
Tutti noi, più volte nella vita, attraversiamo momenti in cui la strada sembra interrompersi. Dopo un lutto, una separazione, una malattia, o semplicemente quando ci accorgiamo che la vita che stiamo vivendo non ci appartiene più. È lì che nasce il Punto Zero: uno spazio sospeso, fragile ma fertile, che ci obbliga a fermarci. Il Punto Zero ci mette davanti al senso di impotenza, ci fa sentire nudi. Eppure è proprio lì che può germogliare la trasformazione. È come la pausa del respiro: senza quel vuoto non ci sarebbe ritmo. Molti lo vivono come fallimento, ma in realtà è una soglia. Una porta che si apre. In queste pagine, Gloria Volpato ti accompagna con delicatezza e profondità, passo dopo passo, guidandoti a trasformare la tua fragilità in risorsa. Attraverso storie reali, esempi clinici, esercizi pratici e riflessioni illuminanti, scoprirai come: Riconoscere le illusioni che ti imprigionano; Riscoprire la forza del cuore al di là delle ferite; Vivere con autenticità e amorevolezza Punto Zero è molto più di un libro: è una bussola per attraversare le crisi e riscrivere la tua vita. Quando non sai più chi sei, sei pronto a scoprirlo.
Un libro pensato e scritto per le vittime di abuso narcisistico, per chi ha subìto l'abuso senza nemmeno rendersene conto, per chi ha sofferto a causa di un inganno scientemente perpetrato. L'abuso psicologico narcisista è manipolazione attraverso precise tecniche per sottomettere e controllare. Per anni la violenza narcisistica è stata confusa con la violenza domestica. Da essa, invece, differisce profondamente e da qualche anno costituisce un campo di studi a sé. Oggi si parla di "Relazioni sentimentali patologiche", con specifiche caratteristiche sia dell'abusante, della vittima, che delle tecniche della violenza stessa. Un testo che parla alle donne, ma vuole raggiungere e dialogare con psicoterapeuti, medici, avvocati e giornalisti. Con coloro che si relazionano quotidianamente con le vittime per questioni professionali.
Dietro l’apparenza di una relazione si può celare un universo oscuro, fatto di controllo, dipendenza e annientamento psicologico. Questo libro svela con chiarezza e profondità come le dinamiche delle relazioni narcisistiche ricalchino quelle delle sette: un sistema chiuso, manipolatorio e totalizzante, in cui l’altro diventa vittima inconsapevole di un lento, ma costante, processo di plagio emotivo e mentale. Attraverso esempi concreti e riflessioni lucide, l’autrice mette in evidenza i meccanismi psicologici, affettivi e simbolici con cui il narcisista conquista, isola e domina. Un testo necessario che illumina le zone d’ombra della violenza psicologica - ancora troppo spesso invisibile e sottovalutata - offrendo strumenti per riconoscerla e per liberarsene. Un libro per chi desidera comprendere, proteggersi e, soprattutto, ritrovare la propria libertà interiore.
Una raccolta di scritti, dagli atti di un convegno di psicoterapia e meditazione, dedicati al narcisismo quale patologia emblematica della cultura del nostro tempo, essenza di quella condizione nota da tempo come "psicopatologia della normalità".
La cura della sofferenza psichica, nella psicologia e nella psichiatria occidentale, tende al superamento del sintomo clinico e all'adattamento della persona al mondo sociale in cui vive. Nell'approccio integrale, la cura implica anche lo sviluppo della consapevolezza e delle qualità della persona, integrando modalità psicoterapiche e meditative che includono la coltivazione di qualità etiche di innocuità, saggezza e comprensione, e l'apertura a un senso spirituale della vita. Il libro, corredato da numerosi grafici, pur essendo rivolto principalmente a operatori del settore, può rivelarsi una guida per quei ricercatori spirituali che riconoscono la fondamentale importanza che riveste la conoscenza della propria mente ai fini non solo della salute psicologica, ma anche di un vivere bene nel mondo, con creatività ed entusiasmo.
La novità e unicità di questo volume risiedono nel fatto che in esso sono presentate, per la prima volta in Italia, le più sistematiche e specifiche analisi husserliane sulla coscienza emotiva (felicità, infelicità, gioia, dolore) e il fenomeno dei valori (bene, giusto, ingiusto, male). Analisi attualissime e di rara finezza: ogni azione morale ha un risvolto emotivo, e viceversa. Ad esempio: si è felici se si è giusti con gli altri; la gioia è un'emozione che nasce dalla relazione positiva con gli altri, e lo stesso vale per l'infelicità. Pagine che mostrano come la vita emotiva sia talmente intrecciata con le relazioni sociali e le azioni morali da rendere vano il riduzionismo neuroscientista oggi di moda. Un libro per filosofi, psicologi, educatori e chiunque voglia cercare di capire la vita affettiva e morale.
I saggi raccolti in questo volume, pur partendo da punti di osservazione specifici, vogliono offrire una comprensione traversale e interale dell' affettività in un dialogo costante con le dinamiche che pervadono l'attuale contesto socio-culturale. vari punti di vista offerti, da quello filosofico quello psicologico, da quello neuro-scientifico a quello pedagogico-didattico, mirano da un lato ad enucleare fondamenti antropo-etici dell'affettività per l'essere umano, dall'altro a perfezionare strategie educative, pratiche pedagogiche e attività didattiche volte a promuovere le relazioni affettive nei contesti educativi per una formazione interale della persona umana. In una società segnata dalla patologizzazione delle dinamiche intra e inter-personali, questo libro intende piuttosto pro-muovere un agire educativo volto all'implementazione e alla piena espressione della vita affettiva dell'essere umano la quale, nel suo essere sfida quotidiana, apre per l'esistenza orizzonti di compimento e di realizzazione che concretano la qualità buona della vita.
Questo volume raccoglie gran parte degli scritti e delle lettere sulla psicoanalisi di Umberto Saba. Come è noto, Saba è stato insieme a Svevo lo scrittore italiano che più precocemente si è interessato alla scienza freudiana. Ma per Saba, a differenza di Svevo, la psicoanalisi non ha soltanto costituito un interesse speculativo, bensì è stata un'esperienza esistenziale diretta (fu in analisi con Edoardo Weiss). Il nucleo centrale, e finora inedito, di questo libro è nel carteggio che tra il 1946 e il 1949 il poeta tenne con Joachim Flescher, psicoanalista e direttore, a quel tempo, di "Psicoanalisi", organo ufficiale della Società italiana di psicoanalisi. L'oggetto della discussione non è di quelli che permettono impassibilità e distacco da parte degli interlocutori, e soprattutto da parte di Saba. Come bene spiega nella sua lucidissima postfazione Arrigo Stara, curatore del volume, dopo un'iniziale disamina di questioni generali legate alla teoria freudiana, presto "nelle pagine che Saba scrive a Flescher, le memorie dell'infanzia, le immagini, le "storielle" e le argomentazioni ricavate dalla sua prima educazione sotto la tutela della legge ebraica materna (che veniva a spezzare il "paradiso" degli anni in cui era stato affidato alla balia) si affollano e danno corpo a quell'ostilità che, ancora come forma vuota, egli aveva riversato sullo psicoanalista; Flescher diventa a sua volta la sagoma, il bersaglio sostitutivo, sul quale ricadono-le accuse.

