
La perdita di una persona cara è un'esperienza sconvolgente. Da un momento all'altro ci troviamo in balia di sentimenti intensi, contraddittori, inconfessabili, o in una spaventosa paralisi emotiva. Vengono messi in discussione i nostri punti di riferimento e le strutture su cui basavamo la nostra esistenza. Siamo disorientati, temiamo per la nostra salute mentale e i consigli che riceviamo non sono d'aiuto. La dottoressa Sibylle Krüll presenta l'elaborazione del lutto come un processo che non va subito passivamente, ma attraversato in maniera attiva e consapevole. Si tratta di un percorso psichico, mentale e spirituale che richiede lo svolgimento di alcuni compiti: accettare la realtà della perdita, attraversare i sentimenti del lutto, adattarsi a un nuovo contesto di vita, definire uno spazio in cui collocare il defunto e continuare a vivere mantenendo il legame affettivo. L'utilissima e ampia raccolta di possibili azioni concrete per facilitare l'elaborazione del lutto ci permette di scoprire il nostro percorso individuale, anche grazie a numerosi esempi di esperienze vissute. Un testo di facile comprensione, che costituisce un valido strumento di sostegno per chi si trova ad affrontare la crisi acuta del lutto o chi, con il tempo, ha sviluppato una reazione luttuosa complicata.
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire." (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)

