
Nell'ambito della ricerca sviluppatasi negli ultimi anni per la definizione di un preciso assetto del servizio sociale, Milena Lerma propone la scelta del modello teorico sistemico-relazionale per una gestione efficace del processo di aiuto. Dopo aver inquadrato il servizio sociale e la sua evoluzione, l'autrice esplora il metodo e le tecniche del processo di aiuto, considerato l'elemento centrale e la struttura portante del servizio sociale.
Il concetto di identificazione proiettiva descrive il tentativo del paziente di costringere il terapeuta ad assumere un dato ruolo, allo scopo di controllare le proprie esperienze traumatiche. Il paziente non solo vede il terapeuta in modo distorto, ma lo forza a esperire se stesso conformemente a questa sua fantasia inconscia. Questo libro offre intuizioni sull'identificazione proiettiva e illustra le tecniche analitiche che si accompagnano all'utilizzazione pratica di questo concetto: molte situazioni di stallo, quei vicoli ciechi della terapia da cui è così difficile uscire, potranno essere risolte grazie allo studio e alla comprensione di questo meccanismo di difesa.
Il libro esplora i meccanismi mentali che sottostanno alla progettazione di un oggetto. Cosa significa pianificare? Cos'è una rappresentazione? E un'immagine mentale? Come percepiamo e trasformiamo le forme e le immagini? Come vengono usati gli oggetti? E soprattutto: quali processi cognitivi sono in gioco quando cerchiamo di risolvere un problema, inventare, costruire? La risposta a queste domande mette in luce come i processi mentali alla base del progettare abbiano un'influenza diretta sul prodotto finale del design e sull'uso che ne faranno le altre persone. Il testo è uno strumento per chi si occupa di design e di architettura, ma anche per chi è interessato all'applicazione in questi campi delle scienze cognitive.
Si può vivere la sensazione del "perturbante" e si può rappresentarla con il proprio pensiero e la propria esistenza. Questo è quanto Sigmund Freud dimostrò all'interno della società e dell'ambiente scientifico dell'epoca. Questa la chiave di lettura del saggio di Aldo Carotenuto, nel quale quella sensazione di spaesamenteo, di disorientamento e persino di angoscia che ci cattura a volte di fronte all'inspiegabile, si svela pian piano ai nostri occhi, mostrandoci non soltanto quanto il "perturbante" abiti gli ambigui territori dell'inconscio, ma anche come esso stesso abbia costituito un rifugio per il peregrinare di artisti e letterati.
Il mondo è pieno di introversi: li vediamo, anche se non li sentiamo. A volte ci disturbano, con la loro reticenza. Altre volte ci affaticano, perché cedono sempre il passo a noi. Altre volte ancora li apprezziamo, perché sembrano innocui. Sono almeno un terzo delle persone che conosciamo: sono quelli che preferiscono ascoltare, invece che parlare; che preferiscono leggere invece cha fare vita sociale; quelli che creano e inventano, ma che non ostentano la loro opinione. A molti di loro dobbiamo alcuni dei più grandi progressi dell'umanità: dalla teoria della gravità, all'invenzione del computer, da Harry Potter a Google. Ma come trovano spazio gli introversi in una società che sembra premiare solo le personalità estroverse, competitive ed egocentriche? Raccontando anni di esperienza come consulente e il suo passaggio da una timidezza riluttante a una timidezza orgogliosa, Susan Cain accende un riflettore sugli introversi che sono fra di noi, spiegandone la forza e il ruolo nella nostra società.
"La maggior parte di noi passa un buon terzo della propria vita dormendo, eppure non abbiamo la più pallida idea di ciò che il sonno fa per il nostro corpo e il nostro cervello." Prendendo le mosse da questa apparente contraddizione, David K. Randall si è avventurato in un'indagine sulla misteriosa scienza del sonno. Dai soldati che mettono a repentaglio la propria lucidità assumendo gomme da masticare alla caffeina per restare svegli più a lungo, al modo in cui la differenza di fuso orario patita dai giocatori di football in trasferta incide sulle loro probabilità di vittoria (e sull'attività dei bookmakers), dallo studio dei sogni e delle loro interpretazioni, ai diversi pareri su quale sia la maniera "migliore" di gestire la camera da letto e il riposo dei propri figli, fino alla scoperta di come nel Medioevo esistessero due tipi di sonno intervallati da una breve veglia riservata allo studio e ad altre attività (tra cui quella sessuale): partendo da spunti originali e casi emblematici, la ricerca di Randall svela un mondo quello in cui ci addentriamo quando spegniamo la luce e adagiamo la testa sul cuscino ricco di sorprese e curiosità. Inoltre, fra le tante informazioni pratiche riguardanti i problemi più comuni ma troppo spesso sottovalutati (l'insonnia, l'eccessiva sonnolenza diurna, il russare, il sonnambulismo, l'apnea notturna), l'autore ci rivela come una buona consapevolezza dei meccanismi del sonno aiuti a dormire (e vivere) meglio.