto e a svelare i contorni della tragedia. Con gli strumenti di un detective raffinato, l'acuta cultura archeologica, la capacità di ricostruzione storica, il gusto per la suspense, Sarah Pomeroy racconta l'universo del II secolo d.C. e la storia si tinge di giallo.
Questo volume contiene il romanzo La dinastia segreta, pubblicato nel 2019, incentrato sulle figure di Lucio Tarquinio e di Servio Tullio, e l'inedito La vera storia del Superbo, che racconta le vicende del settimo re di Roma facendo chiarezza sulla leggenda nera che gli è stata costruita attorno nei secoli.
Tarquinia, sei secoli prima di Cristo. Lucumone, giovane e ambizioso mercante etrusco, si invaghisce della nobile Tanaquil, indovina e abile interprete dei segni degli dèi. Contro ogni previsione, riesce a sposarla e i due decidono di tentar miglior fortuna in una città vicina in forte e inarrestabile espansione, Roma. Qui Lucumone, divenuto Lucio Tarquinio, diventa presto l'indispensabile consigliere del re Anco Marcio, pronto a prenderne il posto. Dalla sua discendenza nascerà anche l'ultimo sovrano di Roma: quel Tarquinio passato alla storia come "il Superbo" che fece costruire i più grandiosi monumenti e soprattutto fece uscire l'Urbe dalla dimensione di città-Stato, avviandola verso l'egemonia mediterranea e il suo destino di Città Eterna.
Lo straordinario sviluppo delle arti che si manifesta in Toscana intorno al 1300 va di pari passo con la creazione - ai margini del fatto artistico propriamente detto - di testi, immagini, monumenti e istituzioni che contribuiscono alla presa di coscienza e al riconoscimento della specificità dell'arte. E proprio dell'invenzione dell'arte come Arte che Édouard Pommier scrive la storia in questo saggio. Annunciato dalle intuizioni letterarie di Dante, questo fenomeno si articola in più forme: nella promozione degli artisti a uno statuto elevato, al pari degli uomini illustri, consentendone l'ingresso nella storia; attraverso i primi discorsi che essi tengono sulla propria attività, generando cosi la teoria delle arti; per mezzo della creazione di ritratti, allegorie e dimore in cui gli artisti inventano la propria immagine e celebrano la propria attività; designando opere esemplari, consacrate come capolavori, da contemplare in una sorta di pellegrinaggio; con la fondazione, infine, di istituzioni e accademie che conferiscono alla creazione artistica la dimensione di un patrimonio trasmesso fin dall'Antichità. Con chiarezza e somma perizia, Édouard Pommier riesce a delineare una sintesi di profondo valore, e originale nel suo approccio, che costituisce una lettura accessibile per chiunque si interessi di arte e, allo stesso tempo, un importante contributo alla storia dell'estetica.
La prima storia completa dell'America Latina, dalla conquista europea tra Quattro e Cinquecento ai giorni nostri. Una panoramica a trecentosessanta gradi che, partendo dal confronto tra l'impero spagnolo e il mondo dei Maya, degli Aztechi, degli Incas, attraversa secoli segnati da nuove repubbliche e antiche forme di governo, conflitti e colpi di stato, regimi militari e prospettive democratiche. Fino a proporre un'analisi degli anni più recenti, dal governo populista di Hugo Chàvez all'emergere sul panorama internazionale del Brasile, grande potenza economica e politica. Il volume unisce andamento cronologico e approfondimenti tematici, adottando una duplice linea interpretativa che getta luce sia sull'autoritarismo funzionale al governo della modernizzazione sia sugli effetti sociali delle scelte di sviluppo economico.
Per quarant'anni, dal 1901 al 1943, Benedetto Croce e Giovanni Laterza hanno intrattenuto una corrispondenza che attesta la complessità di un rapporto divenuto una profonda intesa intellettuale e un'autentica amicizia. Questo volume copre il periodo che va dal primo incontro, avvenuto a Napoli nel dicembre 1901, al 1910. Attraverso il dialogo tra il filosofo e l'editore, emergono le problematiche inerenti la genesi e l'evoluzione di alcune tra le più importanti collane della casa editrice: si riconfigura la "Biblioteca di Cultura Moderna", nascono i "Classici della filosofia moderna", gli "Scrittori d'Italia" e Croce stesso dà inizio alla pubblicazione delle proprie opere con Laterza. Un volume curato dall'Istituto Italiano per gli studi storici.
Brunhilde Pomsel fu vicina come pochi altri suoi contemporanei a uno dei più grandi criminali della storia: Joseph Goebbels, il ministro della Propaganda di Hitler. Sempre al suo fianco, sempre ai suoi ordini come segretaria e dattilografa. Brunhilde non si interessava di politica. Per lei venivano prima il lavoro, la sicurezza materiale, il senso del dovere nei confronti dei superiori, il bisogno di sentirsi parte di un sistema. Poco dopo l'ascesa di Adolf Hitler, si iscrive al Partito nazionalsocialista per assicurarsi un posto alla radio. Nel 1942 si trasferisce al ministero per l'Istruzione pubblica e la Propaganda ritrovandosi così accanto all'ufficio di Goebbels e nel centro nevralgico del potere nazista. Vi rimane fino alla capitolazione, nel maggio del 1945. Durante gli ultimi giorni di guerra, quando le truppe sovietiche sono già a Berlino, anziché cogliere l'occasione per fuggire resta nel bunker a battere a macchina i comunicati. Poi, per settant'anni, non racconterà niente a nessuno. Dal cuore di Berlino, l'autrice dipinge un ritratto inconsapevole, eppure inquietantissimo, della Germania prima, durante e dopo il Reich, raccontando una realtà sconcertante che mostra quanto l'indifferenza e la disillusione possano influenzare la democrazia. «Prima che la storia si ripeta» scrive Thore D. Hansen «individuare le analogie tra passato e presente ci offre l'opportunità di calibrare con cura la nostra bussola morale, in modo da renderci conto quando sia giunto il momento di schierarci, di alzarci e di opporci apertamente alla radicalizzazione. Con quanta superficialità prendiamo in considerazione i nostri criteri morali di valutazione? Per quali fini primitivi, immediati, banali e superficiali o per quali successi apparenti siamo pronti a sacrificare la nostra coscienza? Sono domande alle quali la storia di Brunhilde Pomsel non può e non potrà mai dare una risposta universalmente valida. Solo la disponibilità a riflettere di ciascuno di noi potrà produrla.»
Trascorso un ragionevole lasso di tempo dal suo crollo in Europa e in Unione Sovietica, è possibile oggi narrare la storia del comunismo non soltanto con il distacco necessario e con l'impiego delle conoscenze archivistiche accumulate, ma con l'intento di collocarla nella storia internazionale del secolo scorso. Il comunismo fu parte essenziale della formazione del mondo globale in cui viviamo. A lungo si identificò con la prospettiva di una rivoluzione mondiale, nel solco di Lenin e dell'Ottobre 1917. Suscitò un'attrazione o una repulsione che contribuirono dappertutto a definire ideologie e identità, a mobilitare risorse e coscienze, a influenzare psicologie e intelletti. Rappresentò il fenomeno transnazionale per eccellenza. La nozione di comunismo internazionale assunse una molteplicità di significati, che rimandavano al rapporto tra lo Stato sovietico e un movimento di partiti dispiegato su scala planetaria, ai miti rivoluzionari e alla "modernità alternativa" anticapitalistica, al terrore e al progresso. Questo volume racconta il dipanarsi della storia del comunismo internazionale dalla rivoluzione alla disgregazione dell'Urss, passando attraverso le vicende della guerra fredda e illuminando i motivi del declino, emersi dopo la morte di Stalin
Il volume ripercorre la storia italiana degli ultimi trent'anni seguendone le vicende alla luce della fine della Guerra fredda e della crescente globalizzazione dell'economia. Il focus dei contributi spazia dalla dimensione europea a quella atlantica, a teatri come i Balcani e l'Africa, affrontando i principali temi del rapporto tra politica nazionale e contesto internazionale prima e dopo la caduta del Muro di Berlino. Ne emerge un quadro sfaccettato e problematico che evidenzia la difficoltà dell'Italia a intraprendere la strada di una riforma e di una ricollocazione del proprio ruolo negli scenari del mondo globale.
Il comunismo è stato a lungo il principale avversario-interlocutore dell'Occidente capitalista fin dall'evento fondante della Rivoluzione d'Ottobre. Grazie agli oltre duecento lemmi critici che compongono questo dizionario, le personalità, gli eventi storici, le organizzazioni, le istituzioni e le parole-chiave di quell'ideologia vengono presentati al pubblico con un taglio insieme informativo e saggistico che lo rendono uno strumento utile sia per gli specialisti sia per i curiosi del passato e del presente.
Il comunismo è stato a lungo il principale avversario-interlocutore dell'Occidente capitalista fin dall'evento fondante della Rivoluzione d'Ottobre. Grazie agli oltre duecento lemmi critici che compongono questo dizionario, le personalità, gli eventi storici, le organizzazioni, le istituzioni e le parole-chiave di quell'ideologia vengono presentati al pubblico con un taglio insieme informativo e saggistico che lo rendono uno strumento utile sia per gli specialisti sia per i curiosi del passato e del presente.
1938: il governo fascista promulga le leggi razziali. Centinaia di ebrei italiani cercano riparo negli Stati Uniti. Attraverso testimonianze dirette il libro ne ricostruisce la storia collettiva, che è innanzitutto la storia di uno straordinario successo.