
Non è facile accettare che l'infelicità sia spesso una scelta. E anche quando questa consapevolezza esiste, persistiamo ugualmente nella scelta sbagliata pensando di non essere abbastanza forti da farne una migliore. In realtà, ciascuno può cambiare il corso della propria esistenza, imparando ad affrontare positivamente tutti i casi della vita. Attraverso una serie di suggerimenti, esempi e test, questo libro vuole insegnare come superare i momenti difficili, come trasformare le proprie debolezze in forza e come conquistare una duratura autostima, grazie alle "dipendenze positive".
"Questo libro parla di miracoli. Non dei miracoli compiuti dagli altri, ma di quelli che voi stessi potete compiere nella vostra vita. Non è questione di fortuna e tanto meno di far parte dei pochi eletti che hanno assistito a un miracolo. Questo libro è stato scritto con il preciso scopo di insegnarvi come ottenere ciò che vi sembra impossibile." Come creare una mentalità capace di compiere miracoli; come vincere la propria innata timidezza; come usare la mente per creare benessere; come trasmettere agli altri la propria nuova consapevolezza; come dare uno scopo ai rapporti personali; come prendere coscienza di sé e del proprio destino e attuare una vera rivoluzione spirituale.
Pubblicato nel 1895, questo studio seppe cogliere i primi segnali dell'entrata in scena di un nuovo attore sociale: la folla, soggetto e, al contempo, oggetto dell'operare politico. Degradato a manuale precettistico, fu "livre de chevet" di dittatori e aspiranti tali durante gli anni Venti del Novecento. Ma nelle sue parti più vitali, nelle sue numerose intuizioni, in un certo profetismo, questo libro inaugura l'epoca di una nuova autoconsapevolezza dell'uomo.
Le domande più frequenti che vengono poste in terapia e le risposte di una famosa psicologa americana: "Ho scritto questo libro per voi, per voi che sapete che là fuori ci sono le risposte, ma che spesso sembrate sopraffatti dalle domande. Ho scritto questo libro per quelli di voi che vivono davvero, che fanno ciò che ritengono di dover fare, ma che sentono che in qualche modo qualcosa gli sfugge. Ogni mattina vi alzate, svolgete il vostro lavoro, curate mille piccoli dettagli, crollate a letto la sera esausti e, quando vi capita di avere qualche minuto, vi ritrovate a pensare al significato della vita. Questo libro è dedicato a voi che siete esperti del "fare" ma che, in qualche modo, avete perduto l'arte dell'"essere"."
I ragazzi non diventano adulti in modo indolore. Non basta rimpinzarli di cereali e rifornirli di magliette pulite perché un bel giorno si risveglino uomini. È necessario seguire una strategia. Chiunque trascorra del tempo con loro resterà affascinato da come cambiano e dalla gamma di umori e dalla quantità di energie che di volta in volta rivelano. Il problema è capire cosa è loro necessario e quando. Steve Biddulph prende in considerazione diversi ambiti significativi per la comprensione dei maschi, come i tre distinti stadi di sviluppo, i poderosi effetti degli ormoni maschili sulla loro psicologia e le nuove importanti scoperte sulla vulnerabilità del cervello nei ragazzi.
"A causa della perdita d'amore, la nostra vita subisce una trasformazione immediata. Ricominciando a vivere da soli, ci troviamo improvvisamente a proseguire sul cammino della nostra vita senza avere idea di che cosa ci aspetti: siamo rimasti privi di ciò che ci era più familiare e abbiamo una scarsissima nozione di ciò che avverrà poi. Di fronte a questa nuova sfida, non abbiamo nessuna esperienza che ci aiuti a orientarci: nella mente s'affollano le domande e il cuore è gonfio di sofferenza." Anche se ogni caso è unico e molto diverso dagli altri, il dolore provato è sempre lo stesso: la sofferenza di un cuore infranto. Mediante la pratica del counseling, e in occasione di numerosi seminari, John Gray ha aiutato in prima persona migliaia di persone ferite dalla fine di un rapporto. In questo libro ha raccolto tutta la sua esperienza, mettendo a punto un processo terapeutico per superare il dolore, scoprire nuove prospettive e, soprattutto, aprirsi di nuovo alla fiducia verso l'altro e alla possibilità di un nuovo amore.
Bambini che al supermercato si gettano a terra urlando; che scoppiano a piangere e non la smettono più appena gli si dice di «no»; che sputano agli insegnanti; che sgridano i genitori… Questi e altri comportamenti dispotici o prevaricatori dipendono, secondo l’autore, uno psichiatra tedesco di fama internazionale, dal fatto che i bambini vengono spesso trattati come individui alla pari. Le conseguenze possono essere disastrose, perché portano alla progressiva caduta dei confini tra bambini e adulti, di quelle strutture forti – regole e punti fermi – che garantiscono un sano sviluppo della psiche dei piccoli. Soltanto trattando i bambini come tali è possibile garantire loro una crescita positiva: questa la tesi centrale del libro, vero e proprio caso editoriale in Germania, che offre soluzioni concrete a uno dei problemi più dibattuti nel campo del parenting: la «tirannia» esercitata dai figli.
Michael Winterhoff si è laureato in medicina all’università di Bonn e opera nell’ambito della psichiatria e neuropsichiatria infantile da oltre vent’anni. Si occupa principalmente dell’analisi dei disturbi dello sviluppo psichico di bambini e adolescenti, in relazione ai modelli di famiglia attuali e ai cambiamenti sociali. È sposato e vive con la moglie e i due figli a Bonn.
L'amore non è cieco solo per gli innamorati: del resto, come si può dare limiti al sentimento? Ma quando si tratta di papà e mamma, le conseguenze sono sotto i nostri occhi, basta guardarsi intorno, nei luoghi pubblici come a scuola: bambini ingestibili, svogliati, accontentati in ogni desiderio eppure mai soddisfatti, incapaci di sopportare un'osservazione o un rifiuto. Sono quegli stessi ragazzini che, spesso, finiscono per mettersi nei guai. Siamo diventati una società fintamente bambinocentrica, in cui i voleri del bambino hanno conquistato priorità su tutto: sull'armonia famigliare e della coppia, sulle considerazioni finanziarie, sull'educazione, sul rispetto per gli altri. In una parola, sul buon senso. Per anni i media e perfino alcuni esperti hanno ammonito i genitori: i bambini devono prendere parte alle decisioni, devono essere stimolati continuamente, sentirsi appagati, e fare le loro scelte. Il dire no è diventato sinonimo di meschinità o autoritarismo. E i bambini cosa ne hanno ricavato? Che la famiglia prima e il mondo dopo dovrebbero ruotare intorno a loro, che ogni desiderio è legge. Ovviamente, l'industria e i pubblicitari se ne sono accorti per primi. La soluzione esiste, e non è certo quella di amarli di meno, ma meglio. Significa riacquistare il valore di educatori, trasmettere loro il senso di responsabilità verso gli altri e verso se stessi. Insegnare a gestire l'impazienza, e anche la noia, che "è l'ingrediente dal quale sboccia la vera creatività".
Il Colloquio Motivazionale rappresenta una modalità di counseling efficace per tutti quei problemi relazionali, psicologici, comportamentali e di salute fisica nei quali è evidente la necessità di un cambiamento personale, è inequivocabile anche la direzione da prendere, ma la persona ha comunque bisogno di aiuto per riuscirci. Sembra facile imparare i fondamenti di questo approccio, ma è più difficile applicarne strategicamente abilità e tecniche. Dunque: come fare il Colloquio Motivazionale? Il volume presenta una sintetica guida al percorso di cambiamento basato sul Colloquio Motivazionale nelle sue diverse fasi. È uno strumento utile per aiutare gli operatori - psicologi, counselor, assistenti sociali, educatori - a organizzare il proprio intervento nel modo più efficace, guidandoli con chiarezza nella conduzione del colloquio, nella scansione delle interazioni, nella progressione con cui sviluppare il processo momento per momento, facilitando nella maniera più naturale il ruolo attivò del cliente. Contenuti: La preparazione di una sessione; Gli strumenti del Colloquio Motivazionale; La centralità del cliente e il suo ruolo attivo nel cambiamento; Il piano di cambiamento; Le parole chiave del Colloquio Motivazionale.
La soggettività umana non è solo spinta vitale e desiderio, ma anche ferita e sofferenza, alla cura delle quali si sono dedicate da sempre le religioni e le filosofie. Negli ultimi due secoli le scienze psicologiche e psichiatriche hanno occupato il medesimo campo - la guarigione dell'anima - spesso adottando il paradigma delle "scienze della natura" (spiegare) e non quello delle "scienze dello spirito" (comprendere). Le pagine di questo libro propongono un riconoscimento reciproco tra la spiritualità e le scienze psicologiche e psichiatriche, ricominciando dall'ascolto dell'io nella sua singolarità e unità.
Oggi, anche se un uomo e una donna si amano da tempo, non è scontato che decidano di sposarsi. Possono rimanere in relazione per molto tempo continuando a vivere in casa con i genitori oltre i trent'anni oppure decidono semplicemente di "provare" a stare insieme e di convivere. Le cause di questo fenomeno sono svariate. Questo libro invita a riflettere sui possibili risvolti psicologici della convivenza, scelta di vita che si sta sempre più diffondendo fra molte coppie e che è accolta essenzialmente come mezzo per "mettere alla prova, testare, verificare" la disponibilità emotiva dei due giovani a vivere insieme.
Negli ultimi anni, nel dibattito pubblico è stato introdotto il tema della cosiddetta "omogenitorialità", da cui si vorrebbe derivare il diritto di adottare bambini da parte di coppie gay: il fatto che le coppie eterosessuali lo possano fare e quelle omosessuali no viene presentato come una discriminazione. A sostegno di ciò, l'argomento che viene opposto è l'affermazione che esistono evidenze scientifiche che permettono di affermare che le coppie omosessuali sono parimenti idonee a quelle eterossesuali ai fini dello sviluppo psicofisico e del benessere generale dei bambini. Questo contributo vuole dimostrare invece che queste teorie stanno destrutturando nel suo profondo il connettivo antropologico dell'uomo e che, proprio dal punto di vista scientifico, è fondamentale per un bambino crescere con un papà e con una mamma.