
Nell’esperienza di vita quotidiana, è inevitabile imbattersi nella dialettica io-noi. In un tempo segnato dalla lacerazione del tessuto sociale e dalla radicalizzazione dei conflitti, nel quale l’io è sempre più centrale ed è stimolato ad accrescersi a discapito di un noi che sembra dover scomparire, tale binomio sta soffrendo una profonda crisi. La riflessione sulle relazioni diventa, più che mai, urgenza culturale e spirituale. Emilia Palladino affronta questo nodo essenziale e riflette sulla costruzione di un sistema paritario di relazioni, sulla possibilità di ricucire gli strappi e di ridare vita a un noi che si configuri come uno spazio di costruzione e di rischio condiviso. Si disegna qui un itinerario che, senza facili ottimismi, restituisce concretezza alla possibilità di una convivenza sociale fondata sulla cura, sulla prossimità e sul rispetto radicale dell’altro e dell’altra. L’autrice fornisce strumenti analitici per comprendere la complessità delle relazioni umane, nella consapevolezza che il noi non è un dato immediato, ma una costruzione fragile inserita in una trama relazionale che, per essere davvero umana, non può mai ridursi a dinamiche di potere, di prestazione o di scarto.
Tutti noi, più volte nella vita, attraversiamo momenti in cui la strada sembra interrompersi. Dopo un lutto, una separazione, una malattia, o semplicemente quando ci accorgiamo che la vita che stiamo vivendo non ci appartiene più. È lì che nasce il Punto Zero: uno spazio sospeso, fragile ma fertile, che ci obbliga a fermarci. Il Punto Zero ci mette davanti al senso di impotenza, ci fa sentire nudi. Eppure è proprio lì che può germogliare la trasformazione. È come la pausa del respiro: senza quel vuoto non ci sarebbe ritmo. Molti lo vivono come fallimento, ma in realtà è una soglia. Una porta che si apre. In queste pagine, Gloria Volpato ti accompagna con delicatezza e profondità, passo dopo passo, guidandoti a trasformare la tua fragilità in risorsa. Attraverso storie reali, esempi clinici, esercizi pratici e riflessioni illuminanti, scoprirai come: Riconoscere le illusioni che ti imprigionano; Riscoprire la forza del cuore al di là delle ferite; Vivere con autenticità e amorevolezza Punto Zero è molto più di un libro: è una bussola per attraversare le crisi e riscrivere la tua vita. Quando non sai più chi sei, sei pronto a scoprirlo.
Un libro pensato e scritto per le vittime di abuso narcisistico, per chi ha subìto l'abuso senza nemmeno rendersene conto, per chi ha sofferto a causa di un inganno scientemente perpetrato. L'abuso psicologico narcisista è manipolazione attraverso precise tecniche per sottomettere e controllare. Per anni la violenza narcisistica è stata confusa con la violenza domestica. Da essa, invece, differisce profondamente e da qualche anno costituisce un campo di studi a sé. Oggi si parla di "Relazioni sentimentali patologiche", con specifiche caratteristiche sia dell'abusante, della vittima, che delle tecniche della violenza stessa. Un testo che parla alle donne, ma vuole raggiungere e dialogare con psicoterapeuti, medici, avvocati e giornalisti. Con coloro che si relazionano quotidianamente con le vittime per questioni professionali.
Dietro l’apparenza di una relazione si può celare un universo oscuro, fatto di controllo, dipendenza e annientamento psicologico. Questo libro svela con chiarezza e profondità come le dinamiche delle relazioni narcisistiche ricalchino quelle delle sette: un sistema chiuso, manipolatorio e totalizzante, in cui l’altro diventa vittima inconsapevole di un lento, ma costante, processo di plagio emotivo e mentale. Attraverso esempi concreti e riflessioni lucide, l’autrice mette in evidenza i meccanismi psicologici, affettivi e simbolici con cui il narcisista conquista, isola e domina. Un testo necessario che illumina le zone d’ombra della violenza psicologica - ancora troppo spesso invisibile e sottovalutata - offrendo strumenti per riconoscerla e per liberarsene. Un libro per chi desidera comprendere, proteggersi e, soprattutto, ritrovare la propria libertà interiore.
Una raccolta di scritti, dagli atti di un convegno di psicoterapia e meditazione, dedicati al narcisismo quale patologia emblematica della cultura del nostro tempo, essenza di quella condizione nota da tempo come "psicopatologia della normalità".
La cura della sofferenza psichica, nella psicologia e nella psichiatria occidentale, tende al superamento del sintomo clinico e all'adattamento della persona al mondo sociale in cui vive. Nell'approccio integrale, la cura implica anche lo sviluppo della consapevolezza e delle qualità della persona, integrando modalità psicoterapiche e meditative che includono la coltivazione di qualità etiche di innocuità, saggezza e comprensione, e l'apertura a un senso spirituale della vita. Il libro, corredato da numerosi grafici, pur essendo rivolto principalmente a operatori del settore, può rivelarsi una guida per quei ricercatori spirituali che riconoscono la fondamentale importanza che riveste la conoscenza della propria mente ai fini non solo della salute psicologica, ma anche di un vivere bene nel mondo, con creatività ed entusiasmo.
La novità e unicità di questo volume risiedono nel fatto che in esso sono presentate, per la prima volta in Italia, le più sistematiche e specifiche analisi husserliane sulla coscienza emotiva (felicità, infelicità, gioia, dolore) e il fenomeno dei valori (bene, giusto, ingiusto, male). Analisi attualissime e di rara finezza: ogni azione morale ha un risvolto emotivo, e viceversa. Ad esempio: si è felici se si è giusti con gli altri; la gioia è un'emozione che nasce dalla relazione positiva con gli altri, e lo stesso vale per l'infelicità. Pagine che mostrano come la vita emotiva sia talmente intrecciata con le relazioni sociali e le azioni morali da rendere vano il riduzionismo neuroscientista oggi di moda. Un libro per filosofi, psicologi, educatori e chiunque voglia cercare di capire la vita affettiva e morale.

