
Un tempo i ragazzi si divertivano con mezzi di fortuna in un cortile o sul marciapiedi. Ma ai giovani di oggi è stato negato anche quello. Nei mesi della pandemia, a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, i bambini sono stati cancellati dai provvedimenti governativi. Senza libertà di uscire, i nostri figli sono stati costretti a rinunciare a ritmi e rituali quotidiani e ai rapporti scolastici che ne scandivano l'esistenza e su cui si fonda in parte la loro identità. Hanno vissuto in spazi ristretti, senza poter esprimere la spontanea vitalità nei movimenti, schiavi di tv e tablet. E con un clima soffocante in cui si sono accumulate le tensioni dei genitori per il contagio, le loro apprensioni per le rinunce pesanti, le incertezze lavorative. La situazione degli adolescenti è, se possibile, ancora più complessa: si sono trovati bloccati in famiglia, senza poter incontrare gli amici e il mondo esterno e dovendo limitare poi le modalità della vita sociale. Come usciranno i «coronnial» dal periodo della pandemia con le nuove regole sociali che ancora impone e di fronte a una possibile ripresa dell'epidemia? Come possiamo aiutarli a superare un'esperienza che non ha precedenti per i ragazzi e per i loro genitori?
II modello di adolescenza elaborato dalla psicologia e dalla psicoanalisi a partire dal primo Novecento sembra oggi inadeguato a descrivere il periodo della transizione dall'infanzia all'età adulta. La fisionomia dell'adolescente appare mutata. In particolare, le profonde trasformazioni sociali e culturali che hanno segnato gli ultimi settant'anni, la rivoluzione digitale anzitutto, hanno rimodellato via via le caratteristiche delle generazioni che si sono succedute. Nel nostro tempo, l'adolescenza si estende ben oltre i vent'anni, a volte sembra non terminare mai. Occorre chiedersi se l'adolescenza dei trattati di psicologia esista ancora o non si debba invece ridefinire questa età attraverso i molteplici comportamenti che esprime. Con il supporto di esempi concreti ed evocative citazioni tratte dal mondo dell'arte, Massimo Ammaniti descrive i diversi percorsi di ragazze e ragazzi per i quali il tempo della crescita si congela. E i genitori? Di fronte alla difficoltà del compito, oscillano spaesati tra complicità e assenza, consapevoli di dover ridefinire il proprio rapporto con i figli.
L'adolescenza, dice l'autore, è un'età paradossale: è una fase di rottura rispetto al passato, eppure gli anni dell'infanzia continuano a condizionare il presente; gli adolescenti sono presi da loro stessi, eppure vivono per l'approvazione dei coetanei; sono più liberi, più indipendenti e più viziati che in passato, eppure dai loro occhi traspare sempre più spesso un malessere indefinibile. "L'adolescente è come una biglia che corre lungo un crinale di montagna: non possiamo sapere da quale parte cadrà" scrive l'autore. La loro realizzazione in una direzione o in un'altra dipende sì da loro, ma in parte anche da noi. In questo libro si dà voce ai ragazzi e alle loro storie, perché la presenza e l'ascolto rimangono fondamentali.
Fare un figlio è come innamorarsi: un'esperienza che travolge e, dopo, nulla è come prima. Nel corso della gravidanza e per tutto il primo anno di vita del bambino la madre costruisce una vera e propria nuova organizzazione psichica, entra in una "costellazione materna" che la induce a rivedere l'intera gerarchia delle priorità dei valori e accende nella sua mente quel misterioso stato che è "pensare per due". Cosa accade nella mente di una donna quando resta incinta? Quali trasformazioni la travolgono? Quali sono le sue preoccupazioni, quali i sogni? Come reagisce il suo corpo? Cosa succede alla coppia e ai suoi equilibri? A seconda del trasporto o della reticenza con cui si addentra nella propria "costellazione", ogni madre vive e struttura un particolare rapporto con il bambino e con l'evento stesso della gravidanza. In un'esplorazione affascinante, che è anche un racconto di storie e di vita vissuta, Massimo Ammaniti si addentra nel mondo celato e intimo della maternità.
Una mamma allatta il suo bambino. Tra di loro, un gioco di sguardi e attese, quasi una comunicazione telepatica. Massimo Ammaniti guida il lettore in un viaggio nel più misterioso legame esistente, nel luogo delle nostre origini. Cosa succede nella mente delle madri, quale cataclisma chimico ed emotivo scuote la coscienza d'una donna alla nascita del figlio. In un momento in cui l'attenzione pubblica si concentra sui diritti del feto e la rianimazione del neonato prematuro, Massimo Ammaniti sposta la lente sulla 'costellazione materna', quel particolare stato mentale intessuto di sensibilità e fantasie, paure e desideri che accompagna la maternità. (Simonetta Fiori, "la Repubblica")
Genitori che faticano a diventare adulti, figli che faticano a crescere. È la famiglia adolescente. Nessuno vuole emanciparsi, nessuno sembra volerlo davvero, perché la famiglia adolescente ha natura vischiosa e il distacco è molto più complesso che nel passato. Si mangia tutti assieme, insieme si guarda la tv. I nostri figli ci seguono quando viaggiamo, quando si va fuori con gli amici. Discutiamo di fronte a loro di quasi ogni argomento e, talvolta, li coinvolgiamo nei nostri contrasti coniugali. Condividiamo con loro i modi di vestire, i gusti, i comportamenti. Li difendiamo con i professori, parliamo con loro delle prime esperienze amorose e sessuali. A prima vista sembra una condizione ideale. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Uno dei più importanti psicanalisti italiani racconta i nuovi rapporti tra genitori e figli.
Ruth Ammann, forte della doppia esperienza di architetto e psicoterapeuta, coniuga la concezione reale di giardino come elemento naturale con quella simbolica di "giardino dell'anima", ossia luogo terapeutico, archetipo della vita, immagine interiore positiva, fonte di energia e speranza, spazio vitale. Ricordi di gioventù, momenti di vita, sogni, viaggi e accenni alla pratica professionale accompagnano il racconto dell'affascinante relazione che lega l'autrice al giardino, per poi abbracciare in modo più ampio l'analisi di quel magico influsso benefico e rivitalizzante che la natura esercita sull'essere umano.
Nei tanti momenti difficili che la vita ci riserva può capitare di essere sopraffatti da ansia, paure, pensieri e stati d'animo negativi. Come custodire, in queste situazioni, la pace del cuore, la passione, l'entusiasmo? Diversi anni fa Chiara Amirante ha elaborato un percorso interiore per i ragazzi accolti nella sua Comunità, giovani segnati da ferite in apparenza insanabili che sono stati aiutati a riconciliarsi con le loro storie e a riconoscere dentro di sé il bisogno fondamentale di amare e di essere amati. Sono nati così i corsi di Spiritherapy, incontri di conoscenza di sé sulla guarigione del cuore e l'arte di amare, che hanno permesso a migliaia di persone di scoprire le potenzialità immense racchiuse nello spirito e di svilupparle per costruire relazioni autentiche e appaganti e vivere in pienezza. Questo libro è il primo di una serie che seguirà tutte le tappe dell'itinerario per rafforzarsi interiormente. Vi si possono trovare molti suggerimenti, riflessioni ed esercizi per agire concretamente sulle proprie ferite interiori e migliorare in tutti gli ambiti più significativi della vita: la consapevolezza, l'affettività, la gestione delle emozioni, le scelte, il dialogo con gli altri. Un compagno di strada per chi vuole intraprendere un cammino di spiritualità, una guida amichevole che invita a impegnarsi per portare alla luce la meraviglia stupenda che siamo, la scintilla divina impressa nel nostro spirito che aspetta solo di essere liberata per risplendere in tutta la sua bellezza.
L'espressione "comunità di massa" riflette una contraddizione prodotta nella condizione umana e nella vita sociale contemporanee da due istanze principali. La prima ricerca il senso di una relazione sociale più profonda, tale da avere valore in sé, al di là del semplice interesse personale ed egoistico. La seconda riflette invece la chiusura in un privato che non è vera privacy, perché investito da modi comportamentali uniformizzati e da rappresentazioni di sé e delle cose prefabbricate da una dimensione sociale massificata. Questa analisi delle tematiche derivanti dall'utilizzo di tale espressione è condotta nell'ambito di un'indagine di alcuni nodi fondamentali della riflessione psicologica, filosofica ed etica.
Basato sulla quinta e ultima edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5®), questo libro fornisce preziose informazioni su tutto ciò che riguarda la malattia mentale e la cura della malattia stessa.
Il lettore avrà la possibilità di riconoscere i sintomi psichiatrici, di capire quando è il momento di chiedere aiuto e di ottenere le cure adeguate.
Tra i diversi disturbi illustrati vi sono la depressione, la schizofrenia, l’autismo, il disturbo post-traumatico da stress e il disturbo bipolare. Il volume offre anche un glossario, suggerimenti per affrontare il disagio e una lista di risorse utili per il trattamento.
Il volume propone un itinerario che prende in esame alcuni temi classici della riflessione psicoanalitica. Al centro della teorizzazione viene collocato l’amore per il padre. La necessaria trasformazione di questo amore consente l’individuazione, arricchisce la struttura psichica e offre energie per accostarsi al nuovo. Il vertice proposto porta in primo piano la prospettiva del divenire, del futuro sviluppo dell’individuo, a differenza di visioni focalizzate sulla storia passata che privilegiano le precoci vicissitudini traumatiche. La particolarità di questo testo consiste nel continuo riferimento a Freud dal vertice della teorizzazione di Bion, secondo uno stile di pensiero caratteristico degli autori.
Gli autori
Laura Ambrosiano è psicologa e psicoanalista con funzioni di training della Società psicoanalitica italiana e dell’International Psychoanalytic Association. Tra le sue pubblicazioni Ululare con i lupi (con E. Gaburri, Bollati Boringhieri, 2003).
Eugenio Gaburri (1934-2012) è stato uno dei più importanti interpreti della psicoanalisi italiana, didatta della Società psicoanalitica italiana e dell’International Psychoanalytic Association. Tra le sue pubblicazioni, Emozione e interpretazione (Bollati Boringhieri, 1997).