
"Il lattante prova nei confronti della madre sia amore che odio, e quando la madre gli viene a mancare e i suoi bisogni non vengono soddisfatti egli ne sente l'assenza come l'effetto dei suoi impulsi distruttivi; donde l'angoscia persecutoria (il timore che la madre possa essersi trasformata in madre cattiva e persecutrice), il lutto, il senso di colpa e l'angoscia depressiva (il timore che la madre amata possa essere stata distrutta dalla sua aggressività)"
Le due più grandi scoperte della psicoanalisi sono state l'inconscio e la sessualità. Se il primo deflagra con "L'interpretazione dei sogni", la seconda emerge con i saggi sulla teoria sessuale, nucleo fondamentale per il grande impianto teorico che Sigmund Freud ha eretto tassello dopo tassello. Se ad essi accostiamo "Al di là del principio di piacere" ripercorriamo l'intero arco di esperienze intellettuali che abbraccia quindici anni di riflessione: le nozioni di Eros e "pulsione di morte" possono essere finalmente lette alla luce di una meditazione filosofica, dolorosa e solenne in una compiutezza che contiene l'inizio e il punto di arrivo della rivoluzione psicoanalitica
Il manuale è caratterizzato da rigore scientifico e trasmissione didattica efficace, valorizzazione dei classici nei contenuti ancora attuali e aggiornamento basato sulle ultime scoperte nelle scienze psicologiche dello sviluppo. Dopo un primo capitolo di notevole importanza introduttiva per la presentazione dei vari approcci allo studio dei fenomeni psicologici (da quelli classici di Piaget e Vygotskij ai recenti orientamenti cognitivisti e neuro-costruttivisti) e un secondo relativo alla metodologia, vi sono i capitoli dedicati alle funzioni classiche dello sviluppo: motorio, percettivo, mnemonico, cognitivo, emotivo, sociale, comunicativo-linguistico, morale. I capitoli finali, secondo una prospettiva life span, sono dedicati all'adolescenza, all'età adulta e a quella senile. Chiarezza espositiva, presentazione dei singoli capitoli, glosse a margine, autovalutazione per ogni capitolo preparano ad affrontare i singoli argomenti, accompagnano lo studio e permettono di verificare costantemente la propria preparazione. Il manuale è frutto di una lunga esperienza di ricerca e insegnamento di uno degli autori "costretto", con entusiasmo, a confrontarsi con due giovani colleghi, portatori di nuovi dati e prospettive
In questi ultimi anni la clinica e le metodiche di intervento nel campo dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) hanno subito dei cambiamenti importanti: sono state meglio definite le procedure di diagnosi per la dislessia, la disortografia e la discalculia, indicate le metodologie per la riabilitazione, fornite alla scuola precise informazioni sulle ricadute dei disturbi nello studio; sono ancora invece dibattute altre problematiche di apprendimento, come la comprensione del testo scritto, l'espressione scritta, le incidenze del disturbo visuo-spaziale sul percorso scolastico dello studente. Il testo, in questa nuova edizione ampiamento riveduta e aggiornata, affronta tutti questi temi, facendo il punto sulle più recenti ricerche scientifiche sul campo e proponendo allo psicologo, al logopedista, al neuropsichiatra una concreta procedura per la formulazione della diagnosi funzionale, in accordo con gli indirizzi delle Consensus Conference e dei sistemi internazionali di classificazione (ICD-10, DSM-IV e V). Nel volume è inserito inoltre un inventario ragionato di tutti gli strumenti oggi disponibili in Italia per il percorso riabilitativo e per le problematiche associate.
Storie cliniche, applicazioni e ricerche di psicoterapia infantile.
Il testo raccoglie i percorsi storici e l'evoluzione di una nuova professione che si è sviluppata in ambito accademico con un blended learning pratico per le relazioni d'aiuto. Il Counseling filosofico utilizza la metodologia del dialogo socratico durante le consulenze per rivisitare criticamente alcuni pensieri, idee e ragionamenti che minano la serenità dei fruitori.
L’Autrice prende in considerazione la “realtà lavoro” nel momento storico in cui viviamo. Infatti, il lavoro sta diventando merce sempre più ambita e rara, non solo come strumento per acquisire i mezzi di sostentamento quotidiano, ma anche e soprattutto come occasione per la formazione della propria identità, l’espressione di sé, il dono di se stessi e della propria opera nella società.
Il libro delinea le circostanze storiche, economiche, culturali, individuali, psicologiche e spirituali dell’universo professionale, oggi più che mai vissuto in modo conflittuale.
L’Autrice offre una parte introduttiva come disamina teorica del tema, attraversando anche esperienze personali; segue poi una parte pratica, applicativa utile per chi desidera cambiare la propria attitudine interiore al lavoro e renderlo un momento creativo, costruttivo, socialmente e individualmente utile.
Interessante anche la parte che riguarda problemi sul lavoro: ansia, depressione, ecc.
Conclude l’opera una rassegna di testimonianze di professionisti, imprenditori, manager che sono riusciti a fare leva sulle loro difficoltà personali e professionali per la loro evoluzione privata e socio-lavorativa.
Perché, volendo, cambiare è possibile.
Destinatari
Educatori. Imprenditori, manager e quanti hanno a che fare col mondo del lavoro.
A quelli che sono interessati alla conoscenza di sé per migliorare la propria vita.
Autori
Anna Fata è psicologa olistica, vive e lavora in provincia di Ancona, con il Metodo da lei strutturato ArmoniaBenessere® (www. armoniabenessere.it), che consente di ristabilire l’equilibrio psicofisico agendo contemporaneamente su mente, corpo, spirito.
Ha pubblicato diversi libri. Tra gli ultimi: Armonia, benessere, felicità (2005), Chi sono? Conoscersi, maturare, evolvere (2007), Un modello per il ben- essere in azienda (2008), L’etica del cuore(2009), La vita professionale e la pratica meditativa (2009), Lo zen e l’arte di cucinare (2010). Amore zen (2011). Collabora con varie riviste e siti internet.
L’Autore caldeggia la necessità di progettare la vita, nel senso di guardare al futuro e osservarne le possibilità da poter cogliere.
Non rinunciare mai a sognare, fare progetti per il domani in arrivo.
La natura, dicevano gli antichi, ci ha messo gli occhi in fronte perché guardassimo innanzi.
Ci sono anche momenti particolari in cui comprendiamo che scegliere è un rischio. Chi sceglie, si apre a qualcosa ma si priva, per ciò stesso, di qual- cos’altro:
«Vivere è scegliere e scegliere è rinunciare», direbbe Heidegger.
Ma bisogna scegliere.
Con l’avanzare degli anni ci si rende conto che la vita dipende dalle nostre scelte. Anzi, noi siamo le nostre scelte; noi siamo quello che abbiamo voluto essere.
Destinatari
Pubblico giovanile, genitori, educatori.
Autori
Luciano Verdone è docente di psicologia e filosofia. La sua profonda cultura umanistica e la quotidiana esperienza del mondo giovanile, come docente e padre di famiglia, riverbera nelle sue varie pubblicazioni.
Un manuale il cui sistema segnico è unico nel panorama psicologico e grafologico per capacità di diagnostica e predizione. Più di 250 scritture di personaggi della politica (Hitler, Churchill, Obama...), scienza (Newton, Darwin, Tesla...), letteratura (Hemingway, Woolf, Buck...), arte (Picasso, Canova, Mozart...) e religione (papa Giovanni XXIII, madre Teresa di Calcutta, papa Wojtyla...).
Non tutti sanno che il padre della psicologia analitica è stato anche un grande scrittore. O, se vogliamo, uno scrittore "tout court". Da poco è stato rivelato al mondo lo scrigno nascosto in quel "Libro rosso", tenuto nascosto per quasi un secolo, e che ha dimostrato ancor di più la forza espressiva e immaginifica della prosa di Jung. In questo libro che ha l'agilità di una piccola enciclopedia portatile, sono state raccolte brevi formule tratte dalla sua intera opera, folgoranti battute (di spirito e non) che dimostrano la capacità di concentrare un pensiero in pochi giri di dense parole, di andare oltre il ristretto ambito specialistico della psicoterapia e di divagare attraverso i percorsi più stravaganti su argomenti insoliti e spesso molto eccitanti. Jung interroga per noi il diavolo, la vita, il corpo, la colpa, il dolore e ci restituisce in una sola frase tutto il senso della sua esperienza umana e intellettuale
Le nuove tecnologie alla base della comunicazione digitale contemporanea ci fanno credere di essere meno isolati perché sempre connessi. Si tratta però dell'illusione di una reale intimità: i nostri profili online esistono in funzione del numero dei contatti, oggetti inanimati e intercambiabili che acuiscono il senso di solitudine. Allo stesso tempo si sta completando il ventaglio dei rapporti possibili con i robot, dall'ipotesi di affidar loro i propri figli a quella di farne dei veri e propri partner. Questo è il paradosso indagato da Sherry Turkle: mentre gli amici in rete sono in realtà presenze prive di sostanza, molti desiderano, talvolta disperatamente, attribuire emozioni umane ai robot. "Insieme ma soli" è una storia di dissociazione emotiva ma anche di speranza, perché anche dove la saturazione digitale è maggiore, molti, soprattutto fra i giovani, si interrogano su cosa sia davvero il rapporto umano, e chiedono un ritorno a forme più naturali di dialogo. Alla fine Facebook, il BlackBerry e l'iPhone ci spingono a ricordare chi siamo veramente: esseri umani con scopi umani