
C'è una caratteristica che accomuna il delicato assetto dell'essere umano ai materiali studiati in ingegneria: l'uno e gli altri sono in grado di resistere a sollecitazioni traumatiche, deformanti ed estreme, riacquistando la propria forma. Questa capacità si chiama "resilienza". Mutuata dal dominio lontanissimo della scienza dei materiali, la nozione ha aperto una nuova frontiera di ricerca in psicologia clinica, disciplina troppo a lungo concentrata solo sugli effetti dissestanti di lutti, maltrattamenti, stress prolungati, malattie, carenze affettive. Al dissesto psichico indotto da esperienze dolorose si può reagire se si attivano e si potenziano i fattori di protezione, di compenso e di recupero di cui ciascuno in qualche misura dispone. Anna Oliverio Ferraris e Alberto Oliverio esplorano con gli strumenti della psicodinamica e delle neuroscienze le tipologie di resilienza che soccorrono nelle diverse stagioni della vita, dalla prima infanzia alla terza età, i rapporti tra comportamenti resilienti e funzioni cerebrali, e gli ambiti - individuale, familiare, scolastico e lavorativo - dove è cruciale saper recuperare l'equilibrio dopo aver vacillato. Nel modo di affrontare le avversità intervengono componenti genetiche, disposizioni temperamentali e relazioni precoci con figure di attaccamento, ma altrettanto decisive si rivelano un'attitudine proattiva e un'atmosfera responsiva e supportante da parte della collettività.
Questo libro nasce dalla constatazione che, nel mondo della scuola, si avverte sempre più l'esigenza di lavorare sulle diversità tra gli alunni, piuttosto che sulle analogie. Il volume ha un doppio intento: teorico ed applicativo. Il primo consiste nel fornire una rassegna delle principali teorie sugli stili cognitivi e di apprendimento, integrando le acquisizioni classiche con i dati della ricerca più recente. La parte applicativa riguarda il modo in cui gli aspetti teorici possono essere utilizzati a fini didattici: vengono forniti suggerimenti di intervento utili a coloro che vogliano lavorare sugli stili cognitivi, con particolare riferimento alla didattica metacognitiva, al fine di mettere in pratica i metodi che la ricerca fa ritenere più idonei.
Con l'esplicito intento di prescindere dallo specifico retroterra culturale del lettore, questo libro si sofferma sulla descrizione di fenomeni che forse preludono ad un vicino quanto radicale mutamento di prospettiva nel cercare di capire come e cosa percepiamo del mondo che ci circonda quando, per qualche motivo, la nostra attenzione è momentaneamente impegnata altrove. I risultati di alcuni paradigmi sperimentali dimostrano che, contrariamente alla nostra impressione di vedere tutto il mondo semplicemente aprendo gli occhi, quello che percepiamo veramente è in realtà molto poco.
L'innamoramento è l'unica esperienza umana in cui abbandoniamo il nostro egoismo, il nostro narcisismo e ci dedichiamo a un'altra persona, che vediamo stupenda, migliore di noi stessi e a cui doneremmo tutto ciò che possiamo. Armati dell'energia d'amore, possiamo cambiare la nostra vita e far sì che il nostro vecchio io muoia per farne nascere uno nuovo. Amiamo perché l'amore ci insegna a capire che la natura umana è fondamentalmente buona e ci consente una commossa coscienza dei suoi e dei nostri limiti. Ma l'amore è molto di più: trasfigura non solo la persona amata ma tutti. Quando amiamo e siamo riamati, ci immettiamo nel grande respiro dell'universo. Diventiamo parte del suo moto e della sua armonia. Siamo come una nota musicale di una grande sinfonia. Se una società perde la capacità di credere nell'amore e nella sua fantasia trasfigurante, perde anche la capacità di sognare la felicità e l'ideale. In questo libro Nicola Ghezzani analizza in modo sottile il fenomeno dell'amore e rende finalmente giustizia al più importante sentimento dell'esistenza umana.
Molti sono ancora convinti che ci sia una traiettoria obbligata dell'amore che incomincia con l'innamoramento, la passione ma poi declina e si spegne nella convivenza quotidiana, quando non finisce nel tradimento e nel divorzio. Ma sbagliano. Questo libro dimostra che la felicità e il piacere più intensi sono possibili soltanto nel grande amore erotico che conserva la freschezza dell'innamoramento, l'ardore della passione e che, anziché affievolirsi, col passare degli anni si intensifica. Dobbiamo tornare a dare alla parola amore il suo significato più pieno, più autentico. Perché il vero amore è rivelazione, ammirazione, adorazione, fusione con qualcosa che ci trascende e che dà un nuovo senso al mondo. Solo l'amore totale ci sa dare il brivido dell'assoluto, lo stupore del nuovo, il terrore della perdita e una felicità misteriosa, meravigliosa e divina. Il grande amore erotico si ottiene abbandonandoci all'amore, alla voglia di vivere, al candore dei sentimenti, alla sincerità, alla verità, alla libertà, chiedendo ciò che ci piace senza pudore, senza paura.
Fabula rasa, ossia, proviamo a restituire la favola agli antichi e nuovi fruitori non privandola di significati e sottintesi, ma dimenticando tutte quelle interpretazioni che ne hanno reso quasi indecifrabile il testo primitivo. E' quanto si sono proposti gli autori del presente libro che, non senza intenzione polemica, abbandonano le perversioni interpretative, le disquisizioni sul colore del vestitino di Cappuccetto Rosso, i processi a favore del Lupo o le domande sull'intensità del bacio tra Principe Azzurro e Bella Addormantata. Il libro riaccende quindi i riflettori proprio su quei modelli di lettura considerati "ridondanti" per dimostrarne la pericolosità e rimette in primo piano testo, narratore e contesto.
Il progetto Scarcerando, attivo sul territorio dell'ASL 3 di Monza, affronta il tema della salute mentale in carcere, intervenendo per mantenere la continuità terapeutica dei detenuti con sofferenza psichica e attivare il percorso di reinserimento sul territorio per le persone giunte a fine pena. Una serie di interviste restituisce il punto di vista dei diretti interessati.
Se pensate che in fatto di rapporti con gli uomini, una volta lanciato l'amo, siano loro a essere in vantaggio e a condurre il gioco, vi sbagliate. È esattamente il contrario: a comandare nelle prime fasi di un incontro è lei. Dal corteggiamento ai primi appuntamenti, è la donna a dettare le regole, a dirigere la relazione e a darle la possibilità di crescere. Questo è uno dei dieci errori di valutazione che fanno le donne quando cercano l'amore. Come avere un atteggiamento prevenuto nei confronti dell'altro sesso, prendere un rifiuto come un fatto personale, o credere che gli uomini badino solo alla bellezza o all'età. In modo divertente, pratico ed empatico, l'autrice, psicologa esperta di relazioni uomo-donna, analizza uno per uno i meccanismi negativi, fornendo preziosi e schietti consigli su come smetterla di sabotarsi da sole e ricavare il meglio dai rapporti con l'altro sesso.
La mindfulness (letteralmente «consapevolezza» di sé, delle proprie azioni, dei propri sentimenti) è un approccio psicologico che negli ultimi anni sta riscontrando un enorme successo in tutto il mondo.
Consente di sviluppare la flessibilità mentale e aumentare l’autoconsapevolezza attraverso semplici esercizi quotidiani.
Questo libro, scritto da due esperti di fama internazionale, è il manuale di riferimento per chiunque voglia accostarsi alla mindfulness.
Attraverso esercizi pratici e poco faticosi (bastano pochi minuti al giorno), chiunque sarà presto in grado di:
– aumentare il proprio senso di felicità e di benessere;
– migliorare la propria visione mentale;
– potenziare la propria produttività sul lavoro;
– migliorare la propria vita sociale e familiare.
Questo volume, se da un lato continua a sviluppare temi cari all'autore, come il concetto di campo analitico, dall'altro allarga i confini dell'onirico. Secondo Antonino Ferro, l'onirico, oltre a essere presente nella vita da svegli, permea di sé tutta la seduta analitica, sino a diventarne il punto focale. La seduta è sogno, ovvero analista e paziente accantonano ogni statuto realistico di quanto prende forma durante la seduta a favore di un sogno condiviso, che trasforma i nodi sintomatici in nodi di una rete narrativa. I fattori di guarigione vengono descritti come lo sviluppo di nuove capacità di contenere una sensorialità che viene via via trasformata in immagini e capacità di narrazione. Sono presi in considerazione temi abitualmente trascurati, come le rotture di setting, i disfunzionamenti della mente dell'analista e le ripercussioni che possono avere sulla cura. Altri temi vengono affrontati: la verità emotiva tollerabile da parte di paziente e analista, la menzogna come via di salvezza a volte necessaria, le supervisioni. Ma, come sempre, concetti e teorie vengono chiariti attraverso l'uso di materiale clinico e il lettore prende parte in prima persona a quanto avviene nella stanza di analisi, senza paraventi che spesso assumono le sembianze di astruse teorizzazioni.
È possibile fare da padre o madre ai figli del partner? Rispondono gli uomini e le donne che hanno accettato di parlare della propria esperienza. La famiglia tradizionale, formata dalla coppia dei genitori e dai loro figli, è oggi affiancata da altre tipologie familiari - monogenitoriali, ricomposte, adottive, arcobaleno -, ognuna con le proprie specificità e problematiche. Nelle famiglie che si formano tra partner separati o divorziati e i loro figli, la figura meno definita è senza dubbio il "terzo genitore", che spesso si sente un corpo estraneo nel nuovo nucleo familiare e non riesce a trovare la posizione adeguata nel rapporto con i figli dell'altro. Da una parte c'è il rischio di impersonare fin dall'inizio il ruolo sgradevole di patrigno/matrigna, dall'altra quello di non essere tenuto in alcuna considerazione o anche di essere apertamente osteggiato dai figli del compagno o della compagna e, quando ci si sforza di assumere il ruolo di genitore, dallo stesso partner. Per non dire dell'ex del partner, il genitore legittimo ma separato, che continua ad avere un legame con i figli. Per muoversi al meglio in questa costellazione è bene procedere a piccoli passi, cercando di comprendere gli stati d'animo di tutti. È quanto emerge da questo libro, basato sia su ricerche sia su esperienze dirette raccontate dagli stessi protagonisti.
Quali sono le cose fondamentali da sapere? Il famoso psicologo clinico Jordan Peterson ha influenzato la comprensione moderna della personalità e adesso è diventato uno dei più noti pensatori con le sue lezioni su argomenti che spaziano dalla Bibbia alle relazioni d'amore alla mitologia, attirando decine di milioni di spettatori. Il suo messaggio chiaro e rinforzante sul valore della responsabilità individuale e l'antica saggezza ha fatto vibrare il mondo intero. Nel libro propone dodici principi pratici profondi su come vivere una vita ricca di senso. Attingendo a vividi esempi dalla sua pratica clinica e dalla vita privata, oltre che a lezioni dai miti e dalle storie più antiche dell'umanità, "12 regole per la vita" offre un antidoto al caos dell'esistenza: verità eterne applicate a problemi moderni.

