
Gli sviluppi più recenti della psicoanalisi nel resoconto di un grande studioso, senza eguali per chiarezza e completezza. Morris N. Lagle è professore e rettore del dipartimento di Psicologia alla York University, Ontario, Canada. Ha lavorato presso il New York University's Research Center for Mental Health come direttore del programma di psicologia clinica. Autore di numerose opere, collabora a riviste specializzate quali "American Journal of Psychology", "Science", "Psychoanalytic Review", "Psychoanalysis and Contemporary Thought".
Fromm interviene nel dibattito sull'avvenire del nostro sistema economico e sociale. Secondo l'autore il presupposto imprescindibile per qualsiasi riforma della società è il mutamento sostanziale dell'atteggiamento dell'uomo. Da ciò l'importanza della speranza, che per il filosofo tedesco è un momento essenziale della vita umana, rappresenta il profondo bisogno dell'essere umano di non essere passivo e manipolato. Così nella sempre maggiore polarizzazione tra coloro che vengono attratti dalla forza, dall'ordine, dai metodi burocratici e coloro che aspirano a profondi mutamenti nella prassi economico-sociale e ad un approccio psichico-spirituale alla vita, sono solo questi ultimi a lavorare per una società più umana.
Il pudore, in una società permissiva come la nostra in cui il consumismo è smisurato, sembrerebbe una qualità fuori moda. Oggi la parola d'ordine è sviluppare il mercato, cioè mostrare tutto, per suscitare il desiderio di possedere e acquistare. Ma è umana una società fatta esclusivamente di consumatori e utenti? E non è il pudore uno dei luoghi attraverso cui passa il nostro accesso alla libertà? La riflessione di Monique Selz, radicata nella pratica psicoanalitica, delinea i contorni del pudore e mette in evidenza quanto esso permetta a ciascuno di vivere la propria singolarità all'interno della collettività.
Il tasso di suicidio degli adolescenti è in crescita in molti paesi del mondo occidentale. In questo libro Paolo Crepet indaga, descrive, analizza e mette a fuoco un fenomeno rimosso dalla cultura sociale in Italia.
Non è poi così difficile votarsi all'infelicità! In questa "guida alla rovescia" l'autore, anziché suggerire ai lettori cosa fare per migliorare la propria vita, evidenzia gli errori più comuni, generati da dinamiche psicologiche cristallizzate, nei quali quasi tutti noi incappiamo e che ci proiettano inesorabilmente verso l'infelicità e l'insoddisfazione. Con un unico grande obiettivo: indirizzarci esattamente verso il risultato opposto! Con quel tanto di ironia necessario per affrontare con un sorriso, determinazione e il giusto stato d'animo anche i problemi più intimi e sofferti, l'autore mette in luce quali sono i meccanismi psicologici più efficaci - e spesso subdoli, perché inconsci - che ci fanno progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale. Non restarne schiavi è la chiave di volta che aprirà la porta verso una piena serenità interiore, relazioni equilibrate e armoniose, successi privati e professionali, in una parola verso la felicità.
I bambini, solo conoscendo il senso delle cose, riescono a spiegarsele. E per capire chiedono, instancabili, sempre. Quando si regge lo stillicidio dei loro perché e ci si sforza di dargli le risposte che meritano, si arriva sempre al cuore delle questioni. La voglia di raccontare la storia già molto conosciuta, ma non ancora da tanti digerita, di Franco Basaglia, del manicomio liberato e del suo superamento, nasce proprio dalle domande dei più piccoli e dal tentativo di provare a ripercorrere fatti già noti con gli occhi e il cuore di una di loro, per darne una lettura inedita, unica e spudorata, quella cioè di chi non ha ancora sovrastrutture imposte da regole sociali. In questo lavoro hanno preso forma le parole per cercare di rispondere a quei tanti perché e per raccontare scampoli di vita della bambina che è stata dentro a quella rivoluzione. Bambina che nel frattempo è cresciuta e che spontaneamente ha fatto di quella esperienza la base per costruire la sua professione.
In una riflessione che presta ascolto alla Bibbia ebraica e alla voce dei teologi, al pensiero di Freud e alla letteratura di Dostoevskij, Julia Kristeva affronta il tema dei giovani radicalizzati nel contesto dei malesseri della civilizzazione. L’impotenza del discorso politico, l’inarrestabile crescita del populismo, l’affermazione di culti identitari e l’esplosione della pulsione di morte sono sintomi di un disagio che, in alcuni casi, produce l’incapacità di distinguere il bene e il male, l’interno e l’esterno, il soggetto e l’oggetto. E’ un quadro che richiede di mobilitare tutti i mezzi, politici ed economici, «senza dimenticare quelli che ci danno la conoscenza delle anime», per accompagnare con la delicatezza dell’ascolto necessario, con un’educazione adatta e con la generosità che si impone, questa dolorosa malattia che irrompe su di noi. «Domandare perdono per il male commesso, accordare il proprio perdono per il male subìto – scrive Julia Kristeva - sono due condizioni necessarie perché l’avvenire cessi di ripetere il passato e rinasca la speranza».
Il libro è una raccolta di interventi condotti dall’autrice in oltre tre anni di collaborazione al «Messaggero di sant’Antonio». L’autrice ha lasciato scorrere dinanzi ai suoi occhi piccoli e grandi interrogativi del vivere quotidiano guardandosi dalla tentazione di fornire ricette di qualsiasi tipo, mossa unicamente dal desiderio di scoprire il nocciolo delle cose.
Autore
ADA FONZI è professore emerito di psicologia dello sviluppo all’Università di Firenze. Ha condotto ricerche sul linguaggio, sul pensiero magico, sulle condotte prosociali e antisociali, affrontando per la prima volta in Italia lo studio del fenomeno del bullismo. All’attività scientifica ha affiancato un’intensa produzione narrativa, in cui ha saputo conciliare competenza psicologica e ideazione creativa.
Bellezza, magrezza, forza, efficienza, giovinezza: sono i valori di una nuova "religione" del corpo che è all'origine del dilagare di palestre e centri estetici, del successo della chirurgia plastica, del fiorire di riviste dedicate alla bellezza. Un fenomeno che ha ripercussioni profonde sul modo di relazionarci con il nostro corpo e con gli altri. L'Autore intende offrire uno strumento divulgativo per comprendere i linguaggi e le problematiche del corpo. Nella 1a parte viene tracciata l'evoluzione storica e sociale del corpo nella realtà italiana, con particolare riferimento al bisogno elementare del nutrimento e del sostentamento. Nella 2a parte si analizza l'aspetto fenomenologico del corpo con l'analisi dei significati più profondi fino ad arrivare ad individuare nel corpo la sede dell'io, del tu e del dialogo fra i due. Nella 3a parte si indicano i bisogni individuali della persona, con particolare attenzione al linguaggio del corpo e alle problematiche più evidenti (piercing e tatuaggi; chirurgia plastica ed estetica, e dismorofobia; culturismo; anoressia e bulimia). Infine si propone una serie di piste pratiche e concrete per facilitare un rapporto armonico con il corpo.
Nella sua maturità Erich Fromm visse i primi decenni del secondo dopoguerra percependone le potenzialità creative ma anche le forti contraddizioni. Egli sentì e patì, con preveggenza profetica, la lacerazione interna imposta all'individuo dalle strutture economiche e sociali scaturite da una serie di successi scientifici e tecnologici. "Io difendo l'uomo" è una raccolta di scritti che mostrano Fromm impegnato nella diffusione di una cultura "umanistica", in grado di lottare contro gli effetti tremendamente distruttivi dell'autoalienazione dell'uomo d'oggi.