
Questo testo raccoglie la lunga attività di ricerca nel campo della psicanalisi infantile di Francoise Dolto, una figura importante della teoria psicanalitica internazionale. Argomento dell'opera è la formazione dell'immagine del proprio corpo nella mente del bambino. Un'immagine inconscia, legata al suo vissuto, alle sue figure di riferimento, alle fasi della crescita. Da non confondere con lo schema corporeo, che è invece impersonale e conscio, l'immagine del corpo è determinante per la formazione della personalità autonoma del bambino prima, e dell'adulto poi, e di conseguenza per il rapporto che si stabilisce con l'altro.
Non è facile accettare che l'infelicità sia spesso una scelta. E anche quando questa consapevolezza esiste, persistiamo ugualmente nella scelta sbagliata pensando di non essere abbastanza forti da farne una migliore. In realtà, ciascuno può cambiare il corso della propria esistenza, imparando ad affrontare positivamente tutti i casi della vita. Attraverso una serie di suggerimenti, esempi e test, questo libro vuole insegnare come superare i momenti difficili, come trasformare le proprie debolezze in forza e come conquistare una duratura autostima, grazie alle "dipendenze positive".
In questo volume Elsa Ronningstam ha raccolto contributi di importanti clinici e ricercatori internazionali sul tema del narcisismo. I disturbi del narcisismo vengono affrontati in relazione all'abuso di sostanze, alle patologie psicosomatiche, alle esperienze traumatiche, all'adolescenza, alle cure psichiatriche, alla terapia di coppia.
Riusciremo mai a capire come è fatta la mente? E saremo in grado di riprodurla artificialmente o di curarla? In questo volume John Horgan accompagna il lettore in un viaggio nell'arcipelago della mente umana, che continua a sottrarsi agli sforzi, tutt'altro che congiunti, di neuroscienziati e psicoterapeuti, filosofi e studiosi di intelligenza artificiale, nuovi darwinisti e fautori della genetica del comportamento. Per dimostrarlo Horgan ci svela la sofisticata crudeltà delle odierne cliniche psichiatriche dove ancora si pratica l'elettroshock, ci mostra i limiti di macchine straordinarie come Cog, il robot di Star Treck, ci spiega che i successi di terapie come il Prozac e la psicoanalisi sono da attribuirsi all'effetto placebo.
E' possibile vedere nella "follia" l'origine del "genio". Oppure il genio per manifestarsi deve avere il sopravvento sulla follia? In questo studio Karl Jaspers, spostando l'analisi dal generale al concreto, e unendo al sapere specialistico nutrito dal contatto diretto con i malati la consapevolezza che "non ci si debba piegare di fronte all'incomprensibile", ripercorre i momenti in cui la malattia entra nella vita dell'artista fino a trasfigurarne l'opera. E' il caso di Strindberg, ossessionato dalla mania di persecuzione, creatore di mondi sempre nuovi in cui finisce per distruggersi. Ma è anche il caso di Van Gogh, ripiegato su se stesso e sulla propria tecnica di pittura, in un continuo che lo porterà alle estreme conseguenze artistiche ed esistenziali.
Nei primi due capitoli l'autrice parla della sua deportazione ad Auschwitz, un orrore indescrivibile narrato subito dopo il suo ritorno, all'età di 25 anni. Poi, tema del volume diventa un altro tipo di esperienza, quella psicoanalitica, sintetizzata così: dall'ascolto sospettoso all'ascolto rispettoso, da uno stare con il paziente sul chi va là a un ascoltarlo con rispetto, facendosi condurre alla scoperta di cosa vuol dire, per lui o per lei, essere quello che è. Il percorso scientifico si snoda toccando diversi argomenti: dal desiderio dell'analista alla telepatia, a come lavorava veramente Freud con i suoi pazienti. Una vivace intervista, che tocca i vari punti della vicenda umana e scientifica dell'autrice, chiude la raccolta.
In qualità di madre e di psicologa, l'autrice indaga sui cambiamenti interiori ed esteriori della donna quando diventa madre e su come mutano radicalmente tutti i suoi rapporti. Dalla nascita al momento in cui i figli lasciano il "nido", l'esperienza personale le ha insegnato tre verità: non si è in grado di controllare i propri figli; ciò di cui ci si preoccupa generalmente non accade; i figli ameranno i genitori nonostante i loro difetti, se i genitori faranno lo stesso con loro.